Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire questa storia. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Buona lettura!

Capitolo 3: Barlume di speranza

Rimasto attonito di fronte a quella risposta, mi illumino di un sorriso smagliante. Mi sento rinato, non mi sento più fiacco, non mi sento più depresso. Rifletto un attimo e penso che la mia rinascita sia dovuta anche al pranzo che ho appena digerito.

Ho tanti compiti per domani, ma adesso voglio rilassarmi e godermi questo momento. Mi sdraio sul mio letto e decido di messaggiare con Louisa. Penso cosa devo chiederle, inevitabilmente mi blocco... non so da dove iniziare. Le ragazze fino ad ora mi sono sempre cadute sui piedi, adesso è il momento che io faccia il primo passo.

È anche una sfida personale, voglio sapere se sono in grado di conquistare il cuore di una ragazza. Le mando un messaggino, le scrivo: Grazie per i complimenti... solo una ragazza d'oro come te poteva dirmi questo. Sono talmente imbarazzato che riesco a scriverle solo questo col primo messaggio.

Attendo ansiosamente la risposta, che tarda maledettamente ad arrivare. Nel frattempo dal mio letto, con la testa rivolta verso il tetto della stanza, penso ancora a Erika. Vorrei proprio sapere se anche lei sta vivendo le mie stesse sensazioni ed emozioni, se lei cerca qualcun altro con cui fidanzarsi.

Credo che ragazzi migliori di me ce ne siano ben pochi, anzi pochissimi. Potete accusarmi di mancanza di modestia, ma questo è quello che penso e non vedo il motivo per cui dovrei tenervelo segreto.

Improvvisamente la mano con cui stringo tenacemente il mio cellulare vibra. Ecco la risposta che ricevo: Anche tu sei un ragazzo d'oro, se fossero tutti come te gli altri ragazzi! Non ho mai conosciuto uno come te!

Rimango colpito da quel messaggio, sembra che in questo suo messaggio traspaia un velo di delusione, come se mentre scriveva quel messaggio pensava a qualcun altro, a qualcuno che l'ha delusa profondamente.

Vorrei approfondire questo argomento, ma non mi sembra il caso. Ci conosciamo da pochissimo e già voglio chiederle di raccontarmi le sue vicende personali. Aspetterò qualche giorno e coglierò il momento giusto per parlarne. Nel frattempo le rispondo: Anche tu mi sembri diversa dalle altre ragazze, Louisa! Sei stata davvero carina con me!

Non sapevo cosa scriverle e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente, attendo la sua risposta pensieroso come sempre. Penso all'eventuale possibilità che sià già fidanzata, penso che qualcun altro stà già divedendo il cuore con lei. Spero che abbia torto, il solo pensiero mi fa star male.

La risposta non arriva purtroppo, mi preoccupo tantissimo. Penso che sicuramente avrà cosa più importanti da fare che stare a messaggiare con me!

Queste continue riflessioni mi fanno davvero male, mi fanno sembrare una nullità, un inetto a tutti gli effetti. Ma perchè ho questo carattere?

Nervosamente scaglio il cellulare sul divano della mia stanza, amareggiato e ormai rassegnato dalla mancata risposta di Louisa. È da mezz'ora che non si fa più sentire, ormai sono quasi sicuro che sia impegnata in cose più importanti di me.

Riesco, se pur temporaneamente, a dimenticare Louisa, e penso al mio vicchio amico Goten. Da quella volta in cui abbiamo litigato non ci siamo scambiati nemmeno uno sguardo, nemmeno una parola, o almeno io non l'ho fatto. Credo che lui sia meno permaloso di me, e che non abbia fatto caso alle parole dure che mi ha detto.

Avete ragione, non riuscite a capire di cosa sto parlando. Vi racconto come è nata la vicenda dal mio punto di vista:

Io e Goten eravamo, durante una serata, in una discoteca per festeggiare il compleanno di un nostro compagno di classe. Io stavo con la mia pseudo - fidanzata (stava sempre attaccata a me quasi da sembrare la mia fidanzata), e lui stava con la sua ragazza, di cui adesso non mi ricordo il nome, dato che ne cambia una ogni giorno!

La mia ragazza si chiamava Erika, non potrò mai dimenticarmi di lei. Le volevo tanto bene e non permettevo a nessuno di togliermela di dosso.

Goten aveva appena litigato con la sua fidanzata, reo di averle guardato il seno e di averglielo toccato dopo il primo giorno di fidanzamento! Il solito maniaco!

Guardava Erika dopo aver litigato con la sua ragazza, ma io lo fulminavo con gli occhi prima che potessero incrociare i loro sguardi. Tenevo molto a lei, non volevo che cadesse nelle mani di quello sciupafemmine.

Ma lui, mentre io ero distratto, l'ha baciata davanti ai miei occhi. Io, rimasto profondamente deluso da Erika, stavo per lanciargli un'onda energetica per disintegrarlo, ma purtroppo non potevo di fronte a tutta quella gente!

Imprecai tutta la sera contro quel minchione che non sapeva fare altro che prendere in giro la gente, stavolta era toccato a me!

Gli chiesi spiegazioni per quanto riguarda quel bacio, mi rispose in un modo che non sembrava nemmeno essere un mio amico!

Mi disse: "Non l'hai capito che questa ragazza stava con te soltanto per convenienza, perchè vai bene a scuola e così puoi aiutarla? Non l'hai capito ancora? Sveglia, fallito! Non ci sai fare con le ragazze, prendi esempio da me, ho ragione piccola? - disse rivolgendosi ad Erika.

Erika era imbarazzatissima e annuì di fronte all'asserzione di Goten. Dunque per lei ero un fallito!

Troncai immediatamente il mio rapporto con lei e con Goten, aspettando invano, le loro scuse nei miei riguardi. Le parole di Goten, però, mi hanno fatto davvero male, e mi hanno ridotto in questo stato pietoso...

Fine del 3° Capitolo

Ringrazio vivamente:

Kamy

Ka93

Gareggiare

Vegeta4ever   

Vivvina
Giusiemo291

 Alla prossima!