CAP 18


- Anche se ti dicessi dove sono come li affronteresti? Non sei ancora in grado di tenergli testa, mandarti da loro in questo stato sarebbe inutile lo capisci no?-

- Non mi importa, io devo salvare Mamoru, anche se questo dovesse costarmi la vita! -

- Con le tue abilità perderai la vita e non salverai nessuno, lo capisci? E adesso seguimi, ti darò gli strumenti per salvare il mondo dalla venuta del signore oscuro -

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Decido di non replicare più e di seguire l'oscura figura che mi ha salvato da quell'illusione, camminiamo per diversi minuti, ma a me sembrano ore, il lungo corridoio sembra non avere fine, la sua oscurità sembra voler avvolgere la mia anima, sembra voler privarmi della speranza rimastami, sembra voler trascinarmi giù nella più profonda disperazione.

Sono talmente assorta dai miei pensieri che non sento la voce della domestica, soltanto quando mi scuote ritorno in me.

- Usagi siamo arrivate -

- A-arrivate??- dico balbettando, difronte a me intravedo solo un muro di pietra grigia, nulla di più. Improvvisamente la rabbia mi assale, mi sento presa in giro, il corridoio è solo un vicolo cieco e lei mi ha soltanto fatto perdere tempo, tempo che non posso permettermi di sprecare.

Inizio a correre il più velocemente possibile, devo tornare subito indietro e continuare a cercare un modo per salvare Mamoru. Corro disperatamente, finchè non sono costretta a fermarmi per evitare di travolgere la figura che mi sta dinanzi.

- Dove stai andando? Ti avevo detto che eravamo arrivate. Hai avuto paura? Non vuoi più salvare quel ragazzo?-

Non riesco a capire come abbia fatto a raggiungermi, non l'ho sentita seguirmi, nè vista sorpassarmi, eppure eccola qui difronte a me che mi parla e mi chiede se voglio salvare ancora il mio Mamoru.

- Certo che voglio salvarlo, è per questo che sto tornando indietro. Tu mi hai preso in giro, ero vicina alla stanza nella quale si trovano quei maledetti e hai cercato una scusa per farmi allontanare, non è forse vero? - dico con tutta la rabbia che ho in corpo.

- No - la sua risposta è secca, non aggiunge altro, non cerca nemmeno di discolparsi o di far valere le sue ragioni, forse ha capito che non basterebbero tutte le parole del mondo per farmi calmare e così tace, aspettando che io torni a fidarmi di lei.

- Dici che siamo arrivate, ma forse non ti sei accorta che lì c'è solo un muro! - 

- Gli occhi non sempre sono in grado di vedere la realtà delle cose. Adesso seguimi ed abbi fede - mi risponde prendendomi per mano. Il suo passo è veloce e deciso, faccio quasi fatica a starle dietro. Arriviamo davanti al muro e si ferma di colpo, mi guarda, mi sorride e mi dice:

- Bene adesso chiudi gli occhi e desidera con tutto il tuo cuore di voler salvare le persone a te care. Sei pronta? -

- Si, andiamo - Questa volta sono io a prendere la sua mano, mi lascio condurre verso il luogo nella quale avrò la possibilità di salvare il mio Mamoru, sento il mio cuore battere all'impazzata, ho paura di non farcela e di perderlo per sempre. Come ho potuto credere di poter sconfiggere Seiya e i suoi fratelli? Loro non sono umani, hanno dei poteri che vanno oltre la mia umana immaginazione, e io, io che non ho saputo nemmeno gestire il mio dolore, come posso affrontarli?

Credo che la mia guida abbia percepito la mia esitazione, mi stringe sempre più forte la mano quasi fino a farmi male e poi aggiunge:

- Usagi adesso puoi riaprire lentamente gli occhi, siamo finalmente arrivate -

Apro lentamente gli occhi e vengo accecata da una luce fortissima, i miei occhi si erano ormai abituati alle tenebre di quella casa infernale e il rivedere di nuovo la luce mi ferisce, riesco a vedere a malapena soltanto alcuni minuti dopo. Mi guardo attorno cercando di riconoscere il luogo nella quale mi trovo, ma non riesco, davanti a me scorgo solo un'infinita pianura verde e al centro una cascata che domina tutto il panorama. Mi giro verso la donna che mi ha portato in questo paradiso e la vedo in tutto il suo splendore. Indossa una lunga cappa bianca, il suo capo è leggermento chinato e coperto dal cappuccio, decido di  abbassarglielo per vedere il suo volto fino ad ora coperto.

Rimango abbagliata dala sua bellezza, lunghi capelli corvini che incorniciano un volto d'alabastro, labbra rosse come il fuoco e occhi cristallini, e al centro della fronte uno strano simbolo dorato a forma di croce, è questo ciò che vedo e dalla quale non posso distogliere lo sguardo.

- Ma tu chi sei? Non mi sembra di averti visto nella casa - trovo il coraggio di dirle.

- Il mio nome è Leknaat. Usagi adesso seguimi ti condurrò nel tempio dele rune, lì potrai capire meglio ciò che sta succedendo e potremo iniziare il tuo addestramento -

Nonostante abbia mille domande da farle, mi limito soltanto ad annuire e a seguirla silenziosamente,so beneche ogni minuto sprecato per soddisfare la mia curiosità potrebbe essere fatale per il mio Mamoru.

Attraversiamo per molti chilometri la verde radura fino ad arrivare all'ingresso di una grotta oscura, vicino l'ingresso ci sono vecchie rovine e sui muri strani simboli che non ho mai visto in vita mia.

- Quei simboli rappresentano le rune, questo è il loro tempio, il luogo dove sono nate -mi spiega Leknaat.

- Rune? Non capisco -

- Le rune sono le forze che regolano questo mondo, è necessario che nessuna di esse rompa l'equilibrio divino, altrimenti il mondo cesserebbe di esistere -

- Ma è terribile! Chi mai vorrebbe una cosa del genere?-

- Vedi Usagi le rune sono delle energie potenti,non hanno un corpo fisico, tuttavia  sono dotate di una propria volontà e di una coscienza, proprio a causa di ciò le rune sono diverse tra loro, hanno caratteri differenti, alcune sono buone mentre altre no, alcune vogliono avere il predominio mentre altre preferiscono restare in disparte...-

- E quindi Mamoru è stato attaccato da una runa malvagia? - chiedo a Leknaat interrompendo la sua spiegazione.

- La tua affermazione potrebbe anche essere corretta in certo senso, ma semplifica troppo la realtà.Lascia che ti racconti la storia della runa che si è impossessata dell'anima di Mamoru, la Soul Eater -

Annuisco e mi siedo su una pietra, intuendo che la narrazione non sarà breve.

- La Soul Eater è una runa maledetta, mille anni fa cercò, insieme ai suoi seguaci, di controllare l'universo, fortunatamente il guardiano delle rune si accorse di ciò che stava progettando e decise di confinarlo in universo parallelo, permettendogli di accedere al nostro mondo solo in determinati periodi, durante i quali avrebbe dovuto prestari i propri poteri per aiutare cento uomini dall'animo puro, solo così avrebbe potuto essere di nuovo libera.
Purtroppo però la runa non accettò mai questa condizione, incominciò a cercare un modo per aggirala, scoprì ben presto che se si fosse cibata di quelle cento anime sarebbe diventata più forte del guardiano e avrebbe potuto così rompere il suo incantesimo. Mamoru è la sua centesima anima, se riuscirà a nutrirsene il mondo che conosci potrebbe cessare di esistere -

- E' terribile! Bisogna fare qualcosa! Dimmi Leknaat  cosa devo fare per salvare tutti? - mi alzo in piedi supplicandola di dirmi cosa fare.

- Un modo esiste, ma potrebbe costarti la vita. Entra dentro la porta alla mia destra, lì troverai l'unica runa in grado di contrastare il potere della Soul Eater -

Inizio immediatamente a correre verso la porta indicatami da Leknaat, ma la guardiana mi ferma per darmi le ultime raccomandazioni.

- Sappi che nessuno è ancora riuscito ad impossessarsi della runa, in molti hanno provato e hanno perso la vita. Stai attenta e ricorda che gli occhi non sono sempre in grado di riconoscere la realtà, fidati del cuore -

- Lo farò Leknaat! -

-Sono sicura che il destino dell'universo è in buone mani.Buona fortuna Usagi!-

 Faccio un gran respiro, osservo la grande porta che mi sta dinanzi, e varco la sua soglia, consapevole che ciò che mi aspetta sarà tutto tranne che facile.





Ciao!!!!!!!!!!!!!
Lo so, lo so che sono sparita nel nulla per molti mesi, ma non ho avuto la possibilità di collegarmi ad Internet. Spero di non essere arruginita e che il capitolo sia di vostro gradimento!
Volevo particolarmente ringraziare luisina, se non avessi trovato la sua email non so se avrei continuato questa storia! Grazie mille!
Un bacio Gioia