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Autore: Shimba97    25/10/2015    3 recensioni
-no camilla non mi lasciare.. io ti amo-
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Pap. due cuori uniti'
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- E' stato bellissimo- disse Camilla mentre con Gaetano ritornava alla macchina.
- Davvero. Stavolta è stato tutto perfetto. Tutto- rispose Gaetano sorridendo.
Il tragitto risultò tranquillo, tra una chiacchera e l'altra arrivarono sotto il residence.
- Oh mamma mia hai visto che ore sono?- disse scioccata Camilla.
- Ehm.. Non proprio.. Perchè che ore sono?-
- è l'una e mezza!- disse sottovoce.
- Ah. Beh credo che abbiamo fatto un pò tardi, ma ne è valsa la pena- disse sussurrandole all'orecchio.
Salirono l'ascensore e finalmente tornarono a casa.
Appena entrati Camilla buttò la borsa nel divano della cucina e si levò la scialletta.
Gaetano la seguiva con lo sguardo per vedere cosa aveva in mente. Vide Camilla prendere due bicchieri e versarci dentro del Vermouth.
- Solita abitudine non è vero professoressa?- domandò mentre prendeva dalle mani il bicchiere offerto.
- Tutto è cominciato così. A noi.- affermò lei alzando i bicchieri e facendo un brindisi.
Dopo aver bevuto il loro amato aperitivo era arrivato il momento di andare a letto.
- Credo che per stasera i fatti abbiano parlato da soli- disse lei.
- Esatto. Quindi a nanna senza fiatare professoressa- rispose lui sorridendo a 36 denti.
L'afferrò per la vita e la baciò dolcemente stavolta per godersi il momento. Subito dopo porse la mano a Camilla che afferrò e sparirono dietro la porta della camera.
Però tutta la scena era stata vista come sempre da Renzo che stavolta invece dello scatto d'ira avuto i  precendenza ebbe solamente un forte senso di nausea e rassegnazione.
[...]
- Ti ho persa Camilla.. E non posso fare nulla per cambiare le cose- disse Renzo stringendo in un pugno la mano sana.
Subito dopo vide la luce della camera da letto di fronte spegnersi ed ebbe il gesto istintivo di girarsi dall'altro lato come se avesse paura di vedere qualcosa o come se stesse cercando di non credere alla realtà.
Salutò Carmen e andò a dormire.
Passò la notte insonne, e come sempre dovette prendersi un chilo di bicarbonato perchè la cena gli era rimasta sullo stomaco. Subito dopo si addormentò per la stanchezza.
[...]
Si erano addormentati così, abbracciati e beati.
Il loro risveglio fu dolce mentre il giorno faceva la sua comparsa.
Camilla si svegliò per prima constatando che Gaetano dormiva ancora con i lineamenti del viso rilassati.
Cercò di staccarsi dalla sua morsa per andare a preparare il caffè ma due braccia forti la strinsero.
- Dove credi di andare professoressa?- disse un Gaetano ancora assonnato e con gli occhi chiusi.
- Amore devo preparare il caffè- rispose lei ridendo.
Gaetano aprì gli occhi scontrandosi con gli occhi marroni di lei.
- mi hai chiamato amore- disse lui più lucido tenendo sempre la stretta.
- Faccio male?- disse lei avvicinandosi a lui.
- Per niente professoressa.. Per niente-
A quel punto Gaetano la caricò sulle braccia finendo sopra di lui..
- Ti stai cacciando in grossi guai commissario-
- Prima di tutto non sono un commissario ma vicequestore, e se per caso non ricordi professoressa i pericoli ci sono sempre nel mio mestiere- disse lui sistemandola meglio.
Lei si sedette meglio nel suo addome e si scontrò con qualcosa di più duro che sicuramente non potevano essere i suoi addominali.
Un gemito uscì dalle labbra di Camilla senza che lei potesse fare nulla e Gaetano sorrise compiaciuto.
- Che hai professoressa? Problemi di percorso?-
- Sta.. Zitto- disse lei riprendendosi dal dolce shock.
Dopo pochi secondi lei fu sulle sue labbra con quasi violenza, e Gaetano capì che in quel momento aveva bisogno di farla sentire amata.
In un gesto fluido le levò la leggera vestaglina di seta rimanendo nuda ai suoi occhi e subito dopo ribaltò le posizioni schiacciandola nel materasso e dandole piacere in tutto il corpo. I gemiti di Camilla rimepivano la stanza e Gaetano potte solo continuare la sua dolce tortura: la scia di baci infuocati rendevano la pelle di Camilla un vulcano pronto ad esplodere e sapeva che c'era quasi riuscito.
Per la prima volta da quando stavano insieme fece un gesto che non aveva mai fatto: unì le sue mani con quelle di Camilla e subito dopo spinse il suo corpo contro quello di lei. Quello che uscì dalla bocca di Camilla era un misto di sorpresa e di piacere.
Quando finalmente aprì gli occhi vide il suo Gaetano che la osservava tranquillo.
Castano contro celeste. Terra contro mare.
Lui si abbassò per darle un lungo bacio nel collo e subito dopo fu dentro lei.
Riuscì in tempo a tapparle la bocca con un bacio perchè il suono che uscì dalla bocca di Camilla era qualcosa di unico: non aveva mai visto Camilla perdere il controllo così.
Cominciò a muoversi dentro di lei con affondi delicati e lenti, ma poi la delicatezza svanì e lasciò spazio all'istinto: pelle contro pelle e la fine che si avvicinava sempre più.
La prima che interruppe quel momento fu Camilla e dopo pochi secondi venne anche lui. Gaetano si accasciò contro il petto di Camilla, erano ancora uniti ma nessuno dei due voleva dividere quella unione.
Si addormentarono così, sfiniti e soddisfatti.
[...]
- Buongiorno Renzo-
Carmen faceva la sua comparsa in cucina trovando un Renzo completamente invecchiato.
Renzo la salutò con un gesto della mano per poi continuare a mescolare il suo caffè.
- Hai dormito poco non è vero?-
- Dire che ho dormito poco è un eufemismo. Non ho dormito proprio- disse lui con la voce stanca mentre si passava una mano tra i capelli.
Carmen lasciò lo stipite della porta per poi avvicinarsi al tavolo.
- Neanche io sono riuscita a dormire bene..-
- Nottataccia anche tu eh?-
- Beh.. Diciamo che era qualcuno che nn voleva che chiudessi occhio- disse sorridendo abbassando lo sguardo sul suo ventre accarezzandolo.
- Ha cominciato a scalciare?- disse lui con una nuova luce negli occhi.
- Si.. -
Renzo si alzò dalla sedia e abbracciò Carmen che fu presa alla sprovvista.
- Renzo, ma ti senti bene?- domandò lei sorpresa.
- Voi due siete per ora la ragione per il quale non affondo- disse.
Carmen sorrise solamente, non disse nulla, ma lo abbracciò più forte.
Renzo passò una mano nel ventre di Carmen e disse: Ciao piccolino.. Sono il tuo papà.. Ti crescerò e ti insegnerò a non diventare come me.. mai!- disse sussurrando.
Carmen aveva le lacrime agli occhi, non si aspettava un comportamento del genere da Renzo.
[...]
Erano passate le dodici e entrambi ancora non  avevano nessuna voglia di alzarsi dal letto.
- Dai amore, io ho famee!- gridò Camilla mentre rideva.
- E no dai! Un altro pochino!!- rispose Gaetano tenendola stretta in un abbraccio.
- Gaetano.. Non ti ho detto una cosa.. Oggi firmo la separazione..- disse Camilla con tono triste.
Subito Gaetano mollò la presa e incrociò i suoi occhi.
- Sei pronta?-
- È dura.. Ma devo farlo..-
- Vieni qui- disse lui mentre se l'avvicinava per un abbraccio.
Si abbracciarono forte e Camilla finalmente riuscì a calmarsi.
Si alzarono e prapararono ormai il pranzo, mangiarono con calma e poi si andarono a fare una doccia.
Si prepararono per uscire e dopo aver chiuso la porta ed essere scesi aspettarono Renzo che stava scendendo con Carmen. L'imbarazzo fu assoluto.
Concordarono di andare con la macchina di Gaetano, così non ci sarebbero stati problemi di parcheggio.
Arrivati davanti lo studio legale tutti scesero dalla macchina. Camilla e Renzo chiesero a Gaetano e Carmen di aspettare giù, perchè era una faccenda che dovevano risolvere loro.
Quando i coniugi scomparvero dalle scale Carmen chiese a Gaetano:- quindi tu e Camilla state insieme?-
- Si, abbiamo una relazione- disse tranquillo mentre la guardava- ma vedo che anche tu e Renzo siete.. intimi- concluse guardandole la pancia.
Carmen si rese conto del suo sguardo e chiarì la situazione- Si, sono andata a letto con Renzo, ma ero ubriaca, lo eravamo entrambi. Si, sono incinta, e non avrei mai abortito. E no, io e Renzo non abbiamo una relazione, si sta solo prendendo le sue responsabilità-
Gaetano rimase un attimo immobile per la tenacia che aveva avuto nel rispondergli così, ma cercò di puntualizzare- Carmen, io non ti sto giudicando. Io non ti conosco abbastanza per giudicarti, ma conosco abbastanza Renzo per dire che è uno stronzo- continuò- e la mia relazione con Camilla non è tranquilla lo capisci? Ci sono giorni che è tranquilla ed altri giorni che piange tutto il giorno. Sta soffrendo maledettamente per questa situazione.-
- Ma la colpa non è solo mia!- gridò lei.
- Ma io non sto dando la colpa a te lo capisci? Carmen non sei tu la causa!- urlò Gaetano- se Renzo amava davvero Camilla anche da ubriaco si doveva rendere conto che quello che stavate facendo era uno sbaglio! E invece se n'è fregato come sempre!- disse urlando e poggiando i pugni al muro- Io non riesco a vedere più Camilla così. Non ci riesco proprio. E se devo dare a qualcuno la colpa di tutto questo la do a Renzo, non a te- concluse guardandola negli occhi.
Carmen in quel secondo capì tutta la sofferenza che Renzo aveva provocato a Camilla. Lei si sarebbe sempre sentita uno sbaglio. Perchè lei aveva rovinato tutto. Aveva rovinato la famiglia di Renzo, l'aveva mandata in frantumi.
Parlarono ancora per poco quando videro finalmente Camilla e Renzo tornare.
- Possiamo andare- disse tombaria Camilla e Gaetano capì che era stato un sacrificio molto doloroso quello che aveva fatto.
Quando finalmente tornarono a casa dopo che era calato il silenzio in macchina gli ex coniugi si salutarono per tornare nelle proprie case.
Camilla aprì la porta, posò le chiavi nel tavolo e senza dire una parola sparì dietro il bagno.
Gaetano capì che era meglio non segiurla, ma quando sentì il getto d'acqua si ricordò che Camilla non aveva preso il suo accappatoio così entrò in bagno e si accorse che la porta era aperta. Trovò Camilla dentro la doccia ma vestita con la faccia all'insù mentre il getto d'acqua le picchettava nel volto.
Le lacrime si confondevano con l'acqua, ma Gaetano era sicuro che lei stesse piangendo.
Senza dire una parola entrò  anche lui nella doccia togliendosi le scarpe ma lasciandosi i vestiti e l'abbracciò forte; sentì Camilla stringersi forte a lui e cominciare a singhiozzare.
- Io lo amavo- disse piangendo.
- Lo so- disse solamente lui.
- Mi fidavo di lui-
- Lo so.- disse accarezzande la schiena.
- Mi fidavo, lo amavo.. Ma mi ha tradita lo stesso.. Cos'è che io non ho in confronto a Carmen?- disse stringendosi di più a Gaetano.
- Voglio essere sincero con te Camilla.. A me Renzo fa schifo. Sia come uomo che come marito. So che non sono le parole che vuoi sentirti dire adesso, ma è questo quello che penso. Sinceramente oggi ho avuto modo di parlare con Carmen, e lei non ha nulla di diverso da te. È lui che voleva tutto: la moglie, l'amante e pure il figlio-
Camilla scoppiò in un pianto disperato e aprì di più l'acqua, era un modo per scacciare via tutta quella sofferenza.
- Scusa tesoro.. Io non volevo..- Gaetano non riuscì a terminare la frase che Camilla lo baciò delicatamente.
Non era un bacio passionale, nè dolce, era un bacio di fiducia, di consapevolezza.
Quando finalmente si staccarono entrambi si guardarono e Gaetano le disse: -Credo che sia arrivato il momento di uscire da qui, prima che ci venga un bel raffreddore..- porgendole la mano che lei afferrò per poi uscire entrambi dalla doccia.
Presero dei vestiti asciutti e si levarono i vestiti fradici che infilarono direttamente nell'asciugatrice.
Mangiarono silenziosamente la cena ma il silezio fu interrotto dalla suoneria del telefono di Camilla.
Lei guardò il display e il suo volto si incupì. Renzo.
- Parlaci tu ti prego, non ce la faccio- disse lei porgendo con la mano tremante il telefono a Gaetano.
Gaetano annuì e ammaccò il bottome verde- Pronto?-
- Devo parlare con Camilla- disse secco.
- Camilla non può rispondere. Dì a me-
- Livietta tornerà tra qualche settimana da Londra, sa già della nostra separazione, ma dobbiamo mantenere il clima tranquillo-
Gaetano aveva messo il vivavoce permettendo a Camilla di sentire tutto.
Camilla annuì, e Gaetano rispose- va bene. Dove viene a stare lei?-
- Se per voi va bene da me-
Camilla annuì di nuovo e fece per alzarsi, ma sentì le gambe cedere e cadere a terra a peso morto. Aveva perso i sensi.
- Oh mio dio Camilla!-


Salve! Per fortuna questa volta sono riuscita ad aggiornare in tempo, grazie alla casa vuota e idee per la testa ahaha :)
Non so come mi sia venuto il finale, ma troverò qualche soluzione xD
Spero che il capitolo vi piaccia! A presto! :)
   
 
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