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Autore: Sylvie91    19/10/2015    3 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Piove.
Piove fin troppo per i miei gusti, sono sicura che nelle mie scarpe ci stiano nuotando dei pesci; sento  i capelli ricadere sulla schiena pesanti e in grosse ciocche, sbuffo pensando che mi ci vorrà una vita per asciugarli una volta a casa.
Se arrivo a casa, il bus non accenna ad arrivare ed è in ritardo di almeno una decina di minuti; ovviamente non c’è alcuna riparazione e io mi sono dimentica l’ombrello… al dire la verità non andrei mai fuori di casa con un ombrello proprio perché li odio.
O loro odiano me, dato che non faccio a tempo ad aprirli che un colpo di vento li rendono inutilizzabili. Non vedo l’ora di arrivare a casa, sedermi sul mio divano guardarmi una puntata in streaming della mia serie preferita prima di iniziare a studiare.
Sicuramente la puntata nuova ha la precedenza, devo sapere come va a finire… forse questa è la volta buona che Geoffry muore e se è così la mia giornata sarà già migliorata, dopo questa doccia non voluta.
-Posso?- mi distrae la voce di un ragazzo che si pone affianco a me e mi copre la testa con il suo ombrello –Si deve sempre uscire di casa con un ombrello, in questo periodo dell’anno.- continua, mentre io penso a cosa si sia fumato per essere così gentile con una sconosciuta, non sono proprio abituata a ciò –O ti prenderai un malanno.-
Sbuffo un po’ irritata per la ramanzina, che assomiglia in maniera preoccupante a quella che farebbe mia madre –Non ho un buon rapporto con gli ombrelli. Loro non stanno simpatici a me ed io a loro.-
-Sei particolare… non ho mai sentito alcuno intrecciare relazioni con gli ombrelli.-
-C’è sempre una prima volta.- gli sorrido e lo guardo meglio, è moro con degli occhi smeraldini, la barba scura rasa ed accennata: non capisco se è curata o se lasciata crescere per pigrizia; è alto, molto più di me ed io non sono bassa come donna, anche se sono un po’ in carne.
-Senti, se non hai fretta ti va di prendere un caffè? Così ti riscaldi un poco… c’è un bar qui vicino.-
Geoffrey dovrà aspettare per morire male.
 
Sarà la pioggia che picchia sulle nostre teste coperte solo da mantelli e fini cappucci, ma questo ricordo ritorna come se fosse un fulmine ad illuminare la mia mente, sento la mancanza di Christopher e crescono anche i sensi di colpa per non aver pensato a lui in questo primo periodo di marcia.
È la prima volta che ci separiamo per un periodo così lungo, e quelle volte comunque eravamo collegati in qualche modo: una telefonata, qualche messaggio, insomma il minimo per tenere il contatto, per sentirci vicini anche quando siamo lontani.
La pioggia conquista il mio animo, tanto che delle lacrime scivolano sul mio viso nascosto dal cappuccio rosso; gli alberi non riescono a ripararci, anzi fanno scivolare dalle loro foglie gocce più grosse, ringrazio solo che non ci siano tuoni o fulmini: ne ho il terrore; quando un acquazzone estivo scoppia mentre sono fuori a casa mi riduco ad una bambina con bisogno irrefrenabile di coccole.
Infatti abbraccio qualsiasi cosa di morbido che sia nel mio arco visivo… quando ero nel mio mondo talvolta mi portavo in borsa Freddy, il mio orso di peluche o comunque c’era sempre Christopher; ma ora potrei mai “arpionare”  uno di questi nani? No.
I cavalli vanno avanti a fatica, gli zoccoli si incastrano sul fango e rischiano di scivolare, i nostri zaini, borse e qualsiasi altro bagaglio è bagnato; spero che non lo sia la mia borsa di iuta, l’ho infilata sotto la camicia per non rischiare di bagnare il libro e prude da morire.
Ad un certo punto Dori esclama –Ehi, signor Gandalf non potete fare qualcosa per questo diluvio?-
-Sta piovendo mastro nano e continuerà a piovere finchè la pioggia non avrà finito… se desideri cambiare il clima del mondo dovrai trovarti un altro stregone.-
-Ce ne sono di altri stregoni?- chiede poi Bilbo
-Noi siamo cinque il più grande dell’ordine è Saruman il bianco e poi ci sono i due stregoni blu, ed il quinto è Radagast il bruno.-
-E’ un grande stregone o è più come te?- ridacchio alla domanda di Bilbo, talvolta mi fa proprio morire; sto cercando di non ridere guardando la faccia di Gandalf che è tra l’indignato e lo stupito -Credo che sia un grandissimo stregone a modo suo, è un anima gentile che preferisce la compagnia degli animali agli altri, e tiene d’occhio le vaste foreste ad est.-
Appena lo stregone finisce di parlare un fulmine taglia in due il cielo scuro, lo guardo meravigliata finchè non giunge un forte tuono che spaventa me ed anche il mio destriero, che mi disarciona facendomi cadere a terra.
Vedo il mio cavallo nero impennare davanti a me, mentre io cerco di spostarmi sul fango dove sono caduta; rimango come immobilizzata quando il mio cavallo schizza all’interno della foresta preso dal terrore del momento.
-Anaïs, forza sali con me!- esclama Kili, allungando la sua mano verso di me per tirarmi su velocemente; io l’afferro in velocità e mi siedo dietro di lui agganciandomi alla sua vita mentre galoppa con gli altri in inseguimento del mio destriero.
-Mi dispiace…- sussurro.
Lui per tutta risposta ridacchia –Può capitare a tutti… non hai abbastanza esperienza. Ma adesso andiamo.- appoggio la testa sulla sua schiena e vedo come sempre Fili a fissarci insistentemente, lo sguardo è serio e seccato, per la prima volta abbasso lo sguardo consapevole che questo inconveniente è colpa mia.
Un forte nitrito coglie di sorpresa la squadra che si era momentaneamente fermata per vedere le tracce lasciate dal mio cavallo; riprendiamo la corsa fino a raggiungere un fiume le cui acque sono ingrossate dalla pioggia.
Il mio cavallo è incastrato con le redini nelle rocce e nitrisce spaventato con l’acqua che lo spinge via.
-Dwalin! Prendi le funi.- sento la voce di Thorin arrivare potente –Kili scaglia una freccia dall’altra parte, deve avere legata una fune.-
Kili obbediente scende dal pony e si avvicina al guerriero pelato legando all’estremità piumata della freccia la fune, mi guarda un attimo per rassicurarmi prima di scagliare la freccia, che si va ad incastrare contro un albero sull’altra riva.
Adesso capisco, hanno creato una fune di sicurezza sopra il fiume in modo che possono  agganciarsi ad essa mentre camminano sui massi del torrente così bagnati e scivolosi; vedo Fili che scende dal pony dando uno sguardo veloce a Thorin che annuisce.
Scendo dal pony di Kili raggiungendo il nostro caposquadra –Thorin, è il mio cavallo dovrei andarci io. Oltre al fatto che questa situazione è sempre colpa mia.-
-Sì, è colpa tua e della tua disattenzione.- risponde il nano –Tuttavia non saresti in grado di recuperarlo. Fili vai.-
Mi volto verso il suo nipote più grande che comincia a camminare sulle rocce tenendosi stretto alla fune ed avvicinandosi al mio cavallo; io corro verso di lui sentendo che in qualche modo devo aiutarlo, magari posso essere utile.
Dwalin mi blocca prendendo il polso e tirandomi verso di sé chiudendomi con un braccio la vita –Calma, ragazzina… Fili è in gamba e tu saresti solo una distrazione.-
-Non sono una ragazzina.- gli ringhio contro cercando di far venire meno la sua presa inutilmente.
-Tra noi lo sei, mettiti l’anima in pace… altrimenti alle mie mani sostituirò le corde e non sarò delicato.- minaccia il nano zittendomi per il momento, cercherò dopo di liberarmi da Dwalin intanto guardo ansiosa Fili che con una mano si regge alla corda e con l’altra si allunga per prendere le redini.
Non sembra molto stabile sulla roccia e quando si avvicina a prendere ancora le redini del cavallo scivola liberando il mio cavallo che viene spinto dalla corrente; sento Dwalin sobbalzare quando vede Fili in acqua che si  tiene alla corda per cercare di riprendere l’equilibrio sulle rocce.
Il mio cavallo nitrisce impazzito mentre l’acqua lo porta via, colgo questa occasione per assestare un pestone ai piedi di Dwalin, per poi  correre, una volta liberata, verso il fiume estraendo la mia spadina comprata al mercato degli hobbit… purtroppo per il cavallo non posso fare niente, ma per Fili… forse…
-No, Anaïs!- mi ordina Thorin, ma io sono già sulle rocce tenendomi con la corda lanciata da Kili; guardo dietro di me e vedo i nani agitati che vorrebbero muoversi, ma che invece sono fermi… come se volessimo darmi un poco di fiducia.
Thorin sembra aver capito cosa voglio fare e con un gesto indica la fune a Dwalin e Gloin, che la prendono saldamente; io mi muovo il più velocemente possibile arrivando verso Fili che stringe convulsamente la fune.
Supero le sue braccia, anche se con difficoltà; appena oltre a lui taglio la fune di sicurezza cercando di reggermi all’estremità di questa, a mia volta cado e sento l’acqua fredda ed invadente penetrare i vestiti come mille aghi pungono il mio corpo.
Non sento niente a parte l’acqua che entra nelle mie orecchie e nella mia bocca mentre cerco di supplicare l’aiuto dei nani che stanno sulla riva, e quando sento la mia presa sulla fune venir meno subito il braccio di Fili mi stringe la vita.
Man mano veniamo tirati alla riva, sento appena le urla di Dwalin e Gloin… e sono sicura che Thorin ci stia guardando con le braccia incrociate in trepidazione per il suo erede; una mano forte mi tira sulla terra ferma e stranamente vedo Dwalin sorridermi, mentre Kili abbraccia Fili.
-Brava ragazzina.- dice dandomi una pacca sulla spalla, mentre suo fratello tira fuori una coperta e mi copre –Riscaldati bambina, e fratello va ad accendere un fuoco… Nori ha trovato una caverna nel frattempo.- afferma Balin.
Mi alzo tremolante, stringendo la coperta… mentre seguo gli altri nani che si dirigono verso il riparo trovato da Nori, la maggior parte di loro hanno circondato Fili e gli stanno ponendo un sacco di domande, mentre accanto a ma c’è Bilbo che cammina fissando il terreno.
-Bilbo, c’è qualcosa che non va?- gli chiedo, incuriosita dal suo comportamento.
-No… cioè sì, cioè…-
-Dai dimmi… i nani non ti sentiranno se parliamo piano.- dico cercando di rincuorarlo –E poi si vede che sei pensieroso…-
Bilbo mi guarda un attimo muovendo il naso in maniera che definirei adorabile, mentre pensa a ciò che mi deve dire –Che mi sono rilevato inutile anche questa volta… magari potevo andare a salvare Fili o comunque fare qualcosa…- afferma lo hobbit.
-Ti ricordo che sono io che ho perso il cavallo… e mi sentivo in colpa per la situazione di Fili, vedrai che anche te avrai il tuo momento o comunque potrai dimostrare quando realmente vali.-
-Mi manca la mia casa…- sussurra.
-Anche a me.-
 
Davanti al fuoco scoppiettante trovo un po’ di serenità, i nani stanno dormendo serenamente tranne Fili, che si è posto all’entrata della grotta per il turno di guardia; stranamente non sembra avere freddo al contrario di me.
Guardo Kili e lui sta dormendo pacificamente nel suo giaciglio, ha i tratti del viso così rilassati che sembra un dolce bambino; alzo lo sguardo e vedo Fili fissarmi con il volto sempre serio e per metà nascosto dal buio della notte.
Non è la prima volta che ci fissiamo o che ci troviamo in questa situazione un po’ imbarazzante dal mio punto di vista; ma una cosa è sicura bisogna darci un taglio: voglio sapere perché mi fissa come se fossi la cosa più terribile giunta sulla terra.
Prendo la mia coperta e mi avvicino al suo giaciglio prendendo anche la sua.
-Avrai freddo, così lontano dal fuoco…- affermo  passandogli la coperta e sedendomi al suo fianco.
-Grazie.- risponde atono, girandosi a guardare l’interno della foresta; mentre sbuffo seccata –Senti, ho capito che non siamo partiti nel migliore dei modi… ma non ti capisco, mi guardi come se ti avessi ucciso il gatto!-
Lui ridacchia a queste ultime parole –Credo che Zun* non si farebbe abbattere facilmente da te.- comincia –Comunque il motivo per cui ti guardo è semplice…-
-E sarebbe?- chiedo incuriosita.
-Voglio imparare a capirti…- risponde Fili –Sono meno espansivo di Kili e devo prima capire chi ho davanti prima di fidarmi, inoltre ci sono altre cose che non sei tenuta a sapere.-
-Beh puoi conoscermi anche parlando, fissandomi non conosceresti molto di me.- lo informo, per poi domandargli –Ma tu hai un gatto?-
-Sì, Zun IV…- risponde quasi arrossendo, mentre io ridacchio appoggiandomi alla sua spalla per stare più comoda –Anch’io ho un gatto… si chiama Matisse.-
-Un nome strano quanto quello della padrona.- ridacchia il nano mentre gli assesto una gomitata –Quello che non mi spiego è come fai ad avere un gatto se non hai una casa…- continua per poi guardarmi intensamente, ed io mi sento talmente stupida ad essermi sbottonata tanto -… tranquilla, ho capito subito che hai un segreto.-
Sospiro di sollievo mentre mi riappoggio contro Fili che mi copre con anche la sua coperta –Se vuoi dormire fai pure Anaïs, sarai stanca.-
-Grazie Fili, buonanotte.- dico strascicando le parole, mentre gli occhi si chiudono da soli.


*Zun I è il nome del gatto di Fili e Kili, che ho inserito nella storia del nano…  farò riferimenti alla suddetta storia, ma se non avete tempo/voglia di leggerla non vi preoccupate che metto le note : )
 
Ehilà ciao!
È da un po’ che non scrivevo qua sotto! E mi dispiace, ho sempre aggiornato di fretta e furia. Questo capitolo è presocchè nuovo di palla e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; non nascondo il fatto che la scena del fiume mi sia saltata in testa leggendo La figlia della montagna di Kano-chan, storia tra l’altro che consiglio vivamente!
Ringrazio i nuovi seguaci :Undomiel, elanorstella e ellinor!
E chi ha inserito la storia tra le preferite Beegrrrl e elanorstella!
A presto spero
Bisous
Sylvie
 
   
 
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