All'Italia
L'antiquo ardore dei padri vacilla,
ché il vago disio di sublime
arretra nel core d'infimo volgo:
s'imbarca sul legno d'eremo fiume.
Qual fermo e terso agir n'è ancor proprio?
Qual pensator, retore, condottiero
donerà nuovo onore a questi lidi
cantati in ogni etade?
Italia mia, chi vile rifugge
l'arena natia, sia vergogna
per l'una e l'altra parte
e il fato suo mova in ver' la gogna.