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Autore: bad93    27/10/2015    1 recensioni
In una chiesa, un personaggio misterioso, inginocchiato davanti all'altare, stava facendo una promessa. Accanto a lui, in silenzio, il parroco.
-Ho un desiderio e sono disposto a rinunciare a tutto pur di realizzarlo.-
-È davvero così importante questo tuo desiderio?-
-È la mia priorità assoluta. -
-E sei davvero convinto che rinunciando a ogni cosa lo realizzerai?-
-È l'unica via che posso prendere, non mi è concesso di scegliere. Anche se sarà doloroso, devo farlo e resistere. Sicuramente verrò odiato e qualcuno soffrirà molto a causa mia.- e sospirò amaramente.
"Già soffrirai parecchio, mi ero ripromesso di non fare nulla che potesse recarti dolore, ma purtroppo nella vita non sempre le scelte sono come le vorremmo; il mondo è cambiato rispetto a dieci anni fa. "
-La persona di cui parli è molto importante per te, non è così?
-Che intende dire? Io non intendevo riferirmi a una persona precisa.-
-Non è difficile da capire, mentre dicevi l'ultima frase ti sei rattristato, come se davanti a te ci fosse la persona di cui parlavi. Ti stavi già immaginando la sua reazione di fronte alla tua scelta. Quando ha iniziato ad essere importante per te? -
Tratto dal primo capitolo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 21: La resa dei conti
 
Il momento fatidico era ormai arrivato, Axel fremeva, più per la prova che attendeva lui che i ragazzi.
"Ora non posso più tornare indietro, gliel'ho promesso. Non sono mai stato così nervoso in vita mia, eppure la conosco da una vita, non dovrei avere nulla di cui preoccuparmi. Però lo stesso, non sono tranquillo; questa volta dovrebbe andare bene ci ho lavorato su per giorni. " si disse Axel cercando di calmarsi, mentre la partita procedeva.
-Ormai manca poco all'intervallo.- gli disse Austin
-Già.  Vediamo i prossimi sviluppi.  -
-Tutto bene?-
-Si. Tranquillo, stavo solo pensando.  Ho un po' di cose da sistemare. - rispose guardando verso gli spalti come se fosse alla ricerca di qualcuno.
-Chi cerchi?-
-Nessuno in particolare.- disse sbrigativo.
-Sicuro? Non è che cerhi una certa biondina?-
-No, non credo sia qui. Le avevo detto di non venire alla partita ma di guardarla da casa se proprio voleva seguirla.-
-Perchè?-
-Non è sicuro per lei, c'è molta gente. Per quello che so si trovava con la moglie di Byron e avrebbero guardato la partita assieme.-
-Capisco. Hai ancora paura?-
-Di cosa?-
-Del fatto che possano farle del male.-
-Quella l'avrò sempre, ma non posso rinchiuderla in casa, diciamo che sarei più tranquillo se non fosse più il bersaglio di nessuno. I pericoli a questo mondo ci sono sempre.-
-Vero, ma forse quando il torneo sarà finito non dovrai più preoccuparti di nulla.-
-Purtroppo non sarà così per me.-
-Come mai?-
-Te l'ho detto, ho un sacco di cose da fare. Peccato che per alcune il tempo non sia sufficiente.-
-Ti riferisci al piccolo?-
-In parte. E' una grossa responsabilità e una grossa prova, chissà se sopravvivo?-
-Si, dai. Non sei mica il primo padre al mondo-
-Eh già. Aspetta un atimo, tu come sai di questa cosa?!- chiese sorpreso
-Julia.-
-Come fai ad avere contatti con lei?-
-Cellulare.-
-E chi ti ha dato il suo numero?-
-Lei stessa. Cos'è mi fai il terzo grado?-
-E' mia sorella.-
-E allora? Prima o poi troverà qualcuno, guarda il lato positivo, meglio uno che conosci che un estraneo.-
-Vero, ma è ancora piccola.-
-Devo ricordarti cosa facevi tu alla sua età?-
-Io sono un uomo è diverso.--
-Allora pensa a Angie alla sua età-
-Erano tempi diversi.-
-Non centra, scegli chi tenere. O tua sorella o la tua fidanzata. E poi non sei tu che decidi, è lei che sceglie.-
-Lo so, ma non approvo comunque. E' ancora una bambina.-
-E' un'adolescente, e fidati è molto responsabile.-
-Dove siete arrivati?-
-A un paio di messaggi tranquillo. Non sono te.-
-Buon per te. -
-Tranquillo, ha detto che vuole prendere esempio da te e Angie.-
-Per cosa?-
-Boh, non lo so. Mi ha solo detto che vi divertivate molto, dice che dai raccconti vorrebbe provarci anche lei.-
-Quali racconti?-
-Di Angie. E' lei che racconta le vostre vicende.-
-Lo sospettavo. Ti avverto se la tocchi sei morto.-
-Tienitela pure, non rovino le famiglie io. E poi non è nemmeno il mio tipo, oltre che essere più  grande. Credo sia difficile da gestire una col suo carattere, come hai fatto a resistere tuttto questo tempo?-
-Cosa?...Riconosco che da piccola ne combinava, ma non è ingestibile. E poi sei più grande tu-
-No, io sono più piccolo.-
-Aspetta, di chi parli?-
-Di Angie.-
-Io mi riferivo a mia sorella.-
-Ah ho capito, beh quello dipende da lei, ma prometto di non prendere l'iniziativa finchè non sarà maggiorenne.-
-Ti devo uccidere ora?-
-No, grazie. Ci tengo alla mia vita, inoltre sei la persona meno indicata per fare certe minacce.-
-Perchè?-
-Curiosità, a quanti anni?-
-Non sono cose che ti riguardino. -
-Ti ho preso in castagna. Comunque certe ramanzine dovresti farle a lei non a me.-
-Le farò anche a lei stai tranquillo. Con tutte le storie che le racconta Angie altro che fantasie, è normale che farà di tutto per fare le stesse esperienze. Cosa che non deve succedere, siamo intesi?-
-Intesi. Ma non ho iniziato io, giuro.-
-Lo so, posso immaginare. Di un po’-
-Dimmi-
-Tu quanto sai?-
-Di cosa?-
-Sai a cosa mi riferisco.-
-Della tua vita privata?-
-Esatto.-
-Più o meno quello che sanno tutti. Forse qualcosa in più-
-Come sarebbe quello che sanno tutti?! Ah ho capito, dimentico sempre che all’epoca anche tu eri alla Raimon. Quindi conosci anche la storia del braccialetto e pettegolezzi vari.-
-Anche quelli si. Ma io credevo che con vita privata intendessi cose non di dominio pubblico.-
-Cioè? T..tu…sai…- disse imbarazzato e rosso in volto.
-So so. Non tutto nei dettagli, solo alcune cose.-
-Chi te le ha dette?-
-Indovina-
-Angie?-
-Julia-
-Dannata. Questa non doveva farmela.-
-Tranquillo io sono stato zitto. Come gli altri del resto, ma loro lo hanno saputo per vie traverse partite da Angie-
Axel sospirò pesantemente. –Alla fine non posso prendermela con nessuno, se le faccende le spiffera mia moglie io non farci niente, dopotutto siamo in due e quindi ciò che riguarda me in prima persona riguarda anche lei.- disse rassegnato.
-Aspetta un attimo mi sono perso un pezzo, da quando sei sposato?-
-Eh? Non lo sono infatti, perché me lo chiedi?-
-Hai detto moglie.-
-Eh? Sul serio? Mi sarò sbagliato, non farci caso, sono stanco e la mancanza di sonno unità allo stress gioca brutti scherzi-
-Non me la dai a bere, cosa bolle in pentola?-
-Nulla.-
-Certo come no. Era ora che ti decidessi, ce ne hai messo di tempo.-
-Come dici tu. Sembra che fosse scontato-
-Lo è sempre stato per tutti. L’unico che non se ne era accorto sei tu.-
-Nessuno sa come sarà il proprio futuro.-
-Vero, ma di voi due lo sapevano tutti come sarebbe andata.-
-Tutti sanno sempre tutto di me. Peccato che io non ne sia al corrente. –
-Tu ne sei al corrente, l’unica differenza è che non sei al corrente di ciò che sanno gli altri su di te.-
-Vero, questo è il difetto peggiore di Angie, ma dovrò conviverci.-
-Già. Allora a quando?-
-Non lo so, devo ancora dirlo a lei.-
-Capisco.-
-Andiamo, il primo tempo è finito.- disse avviandosi agli spogliatoi.
Lui fece lo stesso seguiti dalla squadra. Dopo dieci minuti le squadre rientrarono in campo, ma il Quinto Settore aveva cambiato tutti i giocatori della propria squadra, cosa che sorprese tutti i presenti. La partita riprese con la Raimon in svantaggio dopo pochi soli minuti; fortunatamente poi rimontò e vinse il torneo. Alex Zabel fu deposto dalla carica di Grande Imperatore e al suo posto salì Silmur Hillman che eliminò il calcio regolamentato.
-Axel, alla fine sei tornato. In ritardo come solito.- lo salutò Mark tendendogli la mano
Lui la prese – Non sono sempre in ritardo, non in tutto almeno-
-Vero, in alcune hai fatto prima tu di altri. Anche se alcune cose potevi farle prima.-
-Di che parli? L’unica cosa che tu hai fatto prima di tutti è sposarti. E ti è mandata bene.-
-Perché?-
-Beh, ti è andata bene che hai trovato la donna giusta al primo colpo.-
-Anche tu l’hai trovata, da un sacco e prima di tutti,. Semplicemente non hai mai voluto fare il passo, però sei il primo di noi a diventare padre, o sbaglio?-
-Non posso dire che sbagli, ma nemmeno che hai ragione; c’è anche Byron in ballo. Non si sa chi nasce prima.-
-Cosa? Anche Byron?!-
-Non lo sapevi?-
-Credo che Nelly mi abbia detto qualcosa, ma non la ascoltavo.-
-Eri troppo concentrato sulla partita.-
-Già. Maschio o femmina?-
-Che ne so.-
-Come sarebbe? Saprai se è maschio o femmina.-
-Al momento no. E’ ancora troppo presto, così dice lei.-
-Capisco. Beh non ci resta che aspettare. Ma tu quando hai intenzione di sistemare le cose?-
-Quali cose?-
-Tra te e Angie. Ora che aspettate un bambino, a maggior ragione devi sistemare la faccenda prima che nasca. –
-Lo so, tranquillo ci ho già pensato. Solo non so se sono pronto.-
-Ce la farai.-
-Non conosci Angie. Sa essere esigente certe volte e su certe cose. –
-Davvero? Quindi è per questo che hai fatto una figuraccia dieci anni fa?-
-Tu come lo sai? Te lo ha detto Nelly?-
-In verità un volantino.-
-Un volantino? Giravano volantini su di me all’epoca?-
-Credevo lo sapessi. Non so chi li mettesse in giro, di certo non uno della scuola. Inoltre erano scritti male, e alcuni kanji erano sbagliati. Per questo tutti hanno pensato a uno scherzo, anche se le foto erano vere.-
-Credo di sapere chi sia, ma non posso nemmeno vendicarmi. Vabbé ormai la frittata è fatta, ora l’unica cosa a cui devo pensare è il futuro. –
-Bravo. Che ti importa del passato e di cosa girava su di te alle medie.-
-Invece mi importa, puoi star certo che verrò a capo della questione.- disse allontanandosi.
“Ora è il momento della verità, spero vada tutto bene. E soprattutto che non mi tiri brutti scherzi, già era imprevedibile prima, figuriamoci ora che è incinta. Poi dovrò fare un bel discorsetto sia a lei che a Julia, ne ho piene le scatole che mi violino sempre la privacy. Non so quale delle due sia più pericolosa. Ora pensiamo a quella faccenda, il discorso può aspettare.” Pensò mentre era alla guida.
 
 
Continua…
 
 

 
  
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