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Autore: Sylvie91    25/10/2015    1 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Da quel giorno non ho più ritrovato il mio cavallo, ho paura che la furia dell’acqua lo abbia ucciso e mi fa male pensare che quanto accaduto è colpa mia, se solo non mi fossi distratta per colpa del fulmine… magari a quest’ora sarei un groppa al mio destriero e non su un pony assieme ad un borbottante Dwalin.
Thorin ha deciso che devo cavalcare a turno con ogni nano della compagnia tranne Bombur, per problemi legati al peso; oggi è il turno di Dwalin a farmi da balia o comunque a offrirmi un passaggio sul suo pony, ed ho come l’impressione che questa situazione non gli piaccia per niente.
-La smetti di brontolare, sembri una pentola di fagioli.- lo riprendo ormai stanca di sentire il suo continuo borbottare nella sua lingua –Se devi dirmi qualcosa, dilla e basta.-
Lo sento ridacchiare divertito, e naturalmente infastidita da questa sua reazione gli do un pizzicotto sull’avambraccio facendolo gemere –Così impari a ridere di me.- affermo girandomi appena in modo da fargli una linguaccia.
-Senti ragazzina, se non fosse per te starei davanti e non a chiudere le linee.- afferma Dwalin sistemandosi meglio dietro di me in modo da far sì che la mia schiena si appoggi meglio al suo petto –E’ una questione di orgoglio.-
Sbuffo visibilmente, questi nani sono dannatamente melodrammatici quando si parla di orgoglio e non ci pensano per nemmeno un secondo a vedere cosa ci può essere oltre a ciò; anch’io sono orgogliosa e piuttosto permalosa, ma credo di sapermi limitare o almeno lo spero.
-Se sono un così gran peso per te, chiederò a qualcun altro.- affermo seriamente.
-No è il mio turno, ed io rispetto i turni…- mi risponde Dwalin tranquillamente –Guarda che non ho aghi sul petto, se sei stanca di stare dritta come un fuso ti puoi appoggiare.- sussurra poi attento a non farsi sentire dai compagni, cose che mi fa sorridere sotto i baffi ma seguo il suo consiglio appoggiandomi delicatamente.
-Brava ragazzina, adesso vedo anche meglio la strada. Sei piuttosto alta per essere una donna umana.- continua, mentre a me viene stranamente sonno con la testa incassata sulla spalla del guerriero –Dwalin?- lo chiamo nuovamente.
-Che c’è ragazzina?-                                        
-Perché mi chiami ragazzina e perché sei stranamente gentile da quando ho perso il cavallo… prima non mi degnavi di uno sguardo ed ora mi sorridi persino.-
Alzo lo sguardo verso il nano cogliendolo a pensare, grattandosi con una mano la barba e rallentando il ritmo del cavallo; probabilmente non vuole che anche gli altri sentano cosa sta per dirmi –Ti chiamo ragazzina perché, francamente, ho scordato il tuo nome.- risponde lui tranquillamente, mentre io a momenti perdo l’equilibrio.
-Anaïs, il mio nome è Anaïs.- gli rispondo, mentre lui ridacchia –Scusa il fratello con la buona memoria è quello con la barba lunga e bianca.- ribatte lui ancora divertito –Ed ho cambiato atteggiamento perché hai sacrificato il tuo cavallo per Fili… e noi nani teniamo di gran conto questi gesti.-
-Non mi sembra che ciò valga per Thorin… mi tratta uguale, anzi senza cavallo sono maggiormente un peso; non mi vuole nemmeno accompagnare.-
-Non ti preoccupare per Thorin, è sempre stato restio con gli stranieri… che siano nani, umani, elfi o hobbit. Vedrai che col tempo le cose miglioreranno. Già apprezza il gesto che hai fatto.-
-Davvero, non sembra.- ribatto secca sistemandomi un po’ meglio, chiudendo un po’ gli occhi; ovviamente Dwalin continua a ridacchiare –Oh sì, ha apprezzato altrimenti avresti fatto il percorso a piedi.-
 
Uno scossone mi sveglia ritrovandomi ancora in sella al pony con Dwalin, il quale non mi guarda ma vi è un rossore alla base del collo che sembra essersi esteso anche sulle guance; giro lo sguardo davanti a me e vedo la compagnia ferma e ridacchiante che mi fissa.
Arrossisco anch’io notando che praticamente per reggermi meglio mi sono stretta a Dwalin abbracciandolo, sussurro delle veloci scuse saltando via dal pony e lasciando il guerriero a gestire da solo quei sorrisini maliziosi sperando vivamente che non tenti di tagliare la testa a nessuno della compagnia.
Mi do un occhiata attorno, è quasi sera ormai vedendo il sole calare oltre le montagne superate nei giorni precedenti; siamo in uno spiazzo verde molto ampio, personalmente non mi fermerei qui, ci sono delle abitazioni diroccate fatte con pietre e legna, che non mi danno alcuna sicurezza sul posto  in cui ci troviamo… anzi il legno è scuro come se fosse marcio da tempo per non parlare del muschio cresciuto.
Questo posto è stato abbandonato e un motivo per lasciarlo ci deve essere stato; mi avvicino a Thorin che guarda anche lui lo spazio circostante con uno sguardo serio ed attento.
-Ci accamperemo qui, sta sera.- ordina rivolgendosi a tutta la compagnia.
-Thorin, non mi sembra il caso.- sussurro io avvicinandomi, in modo che solo lui mi senta e non il resto dei nani, per una questione di rispetto nei suoi confronti.
- Non era un suggerimento.-
-L’avevo capito e ti giuro non voglio andare contro la tua autorità, ma…-
-Lo stai appena facendo- mi blocca il nano, dandomi le spalle e continuando la sua perlustrazione.
Non si fida di me o almeno del mio istinto, quanto vorrei dargli una prova della mia stima nei suoi confronti, quanto vorrei fargli capire che per me la sua impresa è importante quanto o anche di più della mia; dal racconto di Balin ho capito il suo dolore e vorrei tanto aiutarlo se me ne lasciasse l’occasione.
Tuttavia so che se spiegassi ciò a parole lui non mi crederebbe, devo solo aspettare il momento giusto per dimostrargli quanto valgo, come mi ha detto Dwalin prima di addormentarmi.
-Fili, Kili occupatevi dei pony: non dovete perderli di vista- continua Thorin.
-Secondo me, sarebbe saggio proseguire , potremmo raggiungere la Valle Nascosta-  interviene Gandalf appoggiandomi.
-Te l’ho già detto non voglio avvicinarmi a quel posto.- ribadisce Thorin avvicinandosi a me ed allo stregone, capisco comunque che per me non è aria, mi allontano e raggiungo Fili e Kili impegnati a legare i pony sui rami dei pochi alberi in zona.
-Anaïs, non te la prendere per Thorin.- mi dice ad un certo punto Fili, quando il fratello non è a portata d’orecchio.
-Fili non volevo contraddirlo te lo giuro, ma questo posto… non so… non mi piace.- cerco di giustificarmi in qualche modo.
-Beh io la trovo un’ottima piana, ci possiamo accampare velocemente.- risponde invece lui alzando le spalle e continuando il suo lavoro.
-E’ il tuo soldatino dentro di te che parla o  l’opinione è tua, questa volta?- domando punzecchiandolo un poco.
-E’ una mia opinione, simpaticona… comunque non sapevo che ti piacessero i nani più vecchi della compagnia.- afferma lui guardandomi in maniera maliziosa.
-Io che? Cosa?- domando rimanendo quasi pietrificata dalla sua allusione.
-Ti abbiamo visto tutti come dormivi abbracciata a Dwalin, ma è troppo vecchio per te… sarebbe meglio qualcun altro.- continua mantenendo quella aria volutamente maliziosa e provocante, con quel sorriso testato da seduttore.
-E chi? Di grazia.- chiedo io, facendo finta di niente.
Fili si ferma dal suo lavoro e mi fissa senza togliere il suo sorriso –Me, per esempio.- afferma indicandosi, mentre io cerco di trattenere una risata –E tuo fratello, no?- chiedo giocando anch’io a fare la maliziosa avvicinandomi pericolosamente a lui.
-Non ha la mia esperienza.- sussurra, alternando i suoi sguardi ai miei occhi e alle mie labbra.
-Ti devo dire un segreto gran seduttore.- lo avviso avvicinandomi al suo orecchio –Io ho già un uomo e non lo tradirò con alcun nano sia questo vecchio o giovane, esperto o inesperto.- gli sussurro per poi dargli un bacio sulla guancia e allontanandomi per raggiungere Bombur che comincia a preparare la cena.
Do uno sguardo a Fili che ridacchia e continua il suo lavoro con  i pony, devo ammettere che per essere un nano è proprio carino… Anaïs, no! Non è questo il momento, tu sei impegnata, stra-impegnata… fino ad un mese fa guardavi le case per andare a convivere con Christopher. Lui è solo un nano che sparirà alla fine di questa assurda storia.
-Anaïs, tutto bene?- mi distrae la voce di Bombur, io accenno un sorriso e un segno di assenso.
-Bene, ragazza. Allora mi taglieresti le verdure per cortesia?- domanda nuovamente e passandomi il coltello senza aspettare alcuna mia risposta.
All’improvviso vedo lo stregone allontanarsi velocemente zigzagando tra i nani e sembra visibilmente seccato  -Gandalf, dove vai?- chiede ingenuamente Bilbo.
-A cercare la compagnia dell’unico qui che abbia un minimo di buon senso!- esclama lui.
-E chi è?-
-Io stesso signor Baggins… ne ho abbastanza di nani per un giorno solo.- e va via… bingo! Bel colpo Thorin, te e la tua maledetta testa dura, chissà che cosa gli hai detto per innervosirlo così tanto.
-Forza Bombur e Anaïs, abbiamo fame.- ci ordina Thorin perentorio.
-Prepariamo qualcosa anche per Gandalf?- chiedo facendo la finta innocente.
-Non credo che ce ne sia bisogno.- ringhia il nano.
-Oh, chissà perché.- rispondo impostando un sorrisetto strafottente; credo che, se potesse, Thorin in questo momento vorrebbe tagliarmi la testa per poi giocarne a golf: mi ha lanciato un sguardo che fulminante era a dir poco; mi giro di corsa e continuo ad adempiere l’ordine.
 
Scende la sera e la cena è pronta: Bofur, gentile come sempre, mi aiuta a distribuire le pietanze –E’ via da parecchio!- esclama ad un certo punto Bilbo, consegnando anche lui i piatti.
-Chi?- chiede il nano
-Gandalf!-
-E’ uno stregone fa come vuole… tieni, facci un favore, porta queste ai ragazzi.- conclude Bofur, consegnando allo Hobbit la cena per Fili e Kili.
Finito di dare a tutti  la cena cerco un posto, come al solito isolato, per leggere il libro senza avere attorno occhi indiscreti; è da casa Baggins che non lo apro: da una parte ho paura di che cosa potrei leggere al suo interno… mi fa ancora un certo che sapere che in verità non esisto.
Ricomincio a leggere dalla mattina della partenza e noto che il libro non parla di quanto detto ed accaduto nella locanda, ma solo di quando Bilbo si sveglia e trova lo stregone ancora dentro la sua abitazione convincendolo a partire.
Di quanto abbiamo percorso non c’è scritto granché, c’è scritto della grotta e del racconto di Balin parola per parola; poi c’è oggi e dell’arrivo in questo spazio, ma sta continuando… come da Bilbo… la linea d’inchiostro continua a scrivere e io leggo man mano le parole che vanno a formarsi… oddio troll …Bilbo, Fili e Kili sono nei guai.
Cosa si può fare contro i troll: sono tanto grossi quanto stupidi, il che è un punto a nostro vantaggio… ma sono anche forti dobbiamo trovare il modo di neutralizzarli: pensa pensa Anaïs, ricordati il libro lo hai già letto e tu sai cosa succede.
Il sole!! Sì, ottimo… devo agire e avvisare gli altri del pericolo che corrono i tre, forse ho qualche idea a proposito; vado verso l’accampamento di corsa e vedo lì Fili e Kili –Avete lasciato Bilbo da solo con i troll? Ma cosa vi dice la testa?-
Kili mi guarda stranito -Come fai a sapere dei troll?-
Corpo di Buddha… che scema che sono stata, rispondo velocemente –Sesto senso.-
-Un sesto senso, fin troppo preciso dato che noi l’abbiamo saputo adesso.- interviene Thorin.
-Comunque, forse ho una buona idea… vi va di sentirla?- 




Ciao miao! Ecco un altro capitolo! Anche questo è un capitolo nuoverrimo! Sì perché nella scorsa storia non ho fatto interagire molto la protagonista con i nani… ed ora voglio un po’ recuperare xD qui la vediamo alle prese con Dwalin e Fili! È da ricordare comunque che nella storia del nano che precede questa il nostro Dwalin è già occupato *.* Comunque fatemi sapere se vi piace come ho trasformato questa storia! Dai che sono curiosa <3<3 Ringrazio sempre i lettori che passano di qui per caso ed i vecchi e nuovi seguaci! Bisous Sylvie
   
 
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