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Autore: Ormhaxan    26/10/2015    2 recensioni
Inghilterra, 2013. Dexter Freeman è uno scrittore da cinquanta milioni di copie, o almeno lo era prima dell'uscita del suo ultimo romanzo, - quello che è stato definito un "Fiasco" da pubblico e critica - prima del divorzio e prima dell'alcool. Disilluso e oppresso da quella grande metropoli che è Londra, Dexter decide di rimettere insieme i pezzi della sua vita e tornare a Richmond, nello Yorkshire, dove tutto ha avuto inizio. Qui, in una città apparentemente ostile, cerca di liberarsi dai propri demoni, primo tra tutti l'alcool, e ritrova una vecchia amicizia - la sorella di quello che un tempo è stato il suo migliore amico - che gli stravolgerà la vita e, forse, gli farà ritrovare quella passione per la scrittura e la poesia che sembra aver perso.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Dexter Freeman aveva corso più del solito quella sera, lo faceva sempre quando aveva bisogno di pensare e schiarirsi le idee, e quella volta non fu un’eccezione.
L’arrivo improvviso di Andrea a Richmond, seppure fosse stata una piacevole sorpresa, lo aveva scombussolato e le questioni in sospeso con Charlotte lo tormentavano.
Doveva darle tempo, questo era indiscutibile, ma dopo quello che era successo tra di loro le cose erano totalmente cambiate e il futuro si era fatto incerto: una parte di lui desiderava tornare a Londra, rimettersi in gioco per provare a se stesso e al mondo che era tornato in carreggiata ed era ancora capace di scrivere qualcosa di grandioso ed emozionante, ma l’altra desiderava rimanere nella sua città natia con Charlotte, starle vicino e creare con lei una famiglia, renderla felice nel modo in cui meritava.
Certo, non sarebbe stato facile, Andrea ci aveva visto lungo quando gli aveva detto che la loro era una conoscenza superficiale, che era di un ricordo e nient’altro di cui era invaghito, che la ragazza – la donna – del presente era per lui un mistero; inoltre lei era innamorata di un altro, più volte aveva confessato il suo amore per Cole, mentre ciò che sembrava legare loro due erano i ricordi di tempi passati, una forte attrazione fisica, un comune smarrimento della retta via che li aveva portati verso il baratro dell’alcool e della depressione.
Forse, pensò mentre percorreva l’ultimo isolato che lo separava dal suo appartamento, trascorrere del tempo lontano avrebbe fatto bene ad entrambi: lui avrebbe capito se Londra avrebbe potuto ancora essere la sua casa, un luogo in cui poter scrivere il suo nuovo romanzo, quella trama che da settimane gli frullava per la testa; Charlotte, invece, avrebbe – o almeno lui sperava – finalmente compreso con chi dei due uomini avrebbe passato la sua vita e concesso il suo cuore.

“Dobbiamo parlare! – esclamò Andrea non appena il biondo entrò in casa – Charlotte è passata di qui, prima, mi ha chiesto di darti un suo messaggio.”
“Charlotte? – Dexter si innervosì al solo udire il nome della ragazza – Sta bene, è successo qualcosa, ha per caso lasciato Cole?”
“Non ho una risposta per questo, ma da quello che potrei aver capito temo di no. – rispose lei con calma – Charlotte ha deciso di lasciare Richmond, non mi ha detto dove, ma mi ha chiesto di salutarti e di non cercarla. Ha detto, inoltre, che si aspetta grandi cose da te.”
“E’ per caso uno scherzo? – chiese basito il ragazzo e Andrea scosse il capo – Lasciare Richmond? Perché mai e poi senza neanche una spiegazione? Devo andare da lei…”
“No! – esclamò la ragazza afferrandolo per un polso – Non capisci che così faresti del male ad entrambi? E’ palese che lei sia confusa, non ancora pronta per prendere una decisione finale, e se adesso ti lasciassi andare da lei non sarei affatto una buona amica.”
“E cosa dovrei fare, eh? Lasciarla andare via, senza una spiegazione, e accettare passivamente la cosa?”
“Sì, è quello che dovresti fare. – rispose calma Andrea – Dovresti mettere te stesso al primo posto, smettere di correre dietro ad una ragazzina confusa, lasciare che per una volta sia lei a prendere delle decisioni in piena libertà. Insomma, ragiona: se ha deciso così vuol dire che ha detto di voi a Cole, probabilmente lui l’ha lasciata o si sono presi una lunga pausa di riflessione, e questo significa che anche voi due dovete mettere in pausa il vostro rapporto e concentrarvi esclusivamente sul vostro lavoro.”
“Tornare a Londra, vuoi dire. – Dexter increspò le labbra in una smorfia – E’ questa la conclusione del tuo discorso, vero? Propormi di tornare a Londra e riprendere da dove ho lasciato quasi un anno fa…”
Andrea annuì, senza nascondersi dietro sotterfugi, e disse: “Sì, è esattamente così. Torna con me a Londra, Dex, torna e scrivi quel romanzo di cui mi stavi accennando l’altra sera. Ti starò vicino, ti aiuterò, ci sarò sempre qualsiasi cosa accada e se tra un mese o due realizzerai di essere infelice allora ti lascerò tornare qui senza fare opposizione.”
Dexter addolcì la sua espressione, accarezzò affettuosamente una guancia dell’amica, e sorridendo disse: “La mia Andrea, sempre così giudiziosa e coscienziosa: cosa mai farei senza di te?”
“Direi che per un anno te la sei cavata piuttosto bene anche senza la mia presenza continua, - le ricordò lei con una punta di imbarazzo causata dalla mano di lui sulla sua guancia – ma mi fa comunque piacere sapere che hai ancora bisogno di me di tanto in tanto.”
“Credo, mia cara Andrea, che una parte di me avrà sempre bisogno di te.”


 
**


Cole Monaghan era impegnato nella preparazione di alcune torte quando Dexter entrò inaspettatamente nella pasticceria che aveva aperto anni prima insieme a Matt, in cui aveva lavorato per più di un anno fianco a fianco con Charlotte, finendo per innamorarsene follemente e soffrire come un cane a causa del cuore che lei gli aveva spezzato.
Fu Lily, la commessa poco più che ventenne assunta da poco meno di un mese ad avvisarlo che c’era qualcuno per lui, e inconsciamente il moro sperò che quella persona fosse Charlotte: la sua speranza si spense bruscamente nel ritrovarsi davanti Dexter Freeman, quello scrittore da strapazzo che aveva distrutto la cosa più bella che gli fosse mai capitata, tramutandosi in rabbia e odio.

“Che cazzo ci fai tu qui?” chiese cercando di darsi un contegno.
“Non ti ruberò molto tempo, sono solo passato per chiederti informazioni riguardo Charlotte, dirti che sto tornando a Londra.”
“La tua amichetta è andata via, in Scozia, ha chiuso per sempre con me. – disse quasi con disgusto – Ha lasciato a me la totale direzione della pasticceria, com’è giusto che sia, e non so quando e se mai tornerà. A dire il vero non mi interessa quindi se vuoi raggiungerla e scopartela tra i verdeggianti prati delle Highlands accomodati pure.”
“Smettila di parlare così di lei, sai che non lo merita, che ti ama. – gli disse nonostante quelle parole facessero male – Quello che è successo tra di noi…”
“So bene quello che è successo, - lo interruppe bruscamente – non ho bisogno di un ripasso, quindi se hai finito adesso vattene. Buon ritorno a Londra, ai tuoi festini e ai tuoi party privati, spero di non rivederti mai più.”
“Cole, ascoltami…”
“No! – esclamò con voce alta – Sono stanco di ascoltare, dovrei darti un pugno su quella faccia che ti ritrovi invece che stare qui a parlarti civilmente, ma non mi abbasserò a questi livelli. Vattene, Freeman, prima che cambi idea e decida di averne abbastanza della civiltà e non farti mai più vedere in questo locale.”
Dexter non poté fare altro che annuire, uscire dal locale senza mai voltarsi indietro, constatare che Charlotte era uscita anche dalla vita del moro: come Andrea aveva immaginato, il moro era venuto a sapere di loro due e l’aveva lasciata, con il suo gesto più che comprensibile aveva scatenato in lei la decisione ultima di andarsene dalla città per chissà quanto tempo.
Anche Dexter era arrivato a quella stessa conclusione, deciso a tornare a Londra per avere una seconda possibilità, nella speranza che presto anche Charlotte avrebbe dato una seconda possibilità  a loro due e alla loro storia.

 

**


Londra era esattamente come la ricordava: rumorosa, caotica, enorme. Gente andava e veniva da ogni dove, le strade erano pieni di pullman rossi a due piani e taxi neri che sfrecciavano a tutta velocità, e la metro era gremita di gente ad ogni ora.
Tutto era diverso da Richmond, dalla quieta città percorsa dal fiume Swale, ma allo stesso tempo aveva qualcosa di intimo: Londra era la sua casa, quella che aveva scelto, e persino ritornare nel suo ampio appartamento che dava su Regent’s Park gli provocò sensazioni contrastanti.

“Abbiamo già delle offerte per questo appartamento. – gli disse Andrea, che su sua richiesta aveva messo in vendita la casa, quel luogo in cui erano racchiusi tutti i suoi fallimenti e i suoi incubi – Possono già venire sabato, uno di loro ha proposto un milione e mezzo di sterline, un’offerta davvero allettante.”
“E di nuovi appartamenti? Ne hai visto qualcuno?”
“C’è un appartamento su due piani a Notting Hill, mentre ho visto un attico a Mayfair: entrambi sono vicini a Hyde Park, costano all’incirca quanto questa casa.”
“In questo caso prendimi un appuntamento in settimana: - le disse – voglio lasciare il prima possibile questa casa, i suoi fantasmi, iniziare da zero in una nuova e scoprire se sono ancora in grado di scrivere qualcosa di emozionante.”

Alla fina Dexter Freeman comprò l’attico a Mayfair: era un appartamento luminoso, con una cucina moderna ad isola, un salone enorme in cui poter dare delle feste riservate, tre bagni e altrettante camere da letto; aveva anche un enorme studio, perfetto per la sua vasta libreria a parete, con la luce giusta sia al mattino che al pomeriggio. Era, insomma, la casa perfetta per lui e lo scrittore lo capì non appena ne varcò la soglia.
Una settimana dopo il termine del trasloco, rimasto finalmente solo, Dexter si accomodo sulla sua sedia da ufficio rivestita di pelle, alla sua nuova scrivania comprata per l’occasione e acceso il laptop aprì un nuovo file di word e fissò per alcuni istanti l’immacolato foglio virtuale.
Prese un respiro profondo, concentrandosi per poter entrare in quello stato di meditazione in cui cadeva ogni volta che incanalava le idee nella sua mente, e avvicinate le mani ai tasti neri iniziò a scrivere.


*


Angolo Autrice: Salve, gente. Capitolo breve e di passaggio, lo so, ma mi serviva per mettere un punto fermo anche alle vicende di Dexter e fargli aprire un nuovo capitolo della sua vita. Nel prossimo, finalmente, scopriremo che fina ha fatto Charlotte e la sua decisione finale. In tutto ci saranno ancora tre capitoli, di cui uno sarà un breve epilogo conclusivo, e spero davvero che la conclusione vi piaccia.
Infine, come al solito, ringrazio tutti voi che leggete, seguite e recensite la storia. Spero di avere qualche altro parere in questi atti finali, visto che negli ultimi capitoli le recensioni sono scarseggiate, e non vorrei che sia per come sta andando avanti la trama.

Alla prossima,
V.
  
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