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Autore: Daeva    08/03/2005    0 recensioni
Ecco il mio simpatico Crossover/AU, ambientato nell'immaginaria NegaCity, metropoli ultramoderna tra il Blade Runner e Neon Genesis Evangelion o__O
Allora, essendo un Crossover utilizzo personaggi da varie serie, eccovi di seguito l'elenco dei coloro che ho usato e ho intenzione di usare:
Rei Ayanami, Shinji Ikari, Asuka Langley, Gendo Rokubungi, Kozo Fuyutsuki, Ritsuko Akagi } Neon Genesis Evangelion
Lain Iwakura, Masami Eiri } Serial Experiments Lain
Motoko Kusanagi } Ghost in the Shell
Kenji Asai } Eden
Conseguentemente utilizzo anche tratti e spunti da tutte queste serie per arricchire il tutto... Mi sembra poi corretto citare, per l'ispirazione, sia 'Dark Minds' (il comic di Pat Lee) che il film 'The Cell'.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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MENTAL SIEGE -- Rearranging
"Seasons change as times goes by
When tears are cried, they always dry
A change be made, to understand
that I'll find my promised land.."


Layer 2 -- Rearranging
Arrechi mai danno a te stesso per gli errori commessi?

-Composizione.-
-Verifica ID-
-Verifica password in corso.-
-Connesso al Wired-

"Hello."

-Senti Ayanami..Tu come vivi la sofferenza?-
-Ikari, ti sembra il momento di metterti a fare il filosofo, questo? Siamo in missione. Fai quello per cui vieni pagato.-
-...-
-...Non percepisci niente?- insistette Rei.
-Eh? Ah, no, il rilevatore non percepisce nulla...-
-Mh, ok, allora spostiamoci da quest'area.-
I due iniziarono a camminare. Shinji si limitava a seguire Rei.
-E' strana questa realtà virtuale...-
-Siamo qui perchè tu sei un umano, per renderti le cose più facili. O almeno, per darti un'utilità.-
-Sì, sì, lo sò... Ma tu non ti stupisci di nulla, Ayanami?-
-Di che dovrei stupirmi? Tutto quello che vedi qui è frutto di un codice sorgente che stò analizzando...Percepisci niente?-
-No. Tieni davvero molto alla cattura di Seele, eh?-
-Ovvio, è il mio lavoro. Io sono stata creata esclusivamente per questo. In me c'è spazio solo per questo.-
Shinji tacque.
Poi riprese -E' un pò triste, non trovi?-
-Perchè mai?-
-E' come se vivessi a metà.-
No, vivo per intero. Voi uomini vivete tutto a metà.> -Che intendi dir..- ma fu interrotto dal lampeggiare del rilevatore.
-Un'imperfezione nel protocollo! Eccola!- urlò Shinji.
Rei puntò lo smagnetizzatore -Dove?-
Una razza gigantesca fuoriuscì dal cielo, sovrastando i due agenti che caddero rovinosamente a terra fra la sabbia a causa dell'onda d'urto.
-SPARA!- implorò Shinji.
Rei premeva freneticamente il grilletto da dieci secondi, ma i colpi non avevano effetti su Seele.
-Cazzo!- urlò Rei sbattendo un piede.
Shinji tremava come una foglia al solo pensiero che ciò che era accaduto tre giorni fa potesse ripetersi.
-Cambiamo livello, qui non gli facciamo nulla!- disse allora Rei facendo comparire davanti a sè un quadro luminoso sul quale iniziò a premere pulsanti invisibili.
-Eh?- mormorò Shinji, prima di essere scaraventato nelle profondità marine.
-Eccola!- indicò Rei, lanciando un colpo.
La creatura si avvolse su sè stessa, trasformandosi in una vipera.
-Mh, presto!- fece Rei gettandosi alla rincorsa della creatura.
-Ayanami, aspetta! DOVE VAI!?-

"Non fidarti mai degli altri."
"Devi contare su te stesso."
"Solo te puoi essere una priorità per te stesso."
"Gli altri possono parlare per esperienze, ma non sono te."
"Non sopravvalutare mai gli altri nella tua vita."
"Considerali per ciò che sono: ombre con cui tuo malgrado sarai costretto a scontrarti."

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-Il rapporto, Ayanami?- chiese Fuyutsuki con tono greve.
La ragazza da quando era entrata nell'ufficio del Direttore era rimasta seduta con le gambe aderenti al petto, in completo silenzio.
-Rei?- la interpellò allora Rokubungi.
Non ottenendo una risposta si voltò costernato verso il Direttore -Se me lo permette la porto in laboratorio. Leggerò direttamente la sua memoria.-
Rei rimase immobile.
-No, voglio che lo dica lei... Insomma, è perfettamente in grado di esprimersi da sola!- urlò Fuyutsuki battendo i pugni sulla scrivania.
Rokubungi lo guardò con compassione.
Rei distese le gambe, e alzandosi andò verso il dottore.
Poi si voltò disperata verso Fuyutsuki -Oggi alle 09 punto 35 del mattino, io e l'Agente Ikari abbiamo intrapreso una nuova azione svolta al ritrovamento dell'entità Seele nel Wired. Dopo una mia iniziativa personale, ho udito un urlo alle mie spalle e ho perso di vista l'agente Ikari. Mi sono sconnessa rapidamente e mi sono voltata all'interno dell'Evangelion per controllare la situazione dell'agente, che era situato alle mie spalle.- Rei prese fiato, mentre Rokubungi le poggiava una mano sulla spalla -Allora mi sono resa conto che l'agente Ikari era sparito.-

Silenzio.

-Secondo lei, dottore?- chiese dunque Fuyutsuki.
-Ne deduco che Ikari è stato scollegao nel mondo reale. Forse è stato rapito...Ma perchè?- si domando Rokubungi.
-No..- mormorò Rei.
-...E' stato Seele a prenderlo.-

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"Ho paura."
"Qui non posso percepire me stesso, quindi ho paura."

"Un'altra cosa che diamo per scontata: noi stessi."
"Quando con per 'noi stessi' intendiamo quel limite invalicabile conosciuto come il nostro corpo."

"Come è la vita, quando non ne sei più spettatore?"

"Forse è per questo che la morte fa così paura.."
"L'ansia di separarsi da quella certezza che è il nostro corpo."
"Ho sempre disprezzato il mio corpo."

"L'ho sempre considerato inutile."
";Ma adesso che non posso sentirlo..."

"...Ho paura."

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Beh, non c'è nessuno a darmi il benvenuto?

Questo pensò la rossa ventiquattrenne, mentre scendeva le scale mobili degli Arrivi Internazionali, all'Aeroporto di NegaCity.

Invece, dopo pochi secondi si vide arrivare incontro alcuni uomini vestiti di scuro.
-Asuka Soryu Langley? Dalla Seconda Divisione tedesca?- chiesero con tono abbastanza distaccato, mostrando i tesserini di riconoscimento.
-Ah-ah.- annuì la ragazza con arroganza.
-Ci segua.-
-Certo.-
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-E' tutta colpa mia...- mormorò Rei mentre con la schiena curva si faceva controllare i soliti circuiti da Rokubungi.
-Ti stai dando la colpa di qualcosa? Incredibile.-
-Non mi diverte, dottore.-
-Non sei stata programmata per divertirti.-
-E per sentirmi in colpa, sì?-
-Probabilmente non ti senti in colpa per niente.-
Rei si voltò furiosa verso l'uomo.
Rokubungi non diede molta importanza a quello sguardo tinto di cremisi, pieno d'odio, tuttavia interruppe il suo lavoro, per non rischiare di manomettere qualcosa dopo lo scatto della ragazza.
-Stai facendo finta.- si limitò a giustificarsi seccato.
-Il fatto che sia un organismo per la maggior parte cibernetico le fa scartare a priori l'idea che possa provare sentimenti come gli altri? Le ricordo che il mio corpo è pur sempre sviluppato su una matrice biologica umana!- sbottò la ragazzina.
-Sì, ma il tuo cervello non è organico, e di conseguenza è parzialmente escluso che tu possa provare 'pena', 'dolore', o 'amore' se non specificato nei dati del tuo mainframe.-
-Lei è un mostro, dottore.-
-Ti ho progettato e creato su disposizioni estranee alla mia volontà. Lo sai: devi essere una macchina efficiente, non una brava ragazza. Questo ci aspettiamo da te.-
Rei si tranquillizzò, voltandosi nella sua posizione iniziale, per permettere a Rokubungi di lavorare.
-Grazie.- disse l'uomo.
Rei annuì col capo.
-Senta dottore...-
-Mh?-
-Ikari, prima di sparire mi aveva fatto una domanda...-
-...-
-Mi aveva chiesto qual'è il mio rapporto con la sofferenza.-
-...E tu che hai risposto?-
-Ho tagliato corto eludendo il discorso. Effettivamente, non credo avrei saputo come rispondere.-
Rokubungi sorrise.

Silenzio.

-Sà, dottore?-
-Cosa?-
-Mi piacerebbe avere mal di pancia, qualche volta.-

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-Quindi lei è l'agente Soryu Langley, della Seconda Divisione tedesca?- chiese Fuyutsuki osservando i documenti d'identità della ragazza.
-Dannazione, ma fate tutti la stessa domanda?- rispose lei, accavallando nervosamente le gambe e iniziando ad agitare il piede.
Fuyutsuki tacque.
-Avete detto che vi è necessario il mio aiuto. Qual'è la mia missione, dunque?- chiese quindi la rossa.
Fuyutsuki incrociò le dita delle mani per poi poggiarvi il mento.
-Beh?-
insistette Asuka preoccupata dallo sguardo del Direttore.
-Un nostro agente si è dissolto nel Wired.-
Asuka trattenne una risata -E' stato così stupido da accedere nel Wired con la faccenda Seele? Perchè gli avete permesso una cosa simile?-
-Era in missione.-
-Ah, capisco. Fate scandagliare il Wired da un misero umano, adesso?-
Fuyutsuki non trattenne un'occhiata di disprezzo -E' questo il modo con cui si rivolge di solito ai suoi superiori?-
Asuka fece aderire la schiena candida allo schienale del sedile -Mi scusi, sono una ragazza molto cattiva.-
Il Direttore dubbioso continuò nella sua spiegazione -L'agente Ikari era di supporto all'agente Ayanami, che per l'appunto, è quasi completamente un cyborg, e di solito è addetta a queste funzioni.-
-Capisco... Questo Ikari era dunque un semplice mezzo atto a disturbare la percezione delle onde auree del cyborg.-
-Esattamente, Agente Langley.-
-Ma siete sicuri che sia stato..Dissolto nel Wired? Cioè, è un'ipotesi parecchio stravagante.-
-Abbiamo la registrazione della telecamera in funzione nella Gabbia dell'EVA. Vuole dare un'occhiata?-
-Sì.-
Fuyutsuki porse la lastra lucente all'agente.
-Visionerò stasera.- concluse la ragazza inserendo l'oggetto nella sua borsetta.
-Pensa di poterci aiutare?- chiese il Direttore mentre la ragazza si alzava dal suo sedile.
-Ovviamente. Io sono una professionista.- sorrise Asuka prima di uscire dalla stanza.

--------------------------------------------


-Sei pronta a conoscere la tua nuova collega?- chiese Rokubungi mentre accompagnava Rei nell'ufficio del Direttore.
-Ah, è una femmina stavolta.-
-La cosa non ti và bene?-
-Oh, no. Solo, avevo letto da qualche parte, che di solito le donne assumono tra loro comportamenti piuttosto spiacevoli.-
-Reeeei...-la rimproverò anticipatamente Rokubungi.
-Non si preoccupi. Deve essere stata l'influenza di Ikari.-
-..Un effetto così devastante dopo soli quattro giorni?-
-...-

-Siamo arrivati.-
Rokubungi battè sulla porta chiedendo il permesso per entrare.
-Fatevi pure avanti.-

La stessa identica scena di cinque giorni prima.
Solo che stavolta ad attenderla c'era lei.
E già dal primo sguardo, Rei capì che non sarebbe stata una convivenza semplice e piacevole come quella con Ikari.

-Agente Langley, le presento Rei Ayanami, con cui dovrà lavorare a stretto contatto in questo periodo.-
Le due si sorpresero.
-Ma non dovevo cercare il dispers..Aehm, l'agente Ikari?- chiese stupita Asuka.
-Stavo conducendo l'operazione Seele con Ikari.- sottolineò Rei.
Rokubungi fece un'espressione sconsolata.
-E' chiedervi troppo di condurre le due missioni in parallelo?- chiese Fuyutsuki.

Silenzio.

-Per me è uguale.- si rassegnò Rei.
Se ciò servirà a ritrovare Ikari.
-Sò adeguarmi.- constatò Asuka.

-Bene- disse compiaciuto Fuyutsuki alzandosi dalla sua scrivania, mentree Rokubungi rimaneva alcuni passi dietro di lui, in penombra.

-Da questo momento, siete una squadra.-

--------------------------------------------


L'agente Langley era da parecchio chiusa nella sua stanza, nel blocco 6.
Non faceva altro che rimandare indietro a ripetizione la registrazione dell'incidente.
Indietro-Play, Indietro-Play, Indietro-Play, come fosse ipnotizzata.

-Ma che diamine è successo?-

Indietro, Play.
Senza audio, per non disturbare la percezione.

Ikari si agita.
Allunga un braccio, probabilmente verso Rei durante la simulazione.
Uno strano scatto nel suo corpo, simile a una convulsione.
E nel fotogramma successivo, Ikari non c'è più.

Stop.

-...-
-Al lavoro.-

--------------------------------------------


-Era da tanto che non dormivo qui.- mormorò Rei.
-Già, probabilmente da quando eri una bambina.- constato Rokubungi assonnato.
-Dottore..-
-Mh?-
-Ritornando alla faccenda di oggi...-
-... Non sei stanca?- la implorò Rokubungi.
-..Io non provo pentimento per ciò che ho fatto...Forse neanche dolore.- continuò Rei senza dare importanza al dottore -..Ma ciò che ho fatto, non lo trovo giustificabile. Ho commesso un errore, e lo riconosco. Ma se non sono in grado di provare dolore e pena per le mie azioni sbagliate, cos'è questo disagio che provo?-
-Disagio, appunto. Hai perso un collega e questa è riconosciuta dal tuo mainframe come un'azione sbagliata.- sussurrò Rokubungi, mezzo addormentato.
-..Si stà addormentando, dottore?-
-Sì, lo vorrei tanto. Puoi tacere adesso, Rei cara?-
Rei sorrise, e strinse il dottore, poggiando la testa sulla sua schiena.
-Mh.- annuì.

"...But in the End it all stays the same
No changes made no lessons learned"
   
 
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