Mi alzo lentamente, la guardo negli occhi, vedo solo disperazione, in una società che ormai ci ha risucchiato le anime, non possiamo aspirare ad altro che vivere le nostre vuote vite. Quando lei si alza la seguo con lo sguardo andare in bagno. Capisco subito ciò che ha in mente, quando arriva il momento di provare per l'ultima volta cosa significa respirare, accarezzi quell'oggetto lucente, che ti brilla nella mano, freddo, sottile... quello che succede dopo è la realizzazione di quello che il mondo vuole da noi. 
Siamo tutti costretti ad annullarci davanti ad esso, le sue regole sono inviolabili, è così che passo i miei ultimi momenti, guardando il suo cadavere ricoperto dal sangue mi accingo a seguirla, alzo gli occhi al cielo e la vedo,  che mi osserva, non ride, non piange, non prova nulla e io mi annullo nel suo freddo abraccio, accarezzandomi col metallo che in confronto è bollente...