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Autore: Stargirl312    19/02/2009    5 recensioni
-Nick... Non stavo fingendo! E' vero. Sono quello che dici. Ma tralasciando il fatto che io sia una macchina da guerra capace di uccidere un uomo a mani nude in 15 maniere diverse... Io... Io ti ho amato davvero. E quello di cui ho più paura adesso è... Che credo di amarti ancora...-
-Dovrei crederti?-
-Credi al tuo cuore. Sarà sempre più attendibile dei fatti.-
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 Specifico come prima cosa che, per mia grande sfortuna, i Jonas non mi appartengono (me tapina) e che non voglio rappresentare alcun aspetto del loro carattere.
Mi auguro che questa fanfiction vi possa piacere. In fondo ho scritto delle note basilari ^^.

Buona lettura.




Capitolo 1: Who Am I?
"I keep running
But I haven't found myself yet."
Lets - Keep Running


Correvo nel buio.
Quel corridoio era lungo, sembrava non finire mai.
Poi lo vidi.
Il chip.
Messo lì, sotto ad una teca, illuminato da una luce azzurra.
Resistetti all'impulso di correre a prenderlo.
Aprii lo zaino e tirai fuori uno dei miei assi nella manica migliori: la boccetta con la polverina magica, la definivo io.
La lanciai davanti a me e, come mi aspettavo, sottili raggi rossi strettamente intricati tra loro comparvero nella distanza che mi separava dal chip.
"Raggi laser," pensai "notevole".
Feci un salto in avanti, due capriole a destra e strisciai per terra.
Arrivai dritta dritta alla teca senza far scattare nemmeno un allarme.
Adagio, svitai le viti del vetro che ricopriva l'oggetto desiderato e sollevai la copertura.
Lanciai polverina anche sul chip.
Un raggio più grande, rosso lo inquadrava dall'alto.
Bastava muoverlo di un centimentro e il raggio l'avrebbe segnalato.
Presi dallo zaino uno specchietto e più veloce che potei lo infilai sopra il chip: in questo modo il raggio laser si sarebbe riflettuto sullo specchio e l'allarme non sarebbe suonato.
Presi il chip e lo sostituii con un altro, poi tolsi lo specchio e rimisi a posto.
Ripassai la tela di fili inconsistenti rossi, quindi mi diressi verso l'uscita.
All'improvviso, però, le luci si accesero.
Due grossi uomini bloccarono il corridoio.
-Dove credi di andare, fanciulla?-
-Beh, sai... Gli impegni di lavoro.- risposi con non-chalance.
-Ern- si rivolse all'altro -bloccala-.
Ern cominciò a correre verso di me.
"Fatti sotto" pensai.
Quando fu abbastanza vicino, cominciai a sfruttare le mie abili qualità da karateka, però il bestione se la cavava.
Ebbi comunque la meglio io.
Quando Ern fu K.O., l'altro passò alla carica.
Gli bloccai un braccio dietro la schiena e lo atterrai.
-Mai sottovalutare l'avversario. Nemmeno se è una fanciulla.- commentai
-Ok, basta così- esordì una voce alle mie spalle.
Non mi girai.
Lasciai andare l'uomo, un sorriso sulle mie labbra.
Guardai il primo che avevo steso e gli gridai
-Ehi, Ern te la sei cavata bene, stavolta!-
-E tu continui sempre a battermi... Sei davvero la migliore!- ribattè lui alzandosi da terra.
-Già, continui a migliorare ogni giorno!- annuì l'altro
-Felice di sentirtelo dire, Tom!- mi inchinai ridendo
-Sei stata sufficiente, niente di più- continuò la voce alle mie spalle
Finalmente mi girai.
-Che vuoi dire con sufficiente?- borbottai
-Non ti sei chiesta perchè sono arrivati loro?-
-Non lo so. Non ho fatto scattare l'allarme.-
-Mai hai dimenticato di disattivare una delle 7 telecamere della sala.-
-Stai scherzando?-
-Guarda tu stessa.-
Mi fece vedere i monitor con tutte le telecamere: erano tutte fuori onda tranne una.
-Maledetta videocamera-
-Non è del dispositivo, la colpa. Sei stata imprudente. Là fuori- e sottilineò le ultime parole -non avrai il tempo di dire "maledetta videocamera". Ti avranno già uccisa. A meno che tu non riesca a fuggire.-
Sbuffai. Odiavo quando mi faceva notare i miei errori.
-Non posso dire che tu non sia stata abile. Ma devi lavorare sui tuoi errori.-
-E va bene-
Feci per andarmene quando il mio interlocutore parlò ancora
-In ogni caso... Complimenti, Camaleonte.-
Mi fermai e sorrisi.
-Grazie... Lince.-


Forse vi devo un minimo di spiegazioni.
Io sono il Camaleonte.
Il mio vero nome è Camille ma qui sono solo Cam il Camaleonte.
E non mi dispiace.
Essere un camaleonte, nella mia situazione, non è affatto un dispregiativo... Anzi. E' il top.
Che situazione?, chiederete voi.
Beh, quando si è la migliore spia sedicenne del mondo, essere capace di mimetizzarsi e di non essere riconosciuta è una fortuna, non credete?
Sorpresi, eh?
Si, sono una spia.
Lavoro per un'intelligence segreta il cui nome comune è l'Agenzia.
Sono nata e cresciuta qui.
Posso vantarmi di essere quasi la mascotte dell'organizzazione ma sono uscita in missione raramente e sotto stretto controllo dei miei superiori.
E sono fondalmente una James Bond versione femmina che saprebbe uccidere un uomo a mani nude in 15 diverse maniere.
Quello con cui ho parlato prima...
Lui è Lince. Uno dei mitici agenti segreti dell'Agenzia. Per non dire quello più mitico.
Una carriera passata tra viaggi intercontinentali e missioni che avrebbero potuto essere fatali.
Eppure lui è ancora qui.
L'unico momento di debolezza in tutta la sua vita l'ha avuto con una donna (indovinate? sempre un agente segreto) che lavorava per la nostra rivale da sempre: l'Earth Intelligence.
Si sono innamorati.
Lui è finito a letto con lei e lei è rimasta incinta.
Purtroppo l'Agenzia non poteva permettersi che una cosa del genere rimanesse senza controllo, così hanno riportato entrambi alla nostra sede.
Con la sola differenza che dopo il parto, la donna fu uccisa.
Si. Uccisa.
E lui venne incaricato di allevare la bambina come un agente segreto.
E, provate ad azzeccare chi è la bambina?
Se avete azzeccato...
Si, sono io.
La giovane Cammie.
Non ho mai conosciuto mia madre, ma sono stata quasi adottata da tutte le agenti segrete del posto.
Sono cresciuta in una grande famiglia, dove però non ho mai conosciuto un vero affetto materno... E nemmeno paterno.
Lince mi vuole bene.
Ma sembra che lui non mi riconosca come sua figlia.
Solo come un'allieva.
Ma questo non mi da fastidio.
Ricordate? Sono una macchina da combattimento.
Nient'altro.




Innanzitutto vorrei specificare che questa ff è nata circa un anno e mezzo fa. O almeno la sua idea.
Aggiungerei poi che dopo aver letto il libro di Ally Carter, Spy Girls, ho trovato spunti interessanti.
Il nome della protagonista della ff è quello della protagonista del libro ^^ (cioè lei nel libro si chiama Cameron, detta Cammie, il Camaleonte) quindi do tutti i copyright a Ally Carter per il nome.
Spero che vi piaccia come inizia... Vedrete presto i Jonas, che ruolo avranno...
Bacioni!
Letizia

p.s. Il pezzo all'inizio deriva da una mia canzone ^^.
Un bacio.
  
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