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Autore: callingonsatellites    19/10/2015    1 recensioni
(trama iniziale leggermente modificata)
Un tranquillo soggiorno nella -per lei tristissima- città di Londra per Kenny, fotografa "nomade" con fisso in testa il pensiero di un paio di occhi che non riuscirà a dimenticare, ma forse nemmeno a rivedere. Meno male che un simpaticissimo hater cercherà di rovinare l'esistenza sia a lei che alla band più famosa del momento, i Tokio Hotel. Riuscirà, in compagnia del vampiro più melodrammatico e del cantante più stridulo del mondo a scovare il nemico misterioso? E soprattutto, rivedrà gli amati occhioni stratruccati che le hanno rubato il cuore?
-crossover-
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kenny si svegliò. L’altoparlante aveva appena avvertito dell’atterraggio avvenuto, e quasi tutti i passeggeri erano già scesi. Si alzò, raccattando le sue cose in fretta, non aveva certo voglia di rimanere sull’aereo.
 
Passò un’ora alla dogana, che le controllò ogni singola valigia, senza risparmiare nemmeno le buste per gli obbiettivi, o, peggio, la biancheria intima. Manco fosse stata una spacciatrice giamaicana.
 
Appena uscita dall’aeroporto,si diresse verso la fermata del taxi. Squillò il cellulare. Diede un’occhiata al mittente: B;). La faccina che faceva l’occhiolino l’aveva pretesa lui fino allo sfinimento, e alla fine Kenny gliela aveva concessa. Sorrise, premette il tasto verde, portò il cellulare all’orecchio.
 
-Pronto?
 
-Sì, anche io sono pronto.
 
-Spiritoso.
 
-Sì, sono anche quello. Com’è andato il viaggio?
 
-Beh, ho dormito tutto il tempo. Alla dogana mi hanno tenuto un’ora per controllare tutto, manco fossi venuta dall’Olanda o che so io.
 
-…non mi dirai mica che ti hanno anche lasciato passare?
 
-Purtroppo sì, invece.
 
-Ci fossi stato io, là, ti avrei rimandato indietro.
 
-Posso sapere il motivo?- chiese scherzosa.
 
-Uff, nessuno pensa mai ad un povero Antiprincipe Azzurro che si dispera sapendo che la sua bella è persa da qualche parte nella lontana Londra, a lavorare con chissà quale losco individuo.
 
-Ma sentilo. E comunque da quando sono “la tua bella”?
 
-Da quando io sono “il tuo Antiprincipe”.
 
-“Principe” non suonava abbastanza oscuro per te?
 
-Ma come mi conosci bene! Adesso vado, principessa. Bye bye, baci.
 
-Sì, anche a te, ciao.
 
Kenny guardò il cellulare, vide la schermata della chiamata scomparire e al suo posto apparire il registro.
 
-Mi sento invadere da un’incredibile senso di tristezza- disse come se stesse parlando al cellulare, guadagnandosi occhiatacce dalla gente intorno.
 
--
 
Era seduta nel taxi, che si dirigeva verso l’appartamento che aveva affittato per quel mesetto che avrebbe dovuto rimanere a Londra. A dire il vero un mese era anche un po’ troppo, ma non le andava di andava di litigare con la proprietaria per tirare le somme giuste.
Salì la scalinata, bussò alla porta e si fece consegnare le chiavi; quindi, una volta entrata in quella che sarebbe stata casa sua per le prossime tre settimane abbondanti, si buttò semplicemente sul divano, senza nemmeno stare troppo a guardarsi intorno.
Accese il televisore, la proprietaria le aveva assicurato che prendeva tutti i canali, quindi non avrebbe avuto grossi problemi. Accese sul canale musicale, e comparve il video di una vecchia canzone, di quattro ragazzi che saltavano da un elicottero accompagnati da una voce malinconica che cantava di venti e tempeste.
 
-Ma và a quel paese!- sbraitò semplicemente Kenny, lanciando il telecomando e coprendosi la faccia con un cuscino.
 
--
 
Quella notte dormì poco, e male. Il pensiero di essere sola, in una città grande come Londra … ma soprattutto la consapevolezza che non le sarebbe bastato girarsi per vederlo al suo fianco. Era completamente sola. Lo era anche prima di conoscere Bill, ma allora non le pesava, stava bene con se e se stessa. Ora, invece, si sentiva un macigno dentro. A farle compagnia aveva solo il fumetto giapponese dal nome impronunciabile, a cui era così affezionata. Non aveva molto da fare, aprì alla prima, anzi, all’ultima pagina, e iniziò a leggere.
Prese sonno solo mezz’ora dopo l’una di notte. Appoggiò il manga al comodino, spense la luce e si infilò sotto le coperte.
 
“Meglio che mi metta a dormire, oppure domani la figura della vampira la faccio io” pensò Kenny, vedendosi già, il giorno dopo, pallida come un cencio e con due occhiaie da far invidia ai fattoni del sabato sera.
 
Ciao Aliens!! Eccomi con il primo capitolo ... premetto che non scriverò poemi, saranno capitoli piuttosto corti.
Detto questo ringrazio un'infinità _MartyK_ e Sommerfugl che hanno recensito il prologo, e tutti coloro che hanno letto senza recensire. Baci a tutti, ci sentiamo al prossimo capitolo! :* Happy_Moon^^
   
 
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