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Autore: Fuffy91    21/02/2009    0 recensioni
Eventi, attimi, sensazioni, batticuori, sospiri, ironia della vita immortale del vampiro più amato dalla nostra ultima generazione. Spero vi piaccia e che gradiate le piccole vicende quotidiane di Edward Cullen, l'unico essere non-morto a cui porgeremmo molto volentieri il collo per farci mordere all'istante!!! XD Aspetto vostre recensioni!!! Bacioni vampirosi dalla vostra romanticona Fuffy91!!!^___________^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Cap 2

Correvo veloce nella foresta, zigzagando tra gli alberi dalle fronde verdeggianti e dai tronchi resi neri dal velo della notte che ricopriva il cielo.

Adoravo sentire il vento fra i capelli, chiudere gli occhi e ascoltare ogni suono, ogni gesto, ogni cosa provocata anche dai più piccoli insetti, che timorosi, si nascondevano al mio più che silenzioso passaggio.

Mi fermai di colpo, mentre sentivo le pupille dilatarsi e le mie iridi dorate diventare nere come la pece. Tirai un sospiro profondo, deliziandomi di ciò che le mie narici avevano appena aspirato:

una preda.

Seguii la debole scia dolciastra che emanava quello che tra pochi minuti sarebbe divenuto il mio pasto, fino a quando quest’ultima non si intensificò e mi ritrovai appollaiato come un gatto selvatico su di un ramo di faggio robusto.

Vidi il cervo bere presso una fonte, ignaro del suo carnefice che lo stava osservando pieno del desiderio del suo sangue.

Quella notte, avevo deciso di divertirmi un po’, come molto spesso faceva Emmett con i suoi grizzly. Così, lasciai che il giovane cervo si dissetasse, almeno fin a quando non alzò di scatto il vellutato collo, sbarrando gli occhioni attenti e rizzando le orecchie appuntite. Peccato, mi aveva sentito. Pazienza, pensai pronto a scattare proprio nel momento in cui cominciò a correre a più non posso verso la parte più angusta e segreta della foresta.

Sghignazzai divertito. Illuso, lo avrei preso in un battito di ciglia. Con un balzo felino atterrai aggraziato sull’erba fresca e bagnata di brina, iniziando nuovamente la mia corsa verso la caccia più intrigante a cui abbia partecipato.

Lasciando un illusorio vantaggio alla mia preda, balzavo da un tronco all’altro come un leone fa tra le dune della savana, il suo regno, e come lui, anche io consideravo la foresta della piovigginosa Forks il mio regno.

Ridevo spensierato, deliziandomi l’olfatto sensibilissimo con la sua fragranza che sapeva di mirtilli e bacche selvatiche, fino a quando non arrestai la sua corsa parandomi davanti a lui, che indifeso, indietreggiava inciampando nelle lunghe gambe robuste.

Per un attimo, il mio fascino demoniaco sembrò incantarlo, tanto da portarlo involontariamente ad avanzare verso di me, stupendomi di quel gesto quasi anormale. Ma subito, quando sorrisi mostrando i denti affilati come rasoi e brillanti sotto i raggi della luna piena, oscurata da alcune nuvolette grigie, risvegliandosi dal suo torpore, si voltò e ricominciò la sua corsa, per sfuggire alla sua morte.

I crampi della fame si stavano facendo sentire e in bocca sentivo già il sapore del veleno impastarmi la lingua. Ero al limite, avevo bisogno di nutrirmi al più presto. Fu così che il gioco terminò e da amichevole divenni lo spietato predatore, che occupava gli incubi di tutte le sue prede innocenti, ma dal sangue deliziosamente irresistibile.

Lo vidi svoltare verso la raduna di me e Bella, che sicuramente stava dormendo beata nel suo lettino di ragazza, ma non era certo il momento di pensare a lei, anche se al ricordo del suo viso, sentii una fitta d’ansia oltrepassarmi il petto e il cuore inanimato. Dopo le avrei fatto visita, ora era tempo di caccia.

Pronto a scattare contro la mia piccola preda, mi scioccai nel vedere il biondo dei capelli di un altro vampiro i cui denti erano già affondati nella carne friabile di quello che doveva essere il mio pasto. Mi indispettii e corrugai la fronte accigliato quando quest’ultimo, elegantemente, si alzò dal suolo non provocando nemmeno un fruscio e si aggiustò, con un sospiro beato e pacato, il risvolto della camicia immacolata, i cui primi due bottoni slacciati lasciavano intravedere la pelle candida del petto dai muscoli asciutti.

I raggi della luna filtrarono dal loro sipario grigiastro, illuminando il suo viso angelico pur nella dannazione, mentre un sorriso gli fece brillare i suoi occhi caramellati, ogni qual volta lo vedeva.

“ Cosa ti ho insegnato sempre, Edward?”

Mi chiese quasi ironico, scavalcando la carcassa esanime e rigida del cervo che avevo rincorso tutta la notte per divertimento, più che per fame.

Sbuffai come un bambino a cui avevano tolto il giocattolo preferito.

“ Di non giocare mai con il cibo.”

Replicai, ancora indispettito.

Carlisle sghignazzò, divertito dal mio tono.

“ Esatto.”

Disse semplicemente, annuendo laconico.

“ Però non è giusto. Emmett lo fa sempre.”

“ Si, ma Emmett non è il giudizioso e ben educato figlio che mi sta accanto.”

Risi con lui, unendomi al suo pensiero mentre ricordava l’ultima battuta di caccia fatta insieme con il nostro orso di casa.

Camminammo lungo la raduna, inoltrandoci nella foresta, fino a che non arrivammo verso una sporgenza rocciosa e ci sedemmo uno al fianco dell’altro, osservando il sopraggiungere dell’aurora.

Mio padre mi osservò e, quasi dispiaciuto per la sua ultima lezione di vita, soppesò se avessi ancora fame o meno.

“ No, non preoccuparti. Mi è passata. Credo di aver mangiato troppo questa notte.”

Carlisle rise divertito e io mi unii con lui.

Mi piacevano quei momenti pacifici e di tranquillità con mio padre. Era uno di quei momenti in cui mi sentivo davvero bene, in pace, un po’ quando stavo rilassato con Bella. Sospirai. Bella…chissà se aveva dormito bene questa notte, in preda del mio piccolo diversivo euforico, non ero nemmeno riuscito ad andarla a trovare.

“ Pensi a lei, vero?”

Annuii sorridendo laconico.

“ è difficile stare lontani dalla persona che si ama, ma non impossibile.”

“ In teoria si, ma per me è differente.”

Mio padre non replicò, lasciando che mi sfogassi.

“ A volte, sembra quasi che provassi un dolore fisico nello starle lontana.”

Mi presi le ginocchia fra le mani, abbassando lo sguardo leggermente in imbarazzo nel confidarmi con Carlisle di quelle cose. Con Emmett era diverso, con lui tutto era così semplice ed ironico, ma con mio padre era tutt’altra cosa…avevo timore del suo giudizio, non perché fosse severo, ma perché la sua sincerità, a volte, sapeva essere più tagliente e veritiera di qualsiasi altra replica.

“ Mi sento così…indifeso e impotente in quelle circostanze, ma proprio io non…”

Sentii la sua mano gelida toccarmi la spalla destra e subito mi rilassai.

“ Non è una debolezza essere innamorati, Edward, anzi. L’amore è una cosa meravigliosa, il sentimento più bello che un essere vivente possa provare e io sono felice che tu l’abbia scoperto in Bella. E sono orgoglioso nel modo in cui ti stai comportando nei suoi confronti, nonostante le difficoltà che questo amore comporta. Bravo, figliolo.”

Carlisle era l’unico, oltre ad Alice, che chiamava Bella per nome, e questo mi riempiva di felicità, perché sapevo, ora più che mai dopo quel discorso che agognavo di sentire da settimane, che lui apprezzava, anzi, era orgoglioso di me. E queste sono le parole che ogni figlio vorrebbe sentirsi dire da un padre.

“ Grazie, papà.”

Gli dissi, commosso, ricambiando il suo sorriso raggiante.

“ No, non ringraziarmi, Edward. Anzi, grazie a te di rendermi felice con la tua felicità, perché è solo questo che un padre vorrebbe vedere riflessa negli occhi del proprio figlio. La luce della felicità.”

E detto questo, tornammo ad ammirare il sole splendente sorgere dietro le nuvole dell’alba rosate e dorate, come i nostri occhi in quel momento così perfetto, fra un padre e un figlio.

 

 

 

 

Angolo dell’autrice.

Ringrazio tutte coloro che hanno postato i loro commenti e hanno messo questa mia nuova storia tra i preferiti. Spero che vi sia piaciuta e che la apprezzerete anche nei prossimi aggiornamenti.

Ringrazio anche i miei lettori misteriosi, sperando che i miei scritti vi abbiano regalato almeno qualche emozione.

Bacioni vampirosi a tutti voi, e soprattutto bacioni vampirosissimi a:

 

Giunigiu95 ( grazie per averla commentata e inserita tra le preferite)

Noony ( grazie per averla inserita tra le preferite)

Dreaming_eclipse ( grazie ancha a te, per averla inserita tra i preferita e per averla commentata!)

Pink girl ( che ha commentato e messo tra le preferite tutte le storie di Twilight che io ho scritto! Grazie mille!! XD)

 

E, inoltre, grazie ancora alle cinque persone che l’hanno aggiunta tre le preferite:

 

Rita_Cullen

NeSsIeCuLlEn

Honey Evans

Egypta

Debblovers

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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