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Autore: corvina5    21/10/2015    3 recensioni
Julie vive a New York e frequenta il liceo. La sua vita è quella di una normale adolescente, ma a differenza di tutte le altre ragazze, lei fa sogni decisamente strani. Convinta che quei sogni non siano solo ciò che sembrano, comincia ad indagare per scoprire una scioccante verità.
La ragazza si accorgerà di essere più forte di quanto possa pensare e, insieme ai suoi amici, si ritroverà a lottare contro un uomo sconosciuto...
DAL 1° CAPITOLO
- Corvina! No!
La ragazza si girò per vedere chi l'avesse chiamata, ma non fece in tempo a voltarsi che un'ombra la inghiottì.
Ora era sdraiata, sentiva delle voci, ma non riusciva a parlare: la voce le moriva in gola. Non riusciva a muoversi, si sentiva stanca, debole. Quella sensazione era straziante. Vide un omino verde.
- Andrà tutto bene- le diceva quasi con le lacrime - Non ti lascerò mai.
Dopo quelle parole il ragazzo sparì lasciandola sola. Un'ombra di fumo annerì la sua vista mentre cercava di divincolarsi inutilmente.
Julie si svegliò nel pieno della notte, madida di sudore. Guardò l'ora sul suo telefono: erano le 4:30 del mattino.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Revival of vengeance'
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L'AMICIZIA E' PER SEMPRE
 
 
Si ritrovarono nel salotto, nel punto esatto da dove erano partiti.  Dana stava preparando la cena e sentendo delle voci, corse in salotto
-Corvina, amore mio!- le disse stringendola forte a sé-
-Ciao mamma-  ricambiò l’abbraccio.  Le sembrava strano chiamarla mamma adesso, lei non era più Julie e lei non era più la sua vera madre, le voleva bene e le era grata per questo ma non era sua madre
-Siete stati via per tre giorni! E’ andato tutto bene?-
-Si, quasi- borbottò BB alle sue spalle
-Non dargli ascolto- fece spallucce - è andato tutto bene-
-Quindi hai la tua memoria adesso?-
-Si-
-Sono molto contenta per te- disse facendo buon viso a cattivo gioco. Lei voleva il meglio per sua figlia, anche se era stata con lei solo un anno e sapeva che era la cosa giusta ma una piccola parte di lei continuava a sperare che Corvina restasse
-Mamma hai più visto Rosie? L’ultima volta che l’ho vista la stava portando via un’ambulanza-
-Oh si, sta benone. L’ho vista ieri, stavamo giusto parlando di te- in un secondo quella donna cambiò argomento -Comunque, volete rimanere a cena qui? Il viaggio per il ritorno è molto lungo e stancante- i ragazzi non ci pensarono due volte ed accettarono.
-Mamma, puoi invitare anche Rosie?-
-Ma certo amore, chiamo sua madre immediatamente- e si dileguò in camera con il suo telefono.
 
 
 
Il suono del campanello riecheggiò in tutta casa e Corvina si precipitò alla porta sorridendo
-Rosie!- disse stringendola a sé così forte da far mancare il fiato alla ragazza
-Come stai? Ho saputo tutto...- disse lei
-Ehm, si bene... ma tu come stai? Lo so che non ti ho mai telefonata e ti chiedo scusa ma dovevo risolvere un po’ di problemi-
-Lo capisco, sono molto felice di rivederti...ehm come ti devo chiamare adesso?-
-Corvina, chiamami Corvina-
-Strano nome ma mi piace!-
Le due ridacchiarono e si diressero  con gli altri verso la cucina dove la cena li stava aspettando. Corvina e Rosie stettero insieme tutta la sera e Corvina le raccontò tutto dalle litigate con Terra alla lotta con Johnny il rancido e del mistero del Compratore, le parlò anche della torre in tutta la sua magnificenza e Rosie ascoltava meravigliata
-Vorrei tanto vederla questa torre-
-Perché non vieni con noi? Solo per qualche giorno, giusto per farti vedere la mia vita-
-Ah sarebbe fantastico! Mamma posso?-
La madre di Rosie esitò -Ehm non lo so. Quanto staresti via?-
-Tre giorni massimo- disse Corvina guardando con occhi da cerbiatto la madre di Rosie
-E siete sicuri che non vi dia nessun fastidio con le missioni ed altro?- si rivolse ai Titans
-Non si preoccupi, non ci darà nessun fastidio e le assicuro che sua figlia non corra alcun pericolo-
-Già e poi più siamo meglio è- disse Stella con un sorriso a trentadue denti
-Tre giorni non di più- concesse la donna.
Rosie saltò dalla sedia colma di gioia
-Quando partiamo?-
-Noi volevamo partire stasera- disse Cyborg
-Va bene allora ritorno a casa preparo le valigie e partiamo!-
E così fecero. Rosie ritorno a casa sua e dopo circa un’ora tornò a casa di Corvina con una valigia decisamente troppo esagerata per tre giorni . Rosie salutò sua madre e Corvina fece lo stesso con la sua così si incamminarono verso il velivolo che era in un campo vicino a casa.
Partirono e Corvina divise il suo spazio con Rosie che non smetteva mai di parare come al suo solito.
Arrivarono alla torre e, mentre Rosie correva da una stanza all’altra entusiasta, i Titans andarono nella stanza di Terra per controllare se la ragazza fosse veramente andata. Trovarono la stanza completamente vuota, BB entrò per primo un po’ triste in effetti che lei non ci fosse più.  Uscirono e tutti un po’ giù di corda si ritirarono nelle loro camere. Rosie e Corvina decisero di dormire insieme
-Che arredamento- si girò in torno -molto... tetro-
-Eh si-
-Quindi tu cosa sei? Una specie di strega o...-
-Demone, cioè si mezzo demone-
-Oh. Tua madre non è Dana-
-No-
-E tuo padre...-
-E’ il demone-
-E tua madre è umana...?-
-Si-
-Quindi tu hai questi poteri-
-Già-
-Forte-
-E’ strano per te, lo capisco ma Julie era solo una parte di me io in realtà sono questa-
-Beh ho conosciuto Julie e posso conoscere anche Corvina, giusto?- disse sorridendo
-Giusto- ricambiò il sorriso-
-Allora, ehm Robin è fidanzato?-
-Non cambi mai eh?- sorrise
 
 
 
I raggi del sole illuminarono i capelli scuri di Corvina. Si era scordata di tirare le tende la sera scorsa. Si mise a sedere sul letto e vide Rosie che dormiva beata occupando più della metà del letto e aveva preso per sé tutte le coperte. Corvina chiuse le tende e si vestì. Era presto ma decise comunque di prepararsi una tazza di tè e di berla sul tetto, dove l’aria della mattina le riempiva i polmoni.
-Già in piedi eh?- disse lei senza nemmeno voltarsi
-Non riesco a dormire-e si mise a sedere accanto a lei sul bordo della torre
-Per quella storia del Compratore?-
-Ho passato la notte in bianco per cercare notizie su quella lista, sono entrato nel sito dell’ FBI, della CIA e del Pentagono ma nessuna traccia di questo Compratore. Io... io non so chi è, vuole noi, vuole gli eroi, vogliono te! E io non riesco a capirlo, io...-
-Ehi adesso calmati, scopriremo chi c’è dietro tutto questo. Cavolo Robin! Abbiamo sconfitto il demone più potente di tutto l’universo! Non è di certo un tizio che si fa chiamare Compratore a fermarci-
Sul volto di Robin comparve un sorriso -Mi sei mancata Corvina-
Lei rispose sorridendo
-Come va con BB?-
-Beh, io non lo so-
-Provi ancora qualcosa per lui?-
-Non lo so davvero a volte vorrei non allontanarmi mai da lui ma a volte vorrei solo dimenticarlo-
-Lui prova qualcosa per te-
-Come fai a saperlo?-
-Da come ti guarda. I suoi occhi si illuminano e così anche i tuoi-
-Io però non voglio-
-Cosa non vuoi?-
-Non voglio stare con lui-
-Perché no?-
-Io... io non lo so, credo di essere solo arrabbiata, delusa. Te mi conosci Robin e adesso io ho...-
-Paura-
-Già-
-Questa è una di quelle cose che solo il tempo può sistemare-
La loro conversazione fu interrotta da Cyborg -Corvina la tua amica si è svegliata e ti sta cercando-
-Arrivo- e si alzò lasciando Robin a riflettere guardando quel bellissimo panorama
 
 
-BB mi ha fatto fare i giro della Torre! E’ stupenda io vorrei vivere qui con te!-
Corvina rise
-Quindi cosa facciamo oggi? Andiamo a prendere a calci qualche cattivo?-
-Come scusa?- rideva
-Si insomma quello che fate voi eroi, missioni sotto copertura, interrogatori-
-Andiamo in missione solo quando c’è bisogno di noi e poi non ti porterei mai con me-
-Perché no?-
-Perché non hai poteri e potresti farti del male-
-Nemmeno Robin ha i poteri è umano-
-Si ma lui fa karate-
-Beh allora perché non mi fai vedere la città?-
-Ok, questo si può fare-
 
 
 
 
-Andiamo non è giusto!-
-Si che lo è, e infatti l’ho fatto!-
-Beh potrai vincere la gara ma non il campionato!-
-Pensi davvero di avere delle chance di vittoria?- lo derise Cyborg
-Certo che posso! Mi basta solo premere due volte X una volta quadrato e una volta triangolo e...-
Sullo schermo una macchinina verde sfrecciò davanti alle altre bruciando la pista e appena tagliò il traguardo, comparve una scritta rossa in grassetto “HAI VINTO”. Cyborg rimase a bocca aperta
-Allora, chi è che non aveva chance di vittoria?- ridacchiò BB
-Come hai detto tu, hai vinto solo una gara, non il campionato- e cominciarono una nuova corsa
-Cyborg?-
-Si?-
-Pensi che tra me e Corvina... insomma hai capito-
-Non saprei BB, è molto arrabbiata con te-
-Si ma Terra ora non c’è più e...-
Cyborg fermò la partita e disse - Ehi ora che non c’è più Terra non significa che devi buttarti subito su un’altra ragazza, tantomeno se quella ragazza è Corvina-
-Ma io non volevo dire quello! E tu sai bene ciò che intendevo- e fece ripartire la partita - Intendevo che... beh sai che io am...-
Cyborg alzò un sopracciglio e lo guardò dritto negli occhi
-Ammiro Corvina e non le farei mai del male-
-Puoi anche dirlo che l’ami lo sappiamo tutti-
BB gli tappò la bocca -Shh Robin e Stella non lo sanno-
-Ma lo pensano-
-Lo pensano ma non ne sono sicuri-
Cyborg mugugnò qualcosa di incomprensibile
-Io non ho mai amato Terra in realtà, non dopo, dopo Corvina ma lei mi amava e mi sento in colpa per quello che è successo-
-Anche se fosse andata diversamente tu e Terra vi sareste lasciati. Nessuno dei due amava abbastanza l’altro-
-Lo so. Ma ora Corvina è arrabbiata e mi sembra di essere tornato al punto di partenza con lei-
-Sei al punto di partenza ma ora è più difficile-
-Già, ma come l’ho conquistata una volta, lo posso fare anche una seconda giusto?-
-Non sarà cosi semplice-
-Perché no?-
-Perché anche lei prova qualcosa per te-
-E questo non dovrebbe essere un vantaggio?-
-No perché le hai spezzato il cuore-
BB sentì una fitta nello stomaco ma la conversazione fu interrotta dalla sirena assordante dei Titans.
 
 
 
-Wow questa città è bellissima! Negozi, bei ragazzi...- e fece l’occhiolino ad una ragazzo molto carino che le passò di fianco
-Rosie! Smettila-
-Dai non fare sempre la musona! Qui ti guardano tutti! Anche certi ragazzi che sono molto belli ma te non li degni nemmeno di uno sguardo!-
-Perché dovrei scusa?-
-Ah già te hai BB-
-Come prego?-
-Non state insieme?-
-No-
-Ma... non capisco non vi siete baciati? Vivete anche nella stessa casa adesso e non è successo nulla?-
-No-
-Perché?-
-BB era fidanzato-
-Con quella che mi hai parlato ieri a cena?
-Si-
-Pff- bofonchiò lei
-Che c’è?-
- Corvina ridacchio
-Quindi lui non è più fidanzato...?-
-No-
-Ma lui ti piace?-
-Io, non lo so cioè credo di si ma...-
-...ma cosa?-
-E’ complicato Rosie- tagliò corto lei, non voleva parlare di lui
-Ma- insistette lei -se entrambi vi volete cosa c’è che vi impedisce di stare insieme?-
-Basta!- la sgridò Corvina. Rosie si zittì e cominciò a capire che veramente Corvina era un’altra persona: era più riservata, più chiusa ma continuava ad essere la sua migliore amica.
D’un tratto il medaglione che legava il mantello al collo di Corvina s’illuminò
-Che cosa è quello?-
-Significa pericolo-
Davanti a lei delle grida attirarono la sua attenzione senza riuscire però, a vedere chi o che cosa stesse provocando. Una macchina della polizia sfrecciò a tutta velocità davanti a loro sparendo poi tra i palazzi. Ricomparì qualche istante dopo capovolta e in fiamme, scivolare su tutta la strada grattando l’asfalto con il tettuccio. Dalla nuvola di fumo che si era creata usci un uomo: era alto, molto muscoloso e pelato, indossava una maglietta nera con le maniche strappate e dei pantaloni ampi dello stesso colore. Una cintura li cingeva la vita a cui erano attaccate un paio di nunchaku e delle stelle di metallo scintillanti e taglienti.
Corvina esaminò la strada intorno a lei e vide che era chiusa e l’unica via di uscita era dalla parte da dove l’uomo stava arrivando. Era in trappola. Rosie era in trappola. Non poteva volare, non sapeva con chi aveva a che fare, se anche lui sapesse volare potrebbe far cadere Rosie. Sapeva solo che l’uomo era molto pericoloso e il suo unico pensiero era mettere in salvo Rosie
-Stai dietro di me, non muoverti!- le ordinò e fece intorno a lei un campo di forza nero
-Vuoi proteggere la tua amichetta eh?- Ma che ragazza dolce che sei-
-Chi sei tu?-
-Io sono Katarou*. Sai ho combattuto con il tuo amico Robin, bravo lo ammetto ma ora vediamo che cosa sai fare tu-
-Che cosa vuoi?-
-So che ti sanno già cercando in tanti-
-Vuoi la ricompensa non è vero?-
-Certo, piccola miniera d’oro-
-Valgo davvero così tanto?-
-Molto più di quanto credi-
L’uomo avanzò velocemente verso di lei e tirò fuori dalla cintura un piccolo bastone dorato che si allungò in un attimo. Cercò di colpirla con il bastone ma prese il campo di forza dietro di lei facendo indietreggiare l’uomo. Questo non si fermò e caricò su Corvina, lanciò una stella che si conficcò nel braccio sinistro della ragazza, e subito dopo la colpì con l’estremità appuntita del bastone in faccia facendola cadere a terra. Lei si rialzò e si tolse la stella facendo uscire un rivolo di sangue
-Arrenditi bambolina, sarà meno dolorosi per te!-
-Bambolina?! Te non sai con chi hai a che fare-
Si alzò in volo e lo colpì con una macchina. L’uomo riuscì a liberarsi e tirò i nunchaku che aveva nella cintura facendo precipitare Corvina davanti ai suoi piedi
-Ah, mi aspettavo di meglio!- e mentre lei cercava di rialzarsi, lui le tirò un calcio nello stomaco facendola indietreggiare. Ne tirò un altro e un altro ancora, Corvina si sentiva il sangue in bocca e ad ogni colpo che riceveva, faceva dei versi e delle smorfie di dolore e sputava un misto tra bava e sangue ma la ragazza non cedeva e tentava ogni volta di alzarsi. Rosie piangeva per l’amica, l’aveva già vista combattere ma adesso lei era ricoperta di sangue e lui la sovrastava con la sua forza. Il campo di forza intorno a Rosie svanì senza che Corvina se ne accorgesse e riuscì ad allontanare Katarou lanciandogli una sfera d’energia.
-AAARGH- ringhiò  questo ed indietreggiò cadendo a terra.
 Corvina si asciugò il sangue che le usciva dal naso e dalla bocca sul mantello e si rialzò in piedi. Notò con sua sorpresa che anche lui era ferito, aveva un occhio pesto e del sangue li scorreva dalla gamba lungo il piede
-Non mi lascerò scappare un bottino del genere!- e lanciò il suo bastone come se fosse un giavellotto. Corvina lo schivò agilmente e lo lanciò contro un muro di un palazzo davanti a lei. Katarou svenne. Corvina era fiera della sua vittoria e si girò con un enorme sorriso sulla bocca che si spense immediatamente nel vedere quella scena: il bastone che aveva schivato un momento prima si era conficcato nel muro attraversando il corpo di Rosie.
-No, no, no, no ,no- e si avvicinò a lei. In preda al panico tolse il bastone dorato dal corpo della ragazza e dal muro e questa si accasciò a terra. Le dava dei leggeri schiaffi sulla faccia per farla riprendere
-Rosie! Ehi Rosie! Ehi guardami! No-
Cercò di calmarsi per poter usare i suoi poteri per guarirla. Impose le mani tremanti su di lei e, proprio come era successo la prima volta con BB, le sue mani si illuminarono di luce bianca. La ferita però sembrava non guarire. Guardò il viso dell’amica che era sempre più pallido e ci riprovò, ci provò ancora una volta ma la sua magia non funzionava: la ferita era tropo grave.  Corvina si portò il viso di lei sulle ginocchia e la strinse a se cullandola dolcemente piangendo a singhiozzi mentre un lago di sangue  circondava le due ragazze. Rosie era viva a malapena e guardava dritto negli occhi di Corvina che continuava a ripetere
-Andrà tutto bene Rosie, andrà tutto bene l’ambulanza sarà qui a momenti, te continua a guardarmi ok?-
Dalla bocca di Rosie usciva sangue che le sporcava tutta la faccia e Corvina ogni volta cercava di pulirla. Teneva la mano premuta sull’addome della ragazza, dove era stata ferita ma era tutto inutile.
 I capelli rossicci erano tutti appiccicati dal sangue e i vestiti vivaci ora erano colorati completamente di rosso scuro e denso. Gli occhi rossi per il pianto erano fissi sulla sua migliore amica, cercava di dirle qualcosa, ci provava ma la voce non usciva. Usciva solo sangue caldo e amaro. Avrebbe voluto dirle le sue ultime parole, avrebbe voluto dirle che le voleva bene nonostante tutto, che non era colpa sua ma non ci riusciva. Non sentiva nemmeno più dolore era solo tanto stanca e voleva dormire.
Katarou intanto si era risvegliato e riprese tra le mani il bastone prima scintillante, sporco di sangue scuro e denso. Si avvicinò lentamente a Corvina e alzò il bastone per poi riabbassarlo velocemente su di lei ma prima che potesse farlo, gli altri Titans arrivarono e si avventarono su di lui. Corvina non si accorse di nulla: tutto intorno a lei era nero, non vedeva niente altro che Rosie.
-Andrà tutto bene- ripeteva tra le lacrime, finche Rosie non si spense tra le sue braccia. Gli occhi di lei semplicemente si chiusero un attimo prima che riuscisse a dire le sue ultime parole.
-NO! ROSIE! NO, NO, NO!-
I Titans, che avevano sconfitto Katarou, presero Corvina per le braccia cercando di allontanarla dal corpo esanime della ragazza. Corvina si opponeva con tutta la forza che aveva in corpo per cercare di raggiungere l’amica
-No! Rosie No! Lasciatemi! DEVO STARE CON LEI! Devo stare con lei! Devo stare con...- e si abbandonò al suolo piangendo.  L’ambulanza arrivò con la sirena assordante. Corvina si sentiva le orecchie ovattate e non riusciva a vedere chiaramente. Gli occhi le bruciavano ma erano sempre puntati su Rosie che veniva coperta da dei medici con un telo bianco, che si sporcò immediatamente di rosso.
 
 
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE
ROSIE E’ MORTA DAVVERO. IO MI IMMEDESIMO MOLTO IN CORVINA E QUANDO HO SCRITTO QUELLA PARTE, CREDETEMI CI HO MESSO IL CUORE. HO INIZIATO A PENSARE COME SAREBBE SE LA MIA MIGLIORE AMICA FOSSE MORTA DAVANTI AI MIEI OCCHI E LA SENSAZIONE E’ STRAZIANTE. SPERO DI AVERVI FATTO PROVARE QUELLO CHE VOLEVO E FATEMI SAPERE SE CI SONO RIUSCITA-
PER CHI NON SAPESSE CHI E’ KATAROU ECCO QUI LA SPIEGAZIONE: KATAROU APPARE IN UN EPISODIO DEI TITANS, QUANDO ROBIN DECIDE DI ANDARE AD ALLENARSI CON IL GRANDE MAESTRO E COMBATTE CON KATAROU PER ARRIVARE IN CIMA ALLA MONTAGNA. PURTROPPO NON MI RICORDO IL NOME DELL’EPISODIO MA HO TROVATO UN VIDEO DI YOUTUBE DOVE PRESENTA TUTTI I VILLIANS DEI TEEN TITANS. IO CONSOGLIO DI GUARDARLO PERCHE ANCHE NEI PROSSIMI CAPITOLI METTERO’ ALTRI CATTIVI
https://www.youtube.com/watch?v=HfePYkbqN_4
HO TROVATO ANCHE UN VIDEO SIMILE DOVE PRESENTA INVECE TUTTI GLI EROI DI TEEN TITANS. CONSIGLIO DI GUARDARE ANHE QUELLO PERCHE INSERIRO’ALCUNI DI QUESTI PERSONAGGI
https://www.youtube.com/watch?v=nUCNyvpWJnQ
gIAì CHE CI SONO VI VOLEVO CHIEDERE UN FAVORE: QUALCUNO SA DOVE POSSO GUARDARE GLI EPISODI DEI TEEN TITANS IO NON RIESCO A TROVARE PIU’ IL LINK
GRAZIE MILLE IN ANTICIPO A CHI MI RISPONDERA’ E GRAZIE A CHI LEGGE LA MIA STORIA
VOSTRA,
CORVINA
 
   
 
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