21/10/2015
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Nome autore EFP: P h o b i a
Numero parole: 583
Fandom: Haikyuu
Personaggio: Kenma Kozume
Eventuale coppia: Assente
Rating: Verde
Genere: Introspettivo e slice of life
Note: Possibile spoiler, attenzione a quello che leggete.
Contest: "Dear Diary" indetto da NeuPreussen.
Caro diario,
in questi giorni vorrei chiamarti neko, ma è impossibile secondo me, soprattutto perché non sei un essere vivente, non puoi parlare, ma io posso parlare tranquillamente a te come se fossi una persona che mi sta ascoltando da anni ormai.
Ti ricordi di me? Sono Kenma Kozume, è da tanto che non ti scrivo, quindi ti chiedo scusa. Ti ho recuperato dal cassetto solo qualche minuto fa, sei ancora pieno di polvere. Ti meriti proprio una bella lavata ahaha!
Com'è andata la vita senza di me? Immagino una schifezza... scherzo! A me è andata abbastanza bene: sono entrato in una nuova squadra di pallavolo, la Nekoma, e ne sono molto felice, anche se non sembra dal mio sguardo. Forse perché non sono abituato a stare in gruppo? Probabilmente è quello...mi sono sempre sentito da solo anche quando ero in mezzo a tanta gente, non mi è mai piaciuto farmi degli amici. Li avevo sempre trovati una noia quando ero un bambino.
Ora sembra che invece non possa farne a meno, ma la mia faccia rimane sempre uguale: annoiata, stressata ed anche sofferente , qualche volta. Di questo, il mio capitano Kuroo Tetsuro si è sempre preoccupato, ma alla fine qualche volta mi fa sorridere e ne sono contento quando torno a casa. Ripenso sempre alla giornata passata con lui e molte volte rido quando mi viene in mente le sue facce da idiota puro: un giorno vorrei stargli più vicino, ma non da semplice compagno di squadra... dovrò farmi avanti al più presto, anche se è leggermente bastardo.
Non ho mai sopportato il peso della stanchezza, ho una stamina sotto zero in pratica, ma alla fine ci devo fare l'abitudine, è sempre così con me ed era già successo con i capelli... infatti per colpa dei miei compagni ho dovuto farmi una tinta mezza bionda, ma alcuni capelli sono rimasti neri.
Con la scuola sta andando tutto bene, sto prendendo dei voti abbastanza alti, anche se non sono da bacio accademico all'università, bensì ancora al liceo e quello che faccio di utile mi basta.
Ultimamente ho conosciuto una persona, si chiama Hinata Shouyou. È sempre pimpante, non si stanca mai di giocare a pallavolo, mettendomi a confronto non raggiungo neanche la lunghezza delle sue dita dei piedi a confronto della sua voglia di giocare. È piccolo, ma sa volare, lo ammetto, infatti sono molto invidioso di lui.
Sto sentendo tanta musica in questo periodo, sto amando alla follia diverse canzoni, anche se sicuramente quella preferita di Hinata sarà “I believe I can fly” di R. Kelly, sicuramente da quello si è messo in testa che sappia volare, ma per me non è un male, per caricarsi ognuno può fare quello che vuole... tranne accarezzare gatti, quelli sono solo miei.
Sai, la Karasuno è una gran bella squadra, sono bravissimi tutti quanti, specialmente quei due lì davanti. Sono rimasto colpito da cosa sanno fare Kageyama e Shouyou.
Io ora dovrei mettermi a letto per riposare un po' e giocare alla PlayStation, ma non ne ho voglia dal momento che ti ho ritrovato, diario.
Sei stato il primo che mi ha prestato attenzioni, anche quando mi sentivo tanto solo in mezzo a tutti quei bambini, miei compagni di classe. Mi manca il mio essere bambino, i miei capelli normali, ma ora bisogna essere un Kenma Kozume nuovo, che ammira la bravura degli altri e che si impegna, anche se sa che la sua stamina difficilmente glielo permetterà.
Ora devo andare, domani ti riscrivo sicuramente, mi sei mancato in questi mesi... o anni.
Tuo carissimo,
Neko Kenma.
Neko Kenma.