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Autore: skyby98    21/10/2015    0 recensioni
sarà un mix di romanticismo, avventura, azione e fantascenza tutto raccolto in una storia piena di incroci romantici, amicizie spezzate e combattimenti corpo a corpo.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda giornata di inizio maggio, la scuola sembrava un blocco di cemento bianco messo li in una parte del mondo indefinita, che assumeva ragazzi di 14 anni in prima superiore e li ributtava fuori nel mondo all'eta di 18 anni per i migliori, e anche a 20 per i peggiori.
Io ero li, in quel blocco bianco, quasi alla fine del quarto anno, stavo camminando per i corridoi pieni di ragazzi più grandi e più piccoli che aprivano e chiudevano sbattendo le porte dei loro armadietti rossi; c'era chi ascoltava la musica, chi aveva attaccato allo sportello lo specchio e si truccava, chi si sistemava i capelli e tanto altro... svoltai l'angolo e davanti a me vidi finalmente quella porta in alluminio che dava sulla mensa.
Andai avanti per quei pochi cinque metri, aprii la porta toccando quella maniglia, a primo contatto così fredda e come tirai la porta fui inondato da un odore di sugo al pomodoro e carne, insieme a questo odore così intenso fui anche inondato da un gran fracasso di voci che parlavano di cose che non si capivano a causa dell' alto accumulo di parole che si sovrastavano una con l' altra. Mi incamminai verso il bancone del colore del legno, arrivato presi il vassoio e lo feci scorrere lungo i binari argenteii e le signore dalla mensa mi buttarono sopra la pasta e la bistecca ancora fumante che emetteva un odore cosi buono che avrebbe potuto stendere chiunque.
Tra tutte quelle voci riuscii a sentire una voce che urlava:
<< Loreeeee!!!>>
Guardando da dove veniva quella voce vidi Sebastiano un mio compagno di classe e anche il mio migliore amico che si stava passando una mano tra i suoi capelli rossi con la testa china guardando il telefono che teneva con l'altra mano, affianco c'era jonny il mio migliore amico che mi fissava con i suoi occhi neri e la bocca che gridava il mio nome per farmi venire.
Mi incamminai verso il tavolo col vassoio bianco in mano stando attento che inmezzo al viavai di persone non mi cadesse; la luce era forte in quanto apparte alle luci sul soffitto, un intero muro della mesa era di portefinestre che davano sul cortile della sucuola, un cotile così bello tutto verde con qualche abete sparso qua e la. Arrivai al tavolo, mi sedei, seba alzò la testa e mi salutò con un gesto del capo; Jonny si mise a parlare del fatto che la verifica di matematica non gli era andata molto bene e doveva chiedere al prof di recuperarla. Seba invece era li che chattava con una che gli piaceva, mi sembra si chiamasse Sara.
Mentre mangiavo ad un certo punto sentii come una mano calda e affettuosa prendermi il cuore e sentii un brivido caldo che si dilagò per tutto il corpo in ogni singolo punto, mi girai e vidi lei, si chiamava Martina, ha dei capelli castani lunghi e lisci, sono stupendi e con i suoi occhi marroni chiari riesce ad attrarre il cuore di tutti coloro che incrociano il suo sguardo, emana un profumo buonissimo di rosa fresca che mi va a toccare il cuore e scaldarlo. 
Mi ero perso nel osservarla, quando sentii uno schiocco sulla mia guancia, mi girai di scatto e vidi jonny e seba che sghignazzavano come due matti:
<< ma stai bene Lore?>> disse ridendo Seba
<< certo che ci sono, sono qui non mi vedi>>  risposi senza pensare a quello che stavo dicendo; 
<< rincoglionito lo sappiamo che sei qua ma vogliamo capire se c'è pure la testa visto che ti notiamo concentrato nell' osservare una bella ragazza>> disse seba finendo di sghignazzare e facendo un sorriso a trentasei denti;
io feci un sorrisino e jhonny scoppiò a ridere.
Ci rimettemo a mangiare e jonny ad un certo punto si mise a parlare di una ragazza che aveva notato solo ultimamente e inizia a guardare verso il tavolo dove c'era la Marti e la sua migliore amica Giulia, ero preoccupato in quanto pensavo che stesse parlando di lei ma poi, per precisare chi era, disse che era quella con la maglietta arancione... mi tranqueillizzai subito in quanto era la Giulia ad avere la maglietta di quel colore.
Ero felice di ciò perchè in questo modo avrei avuto più possibilità di riuscire a parlare con la Marti.
Continuammo a parlare di cose in generale; quando la mensa iniziò a svuotarsi il rumore delle voci si calmo e ci fù molta più tranquillità;
Una ventina di minuti prima del suono della campanella quando in mensa c'era poco rumore e si riusciva a parlare senza il bisogno di urlare, si senti come un forte rombo di motore provenire dal cortile e subito dopo si vide una moto da cross arancione sfrecciare su lungo quelle poche scale che dividevano il cortile dalla mensa e si schiantò mandando in frantumi un intera porta di vetro.
A bordo della moto c'era uno di quinta superiore di nome Nicolò che era stato bocciato gia due volte in un altra scuola e una volta in questa per comportamento; si mise a saltare da un tavolo all'altro fissando negli occhi la Marti in modo da farsi notare da lei. 
Appena Seba notò che le signore della mensa erano scappate a chiamare qualcuno lui si precipitò nella cucina a prendere tutta la roba buona che di solito era destinata ai prof. e la portò al nostro tavolo. Ad un certo punto mentre Nico faceva il cretino con la moto, Sara si alzò dal tavolo e sussurrò qualcosa alla Marti che si alzò e la seguì verso la porta per uscire dalla mensa. L'aria all'interno della stanza iniziava a farsi pesante e satura dei gas di scarico della moto. Quando le due ragazze erano a pochi metri dalla porta di uscita, Nico partì in inpennata a tutta velocità puntando dritto verso la Sara, non potevo stare a guardare quindi presi il mio vassoio e quando ormai mancavano pochi metri tra la moto e la ragazza lo lanciai colpendo il ragazzo dritto in faccia; non so come, ma cadde in modo strano, lui fini contro il muro e, nella caduta gli si sfilò il casco e la moto gli cadde con la marmitta rovente sulla faccia sfregiandolo. In pochi secondi tre ragazzi si precipitarono verso la moto tirandola su e sollevando il ragazzo che per mia fortuna non aveva visto chi aveva tirato il vassoio, come nessun altro nella stanza apparte una persona, la Marti. 
Pochi minuti dopo arrivò la Polizia che si mise a fare domande a tutti su quanto era successo e un Ambulanza che portò il ragazzo in ospedale.
Io, jhonny e Seba sgattaiolammo fuori dalla porta sul retro della cucina e corremmo in classe pronti per la lezione di chimica ancora sconvolti da ciò che era successo.
   
 
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