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Autore: Tony Stark    20/10/2015    4 recensioni
Preferiva la solitudine agli altri.
E tutto per una leggenda che lui nemmeno conosceva e che gli aveva distrutto la vita e continuava a farlo
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Steve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un-justified Hate
     Capitolo 16: In the Abyss- The first trial. (Kill without thinking)

 
Uno di quei tentacoli occhioluti tentò di afferrarlo.
 
Quel viscido tentacolo coperto di terriccio sanguigno si avvolse attorno al suo braccio tentando di trascinarlo sottoterra.
 
Resistette alla forza del tentacolo, tentando di liberarsi da quella morsa. Sollevò la spada con la mano libera e tirò un fendente contro la propaggine viscida.
 
 
Il tentacolo si ritirò di scatto mentre la punta tranciata continuava a dibattersi contro il terreno.
 
 
Steve si allontanò, quasi correndo fino a giungere alle rive di un fiume... il liquido che vi scorreva era viscoso e denso.
 
Un ragno rosso dalle zampe che finivano in uncini. Il suo muso pareva la fusione fra il muso di un ragno e quello di un creeper, la sua espressione era famelica e i suoi sei occhietti neri erano fissi su di lui.
 
Quel liquido copriva del tutto il corpo del ragno.
 
Il Bloodsucker balzò contro il ragazzo che evitò la creatura e la ferì con un fendente della spada.
 
Steve sperò che la creatura se ne andasse e non lo costringesse ad ucciderla.
 
Lui non voleva uccidere e lo avrebbe fatto solo se ne fosse stato costretto.
 
Ma esattamente come la scolopendra non si ritirò attaccando con più determinazione.
 
 
 
 
Se Steven avesse prestato attenzione alla spada avrebbe notato che le gemme che prima brillavano come stelle adesso apparivano spente come fossero vetro.
 
Troppa oscurità era in quelle creature, troppa oscurità circondava il ragazzo.
 
E la benedizione posta sulla spada non era abbastanza forte da resistervi.
 
Steve ora era solo, in balia dell'Abisso e solo la sua volontà avrebbe potuto salvarlo.
 
 
 
 
Il signore dell'End osservava il giovane Steve, quello che sarebbe potuto essere il suo campione.
 
Lo guardò uccidere bestia dopo bestia di quell'abisso infernale. Solo perché vi era obbligato.
 
Vide la lama aetherica sparire sotto il sangue che ora la copriva.
 
Gl'innaturali occhi viola del mortale parevano quasi scintillare nel buio come gli occhi del suo futuro padrone.
 
Vide come il mortale lottava per mantenere vivi i suoi principi, per non cedere a quell'oscurità e alla voce del suo signore che gli sussurrava di liberare il suo odio e di uccidere senza pensare. Uccidere solo perché lo voleva e poteva.
 
 
Il mortale stava perdendo.
 
 
 
 
 
 
 
L'odio era forse peggio della voce di Herobrine. Perché era quell'emozione a volerlo far cedere.
 
Credeva di non aver mai odiato nessuno dei suoi carcerieri ma, ora, in quel oscuro mondo di sangue si rese conto che il suo odio era rimasto in silenzio a covare pensieri oscuri che non si era mai reso conto di avere.
 
 
«E l'eroe continuò a cadere, sempre più giù nell'oscuro abisso. Senza trovare alcun appiglio.»
 
 
 
Un’altra creatura gli si parò davanti. Ricordava per certi versi il tristo mietitore. E fra le mani artigliate stringeva uno scettro rosso sangue.
 
Il Web Reaper scagliò una magia dannosa contro il giovane dal cuore puro che dopo qualche colpo riuscì a disarmare la creatura.
Lo scettro color sangue si trasformò in polvere.
 
 
Il Web Reaper si accucciò come un grosso gattopardo nero che voleva difendersi dalla carica di un Rammerhead.
 
 
<< Uccidilo! >> ringhiò la voce di Herobrine, il suo pareva a stento un ordine.
 
 
 
 Il sovrano del Nether e creatore dell'Abisso aveva perso la pazienza, quel mortale doveva ascoltarlo!
 
 
 
 
 
 
E per la prima volta nella sua breve vita il giovane Stonewall perse la retta via.
 
Dimenticando per un istante i suoi principi, mentre un odio smisurato... in gran parte suo e in un’altra percentuale dello stesso demone, prendeva il sopravvento.
 
Un sorrisetto non suo, ma fin troppo simile a quello del demone per cui veniva scambiato, comparve sul suo viso mentre i suoi occhi viola, seppur oscurati, scintillavano spaventosamente.
 
 
E la lama viola tagliò l'aria e il Web Reaper lanciò un terribile stridio prima di sparire in volute di fumo rossastro che quasi si confondeva col cielo di quel mondo.
 
 
 
«E l'eroe perse il primo appiglio continuando a cadere nel buio»
 
 
 
E la voce del sovrano si acquietava per qualche istante permettendo al giovane di rendersi conto di ciò che aveva appena fatto.
 
 
 
 
 
 
Fu terribile per il giovane Steve Stonewall, amici miei. Tutto ciò che credeva fu spazzato via dalla sua stessa spada.
 
 
 
 
«Un altro appiglio si trovava sulle pareti dell'Abisso. E l'eroe lo afferrò arrestando la sua caduta.
Ma per quanto ancora?»
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autore

Buona Serata (o Buongiorno) a tutti voi lettori!
 
Spero che anche questo capitolo vi piaccia.
 
 
Ringrazio: Thanos 05 e Mattalara per aver recensito il capitolo precedente.
 
 
P.S Così come l'abisso: il Bloodsucker e il Web Reaper appartengono alla mod Nevermine.
 
I fiumi, i laghi e i ruscelli di sangue e gli alberi non-morti(?) sono aggiunti all'Abisso dalla Evil Mod.
 
 
-Anthony Edward Stark
   
 
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