Never be alone


“Non te ne vai in giro a cercarti un altro, vero?” 
una leggera risata seguì la domanda rassicurandomi sulle reali intenzioni del proprietario della voce, non che avessi la coda di paglia, semplicemente da quando era partito mi sentivo troppo in colpa ad uscire troppo spesso e fare troppo tardi.
Anche se, a dirla tutta, qualsiasi cosa non comprendesse la sua presenza ormai riusciva ad entusiasmarsi quanto l’idea di essere inseguito da un branco di mostri meccanici e viscidi.
“Anche volendo credo che il portare scritto in faccia quanto mi manca il mio ragazzo mi renderebbe molto poco interessante agli occhi degli altri.”
Risposi con un tono di voce misto tra il dispiaciuto e l’infastidito.
“Buon per te, anche a distanza sai che posso controllarti mio caro Tommy”
“E tu sai che preferirei cento volte poter stare stravaccato sul divano con te accanto che guardi una di quelle serie che ti piacciono tanto piuttosto che uscire per non pensare al fatto che questo succederà di nuovo solo Dio sa quando.” Dissi mantenendomi imbronciato.
“Ti prometto che non passerà troppo prima che sarai costretto a sopportarmi di nuovo”  disse quasi in un soffio per non permettere alla tristezza di prendere forma.
“E’ diventato troppo anche ogni attimo di questa chiamata” seguii però io sulla scia della malinconia.
“Dovevo andarmene via per farti diventare un tipo sentimentale! Quasi quasi..”
Recuperò il tono divertito di sempre, di nuovo era lui il punto fermo tra di noi.
“Non azzardarti neanche a pensarlo!”
Passò ancora mezz’ora prima che staccassimo e ancora un’altra ora prima che decidessi di andarmi a preparare.
 
Sotto il getto dell’acqua mi fermai a pensare al periodo che stavo affrontando da quando  Newt aveva vinto quella maledetta borsa di studio e si era trasferito dall’altra parte del mondo (forse non proprio, ma di certo troppo lontano da me) potendo contare sul mio pieno appoggio. Si, perche in realtà mi ci era voluta una settimana buona, da che lui era già via, per realizzare che non sarebbe tornato a breve e per prendere le sembianze di in un vecchietto scorbutico ed incattivito.
Nel momento stesso in cui cominciai ad avvertire una fastidiosa stretta alla bocca dello stomaco ricordai anche per quale motivo mi fermavo a pensare a quella situazione molto raramente.
Dopo non molto, con in una mano le chiavi di casa e nell’altra il cellulare, risposi all’ultimo, per quella sera, messaggio del mio ragazzo augurandogli la buonanotte ed imboccai la stradina che mi avrebbe portato al punto d’incontro stabilito con il mio gruppo.
 
 
Solita serata. Solita discoteca. Solite persone.
Non che facessimo niente di speciale, un paio di drink (anche troppi per uno come me che regge l’alcol in maniera imbarazzante), qualche sigaretta, il cui numero era aumentato da quando non potevo tenera la bocca occupata con quella di Newt, e un giro in pista a far finta di saperci muovere.

2.47

Arrancai verso casa stanco al solo pensiero che il giorno dopo si sarebbe ripetuto perfettamente uguale.
Girai le chiavi nella serratura con una lentezza estenuante, la stanza era in perfetto disordine, esattamente come l’avevo lasciata.
Mi fiondai in bagno alla ricerca del pigiama – ultimo,simpatico regalo di Newt – che però avevo lasciato da tutt’altra parte.
Allora entrai in camera da letto, dove ad accogliermi ci fu un canzonatorio “Divertito, Thomas?” seguito da una leggera risata.

Nel giro di un attimo avevo ritrovato il mio pigiama, il mio ragazzo e la voglia di vivere.

Mentre saltavo sul letto riuscii soltanto a pensare a che giorno perfetto sarebbe stato il successivo.
 
..I know there are some things
we need to talk about,
and I can’t stay
so let me hold you for a little longer now.
 
 

 Uuue!
Io lo so che avete guardato il film e che siete morte/i alla scena del “Divertito Thomas?” e che avete pensato “speriamo che qualcuno ci scriva qualcosa perché si” ..esattamente come ho fatto io!! Ma visto che non ho trovato praticamente niente al riguardo in queste due settimane (di agonia) mi sono arrangiata e mi sono scritta una cretinata da sola ç_ç  Come sempre noto che scrivere cose “”felici”” non è proprio nelle mie corde ahah non mi sono potuta mantenere però, quella scena è stata suggerita da Satana ewe
Ah, non l’ho mai fatto ma visto che ultimamente la mia vita è 99% annoiarmi 1% cercare la forza di lamentarmi, lascio il mio twwwitter (non so creare collegamenti, preferirei comunicare con i segnali di fumo io quindi fate un po’ voi) @andiseefire, cosi se qualcuno volesse parlare dei newtmas, lamentarsi/annoiarsi in compagnia o anche solo offendermi per quello che scrivo (anche le paroline dolci non mi fanno schifo in linea di massima, eh) potrà scrivermi :)

Ciaaao <3