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Autore: Seleirwin_95    28/10/2015    0 recensioni
Charlotte Alice Lynch è una normale ragazza di 17 anni che vive a Sidney con i suoi genitori e con suo fratello Chris;è una di quelle ragazze che non ci tiene a stare al centro dell'attenzione anche se a scuola è abbastanza popolare per via di suo fratello,la sua vita è sempre la stessa ruota che gira all'infinito,solite amicizie,solite uscite,soliti fratelli rompiscatole,solite giornate,soliti sogni nel cassetto...come ogni ragazza della sua età anche lei ha il suo punto interrogativo,anche se il suo non era né un classico dilemma adolescenziale né una stupida domanda sul senso della vita,anzi,il punto interrogativo di Charlotte era abbastanza concreto,e aveva un nome ben preciso,Michael Gordon Clifford.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SEMPRE LA STESSA STORIA....

 

 

 

 

 

Adolescenza secondo il dizionario:

 

periodo della vita che va dai 13 ai 19 anni,dove avvengono importanti cambiamenti psicologici e fisici che portano dalla pubertà fino all' età adulta

 

 

Adolescenza secondo Charlotte Alice Lynch:

 

grandissimo periodo del cazzo.

 

 

 

Correvo in prato rosa mentre mangiavo un leccalecca,in quel momento potevo sembrare Heidi nel paese dei dolci con le caprette di zucchero filato,arrivai fino al fiume di cioccolata e vi immersi un dito e quando alzai la testa verso il cielo vidi un unicorno blu venirmi incontro e.....

 

-CHARLIEEEEEEEEEEE!-,mi svegliai di soprassalto mettendomi a sedere sul letto,oh,era solo un sogno,addio unicorno blu e paese dei balocchi..-CHARLIEEEEEE TI VUOI MUOVEREEEE-odiavo quando mia madre urlava per tutta la casa cercando di svegliarmi,-ECCO SONO SVEGLIA!-urlai per farmi sentire e cercai di connettere il cervello per fargli ordinare ai miei muscoli di muoversi;uscii dalla mia camera e mi diressi in bagno stile zombie e mi sciaquai la faccia con l'acqua fredda per tentare di svegliarmi,maledetto chi si era inventato che la scuola dovesse iniziare alle 8 di mattina;aprii l'armadio e presi dei jeans skinny neri,una canotta bianca stretta e la camicia a quadri nera e blu,misi le mie amate all star nere e mi misi un po'di matita ed un velo di eyeleiner e scesi in cucina,-era ora Charlie sbrigati che farai tardi-   - ciao anche a te mamma-dissi ironica mentre prendevo il mio solito muffin e recuperavo lo zaino buttato da qualche parte, -non aspetti chris?-    -non ero in ritardo?- mia madre alzò lo sguardo e mi fulminò con gli occhi,infondo non era un problema mio se mio fratello ci metteva ore a prepararsi per cercare di tener su il ciuffo biondo con ogni metodo conosciuto,e poi ero veramente in ritardo,quindi salutai velocemente mia madre ed uscii,misi una mano in tasca e tirai fuori le cuffiette,almeno mentre mi dirigevo in quel luogo di tortura la voce di Avril Lavigne mi avrebbe fatto compagnia.

 

 

Feci appena in tempo a mettere piede nel cortile della scuola che subito sentii strillare il mio nome -Charlieee!!-alzai la testa per vedermi venire incontro una massa di capelli rossi coperti per una piccola parte da un cappello nero,-Emily!-ci abbracciammo stritolandoci a vicenda,Emily era stata la mia migliore amica dall'inizio delle superiori,eravamo inseparabili,nessuno riusciva a capirmi come lei,  - allora che mi racconti?- mi disse mettendomi una mano sulle spalle mentre ci dirigevamo all'interno della scuola, -cosa vuoi che ti dica Emy?Sai più cose tu di me che io stessa- risi contagiando anche lei  -già questo è vero,a malapena sai come ti chiami -rise mentre io alzavo gli occhi al cielo -hey ragazze!-,  -Jonathan!-urlammo insieme mentre andavamo incontro al moro abbracciandolo, -avete visto Logan?-   - no non ancora-rispose Emily,prima che Jonathan potesse dire qualcosa la campana suonò e fummo costretti ad entrare,era martedì e alla prima ora non avevo nessun ora in comune con i miei amici,quindi ci salutammo e ci separammo ognuno diretto in un aula differente.Misi il telefono in silenzioso e mi diressi verso l'aula di letteratura,quando qualcosa,o meglio qualcuno, tra quel via vai di ragazzi attirò la mia attenzione.....all star nere,pantaloni stretti neri strappati alle ginocchia,maglietta dei blink-182,felpa nera con il cappello tirato su solo su metà testa cosi da far fuoriuscire il ciuffo rosso,occhi verdi indecifrabili,in una parola Michael Gordon Clifford.

 

Se ne stava appoggiato all'armadietto con la schiena e le mani in tasca mentre parlava con i suoi amici,scherzando e ridendo,Michael Clifford era il classico ragazzo popolare a cui va dietro a lui e ai suoi amichetti, l'intera squadra di cheerleader,era odioso,strafottente,bisbetico,deficiente...insomma,era Michael Clifford,ma proprio da qui partiva la mia domanda,chi era in realtà Michael Gordon Clifford? non che io fossi una di quelle che gli moriva dietro nemmeno fosse dio sceso in terra,però mi era nata questa curiosità da quando per caso lo avevo visto nel cortile nella pausa pranzo,dove puntalmente spariva,io ero solo andata a prendere un po'd'aria dopo un odiosa verifica di matematica che mi aveva mandata all'esasperazione mentre gia vedevo il mio 4 in pagella, lui se ne stava lì seduto sotto un albero con le cuffie nelle orecchie mentre fissava il vuoto,e per la prima volta non mi era più sembrato Michael Clifford,lo vedevo per la prima volta con occhi diversi,lo vedevo solo come Michael,un normale ragazzo di 19 anni che frequentava la mia scuola;ed ecco da dove erano partiti i miei dubbi il problema era che Michael si comportava così solo quando era solo,cioè quasi mai,quindi non ebbi modo di andare più a fondo alla cosa,anche se devo essere sincera,era ormai da un anno che ogni volta che vedevo il suo ciuffo rosso o i suoi occhi verdi magnetici quel pensiero di un Michael diverso,riaffiorava nella mia testa;mi scossi dai miei pensieri tornando alla realtà e archiviando l'argomento Michael,che non sarebbe stato molto utile durante la lezione di letteratura,continuai a camminare indifferente cercando di non guardarlo mentre rideva con quei 3 dementi che su per giu erano uguale a lui,ma quando gli passai accanto fu più forte di me e con gli occhi saettai verso di lui e poi tornai al corridoio,certa del fatto che sicuramente non avrebbe fatto caso ad una comune mortale come me,anche se per un attimo,ma sicuramente era stata solo un impressione della mia ferrida immaginazione,mi sentii il suo sguardo su di me,ma ovviamente non mi girai anche se morivo dalla voglia di farlo,non ci tenevo a fare la figura della stupida con tutta la compagnia cantante cosi lasciai che a girarsi fu solo Ashley Lynn Williams,alias la capo cheerleader,che andava dietro a tutti e quattro da quando il mondo ne ha memoria,mentre l'unico posto dove io mi girai fu verso l'aula di letteratura dove mi aspettava l'inizio di una tortura infinita accompagnata dai poeti del settecento e dalle loro crisi di depressione.

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO DELL'AUTRICE

 

HEY EVERYBODYYYY!!!    (avete visto il video vero?!)

eccomi qui con quest'altra FF che avevo in mente già da tempo e che finalmente ho deciso di scrivere,vi avverto che i capitoli non saranno tutti cosi corti,questo era una specie di "prologo"...comunque spero che la storia vi piaccia e se proprio non avete niente da fare mi fareste  molto felice se lasciaste qualche recenzione positiva o negativa è uguale mi farete felice lo stesso!      Ciao a tutti e grazie in anticipo per aver letto ; )

 

 

al prossimo aggiornamento!

 

 

Selexx

   
 
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