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Autore: poil_92    20/10/2015    0 recensioni
" Mentre osservava il paesaggio che correva dal finestrino del pullman, Rylee si ricordò di come si era convinta a partire per il Maine. Aveva litigato con sua madre, pesantemente, perchè non voleva farla uscire di casa. Diamine, aveva 18 anni e non era quasi mai uscita da quelle quattro mura. "
Ecco un anticipazione della mia storia! Rylee - aka Rapunzel - si è decisa a lasciare la sua casa per vivere un'avventura, ma quello che l'attende non è niente di buono, almeno all'inizio.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Rylee stava aspettando Nanà vicino alla porta d'ingresso posteriore, la stessa dove la carrozza l'aveva lasciata all'andata, nel vicolo buio.
Come previsto, la stessa vettura, si presentò alla fine dello spettacolo e il cocchiere, ancora più nervoso di prima, aspettò che la fanciulla uscisse.
" Ma quanto ci mette ad uscire la grande star?!" pensò Rylee, acidamente, seduta sul seggiolino del conducente. Aspettarono per più di un'ora e alla fine la porta si aprì e ne uscì Miss Coupeau. Notò che la fanciulla non la degnava nemmeno di uno sguardo e questo la irritò molto.
"Ah adesso mi ignori!" pensò lanciando delle occhiate infuocate alla diretta interessata, ma non servirono a niente: Nanà continuava ad ignorarla.
Il cocchiere aiutò la fanciulla, come sempre in mezzo ai balbettii, a salire sulla carrozza e chiuse lo sportello.
Durante il tragitto di ritorno Rylee continuava a pensare che c'era qualcosa di strano in Nanà. Quando la fissava da sopra al palco aveva notato che nei suoi occhi non c'era traccia di.. innocenza. A quel pensierò Rylee sussulto e le venne un grande mal di testa.
Ritornò al presente e decise che, quando la carrozza si sarebbe fermata, sarebbe entrata in casa della fanciulla rossa e, o con le buone o con le cattive maniere, l'avrebbe interrogata. Di sicuro le doveva delle spiegazioni.
Finalmente arrivarono davanti alla villetta e il cocchiere fece fermare dolcemente i cavalli. Rylee non perse tempo, scese dal cocchio e seguì Miss Nanà dentro casa.
Entrando rimase meravigliata dal suo interno: completa di servitù, era grande e ariosa, con i mobili talmente lucidi che ci si poteva specchiare. Sul pavimento c'erano dei ricchi tappeti tutti decorati con fantasie multicolori, sul soffitto del salone d'ingresso invece era appeso un enorme lampadario, che i domestici stavano ancora faticosamente spolverando, e tutto intorno al vestibolo si stagliava un enorme scala principesca.

- Bentornata Miss Nanà.- dissero in coro i camerieri.
<> disse Nanà.
- Certo Miss.- risposero i suoi subalterni mettendosi a pulire con più minuzia.

Rylee rimase molto sorpresa: faceva lavorare i suoi camerieri a quell'ora, e dovevano essere più o meno le undici di sera. Sicuramente, e Rylee ne era certa, la fanciulla aspettava qualche uomo di turno. Seguì Nanà su per lo scalone e notò che la ragazza aveva lasciato aperta la porta della sua stanza. Entrò, senza troppi preamboli o ripensamenti, e si chiuse la soglia alle spalle. Nanà era seduta davanti al mobiletto da toilette e, mentre si spazzolava i capelli, la stava fissando attraverso lo specchio.

- Come mai puoi vedermi?- esordì Rylee senza troppi preliminari.
<>chiese in contemporanea Nanà.

Ci fu un momento di silenzio dove le due ragazze si squadrarono; poi Nanà si girò verso l'intrusa e la fissò negli occhi azzurri come per invitarla a farle la prossima domanda.

- Tu mi puoi vedere..- riprese Rylee -.. come mai solo tu puoi vedermi?- disse calcando il tono di voce sulla parola "solo".
<< Non lo so nemmeno io. Ti ho vista al mercato qualche giorno fa e poi anche che osservavi la casa. Posso capirlo, se anche io fossi nella tua stessa condizione farei esattamente le cose che hai fatto tu..>> concluse Nanà accavallando le gambe in modo sinuoso. Sembrava che stesse ancora recitando sul palco del teatro.
- E.. non ti spaventa che tu possa vedere una persona che gli altri non vedono? Potrebbero prenderti per pazza.- disse la bionda, facendo dell'ironia.
<< Su questo mi sembra di essere stata molto discreta, non ti pare? In presenza di altra gente non mi pare di averti rivolto nè la parola e neanche un'occhiata.>> disse Nanà rivolgendole un sorrisetto ironico.

Rylee guardò bene la rossa e sentì come una stretta allo stomaco. Fissava i suoi occhi verdi e li trovò tremendamente familiari.

- Hai un viso familiare. Ma non sò perchè.- disse Rylee
<> esordì la rossa con un sorrisetto ironico.
- Spiegamelo allora. Sono tutta orecchi. - rispose la ragazza, restituendole il sorriso sarcastico.

Nanà si alzò e andò verso l'armadio tirando fuori una vestaglia, color rosso scuro, fatta di veli talemente sottili che sembrava trasparente. Posò sul letto il vestito a dir poco provocante, e iniziò a parlare.

<< Beh non è logico? Io sono una parte di te. La parte superficiale, viziata, egocentrica e lussuriosa. >> disse girandosi verso di lei. <>
- Si.. Come fai a saperlo?- disse Rylee al quanto sconcertata.
<> disse e squadrandola continuò << ..ma ti manca qualcosa, come se qualcuno avesse strappato un piccolo pezzo da una tela di un quadro. Non sei completa.>>

Rylee si immobilizzò sul posto. Era vero che le mancava qualcosa perché da quando si era svegliata in mezzo alla strada a Storybrooke, sentiva come se un pezzo della sua anima fosse stato strappato e poi nascosto alla sua vista.
Distolse gli occhi da Nanà, che nel frattempo si stava provando allo specchio il vestito provocante per vedere come le stava, e posò gli occhi sul mobiletto delle toilette non tanto distante da lei. Su di esso erano posati con cura un infintà di cosmetici, spazzole e profumi, ma quello che indusse Rylee ad accorciare in un secondo la distanza fra lei e il mobile ed allungare la mano, fu la cipria appoggiata quasi con noncuranza contro un profumo alle rose.
Ebbe un'altro flashback dove sentiva la voce del ragazzo del suo sogno che le diceva di recuperare la cipria di Nanà. Scuotendo appena la testa, come per scacciare quel flashback, la prese in mano e alzò lo sguardo verso la proprietaria del cosmetico, notando con sorpresa che si era avvicinata e che la stava squadrando non troppo bene.

<> disse la rossa con voce fredda.
- Scusami, ma ti ricordi che mi hai detto che stavo cercando una cosa? Beh è questa la cosa- e le mostrò la cipria che aveva fra le mani.

Nanà la scrutò con sincerà curiosità. Si vedeva che dentro di lei stava avendo un conflitto interiore ma, fortunatamente, dopo qualche minuto disse:

<>
- Davvero posso?- chiese Rylee con tono stupito. Non si aspettava che la fanciulla cedesse così facilmente.
<> le rispose la rossa.

Rylee fece un sorriso, ma poi si rabbuiò subito.
- Si, ma non succede niente.-
<>chiese Nanà con tono annoiato.
- Beh.. credo di si.- rispose la ragazza rigirandosi la cipria tra le dita.
<> le disse con tono serio fissandola negli occhi.
- Capito.- rispose Rylee.

La ragazza ad un tratto capì. " Che stupida che sono".
Con una mossa leggera aprì la cipria e da quella ne uscì una polvere dorata che si attorcigliò attorno al corpo di Rylee. La ragazza guardò Nanà per l'ultima volta e, per quelche strana arcana ragione, era come guardarsi in uno specchio.
Rylee le sorrise sincera, come per ringraziarla, e non le disse addio, perché dopotutto era un'altra Rylee, una parte di lei.
La ragazza dai capelli rossi la guardò, come era suo solito fare, con malizia e la salutò con un piccolo cenno della mano.
Dopodichè il buio calò intorno a Rylee e quest'ultima svenì, teletrasportata a Storybrooke con la sua Innocenza ritrovata.



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Note dell'autrice: SAAAALVE A TUTTI! Se siete arrivati fin qui vuol dire che avete letto tutta la mia prima fan fiction. Vi ringrazio di cuore anche solo per averla letta fino in fondo e ovviamente le recensioni — sia belle che brutte, sono utli entrambe — sono ben accette! *^* 
Grazie ancora! 
— Poil.
  
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