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Autore: Danilibre    25/10/2015    1 recensioni
Seguito di " A million Little Pieces "
Dal testo :
" < Stai tranquillo, andrà tutto bene, e poi mica siamo da soli! C'è Gabriel,Balthazar,Sammy e Charlie! > Gli sorrise.
il suo sorriso non era cambiato con gli anni, gli faceva sempre perdere un battito, lo faceva innamorare sempre di più.
< Dai andiamo. > Dean lo spronò e scese dalla macchina.
Castiel lo seguì a ruota e si strinse nel Trech, Dean lo affiancò e gli prese la mano, per poi dirigersi lentamente verso il citofono del portone. "
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Claire Novak, Famiglia Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Erano le 6 di mattina quando Castiel si svegliò, la luce fiacca che entrava dalla finestra illuminava il letto ed il suo corpo nudo.
Si stropiccio gli occhi e guardò l’amante beatamente addormentato.
Dei Flashback della notte precedente gli offuscarono la vista: I vestiti abbandonati sul pavimento, i bottoni della sua camicia strappati dalla frenesia del momento, il respiro caldo del maggiore sul suo corpo, le sue mani che si incastrano alla perfezione in quelle dell’amante, i gemiti, i “ Ti amo” sussurrati, le loro bocche incollate, i  loro gesti frenetici...
si imbarazzò coprendosi la faccia con le mani, ma le sue labbra non smettevano di sorridere.
<  Buon giorno  > la voce rauca dell'amante  lo fece riprendere.
<  'giorno  > rispose togliendosi le mani dalla faccia.
Il maggiore mugugnò e si stiracchiò le braccia e la schiena allungandosi.
<  Che ore sono ?  >
<  Le 6:15  > rispose il minore.
<  E' molto presto, la piccola starà ancora dormendo... ti va una doccia?  >
La proposta era molto allettante e Cas annuì sorridendo come un ebete.
Amava fare la doccia insieme, il corpo di Dean ricoperto di schiuma dovrebbe essere vietato ai deboli di cuore da quanto era magnifico.

Il getto d'acqua calda risucchiò ogni intorpidimento dovuto dal sonno, il panno mordibo era un sollievo per la pelle irritata dal troppo moto fatto la notte passata.
Finirono la doccia e si rivestirono in fretta e mentre Cas preparava la colazione il maggiore andò a svegliare la piccola nella sua stanza.
Appena Dean entrò in camera la piccola stava ancora dormendo e decise che poteva concedersi un'attimo di relax sdraiandosi accanto a lei.
Il suo corpo minuto era troppo piccolo per quel letto da una piazza e mezza, quindi non faticò a trovare un posticcino pure per lui.
Si mise a giocare con i suoi capelli Biondi, erano morbidi come quelli del minore.
Era quasi straordinaria la somiglianza che i due uomini avevano con lei, sarebbe passata benissimo per loro figlia, ma che stupidaggine. Lei era la loro figlia.
Claire si stropicciò gli occhi e guardo intontita il maggiore.
<  Buon giorno tesoro, è ora di svegliarsi! Castiel sta preparando la colazione!  > Dean sorrideva guardandola.
La piccola annui e lentamente lo scavalcò con difficiltà, per poi dirigersi al pian di sotto ancora in pigiama, Il maggiore la seguì chiudendosi la porta della stanza alle spalle.
Fecero colazione tutti insieme, Dean accese la tv e mise il telegiornale, ma prontamente Castiel cambiò e mise su i cartoni.
<  Perché?!  > Lo rimproverò il maggiore.
<  Dean.  > Replicò il minore guardando la piccola.
<  Oh, giusto.  > Rispose.
La piccola rise a quella scena, la sua risata contaggiò entrambi gli uomini.
Ci avrebbero messo un pò ad'abbituarsi ad'un nuovo membro della famiglia, ma in cuor loro l'amavano.

Finirono di fare colazione e la piccola aiutò a sistemare la cucina come poteva, prendeva i bichieri e li portava al lavello dove Cas si era piantato, mentre Dean puliva il tavolo.
<  A che ora arrivano gli altri?  > Chiese il maggiore appoggiandosi al mobile accanto al minore.
<  Verso le 10, pranziamo insieme. Balthazar e Gabriel portano la torta.  > rispose senza staccare gli occhi dal lavello.
<  Hai sentito, piccola? Gli zii ci portano la torta!  > Andò a prendere in braccio la piccola, che stava seduta sulla sedia a guardare la televisione, e corse per la cucina facendola ridere.
<  La torta! La torta! Dillo anche te piccola, Torta!  > Il maggiore strillava dalla felicità.
<  Torta! Torta!  > Lo assecondò la piccola alzando un braccio al cielo.
Cas guardò tutta la scenetta, Dean ci sapeva fare con i bambini, lo sapeva, ma vederlo in azione era tutta un'altra cosa.
Faceva dei versi buffi e Claire rideva di conseguenza.
Finito di sistemare tutta la cucina, si mireso a guardare la televisione. Castiel era andato a recuperare il blocco da disegni per la piccola e dei pastelli colorati, mentre lui aveva portato giù il suo cavalletto e la sua vecchia valigetta contenente i colori.
Dean guardò il telegiornale, mentre la piccola cervaca di disegnare sul tavolino intanto che Castiel faceva un ritratto ad'entrambi.
<  Hanno legalizzato i matrimoni tra coppie Gay.  > Informò il maggiore leggendo una della notizie che scorrevano in sovraimpressione.
<  Wow, bello.  > Commentò il minore senza staccare gli occhi dalla tela.
<  Cos'è " Gay" ?  > Domandò la piccola che fissava il maggiore.
Ci fu un secondo di silenzio in cui perfino Castiel rimase col pennello ammezz'aria.
Dean si maledì mentalmente. Ora come avrebbero fatto a spiegarglielo ?
<  Hem... Tesoro, le coppie Gay sono... Sono due persone che si amano anche se sono dello stesso sesso... Noi, ad'esempio, ci amiamo anche se siamo due uomini... capito?  > rispose imbarazzato il maggiore.
La piccola annuì e tornò a colorare il suo album.
I due uomini si guardarono preoccupati, ma poi tornarono ogniuno ai propri affari.

Il campanello trillò e tutti fissarono la porta,spaesati.
Il tempo era volato.
Dean andò ad'aprire e si trovo davanti un'uomo alto quasi due volte lui, i capelli erano lunghi fino alle orecchie,  Era Sam.
Si scambiarono un'abbraccio ed  il minore dei Winchester entrò senza troppe cerimonie, teneva in mano un pacchetto rosa con un fiocco bianco sorpra. Si immobilizzò quando vide Claire che lo fissava, però si era spostata, ora era alle spalle di Castiel che era ancora seduto dinanzi al cavalletto.
Cas  si asciugò le mani con uno strofinaccio e si alzò andando incontro a Sam, si scambiarono una stretta di mano e tutti gli uomini si girarono verso la piccola.
Dean andò a prenderla e la prese in braccio, ma lei si nascose contro il suo petto.
<  Non è identica a Cas quando l'abbiamo conostiuto?  > Rise il maggiore.
<  E' vero,sono identici.  > Tutti scoppiarono in una risata.
Sam si avvicinò alla piccola e si piegò per arrivare alla sua altezza.
<  Ehi, io sono Sam e tu?  >  Le porse la mano.
La piccola lentamente si girò per guardarlo e dopo un'attenta analisi all'ungò una mano verso la sua.
<  M-Mi chiamo Claire... > Sussurrò.
<  Beh, ciao Claire. Questo è per te.  > Porse il pacchetto alla piccola che prontamente venne preso e scartato.
Erano diversi libri per bambini, tutti colorati e pieni di figure. La piccola sorrise e ridacchiò, mostrando il regalo ai neo-padri che ricambiarono i sorrisi.
<  Grazie Sammy, non c'era bisogno.  > lo ringraziò il maggiore.
Sam non ebbe il tempo di rispondere che il campanello trillò di nuovo.
Castiel andò ad'aprire e si trovò Balthazar e Gabriel con altri due pacchetti tra le mani.
Si scambiarono dei baci sulle guancie e anche loro entrarono senza chiedere il permesso.
Gabriel entrò per ultimo e si piombò subito sulla piccola prendendola in braccio e fregando la sua guancia barbuta con quella della piccola, che rise a quel gesto.
<  Oh ma che piccola, carina,dolce Bambina! Ve la rubo e la porto a casa con me. Faremo tanti giochetti: Nascondino,Disegnamo,Prepariamo le torte e facciamo gli scherzetti allo zio cattivo.  > la sua voce era acuta, nonostante dall'aspetto sembrava un'uomo quasi d'istinto.
La piccola rideva e annuiva.
<  La barba, Prude! .  > Si lamentava Claire.
<  Gabe. Lasciala dai, avrete tempo per giocare!  > Lo rimproverò il minore dei Novak.
Balthazar era stato in disparte tutto il tempo, aveva portato la torta in cucina ed'era tornato nel salotto con un solo pacchetto in mano.
Appena Gabriel mise a terra la piccola, Balth si inginocchiò e le porse  il pacchetto .
Claire lo guardava, ne era come incantanta.
Prese il regalo e lo scartò lentamente, Erano svariati pacchetti di mollette colorate.
La piccola sorrise e mostrò le mollette ai presenti, prima di abbracciare il maggiore dei Novak preso alla sprovvista.
<  Grazie!  > Lo ringraziò e corse da Castiel alzando le braccia per essere presa in braccio.
Il minore la assecondò e si mise a commentare le mollette con la piccola, mentre tutti i presenti li guardavano. Gabe non si lasciò sfuggire il momento e fece una foto con la datata macchina fotografica.
<  E Charlie?  > domando Dean a Sam
<  E' fuori città per lavoro, tornerà settimana prossima.  > Rispose.
<  Caspita, è da un bel pò che non la vedo.  Pranziamo?  > Disse.
<  Va bene, vado a preparare il pranzo.  > Rispose Cas lasciando andare la piccola.

Gabriel, Dean e Sam erano rimasti in salotto per giocare con la piccola, mentre Castiel e Balthazar stavano preparando  da mangiare.
Era da tempo che non stavano da soli ed il minore sentiva una sensazione di pace, di protezione e nostalgia.
<  Allora, come vanno le cose qui?  > Domandò il maggiore.
<  Bene, insomma, ora che c'è anche Claire dobbiamo allargare i nostri spazzi, ma ci faremo l'abitudine.  >  Rispose senza staccare gli occhi dalla pentola.
<  E voi due? tutto bene?  > Domandò nuovamente.
<  Beh, si. Tutto come al solito.  >
<  Perfetto, ma lo sai che se succede qualcosa...  >  Balth guardava il pavimento.
<  Balth..  > Lo rimproverò il minore.
<  Si lo so, ma devo ricordartelo.  > Alzò le braccia al cielo e tornò a sistemare il tavolo.
Non era la prima volta che faceva un discorso del genere.
Lui era favorevole al rapporto che il minore aveva con Dean, ma era sempre stato restio sul compagno. Voleva la sua felicità, ma ne avevano passate così tante che il maggiore era preoccupato per loro.
Castiel non ci dava molto caso, lui era contento della vita che avevano.

Pranzarono tutti insieme e passarono la giornata tra giochi,risate e nessun pensiero per la testa.
Era bello staccare dalla solita Routine e passare una giornata in compagnia.
Gabriel torturava la bambina abbracciandola e dandogli dei bacini sulle guancie, ma quella prontamente scappava e si nascondeva dietro ad' uno dei padri o dietro allo Zio " cattivo " , come era stato soprannominato Balth.
Tutti gli invitati andarono via la sera tarda, cenarono li con loro, e per la piccola era ora del bagnetto prima di andare a letto, Dean si propose di fare il bagno con lei, ma Cas si sentiva più sicuro se ci fosse stato anche lui.
Prepararono la vasca riempiendola a metà di acqua calda e ci aggiunsero un pò di Bagno schiuma, logicamente i due uomini non potevano fare il bagno nudi, quindi misero su dei Boxer larghi così da non sconvolgere la piccola.
Per fortuna la vasca era abbastanza grande per tutti e tre e dopo aver giocato con la piccola Dean uscì per asciugarla e metterla a letto, mentre Castiel si beò del silenzio, della tranquillità e di quell'attimo di solitudine.
Si lavò lentamente prendendosi il suo tempo, quando la porta si aprì ed il maggiore ri entrò nella stanza, questa volta senza indumenti.
<  Si è già addormentata, povera.  > Commentò rientrando in vasca.
Cas rise e fissò le mani dell'amante mentre gli risalivano le gambe fino ad'arrivare al Boxer per poi sfilarlo lentamente.
<  Dean...  >  Sussurrò
<  Shh. Non vorrai correre il rischio che ci senta.  > Lo rimproverò
Annullarono la distanza che li separava, le loro labbra si cercavano, si bramavano.
I loro corpi fremevano.
Dean si appoggiò allo schienale della vasca e Cas gli si sedette sulle gambe, la bocca del maggiore scese fino al suo petto e gli lasciò diversi succhiotti sparsi qui e la, mentre con la mano lo stimolava.
Le mani del minore trovarono il loro posto incastrandosi nei capelli del maggiore.
Sentiva il respiro accellerato dell'amante e la sua mente si offuscò, guardava il soffitto ma l'unica cosa che vedeva era bianco.
<  Ti voglio.  > Era l'unica cosa che riuscì a dire, cercando di guardarlo.
Dean si immobilizzò per un secondo. Castiel bagnato d'acqua, i suoi capelli più scuri, gli occhi che bramavano un contatto più diretto, il suo petto che si alzava ed'abbassava all'impazzata. Era una delle scene più erotiche che avesse mai visto.
Il minore gemette, le spinte del maggiore erano sempre più brutali, i respiri sempre più spezzati, i graffi sempre più profondi, le loro labbra sempre più unite.
 Lo amava, tutto il suo corpo lo cercava sempre. Lui lo riempiva, lui lo completava.
Uscirono dalla vasca e senza neanche asciugarsi andarono nella camera da letto, Dean si chiuse la porta alle spalle e anche per quella notte ci sarebbero stati solo loro. I loro cuori ed i  loro corpi impegnati in una dimostrazione d'amore  così profonda, lenta e passionale da far dimenticare il tempo e lo spazio. Si, perché non c'è niente di più intimo che fare l'amore con la propria metà di cuore.
 
   
 
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