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Autore: luddg    21/10/2015    1 recensioni
Una donna forte si sa, si considera forte in qualsiasi situazione. Ma non è così, anche la più forte ha bisogno di essere ascoltata, di sfogarsi.
Non è facile portare i problemi degli altri e anche i tuoi, non è facile dover rimanere lucidi in momenti in cui tutti abbandonano.
Questo è l'unica valvola di sfogo di una donna che non ha con chi parlare perchè è sempre quella che deve ascoltare, perchè una donna forte ha anche il bisogno di sentirsi debole.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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"Caro diario,
le emozioni prendono il sopravvento ancora una volta. L'essere irrazionali complica le cose.
Non ti ho più scritto perché non so da dove cominciare: la testa scoppia, il cervello è in confusione e l'istinto prevale sulla ragione. Nulla di più sbagliato.
Non ti ho più scritto perché il mio cervello non riesce ad organizzare le cose da scrivere, immagina quanto mi rimane difficile rispondere alla domanda "Come stai?" , all'inizio cercavo di spiegare la realtà, le persone non capiscono oppure non interessa loro come ti senti davvero, una domanda di routine, per questo ora rispondo sempre "Bene".
Infondo il concetto di "bene" è astratto: una cosa che per me è bene, magari per un altro non lo è..
Punti di vista.
Il perché di tutto questo "girare attorno all'argomento"? Paura.
Ancora una volta, la paura di fare del male; ancora una volta mi si presenta un bivio: lui o l'altro?
Una persona razionale prenderebbe un foglio, lo dividerebbe in due colonne: in una colonna il nome di lui, nell'altra, l'altro. Scriverebbe poi, le emozioni che prova con l'uno e con l'altro, i pregi e i difetti; a quel punto sarebbe facile scegliere.
Ma per una persona irrazionale, o meglio, una come me, la cosa non è così facile: le emozioni dell'uno e dell'altro si confondono, si mescolano. Panico. Nulla è più al suo posto e l'unica cosa che mi rimane da fare è staccare il cervello e andarmene sotto le coperte in una stanza buia.
Credevo che l'altro se ne fosse andato, per sempre, l'ho pensato per tutta l'Estate senza avere il coraggio di scrivergli, poi è arrivato Lui, mi ha fatto rialzare.
Perché proprio ora che sono felice è tornato? Perché non due mesi fa? Glielo chiesto e l'unica cosa che ha saputo dirmi, è stata "il Destino". Troppo facile dare la colpa a qualcosa che in realtà neanche esiste.
Ma cos'è che esiste? Io, tu, il destino, la felicità.
Percepisco la confusione, le mani fredde e tremolanti, le guance paonazze il cuore che rimbomba nelle ossa. Tutto sembra in silenzio, attento ad ascoltare il rumore del mio cuore impaurito.
Tutto sembra si sia fermato, credo sia la calma prima della tempesta.
Panico.
Ritorna la domanda che mi faccio da sempre: Si può amare due persone, allo stesso modo, nello stesso momento? Chiunque dice di no. E allora io chi amo veramente?
Spesso sogno di svegliarmi, sogno che tutto questo non stia succedendo nella realtà, che prima o poi mi sveglierò. Poi torno alla realtà e purtroppo questo non è un sogno.
Panico"

   
 
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