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Autore: _ter87_    26/10/2015    1 recensioni
quella voce ormai le faceva venire i brividi. Non la associava più all'amore della sua vita, ma al suo incubo peggiore. Deglutì, girandosi lentamente dopo aver preso il contenitore per la torta e stringendolo al petto guardò verso il ragazzo.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Cheerilee, Discord, Fluttershy, Rainbow Dash, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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Si avvicinò al suo tavolo, sedendosi senza nemmeno chiedere il permesso. << A quanto pare ci rivediamo >> aprì la conversazione, Rainbow inarcò le sopracciglia guardandolo stranita. << Di cosa parla? Chi è lei? >> disse, sperando di risultare convincente ma il ragazzi si piegò sul tavolo avvicinandosi pericolosamente al suo viso. << Dimmi dov'è Fluttershy, e non ti farò nulla >>, ma Rainbow rise in modo furbo e mosse l'indice della mano destra come a dire 'guardati intorno' e << vuoi davvero metterti a fare il gradasso qui dentro? >> poté quasi vedere le rotelle nel cervello di quel mostro ruotare finché non arrivarono ad una conclusione e lo vide sbattere il pugno contro il tavolo. << Non vincerai, lei è mia >> le disse prima di alzarsi. Guardò ora Sunset Shimmer, Rainbow, che però non la riconobbe e la salutò con una mano, divertita. Uscirono dal locale, nello stesso momento i due ragazzi sospirarono sollevato e Rainbow corse ai bagni a recuperare la ragazza che era nell'angolo accovacciata, completamente chiusa su se stessa ad uovo quasi con occhi spalancati e faccia bianca, doveva essersi spaventata a morte. Rallentò il passo, inginocchiandosi una volta vicino a lei ed allungando una mano a spostarle una ciocca rosa ricaduta sugli occhi ma la ragazza saltò allontanandosi da lei con uno scatto ed urlando 'non toccarmi, non toccarmi hai capito?'. La più grande rimase di stucco. Come poteva una persona essere così cattiva da lasciare un segno così indelebile su un altro essere umano? << Fluttershy..Shy, sono Rainbow. Discord è andato via, puoi venire su ora >> ma non sembrava volersi schiodare da quel pavimento, non sembrava voler smettere di piangere ma soprattutto, non sembrava voler essere aiutata. Tentò ancora lei ovviamente, ma tutte le volte si vide spinta via la mano. Non doveva arrendersi, era una ragazza piena di problemi e aveva bisogno d'aiuto, doveva sopportare. Ma non avrebbe sopportato in eterno così si rialzò in piedi dopo quasi un quarto d'ora e con le mani sui fianchi e la faccia arrabbiata la guardò, urlandole addosso 'ok, resta qui a marcire allora. Io me ne vado' dopo di che girò le spalle, prendendo per davvero le scale ma quando fu a metà; << Rainbow >> una vocina la chiamò. Sorrise. Tornò giù fin dentro al bagno e la guardò. << Scusami >> disse ancora lei nascondendo il viso in mezzo alle gambe strette al petto, << ho avuto tanta paura >> e riprese a piangere. A quella vista il cuore di Rainbow si strinse e sospirò accovacciandosi nuovamente ma abbracciandola stavolta e cercando per quando le era possibile, di farla sentire al sicuro. Dovette riuscirci in qualche modo perché la sentì calmarsi pian piano tra le sue braccia fino a smettere di piangere riprendendo il normale respiro ma non aveva notato lei gli occhi della più piccola sbarrarsi per un attimo, e non aveva notato nemmeno il rossore che si era momentaneamente impadronito delle sue guance solitamente rosee. Doveva essere stato un duro colpo per lei rivederlo così improvvisamente, senza preavviso. Avrebbe dovuto rivelarle che lei lo aveva già visto e che per quello l'aveva seguita? No, meglio non infierire ancora di più. Continuò in silenzio ad accarezzarle la nuca fin quando fu la più piccola a spostarla, rialzandosi lentamente in piedi. << Grazie >> le disse, asciugandosi intanto l'occhio destro con il dorso della mano e guardandola quindi con solo quello sinistro, la medesima mano era stretta al vestitino all'altezza del petto. Sembrava una bambina spaurita e la più grande piegò appena la testa di lato per guardarla, sorridendole. Le allungò la mano poi facendole segno di afferrarla, << torniamo su, dai >> disse in tono dolce facendo un passo verso di lei. L'altra annuì e timidamente prese la sua mano restando sempre con la sinistra al vestito. Sentiva il bisogno di aggrapparsi a qualcosa e quella era la cosa più familiare che conosceva, le mancava Cherilee, in quel momento come non mai. Decise che avrebbe raccontato la sua storia a Pinkie Pie, voleva cominciare una nuova vita e lo avrebbe fatto da lì, con i suoi nuovi amici.

La loro ordinazione ormai era andata persa, Rainbow acquistò qualche brioche e pagò mentre Fluttershy si perse a guardare le torte nel frigo. Erano così belle..

Si girò poi a guardare la più grande. << Ehi Rainbow, ti andrebbe una torta stasera? >> e come poteva lei dire di no? Con non poche difficoltà tornarono sulla moto, ancora pioveva per le strade della città ma ora era tutto libero ed avrebbero potuto tranquillamente raggiungere la palestra. Solo fuori la porta di quest'ultima a Fluttershy tornò in mente la telefonata con la fidanzata dell'amica e ancora quel senso di paura tornò ad impossessarsi di lei costringendola a caricarsi di tutte le buste della spesa e della torta. << Cosa fai? >> le chiese Rainbow ma non ottenne risposta. La più piccola iniziò a camminare con l'altra che le urlava da dietro di fermarsi senza ottenere nessun risultato almeno finché non le corse di fianco, afferrando due borse con la forza. Fluttershy si fermò per un momento girandosi verso di lei spaventata, come se dovesse trovarsi di fronte un rapitore, poi girò il viso in fiamme ed abbassò lo sguardo. << Scusa >> disse, << ma non voglio essere oggetto di litigi tra te e la tua ragazza >>. Rainbow rimase senza parole. Così era questo? Non poteva crederci, davvero pensava che Applejack potesse farle qualcosa? Ci pensò su. Beh, in effetti si, si era credibile. Non le rispose però ma arrabbiata prese a camminare verso l'ingresso con lei -con ancora il viso paonazzo- che le camminava di fianco guardando il pavimento sotto i suoi piedi. Ma più che avercela con lei però, si accorse di avercela con la ragazza all'interno dell'edificio. Sapeva che la più piccola era facilmente impressionabile ma nonostante questo faceva di tutto per farsi vedere in cattiva luce, e lei che le aveva comprato anche una torta!

<< Siamo noi >> urlò la ragazza per farsi sentire mentre Fluttershy tentò la fuga ma venne fermata dalla più grande che le fece un cenno di diniego con la testa, imponendole di restare lì fino all'arrivo di.. << Applejack >> che fortunatamente era ancora lì. Le si avvicinò subito per il solito bacio che l'altra ricambiò ma era nervosa, si vedeva. Guardò immediatamente Fluttershy infatti e fece per aprire bocca, forse per chiedere a lei ma Rainbow la fermò. Lei la guardò sconvolta, non se lo aspettava dalla propria donna ma si zittì seguendola quando questa la prese per un polso trascinandola via. Rimasta sola, Fluttershy ne approfittò per portare ciò che poteva in cucina per iniziare a sistemare. Si sentiva tranquilla ora, al sicuro, era nella sua nuova casa e lì nessuno le avrebbe fatto del male.....

 

<< E così è qui che sei, mia piccola Fluttershy. >> borbottò Discord dall'esterno, guardando la palestra. Un ghigno prese forma sul suo viso, ghigno che si trasformò in una vera e propria risata quando capì di averla nuovamente in pugno, e che presto sarebbe stata nuovamente sua. Le avrebbe fatto vedere cosa succede a chi cerca di allontanarsi da lui..eccome se le avrebbe fatto vedere.

 

Passò qualche giorno da quell'episodio. Applejack si era calmata, o almeno aveva tentato di farlo ma a volte scivolava su un nonnulla, e Pinkie Pie e David erano tornati. Nonostante Fluttershy avesse deciso di parlare con la ragazza non aveva ancora trovato un momento adatto -o meglio, il coraggio- per farlo. Le sembrava sempre così occupata e lei non avrebbe mai voluto disturbarla..

Era mercoledì. Quel pomeriggio avrebbero fatto la prima lezione in palestra con i famosi nuovo strumenti di cui tempo prima avevano parlato Rainbow e David, il proprietario nonché fidanzato di Pinkie. Per l'occasione fu invitata anche Fluttershy a guardare e, in caso volesse, partecipare. Non lo avrebbe fatto ovviamente, avrebbe significato spogliarsi, mostrare i lividi sulla schiena e no, non aveva nessuna voglia di farlo. Ma fato volle che fu proprio Applejack poco dopo a chiederle di partecipare e lei stava cercando di tenersela buona, non voleva avere nemici quindi dovette suo malgrado partecipare. I cinque minuti nello spogliatoio furono i più lunghi della sua vita. Per ogni pezzi di vestito che veniva giù, un nuovo ricordo doloroso affiorava nella sua mente. Come poteva essere ancora viva con quello che aveva subito? Come poteva lui essere ancora libero con quello che aveva fatto a lei ma sicuramente anche ad altre ragazze..si passò sospirando una mano sulla spalla dove aveva ancora la cicatrice di quella volta in cui le aveva lanciato il bicchiere addosso..

 

 

<< Fluttershy, perché la mia cena non è in tavola? >> dopo una lunga giornata di lavoro in pasticceria, Fluttershy avrebbe voluto solo andare a dormire senza pensare più ad altro ma Discord non era mai d'accordo. Lui saliva in casa dopo poche ore di lavoro e non faceva nulla lasciando le pulizie a lei e oltre questo, come se non bastasse, pretendeva anche la cena. Quella sera capitò un piccolo imprevisto in negozio che costrinse la ragazza a salire in ritardo e di conseguenza preparare la cena poco dopo. Non fosse mai successo. Discord iniziò a sbraitarle contro che 'come sempre devo fare tutto io', oppure 'sei una buona a nulla, non sai fare nemmeno le cose più semplici'. Quella sera però Fluttershy non resistette più. Insomma, era lei a mandare avanti tutto e doveva sentire certe cose? << Discord, la cena arriverà quando sarà pronta. Non mettermi.. >> ma non continuò mai la frase perché in quel momento un bicchiere la colpì alla spalla procurandole un profondo taglio che iniziò a sanguinare immediatamente e un attimo dopo anche il ragazzo le fu vicino e con un sonoro 'sciaff' la colpì in pieno viso facendola finire prima con la testa contro il mobile e successivamente lunga sul pavimento. << Ho detto che voglio la mia cena, ora >> ripeté il ragazzo guardandola ora dall'alto. Fece per alzare una gamba, probabilmente per darle un calcio quando la piccola lo bloccò per quanto le riuscì mormorando con voce tenue 'ok, ok te la finisco subito'

 

 

Tornata al presente sorrise tristemente ripensando a quel giorno, e a quelli a seguire. Ogni livido, ogni cicatrice era una lacrima o una nottata passata in bianco. Sarebbe mai passato tutto ciò? Indossò la tuta nonostante non volesse con tutte le proprie forze e tornò verso la palestra dove tutti stavano sicuramente aspettando solo lei. Sentì la voce di Applejack raggiungerla, 'finalmente ce l'hai fatta' disse, poi un silenzio tombale accolse la sua entrata in palestra. Alzò il viso per guardarli, e tutti stavano guardando lei Rainbow compresa, ma con un'espressione ben diversa.

<< Ok, non c'è niente da guardare qui >> la sentì poi dire girandosi a guardare gli allievi, << forza, riprendiamo >>. Rivolse allora lo sguardo all'altra ragazza che aveva anch'ella una strana espressione. Le si avvicinò. << A-Applejack, cosa..? >> ma non finì la domanda perché non appena la sua mano raggiunse la sua spalla strinse immediatamente gli occhi spaventata, urlando e scappando via terrorizzata. In un attimo Rainbow fu dalla sua ragazza, << che cosa le hai fatto, Applejack? >> le urlò, decisamente stufa di quella situazione. Ma, 'io non le ho fatto niente Rai' rispose lei, 'volevo chiederle come si era fatta quella brutta cicatrice ed ho appena allungato la mano, ma lei ha iniziato ad urlare e..' ma non sentì altro la ragazza perché corse verso lo spogliatoio. Come previsto la trovò lì, nascosta nell'angolino a piangere. Fu come un flashback per la più grande ma non ci pensò e si lasciò scivolare accanto a lei lungo il muro. << Ehi, zuccherino >> le disse, copiando la parola dalla fidanzata, << tutto bene? >>

Tirando su col naso la più piccola alzò lo sguardo e puntò gli occhi nei suoi. Scosse la testa volgendo subito dopo lo sguardo alla propria spalla sinistra e sospirando, riprendendo a piangere. Era impossibile, impossibile..non sarebbe mai passato quell'inferno. Vennero raggiunte poco dopo da Pinkie Pie che, informata da Applejack, era preoccupatissima per la nuova amica. Si era velocemente affezionata a quella ragazza minuta dai capelli rosa, non avrebbe permesso a nessuno di farle del male, mai. Ma quando entrò nello spogliatoio nemmeno lei riuscì a rimanere indifferente a quello che vide. Cicatrici, lividi, ematomi. Cosa le era successo veramente? Senza chiedere o dire nulla si aggregò alle due ragazze sul pavimento abbracciando Fluttershy, lasciando che si sfogasse contro la sua spalla. Lei e Rainbow si guardarono, la ragazza dai capelli arcobaleno annuì facendole capire di sapere, ma guardò poi la ragazza in lacrime, avrebbe raccontato lei quando si sarebbe sentita pronta. A gran sorpresa anche Applejack irruppe nello spogliatoio venendo però bloccata immediatamente da Rainbow che la spinse verso la porta. << Andiamo fuori noi, Apple >> le disse, seguendola anche lei fuori. << Ma io volevo solo.. >> tentò lei, ma l'altra non l'ascoltò. << Cosa? >> disse, << sapere come sta? Male, ecco come sta >> ma qualcosa nel tono di voce di Rainbow non era chiaro. Lei voleva solo sapere come stava la ragazza, aiutare se poteva, ma quella reazione la fece insospettire. Cosa c'era veramente sotto?

Guardò la sua ragazza dritto negli occhi, sperando di non trovarci quella verità che sospettava..

<< Rainbow, perché ti interessi così tanto di quella ragazza? >> presa in contropiede, la più grande non rispose. Aprì la bocca, forse per farlo, ma le parole non le uscirono così la richiuse, guardando Applejack ed eccola quella verità, che fece capitolare la bionda. Avrebbe voluto urlare, piangere, magari anche picchiarla ma non riuscì a fare altro che annuire. << Va bene >> disse, << ho capito tutto. Ora si spiegano anche molte cose >> disse queste ultime parole sorridendo amaramente e cercando di guardare ovunque tranne che verso quella che per lei era l'amore della sua vita. Ma era stata delusa, e forse nel modo peggiore di tutti. Da quanto tempo le piaceva quella ragazza? Sicuramente da tanto. Ricordava il loro primo incontro, cosa aveva detto? Aveva comprato la torta per il compleanno di David alla sua pasticceria. Allora..

Il suo cervello iniziò a lavorare duramente fin quasi a fumare.

Se i suoi calcoli erano esatti erano mesi che alla sua ragazza piaceva Fluttershy! Sospirò Applejack passandosi una mano sugli occhi, stanca. Era arrivata fuori e Rainbow non l'aveva nemmeno seguita. Bella considerazione..dopo tre anni passati insieme quella era la conclusione. Iniziò a dirigersi verso casa propria, sarebbe tornata in quella che condivideva con la più grande in un secondo momento, quando si sarebbe sentita meno tradita ed arrabbiata. Girato l'angolo però, successe qualcosa che non si sarebbe mai aspettata che le accadesse...

<< Applejack? Sei proprio tu? >> lei alzò il viso guardando avanti a se. Capelli biondi con ciuffo rosso, come avrebbe potuto mai dimenticarli. << Sunset Shimmer >> disse, guardando la ragazza di fronte a se negli occhi. << Da quanto tempo >>. Ma l'altra sorrise, sembrava sinceramente sorpresa e felice di vederla. La prese sotto braccio trascinandola via verso il primo bar. << Mio Dio, chi l'avrebbe mai detto! >> disse, iniziando a ridere quasi come fosse pazza. Il che era possibile, pensò la bionda. << Come stai? >> continuò l'altra. << cosa fai ora? >> la cornuta, avrebbe voluto dire. Ma alzò le spalle, guardandola appena mentre lei ordinava due caffè al cameriere. << Nulla, sono nell'impresa di famiglia >> non aggiunse altro. E poi lei sapeva che si occupavano di mele e se non lo ricordava problemi suoi. << Capisco >> rispose invece, poi si fece più avanti sul tavolino, intrecciando le mani e guardandola fisso, << e dimmi >> chiese, sembrava seria e super attenta ora. << Rainbow l'hai più sentita? >>

<< Beh.. >> cosa avrebbe potuto dirle ora? Si? No? Siamo state insieme ma l'ho appena lasciata perché a lei piace un'altra? << per..per un periodo ci siamo viste, e..sentite. Ma ora non più >> in fondo era una mezza verità, e poi chi era lei? Non aveva nessuna voglia di raccontarle i propri segreti. Arrivarono i caffè. Applejack mise nel proprio mezza bustina di zucchero di canna, troppo dolce non le piaceva e lo zucchero semolato le faceva venire la nausea. L'altra invece mise addirittura tre bustine, questo fece capire alla campagnola che non era abituata a bere caffè, proprio per nulla. Non bevve subito il proprio, restò a guardarla curiosa, voleva vedere l'espressione del suo viso quando avrebbe bevuto il primo sorso. Con sua sorpresa però non disse nulla, ma vide i suoi occhi guizzare per un attimo prima di tornare seri. Rise internamente. Sciocca ragazza, cosa voleva per davvero? << Sunset andiamo, cosa ti serve? >> disse di punto in bianco la ragazza guardandola con sospetto. Non sapeva proprio mentire. L'altra arrossì appena ma non abbastanza da far pensare ad Applejack di avere ragione. 'Niente' le disse, ma stava mentendo. 'Volevo solo sapere come stavate, tutto qui. Eravate molto legate, e allora', ma furbamente Applejack decise di non dire nulla, alzando appena le spalle. << Mi dispiace Sunset, non so proprio nulla >>. finì il caffè e si alzò, lasciandole una moneta da un euro sul tavolo. << Ora devo andare, alla prossima >> e lasciò il locale lasciando una nervosa Sunset seduta tutta sola. Ma non era sola, venne raggiunta poco dopo da un ragazzo, il suo ragazzo, che prese posto di fronte a lei. << Cosa ha detto? >> la ragazza lo guardò, ridendo appena. << Lei è furba, Discord. Di me non si fida >> rispose, finendo di bere anche lei il proprio caffè.

   
 
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