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Autore: GaudinaSpecialALEC89    19/10/2015    3 recensioni
Un mese dopo…
Come vola il tempo è passato già un mese dalla nascita dei piccoli, Camilla e Gaetano dopo quel giorno in ospedale si sono visti pochissime volte e soprattutto nessun nuovo caso che coinvolgesse entrambi. L’arrivo di una lettera dal procuratore che offre un nuovo posto al vice questore, viene accolta da Gaetano come una possibilità di allontanarsi da lei e da quello che la circonda. Ma non sempre tutto va come si spera e anche il suo trasferimento causerà non pochi problemi. E Camilla come affronterà l’allontanamento di Gaetano? Le importerà qualcosa oppure sarà del tutto indifferente? Lo scopriremo solo leggendo!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ti ho detto delle cose 
che non avrei voluto dire. 
E a farti così male 
mi sono fatta male
Se me ne sono andata
Quando mi hai chiesto di restare
È stato per paura,
Perché mi viene da scappare.
E' la mia insicurezza
Che mi fa perdere ogni cosa
Ti giuro sei importante,
È un meccanismo di difesa.
Ti prego scusa"

 

POV Camilla

La sveglia trilla a tutto volume e io che sono ancora assonnata cerco di spegnarla ma non mi accorgo che quello che ho in mano è il telefono e non la sveglia, per questo quel maledetto aggeggio non smette gridare. Finalmente riesco a spegnerla e dopo essermi stiracchiata con la mano cerco Potty, ma non lo trovo. Scendo dal letto e vado in cucina inizio a preparare la colazione e nel frattempo raccolgo i pupazzetti della nipotina che mia figlia lascia spesso e volentieri in giro. Con lo sguardo cerco Potty e lo vedo sdraiato davanti la porta con un’aria triste. Finisco di fare colazione e vado a prepararmi per poi portare il cane a fare la passeggiata mattutina. Apro la porta di casa con Potty al guinzaglio e mi tira abbaiando verso casa di Gaetano, sono tentata di bussare perché non lo vedo a un po’ ma forse non ne ho il coraggio, da quando ci siamo parlati l’ultima volta gli ho detto che volevo restare sola e godermi la nipotina. L’ho visto altre volte di sfuggita. Mi faccio convincere da Potty e busso aspetto che venga ad aprire e penso a cosa dire, ma quando la porta si apre rimango sorpresa, non è lui che ha aperto, ma un uomo che non conosco.
«Buongiorno mi scusi, ma il vice questore Berardi è in casa?»
L’uomo mi guarda non capendo e poi mi dà una risposta
«Mi dispiace, ma non sta più qui ci ha affittato questa casa qualche giorno fa»
«Ah, ho capito e non mi sa dire dove è andato?»
«No purtroppo»
Gaetano è andato via, come è possibile? Non può aver lasciato tutto ed essere andato via dopo la scuola passo in commissariato per vedere se c’è.
Finisco di far fare la passeggiata a Potty, ma la mia testa è assente. Squilla anche il telefono e rispondo senza guardare
«Gaetano ma che fine hai fatto?»
«Camilla non sono Gaetano, sono Michele volevo sapere se dopo la scuola ti andava di vederci»
«Devo andare in commissariato»
«È successo qualcosa? Vuoi che ti accompagni?»
«Spero di no. Comunque no grazie non ce n’è bisogno, ora devo andare scusami ciao»
Chiudo la telefonata, salgo a casa Potty e corro a casa ma non riesco a non pensare a Gaetano che ha affittato casa sua, ma dove può essere andato?
La giornata a scuola sembra non passare più, ma appena suona la campana dell’ultima ora mi alzo e corro via peggio dei ragazzi che non vedono l’ora di andare a casa. Prendo la macchina e vado in commissariato, sembra tutto tranquillo e mi avvio per l’ufficio di Gaetano, ma mi precede Torre
«Buongiorno professore’ mi dispiace ma il dottore non c’è»
«Eh che problema c’è lo aspetto nel suo ufficio come è già successo»
«Questa volta è diverso è stato trasferito non lavora più qui infatti stiamo aspettando il sostituto»
È stato trasferito, oh mio Dio sto per sentirmi male Gaetano non c’è più è andato via davvero. Cerco il muro per appoggiarmi perché mi sento come se stessi per svenire.
È colpa mia, se è andato via è solo colpa mia. Le gambe le sento molli e la nausea si fa spazio con prepotenza.
«Professoressa si sente bene? Venga a sedersi»
Seguo Torre e mi metto a sedere respirando a fondo cercando di scacciare la nausea, ma senza risultati
«Dove lo hanno trasferito? Ho bisogno di parlare con lui, ho fatto un grande casino»
«Non posso dirle niente, mi dispiace. Però lo capisco gli avete spezzato il cuore»
Sento belle sue parole dolore, chissà come è dovuto stare a causa mia. Dovevo chiarire le cose prima. Il problema è che avevo solo bisogno di più tempo non volevo ferirlo e soprattutto perderlo non dopo averlo finalmente avuto che cretina sono stata.
Quando mi sono ripresa leggermente mi alzo saluto Torre ed esco dal quel luogo. Ora devo trovare un modo per mettermi in contatto con lui. Una soluzione la troverò cascasse il mondo.

 

POV Gaetano

Sono arrivato a Verona da qualche giorno, ma non ho preso servizio, ancora ho qualche giorno di riposo così ne approfitto per girare la città. Ho sistemato la casa nuova che nonostante sia piena di cianfrusaglie varie mi sembra vuota e fredda. Ora sto facendo una passeggiata e la mia mente mi tortura con immagini dei momenti con lei non riesco a toglierla dalla mia testa tanto che vado a sbattere contro qualcuno. Alzo lo sguardo e la vedo è una donna capelli mossi castani, con uno sguardo profondo e gli occhi nocciola. Sembra quasi una visione. È bellissima e ha un portamento elegante.
«Mi scusi ero distratto si è fatta male?»
«Non si preoccupi sto bene, anche io non ero del tutto attenta»
«Posso offrirle qualcosa da bere per farmi perdonare?»
Intanto rimango a guardarla sembra quasi che io non abbia mai visto una donna, quando invece sono fuggito a causa proprio di una donna.
«Non si preoccupi, davvero»
«Insisto una cosa qualsiasi»
«Va bene allora troviamo un bar»
Ci incamminiamo verso il primo bar più vicino a noi. Mi domando se ho fatto bene a invitarla infondo ancora sono preso da Camilla, perché mi faccio venire questi scrupoli quando lei non se n’è fatti per evitare di spezzare il mio cuore?!?!? Camilla addio da ora inizia la mia nuova vita senza te.
Arriviamo al bar ci accomodiamo e ordiamo e scopro che non beve alcolici.
«Mi scusi non mi sono presentato, sono Gaetano Berardi»
La vedo irrigidirsi per qualche secondo e per non darlo a vedere cerca di sistemarsi meglio sulla sedia e mi sorride di nuovo «Berardi? Per caso è un vice questore?»
La guardo incuriosito per poi sorridere a mia volta, forse ha sentito parlare di me al telegiornale per qualche caso
«Sì sono io, ma come ha indovinato?»
«Io sono Valenti Veronica, commissario del commissariato V di Verona, e stavamo aspettando giusto lei»
Sono sorpreso fra tante persone sono andato a scontrarmi proprio con il commissario del mio nuovo posto di lavoro ho iniziato in modo perfetto.
«Piacere di conoscerla e sicuramente lavoreremo bene insieme e avremo modo di conoscerci meglio»
Lei sorride sorseggiando la sua cedrata pensando alla fortuna che le è capitata avere per capo un figo pazzesco e per questo pensiero leggermente arrossisce.
   
 
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