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Autore: _claireflower    21/10/2015    0 recensioni
[World Of Warcraft]
In un'epoca arcaica, un regno soffocato da un Impero dittatore affida a quattro giovani il suo destino.
Magia nera, magia bianca ed arte della spada si uniscono per la libertà di un popolo sottomesso, la giustizia per le offese e la vendetta per i cari perduti.
Il viaggio sta per iniziare.
Pheir Lyenn siestrs schart.
Possa Lyenn sorridervi sempre.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Il sole sorse e la campana del tempio risuonò tre volte; il villaggio di Soan fu investito dalla luce mattutina e i suoi abitanti cominciarono a scendere dal letto. Nello stesso istante, quattro giovani si stavano svegliando, ignari del fatto che i loro destini si sarebbero presto intrecciati.
 

Kira si alzò dal materasso e guardò fuori dalla finestra; la vita nel villaggio era già cominciata. Si eclissò nel bagno per darsi una lavata, corse poi giù per le scale e mangiò in fretta; sua madre, Lami, gli sorrise.
-Beh, buongiorno! Sei già in ritardo o cosa?-
Lui deglutì e si alzò.
-Sono in orario, ma devo incontrarmi con Ike. A dopo!-
Una volta indossati i pantaloni di pelle, la casacca e l'armatura, Kira prese il suo spadone e corse fuori di casa; si diresse verso la piazza principale e rimase in attesa del suo compagno.

 

Asa fu svegliata dal dolce rintocco delle campane; si mise a sedere e si stiracchiò, poi raggiunse i genitori in cucina, canticchiando.
-Buongiorno a tutti!-
-Oh, ciao tesoro, dormito bene?-
-Sì, sono pronta a tutto oggi!-
-Allora su, muoviti, che altrimenti arrivi tardi.-
Finì di fare colazione in fretta e furia, poi corse a lavarsi, infilò la sua tunica bianca e la sopraveste, si tirò indietro i capelli con la sua inseparabile fascia rossa e prese il suo scettro poggiato di fianco al letto; uscì di casa e saltellò fino alla piazza principale, dove si sarebbe incontrata con le sue amiche.

 

Ike si svegliò di soprassalto, temendo di essere in ritardo; si preparò in fretta e scese in cucina infilandosi ancora qualche pezzo dell'armatura. Mentre trangugiava la colazione, i suoi genitori entrarono nella stanza.
-Ciao Ike!-
-Buongiorno tesoro!-
Lui bofonchiò qualcosa con la bocca piena, mandò giù il boccone e si alzò; sua madre lo guardò, ridendo.
-Sei in ritardo?-
-Da morire, ci vediamo stasera, ciao!-
Uscì di casa a rotta di collo e corse disperatamente verso la piazza principale, lo spadone che batteva sul fianco e l'armatura che tintinnava; arrivò in vista della piazza principale e si mise a cercare il suo compagno, Kira.

 

Nerine non dormiva da anni. Aprì gli occhi dopo la meditazione e guardò la conca, dove era stato costruito il villaggio, inondarsi di luce solare; si alzò da terra e chiamò qualcuno dietro di sé.
-Hang. Andiamo.-
Un enorme lupo nero, coperto con una sella rossa e grigia, le si avvicinò; lei saltò in groppa e l'animale si mise a correre giù per la collina, diretto al villaggio. Raggiunte le porte principali, si fece riconoscere dalle sentinelle ed entrò; percepiva qualcosa nell'aria, stava per succedere un evento importante, ma non sapeva cosa potesse essere di preciso. Infastidita, si incamminò lungo le strade del villaggio fino a raggiungere la piazza principale.

 

Il messaggero aveva viaggiato per una settimana prima di raggiungere il villaggio; il confine era lontano e aveva rischiato più volte di lasciare la pelle in qualche attacco di banditi, ma infine era riuscito ad arrivare sano e salvo e a recapitare il messaggio con la richiesta fatta dal generale in persona. Varcò le porte d'ingresso del villaggio e corse a cercare il comandante.

 

Kira ed Ike si diressero verso il campo d'addestramento; lungo la strada, intravidero una trentina di Mage all'allenamento con i bersagli, li oltrepassarono e giunsero infine al cospetto del loro maestro. L'uomo, sulla cinquantina, con i lunghi capelli bianchi legati in una treccia e un occhio tagliato di netto da tre cicatrici verticali, fece un cenno ai due cadetti.
-Voi, laggiù. Allenamento a doppio turno.-
-Sì, capitano!-
Ike sospirò.
-Che palle, odio il doppio turno. Non ha senso, insomma, chi mai, durante un duello, permetterebbe al proprio nemico di attaccarlo due volte?-
Kira alzò le spalle.
-Se non altro non dobbiamo farci pestare dai Mage. Hanno messo a posto i bersagli finalmente.-
Sfoderò lo spadone e invitò il compagno ad attaccare.
-Avanti.-

 

-Evviva, ce l'ho fatta!-
-Bravissima Asa! È stato spettacolare!-
Le compagne della ragazza squittirono altri complimenti, poi la loro insegnante le richiamò.
-Forza ragazze, non distraiamoci. Continuate.-
-Sì!-
Mentre si allenavano, una fiammata passò sopra le loro teste; spaventate, si voltarono tutte verso una figura nera. La ragazza scosse la testa, indispettita, e la sua voce glaciale fece venire un brivido alla classe.
-Che cosa c'è?-
-Nerine, devi stare più attenta, accidenti! Ci hai quasi incenerite!-
-Non sarebbe stata una grande perdita, una bimba che centra un bersaglio dopo quaranta giorni di tentativi.-
Asa si sentì morire, ma ebbe il coraggio di rispondere a quell'oscura ragazza.
-Perché, tu sapresti fare di meglio forse?-
-Non sfidarmi, biondina.-
La discussione si accese e le risposte colorite giunsero alle orecchie di Kira ed Ike; i due si guardarono, poi Ike ghignò.
-Una lite fra gattine, non posso perdermela.-
Saltò la staccionata e corse al campo dei bersagli; Kira lo chiamò ma invano, così lo seguì. Lo spettacolo fu incredibile; da una parte, le Mage nelle loro candide vesti, dall'altra una ragazza con un corpetto nero scollato e una gonna a balze alternate, rosse e di pizzo nero. Intorno a lei, il terreno fumava, come se ci fosse appena stato un incendio e i bersagli erano totalmente inceneriti, non se ne era salvato nemmeno uno; Asa tremò per un attimo, poi abbassò lo sguardo. La rivale le diede le spalle e si allontanò dal campo, affiancata da un lupo enorme, più alto di lei. Una voce la fece però fermare. Il comandante delle forze militari di Soan ordinò a tutte le reclute di radunarsi nel piazzale e un'ora dopo parlò.
-Siete stati riuniti qui per un motivo ben preciso. La guerra al confine sta causando morte e distruzione ovunque; molti di noi hanno già perso qualcuno di caro per colpa di questo genocidio. I nostri militari migliori sono già là, ma necessitiamo di altri alleati. Saranno perciò scelti quattro membri, che dovranno viaggiare per la regione, cercare aiuto nei villaggi vicini a noi e infine condurre il nuovo esercito alla battaglia. I vostri insegnanti hanno discusso a lungo e, alla fine, la scelta è ricaduta su...-
Un insegnante gli porse una pergamena.
-...i Guerrieri Kira Sen e Ike Gami...-
I due ragazzi si lanciarono un'occhiata, poi fecero qualche passo avanti rispetto al loro plotone e si esibirono nel saluto militare, colpendosi il torace
on il pugno destro; il comandante continuò.

-...la Mage Asa Lisia...-
La ragazza si mostrò e portò la mano destra al cuore, inchinandosi.
-...e la Warlock Nerine Isse.-
Quest'ultima, isolata dal resto del gruppo, compose un cerchio nell'aria roteando le mani verso parti opposte, per poi ricongiungerle di fronte a lei ed
inchinarsi; terminato l'annuncio, l'uomo si rivolse ai prescelti.

-Vi ritroverete al crepuscolo, oggi. Sarete riforniti di tutto il necessario, compresa la mappa della regione e i villaggi da andare a reclutare, siate forti e non dividetevi mai. Sarete voi i comandanti dell'esercito, una volta radunato.-
I quattro giovani annuirono all'unisono; lui sorrise.
-Buona fortuna ragazzi.-
-Grazie comandante.-
La folla si disperse e il gruppo rimase solo; Nerine lanciò un'occhiata ad Asa e ghignò, poi si allontanò col suo fedele lupo. Ike tirò fuori una sigaretta e la accese, poi si rivolse a Kira.
-La Warlock mi ispira, la Mage anche, quale preferisci?-
L'amico rise.
-Ti sei già preparato l'abbordaggio?-
-Ragazzi, spero di esservi di aiuto nella missione...-
I due si voltarono e videro Asa con il viso rosso.
-Io...non sono molto forte in attacco, però conosco delle buone tecniche curative, forse è per questo che mi hanno scelta.-
Kira sorrise.
-Ma certo, un curatore serve sempre! Sai qualcosa invece della Warlock?-
Asa mise il broncio.
-So solo che è una piena di sé. È l'unica sopravvissuta di tutti i Warlock che avevamo. Non so però il motivo per cui lei sia riuscita ad arrivare fino a qui.-
Ike sbuffò il fumo grigiastro.
-Mi piacciono le misteriose, chissà cosa nasconde. Devo scoprirlo!-
-Tu prova a chiedermi qualcosa del mio passato e io ti incenerisco con la tua stessa sigaretta.-
Il ragazzo impietrì e si voltò; Nerine era dietro di lui, gli occhi dorati privi di ogni sentimento a parte l'ira, le labbra carnose contratte in un'espressione
di rabbia. Allungò una mano verso Ike e chinò la testa di lato; rimase così per qualche secondo, poi spalancò gli occhi, semichiusi per la concentrazione.

-Thriorm1.-
Una vampata di fiamme scaturì dal terreno e circondò il Guerriero che, terrorizzato, cercò una via di fuga; Kira affiancò la ragazza e le prese il polso.
-Smettila. Se dobbiamo viaggiare insieme sarà meglio evitare queste scenate.-
Lei si liberò di scatto della mano del ragazzo e le fiamme cessarono.
-Sei il paladino della giustizia o cosa?-
-Sono solo il tuo futuro compagno di viaggio e come tale so bene che la prima cosa da fare è rispettarsi l'un l'altro. Quindi evita di fare l'orgogliosa e cerca di essere un po' più socievole.-
Nerine ghignò.
-Sarà l'ultima cosa che avrai da me. Non sono l'amica di nessuno, ho imparato a non legarmi nemmeno agli oggetti.-
-Fa' come ti pare.-
-Lo faccio sempre.-

1“Brucia”- è una parola in lingua Egari, l'idioma arcaico di maghi e stregoni del territorio di Ewara, regione in cui si svolge la storia. 

   
 
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