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Autore: AuraNera_    19/10/2015    2 recensioni
Trento, liceo artistico ai confini della città, caotico, disorganizzato e ricolmo di aspiranti artisti su campi diversi tra loro.
Quattro ragazze di quarta superiore, Sabrina e Sara di Arti Figurative e Sara e Silvia di Multimedia, vengono selezionate per una misteriosa iniziativa che prevedrà dei ritratti e delle fotografie con effetti particolari aggiunti.
Loro: le artiste.
Un gruppo musicale sud-coreano: i modelli.
Piccolo particolare: le quattro sono EXO-L.
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Storia partorita dalla sanità mentale molto poco sana della sottoscritta e delle mie colleghe, di conseguenza dedicata a loro.
Utilizzo talvolta di parole non esattamente fini, ma direi che siamo grandi e vaccinate abbastanza (?)
Il 93% di questa storia è frutto di situazioni analoghe nate tra i banchi del liceo.
Speranze per la storia? Strappare un sorriso a chiunque la leggerà!
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11 – Trasferta in Palestra, Giocheremo a ‘Deutschball’


Kai P.O.V.


Camminavamo svelti per le vie scolastiche, diretti all’aula dei ritratti per non so quale morivo. Ci aveva reclutati Sabrina, e con ‘ci’ intendo il sottoscritto, Baekhyun e Chen. Arrivammo davanti al laboratorio, la ragazza aprì, o meglio, spalancò decisa la porta senza bussare.
“SARA! ... oh..” mormorò, quando si accorse che l’aula era già occupata da una classe che la guardava con occhi sbarrati dallo stupore.
“Kkaeppsooong~” urlò Baekhyun, afferrando la porta e richiudendola facendola sbattere. Poi, tutti e quattro ci demmo alla fuga, ridendo come rincoglioniti.
Fino alle lacrime.
Ci fermammo davanti al bar, riprendendo fiato. Sabrina si rizzò quasi immediatamente senza nessun preavviso, rischiando di far cozzare le nostre due crape.
“OhsehunmioD.O.dovediaminesonofinititutti!” sbrodolò iniziando a camminare in circolo quando...
‘Call me baby!’
Ci girammo stupefatti verso la palestra. Perché era partita la nostra canzone?
Sabrina, con rinnovate energie, marciò a mo’ di grande capo generale augh verso la fonte sonora, spalancando la porta con un gesto secco del braccio.
“SARAAAAAAAAAA!!!” urlò ancora lanciandosi verso la ragazza che stava momentaneamente montando un cavalletto, prima di voltarsi a guardare la sua unnie con occhi sbarrati. Poi partì a correre, inseguita da Brina, fino a che non si nascose dietro a Suho.
“Oppa, mi vuole uccidere” pigolò spaventata, mentre Seir, dall’altra parte della palestra, partiva a ridere. Silvia invece assisteva alla scena con un certo contegno, anche se pure lei aveva un sorrisetto divertito a incurvarle le labbra.
“PERCHÉ CAVOLO NON MI HAI DETTO CHE ERAVAMO PASSATE IN PALESTRA? TU, PICCOLA INGRATA!” sbraitò ancora la maggiore, mentre girava in tondo al leader che osservava la scena tentando di non mettersi a ridere.
“Mi dispiaceeee~” uggiolò ancora Sara per poi mettersi a correre disperata per la palestra, arrampicandosi sul quadro svedese. Arrivata in cima però, la vedemmo impallidire.
“UNNIEEEEEEEE” urlò con voce acuta, chiudendo gli occhi e aggrappandosi stile koala a un paletto.
“...cacchio” commentò Silvia, partendo a razzo a recuperare dei materassoni.
“Che c’è?” chiese Jongdae a nome di tutti, facendoci uscire da quella sorta di trance nel quale eravamo caduti.
“Sara soffre di vertigini. Non aveva mai passato il terzo blocco. E non ci sono i materassi, non dovrebbe neanche toccarlo quel coso” ci spiegò Seir, guardando la ragazza che mugolava, le unghie piantate nel legno del quadro svedese, mentre le labbra erano curvate in un piccolo sorriso e scuoteva la testa.
“Ben ti sta! MUAHAHAHAHAHAH!!” sbraitò Sabrina, girandole la schiena e marciando verso il cavalletto lasciato per metà smontato.
“Beeeeeneeeee... la vostra unnie è impazzita. E dobbiamo tirare giù Sara” affermò Baekhyun, osservando vagamente preoccupato la ragazza che non si era mossa di un millimetro.
“No, lasciatela lì. E non sono impazzita!” continuò la maggiore delle ragazze, sedendosi su uno sgabello.
“Ma che sei mestruata?” chiesi in contemporanea con Sehun. Ci scambiammo il cinque, ridendo divertiti, mentre quell’altra passava da una gamma di colore all’altro in cinque secondi.
Ora capisco perché fa un settore di pittura. Quando è alterata diventa una tavolozza lei direttamente.
In ogni caso, entrambi sentimmo l’aura omicida emanata da lei. E anche Sara che si era messa a rotolare per terra, l’altra Sara che guaiva, Junmyeon che ci sgridava per la nostra maleducazione, Yixing che tentava di rassicurare Aura e Silvia che se ne usciva con ‘sono entrata in un covo di matti’.
Insomma, una cosa normale.
“VOI...”
“Aiuto, oppa...”
“Chiedete scusa a Sabrina!”
“AHAHAHAHAHAHA”
“Dai, non è difficile, scendi piano, ti tengo fermo il quadro svedese”
“Fatemi uscire da qui”.


Lay P.O.V.


Riuscii a far scendere Sara dal quadro svedese, e ora stavo tentando di farla alzare dal pavimento, dove si era accucciata diventando più o meno una palla.
“Non lo farò mai più...” mormorò con un filo di voce, mentre si dondolava avanti e indietro.
Sì, sembrava decisamente una palla.
Le accarezzai la schiena, tentandola di convincerla ad alzarsi. Cosa che fece all’improvviso, alzandosi, quasi tirandomi una testata, prendendo un cavalletto, quello perfettamente montato, e allontanandolo dall’altro con un grugnito.
“Tao, Lay. Tocca a voi” ci richiamò con tono pratico, mettendosi a sedere su uno degli sgabelli e lisciando il foglio.
“Non dovevate finire i ritratti della Baekyeol?” chiese Silvia sollevando un sopracciglio.
“Anyeo. Ho già fatto io” rispose l’altra maknae con un sorrisino, per poi indicare l’album ai suoi piedi. La maknae vera e propria corse a vederli e sorrise annuendo convinta.
“Approvo, TonnaH”
“La ringrazio DonnaH”
“Aspetta... tu hai fatto cosa?”
“Gne”. Detto questo, Ayumi girò le spalle a Brina, lasciandola di stucco. Poi sospirò.
“Che ho fatto?” chiese rivolta alla schiena della più piccola, che si era imbronciata stile aegyo.
“L’hai traumatizzata” rise Seir che si era avvicinata alla sua omonima per spupazzarla, mentre Silvia tirava giù qualcosa in spagnolo.
“Daaaaaaaai, Ayuuuuu~ lo sai che ti voglio bene~” fece Sabrina, abbracciando l’altra.
“IO NO” fu la secca risposta di Sara, che fece cenno a Tao di sedersi di fronte a lei. Da quel momento in poi, divenne impossibile relazionarsi con la ragazza.
All’incirca per dieci minuti. Poi riprese tranquillamente a parlare con Sabrina senza nessun problema. Per cui la situazione era abbastanza stabile, fatta eccezione per quando mi perdevo tra le nuvole, penso cumulonembi, e dovevano usare il megafono per tirarmi giù.
“Lay oppa. Oppa. Oppa. Oppa. Oppa. Yixing oppa. Unicorno oppa. Oppa. Oppa” ripeteva Brina a macchinetta, mentre Sara e Tao ridevano. Io sbattei le palpebre e sorrisi.
“Sì?” chiesi solamente. La unnie si spalmò la mano in faccia e la fece scorrere verso il basso guarda domi come per dire ‘ma mi stai prendendo in giro?’. Poi iniziò a ridere pure lei, mentre in sottofondo Silvia urlava qualcosa a qualcun altro.
Ci voltammo sia io che il maknae cinese e vedemmo un turbine di gente che correva a caso.
Ayumi nel frattempo si era inclinata ad arco rampante per vedere che stava succedendo. “Ah, è normale’ fece lei, vedendo Silvia rincorrere Sara strepitando, mentre l’altra se la rideva. Non che gli altri ragazzi fossero molto partecipi. La maggior parte stava imitando le due di Multimedia e correva in giro a caso schiamazzando. Altri se ne stavano fermi a chiacchierare o a guardarsi in giro.
“Anche quello è normale” disse Tao rivolgendosi ai nostri compagni di band.
“Quindi non c’è nulla di cui dobbiamo preoccuparci” concluse Sara, riconcentrandosi sul suo disegno e facendo ridere Sabrina.
“LE VOGLIAMO FARE QUESTE BENEDETTE FOTO?” urlò ad un certo punto Silvia che aveva una faccia omicida degna di Kyungsoo quando Baekhyun entra in cucina e inizia ad assaggiare tutto.
Insomma, una di quelle che, quando le vedi, devi scappare se vuoi tenerti la testa sul collo e l’anima appresso.
Infatti si misero a correre, mentre la maknae si spalmava entrambe le mani sulla faccia e latrava una cosa che sembrava un ‘basta, ci rinuncio’.
“Ayu, ancora non mi hai spiegato perché siamo state trasferite in palestra” se ne uscì Brina di punto in bianco, come se tutto il casino che si stava formando nella palestra non fosse assolutamentissimamente un suo problema.
“Ah. Sostanzialmente, è stata una richiesta da parte del loro manager. Perché non possono vegetare tutto il tempo e devono continuare a provare le coreografie. E ci serviva uno spazio più grande dove lavorare assieme. E qui abbiamo anche lo stereo, quindi...”  spiegò rapidamente lei.
“No. Wait. Loro proveranno qui? Davanti a noi?” le domandò la maggiore, sgranando gli occhi stile pesce palla. Un pesce sabralla. Tra un attimo le sarebbero spuntate anche pinne e branchie e poi avrebbe iniziato a correre in giro alla ricerca di un acquario.
“Sì... perché?” rispose innocentemente Sara.
“Moriremo di feels, Ayu. È stato un piacere conoscerti” rispose Brina.
“Tragica” le dicemmo in contemporanea io, Tao e Aura, mentre Chen e Sehun passavano correndo nel corridoio tra cavalletto e noi due che posavamo. Sabrina, intanto, si era magicamente ricordata dei ritratti di Yeol e Baek e aveva ripreso in mano la teca dei disegni.
“Siamo state brave” decretò sorridendo.
“Beh, cerchiamo di esserlo ancora” ribatté l’altra, sorridendo agli occhi sbrilluccicosi della maggiore. Aveva proprio gli occhi a stellina, stile manga. Sentii Tao ridere vicino a me, mentre le due ragazze tornavano a essere professionali in due nanosecondi.
A noi due modelli non rimase altro che rimanere seduti e scribacchiare con la matita sul notes, dando vita a mostri che sarebbero dovuti rimanere solo nelle nostre teste.

 

-


“Ok, mi sto esaurendo, non ce la posso fare!” sbottò improvvisamente Sara, lanciando la matita sul materassone vicino. “Così non si dovrebbe danneggiare la mina” ci spiegò in risposta alla tacita domanda posta dalle occhiate interrogative mia e di Tao.
“Fatti una corsa” scherzò Sabrina, stiracchiandosi.
“Ok”
“Che cosa?!” strabuzzò gli occhi la unnie, mentre la minore saltava a molla via dallo sgabello e partiva a correre in circolo per la palestra, fermandosi solo a recuperare la matita. Tornò al suo posto e si risedette, incrociando le braccia.
“Ehm... Sara? Che stai facendo?” le chiese Jongin, tentando di non mettersi a ridere.
“Zitto, voi avete fatto la stessa identica cosa fino a quindici minuti fa. Non avete il diritto di giudicarmi. Avevo bisogno di sfogarmi” ribatté quella, alzando il mento in segno di sfida a contestare le sue parole. Il ragazzo si limitò ad annuire per poi mettersi a ridere.
“Touchè” disse.
“No, effettivamente abbiamo bisogno di una pausa. Almeno noi”. Sabrina indicò sé stessa, Ayumi il sottoscritto e Tao.
“E anche io e Sara” borbottò Silvia, incenerendo con lo sguardo Baekhyun per motivi a me ignoti. Probabilmente non poteva farlo con Chanyeol perché su di lui sarebbe stato del tutto inutile.
“Bene, allora. Che si fa?” chiese Seir, spostandosi da un piede all’altro contenta.
Silenzio d’oltretomba.
Iniziai a guardarmi in giro, un po’ a disagio. Se non lo sapevano loro che cosa potevano fare nella palestra della loro scuola.
“Ci sono!” saltellò Sabrina alzando la mano come se stesse rispondendo a un’interrogazione. “Giochiamo a Deutschball!”
“Deutschball?” chiesero in contemporanea le altre tre, ridacchiando.
“Sì” confermò l’altra. Poi si misero a ridere tutte e quattro all’unisono, per motivi a noi sconosciuti. In seguito, Sara ci spiegò che Sabrina aveva giocato sulla pronuncia tedesca della parola... ‘tedesco’ e che altro non era che il Dogeball.
“Toglietemi una curiosità” disse Chanyeol, riferendosi alle ‘colleghe’ di Arti Figurative. “Ma voi qui studiate tedesco? No perché vi ho sentito parlare piuttosto spesso...”
“Sì, qui si fa italiano, logico, inglese e tedesco fino al biennio. Quindi ogni tanto ce ne usciamo con qualcosa in quella orribile lingua” ci spiegò Silvia prima che una delle due ragazze potesse aprire bocca.
“Ah~ anche a noi ogni tanto ci dicono, o meglio, ordinano di dire qualcosa in tedesco” disse Jongin.
“Ah sì? Tipo?”
“Sehun , a te l’onore” disse Kai con un cenno al maknae, il quale prese fiato e...
“Ibiribiri”.
Nessuno disse nulla per una manciata di secondi. Poi, all’improvviso, manco fossero una sola persona, iniziarono tutte e quattro a ridere come iene sotto solletico-tortura. Aura e Silvia si spalmarono per terra e continuavano a farfugliare in italiano e a ridere ancora più forte, mentre le altre due più grandi si riprendevano piano e passavano a guardare preoccupare le due non respiravano, a momenti.
“Sara”.
“Sì, Sabrina?”
“Abbiamo perso le maknae”
“Me ne sono accorta”.
E giù a ridere di nuovo.
Sehun stava provando a fare l’offeso, ma non ce la faceva proprio perché quelle due ridevano così tanto che facevano ridere anche lui. In qualche modo, però, la risata di Sehun fece ridere ancora di più le quattro ragazze e ci vollero ben dieci minuti prima che queste si riprendessero.
“Mi... fa male... la pancia!” rantolò Ayumi, ancora in posizione zerbinale. Sabrina si spalmò una mano sopra alla testa.
“Ci credo, banana!” le disse, prima di prenderla per le mani e tirandola in piedi.
“Perché stavate ridendo in quella maniera?” chiese loro Jongdae, sorridendo divertito.
“Perché quello non era tedesco cari miei!” esclamò Silvia allargando le braccia alla ‘abemus papam’.
“Era Sehunnese” continuò Sabrina, annuendo convinta.
“Maionese...” borbottò pensierosa Seir.
“ENJOY THE MAYO!” urlarono le due unnie per poi mettersi a ridere... di nuovo. Chissà, forse era una malattia. Dopotutto avevamo happy virus qui con noi presente. Bah.
“Ora siamo noi maknae ed avere perso quelle due” rifletté Silvia osservando le due ridere abbracciate. Sara le guardò un attimo, sorridendo, poi dedicò la sua attenzione a Sehun.
“Cos’è di preciso che stavi dicendo?” chiese.
“Beh... doveva essere ‘ti amo’... perché non lo ho detto bene?” chiese lui, sinceramente perplesso.
“Ehm... no, mi dispiace deluderti” continuò la ragazza, soffocando una risata. “Tu hai detto una cosa strana tipo ‘ibiribiri’, mentre in realtà è ‘ich liebe dich’. È... un po’ diverso...” concluse lei mettendosi a ridere di nuovo, non riuscendo più a contenersi e scusandosi pure, mentre era piegata in due.
“Ma sembra che ti stiano condannando a morte!” esclamò Baek, spalancando la bocca.
“Baekhyun, tutto il tedesco è una grandissima condanna a morte” rispose Silvia, facendoci scoppiare a ridere.
“Allora si gioca?” se ne uscì Sabrina di nuovo all’improvviso.
“Aehm... io non posso...” pigolò Tao alzando una mano e facendosi piccolo.
“No problem, non gioco io” disse subito Aura, saltellando via verso le panchine. Si sedette a fianco a Tao, guardando di sbieco le palle. “Io continuo a pensare che sarebbero meglio quelle di gommapiuma. Sono più morbidose” e detto questo scrollò le spalle e si appoggiò con la schiena al muro, osservando le squadre che venivano formate.
I capigruppo erano Suho, ‘perché tu sei il leader’, e Sabrina, ‘perché sei la più grande delle ragazze’.
Quindi Suho, Chanyeol, Jongin, io, Kyungsoo e Seir da una parte e Sabrina, Silvia, Sehun, Jongdae, Baekhyun e Minseok dall’altra.
“Per te sono equilibrate?” sentii chiedere a Sara e l’altro scollò le spalle.
“Abbastanza”.
“YIXING!” mi richiamarono undici voci diverse di tutti i giocatori. Alzai le mani in segno di resa.
“Scusate”.


Tao P.O.V.


Era un peccato. A me piaceva giocare a quel gioco. Sospirai e Sara mi lanciò un’occhiata preoccupata e dispiaciuta.
“Mi dispiace che tu non possa giocare per colpa mia” le dissi. Lei scrollò le spalle.
“Non ti preoccupare. Non è che mi piaccia tanto giocare a palla. Spesso sto seduta anche quando ce lo fanno fare in palestra. O meglio, faccio altro pregando che un pallone non mi colpisca dritto in testa. Cosa che accade sempre e puntualmente” mi spiegò lei, ridendo.
Mi ero seduto vicino alle casse, Sabrina faceva la playlist mentre Sara nascondeva nello spogliatoio femminile i cavalletti con i ritratti, lo stesso fecero Silvia e Seir con le luci, dopo aver segnato le posizioni di esse con lo scotch di carta.
Alla faccia della professionalità insomma.
Sara si era risistemata accanto a me e Sabrina aveva fatto partire la playlist. La prima canzone fu Lady Luck.
“Unnie” la chiamò Aura, mantenendo il suo sguardo sulle sue scarpe. “La canzone... è la versione che penso io?”.
‘Perché, quante versioni abbiamo?’ pensai perplesso, dato che si era già capito che era quella coreana. Forse Sara si riferiva a quello, ma mi sembrava strano...
“Sì, tranquilla” fece la maggiore ridendo.
Poco dopo capii che cosa intendevano. La canzone era stata ‘tagliata’ in alcuni punti dove c’erano quei... suoni, chiamiamoli così.
“Avete modificato la canzone?” chiesi sbigottito a Sara, mentre seguivamo la partita. Lei ridacchiò.
“Idea di Sabrina. Ha ‘censurato’ la canzone. Ma dico, censurare una canzone, è ridicola ogni tanto!” mi spiegò, prima di far scattare un braccio e impedire che la palla mi arrivasse sul naso.
“Grazie” dissi. Lei mi fece un cenno, distratta.
Nel frattempo, Chanyeol e Baekhyun si erano messi a litigare perché ‘la palla era mia’. Suho scuoteva la testa, Seir rideva, Silvia discuteva con Kyungsoo di quanto costassero i biglietti per volare in Antartide. Sabrina stava cantando a caso, non si sa bene il perché.
“Normale” decretai io.
“Assolutamente” mi rispose Sara, che canticchiava tra i denti la stessa canzone di Sabrina.
“Baekhyun ci ha detto che parlate il coreano” dissi, tentando di fare conversazione.
“Più o meno” rispose lei.
“E il cinese?” chiesi curioso. Lei sbuffò, uno sbuffo che sembrava una risata.
“Da far rigirare nella tomba qualunque persona di nazionalità cinese morta” ribatté lei, ridacchiando.
“Non può essere così male, dai” risi io allora. “Prova a dirmi qualcosa”.
“Tipo?” Le proposi uno scioglilingua. Lei mi guardò allibita, ma ci provò comunque. E si dimenticò i versi, iniziando a sparare sillabe a caso, tanto che perfino Lay si girò a guardare che cavolo stava dicendo, finendo per procurarsi una pallonata nello stomaco.
“No, non è così” e glielo ripetei, tentando di non ridere troppo forte. Ayumi ci riprovò e sbagliò di nuovo. A qual punto non mi trattenni e iniziai a ridere tanto da far girare tutti nella nostra direzione.
“YAH!” esclamò Aura, indispettita, gonfiando le guance e voltandosi dall’altra. “Provaci tu a dire uno scioglilingua italiano”.
“Spara” la sfidai io. Lei prese fiato e...
“TRENTATRETRENTINITUTTITRENTATREDATRENTOTROTTELAVANOFELICIVERSOTRENTO” .
E tutti noi dieci ci esibimmo in una perfetta faccia alla ‘wtf’.
 

Angolino nascosto nell'ombra:

I'm Baek! (?)
Cose da dire in questo capitolo:
Sì, Sabrina ha veramente censurato Lady Luck.
No, non so se Dogeball si scriva Dogeball
Sì, soffro di vertigini
Sì, Sabrina ogni tanto impazzisce (lo facciamo tutti, ma fa lo stesso)
Sì, io e Silvia abbiamo reagito così all'ibiribiri di Sehun.
LOL
Allora. Ce altro posso dire. Ho paura che tra un paio di capitoli, anche I'P potrà iniziare a ritardare :'C
No mea culpa *lnon studio latino e si vede, ai em sorri* o almeno non del tutto. Scuola superiore portami via. o, aspettate. Ho detto qualcosa di sbagliato.
Amen.
Insomma, non ho molto tempo.
Pooooi... questo capitolo è disagiato. punto. Non ci sono altri modo per descriverlo. Anche perché a me non piace poi molto.
Spero che a voi faccia ridere.
XOXO a tutti, ragazzi! E Hwaiting per chi è nella mia stessa identica situazione!


Aura_

  
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