VOGLIA DI SCAPPARE
Guarda lontano, e ancora più oltre, la donna ferma sulla scogliera.
Il mare urla disperazione e sputa rabbia, scagliando a riva milioni di
onde marroni, mentre il mare mugghia senza sosta.
Dall'alto la donna piange e mescola le sue lacrime alla tempesta che
arriva senza pietà, portando con se odore di marcio e stantìo.
Odore di vecchio, di cose già vissute, sempre le stesse.
Lei è stanca, molto stanca. Ha atteso per anni.
Che tutto cambiasse come nei suoi sogni dolci di ragazza, ma tutto
scorre identico, immutato ormai da due decenni. E lei non sa più
sognare.
Non prova il più piccolo rimorso mentre, girandosi per andarsene, fa
svolazzare l'ampia e lunga gonna rossa, pesante di pioggia.
Basta attendere qualcuno che non tornerà mai . . il tempo è scaduto.
Gira decisa le spalle al mare e con determinazione ritorna per
l'ultima volta indietro da quella maledetta scogliera, già col pensiero
rivolto a ciò che da domani sarà il suo futuro.
E non s'accorge che laggiù, un misero puntolino nell'acqua turbolenta,
sta arrivando qualcuno.
Quel qualcuno a cui lei ormai ha già detto addio.