Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Peanuts_e_Chocolate    28/10/2015    2 recensioni
Summer Arclight, studentessa di 17 anni all'Accademia di Heartland City, svolge una vita normalissima. Il suo tempo, suddiviso tra scuola e amici, scorre placidamente, facendole spesso dimenticare di essere diversa dai suoi compagni. Come la sua malattia le pone dei limiti a livello fisico, così l'invidia la ostacola nel tentativo di raggiungere appieno la serenità con se stessa, rendendola sempre meno sicura.
La sua vita cambia nel momento in cui incontra Umiko, rendendosi finalmente conto della sua condizione: destinata ad amare e a lottare senza mai scoprire se il suo sentimento sarà corrisposto.
Quando però l'oggetto del suo grande interesse ha gli occhi dell'oceano, la situazione si complica, forzandola a scegliere se far morire la passione che divampa nel suo cuore o giocarsi il tutto per tutto.
(Tematica delicata al capitolo 4)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rio, Ryoga/Shark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chocolate-sama’s corner:

Noto con piacere che nel capitolo precedente abbiamo raggiunto ben 4 recensioni! Che record!

Sono molto entusiasta che abbiate lasciato le vostre opinioni e vi prego di continuare così. Devo dire che l'angolino della mia collega nonché miglior consigliera del mondo Peanuts-senpai ha avuto un notevole successo! Vuol dire che glielo dovrò far fare più spesso. 

Non vi faccio anticipazioni di nessun genere, vi lascio alla lettura e spero che possa essere di vostro gradimento.

Capitolo 6: Revenge

 

Summer era sdraiata sul suo letto, beandosi del silenzio che aleggiava in tutta la casa. I Kamishiro erano rimasti a scuola per concludere i corsi della giornata: normalmente sarebbe rimasta a scuola ad aspettarli, magari passando un’oretta a studiare o a leggere qualcosa in biblioteca, ma dato che erano passati otto giorni da quell’avvenimento ancora non se la sentiva di rimanere nell’Accademia.

 

Solo quella mattina l’Arclight aveva avuto il coraggio di tornare a frequentare le lezioni, sotto lo sguardo rammaricato di qualche studente. La ragazza aveva persino avuto l’onore di parlare con il presidente del comitato studentesco, Jinguji Mamoru, che teatralmente si era inchinato, scusandosi con lei per quello che le era successo in sua assenza. “Se quel giorno fossi rimasto a scuola, invece di tornare a casa a studiare, sarei intervenuto per difenderla…” Aveva spiegato, mostrando una notevole espressione corrucciata. “Non si angosci, Presidente. Ormai è una cosa passata e mi auguro che non accada a nessun’altra un’umiliazione del genere.” Rispose con maturità la bluette “Suvvia, Arclight-sama, mi conosce fin dall’anno scorso e mi chiama ancora presidente?!” “È vero, ma come la dovrei chiamare? Comunque Arclight-sama è un po’ troppo formale, che ne dice di chiamarmi semplicemente Summer?” “Solo se avrò il piacere di essere chiamato Mamoru-kun.” aveva dichiarato, facendole l’occhiolino. Le altre ragazze sarebbero state colte dalla sindrome di Stendhal per un atteggiamento così raro di Mamoru, ma la ragazza dagli occhi color miele si limitò a sorridergli e ad augurargli buona giornata, sperando in cuor suo che la sua sarebbe finita presto.

  

I suoi occhi vagarono per la camera, fissando spesso il deck appoggiato sul comodino. Fino a qualche minuto prima era rimasto nella cartella e in tutta la mattinata scolastica era stato mostrato solo a Fuya, con il quale aveva pranzato e passato insieme le due ore di buca, facendosi dare vari consigli che la ragazza aveva ritenuto preziosi.

 

Il ricordo di quello che le era successo poco più di una settimana fa era ancora vivo nella sua mente. Nuove lacrime si formarono quando sentì le sue stesse grida, mischiate alle risatine maligne di Viper e delle altre arpie. A tratti credette di non potersi muovere, credendo di avere la stretta presa di quelle ragazze.

 

“Sono davvero pronta a guardarla negli occhi senza che perda l’uso della ragione per la rabbia? Sono davvero pronta a utilizzare la mia intelligenza per umiliarla? Sono davvero pronta ad affrontare la mia paura di fallire? Quando l’affronterò, so che non sarò sola. Fuya-kun mi ha promesso che sarebbe venuto ad assistermi e a supportarmi se avessi avuto bisogno…So che in una lotta corpo a corpo non avrei nessuna speranza, allora perché mi sono appesa all’idea di sconfiggerla in un Duel Monster? Se era amica di Shark, doveva essere molto brava nei duelli. Dovrei quindi tirarmi indietro e aspettare?” La risata dell’albina, che riecheggiava da tempo nella sua mente, vennero interrotti da una chiamata sul suo D-Gazer. “Summer?” proferì lui appena udì la voce della ragazza. “Volevo avvisarti che sto uscendo ora di casa e che sto andando a prendere la moto che è in garage. Dammi le coordinate e passo a prenderti. So che non sei molto lontano da dove abito io, quindi dovrei arrivare nell’arco di 5-10 minuti massimo.” L’Arclight fece come le era stato detto, chiuse poi la telefonata e prese tutte le sue cose. Il momento era giunto. Tirarsi indietro non era più presente tra le sue opzioni.

 

L’Okudaira si levò il casco, osservando l’intermittenza delle luci del <> presente in quel vicolo. “Sicura che la troverai qui, Summer-chan?” “Le probabilità sono alte, Fuya-kun.” La ragazza pose il suo casco tra le mani dell’amico, scendendo dalla moto. Le gambe le tremavano un po’ dalla paura e il nervosismo la fece diventare tesa come la corda di un violino. “Stai tranquilla. Io ho fiducia in te e so che se con mente lucida ricorderai i consigli che ti ho dato questa mattina, sarai in grado di sconfiggerla. È il tuo primo duello e se perdi, non te la prendere troppo. Ad ogni modo, farò tacere Viper se proverà a mortificarti. Dimostrati forte come i mostri che possiedi, Guerriera.”

 

Lei sorrise a Fuya: se avesse potuto, l’avrebbe abbracciato e gli avrebbe dimostrato come le sue parole avessero avuto effetto su di lei. L’Okudaira l’anticipò, facendola imbarazzare: le sue braccia la strinsero a sé, facendole avvertire il suo petto scolpito e passandole una mano tra i capelli. “Se Yuma fosse qui con noi, ti direbbe Kattobingu da ore! Fai del tuo meglio, Summer-chan, e non avere paura.” Le prese dolcemente la mano, di cui Summer ricambiò lievemente la stretta, ed entrambi si diressero verso l’ingresso del <>.

 

L’odore acre del fumo e il sinistro rumore di bottiglie di vetro sbattere una contro l’altra attirò l’attenzione dei due ragazzi. L’atrio era oscuro, di più rispetto al vicolo nel quale Fuya aveva parcheggiato la sua moto, ma non c’era nessuno. Summer guardò confusa il compagno e, quando l’altro le fece un cenno con la testa, si schiarì la voce. “Viper! Vieni fuori. Voglio affrontarti in un duello.” Per una manciata di secondi la ragazza dai capelli acquamarina udì solamente la sua voce riecheggiare, per poi perdersi nel silenzio. Poco dopo i due udirono una risata sguaiata. La schiena dell’Arclight venne attraversata da un brivido: era lei!

 

Una serie di passi rimbombarono a lungo, facendola agitare prima che potesse vedere l’albina e i suoi occhi gialli guizzare verso di lei divertita. “Non mi sarei mai aspettata che ti saresti fatta viva, cara la mia Summer. Ti vedo fresca come una rosa: mi domando se forse una settimana fa sono stata fin troppo gentile con te.” La ragazza rise, facendo deglutire rumorosamente l’altra. “Cosa sei venuta a fare qui, nel mio regno? Oggi non ho tempo per giocare con te, Summer-chan. Ho già un impegno. Non ci crederai mai, ma Ryouga mi ha chiesto di incontrarlo tra circa venti minuti. Si presenterà qui e non voglio averti tra i piedi. Devo farmi bella per lui, capisci?” Intimorita dalla sua figura e dalle sue parole Summer riuscì a prendere coraggio a due mani, fissandola negli occhi. “Ho un conto in sospeso con te. Se sarai brava, possiamo farlo in meno di venti minuti, forse anche solo in dieci. Accetti?” Viper la guardò, scoppiando a ridere. L’Arclight trasalì, rendendosi conto che l’altra non l’aveva presa abbastanza sul serio.

 

“Te l’ho già detto, Summer-chan. Giocherò con te un’altra volta e quando ciò avverrà, avremo tutto il tempo che vorremo. Ti insegnerò la lezione che non hai imparato la scorsa volta. E sarà molto crudele.” Il volto di Summer divenne scuro come udì ciò, mentre sulla palpebra comparve lo stemma di Tron. Tempismo perfetto! L’Okudaira attirò l’attenzione della ragazza, notando come le braccia e le gambe, oltre al viso e al collo, stessero diventando via via nere. “Summer…che cosa ti sta succedendo?” L’Arclight tacque per qualche secondo, nel quale decise di accettare, ma non di abbandonarsi del tutto, al potere di quello strano stemma. Non sapeva se poteva essere chiamato così né si ricordava il nome di chi glielo aveva fatto contrarre, ma si rese conto che quello non era che un escamotage per debellare quella timidezza e paura che la ridicolizzava agli occhi della vipera.

 

“Fuya-kun, non è necessario preoccuparsi…sono molto concentrata perché aspiro a dare IO una lezione alla cara Viper. Non sei d’accordo?” “Tch…” “Allora…accetti la mia proposta o preferisci ritirarti con la coda tra le gambe? Sappi che non faresti una bella figura con Ryouga-kun…” L’albina nascose alla perfezione la sua meraviglia: da quando quella smorfiosa aveva tutto quel coraggio? “Come se lui ti preferisse…” La bluette rise. “Vedo che sei molto sicura, ma mi diverte di più l’idea di dirti che io e lui siamo migliori amici. Mi scuso, ma che rapporto aveva con te? Dato che ti devi giustamente far bella per lui, immagino che eravate molto di più, allora…”

 

Quando l’oscurità coprì persino la sua uniforme e le punte dei capelli, la ragazza dai capelli acquamarina sollevò il braccio, mostrando piccole rune intrecciarsi tra loro e diventare sempre più spesse. Con un rapido movimento lo abbassò e l’albina sentì il proprio polso avvolto in una calda morsa. “Duel…anchor?!” proferì quasi schifata, osservando la liana rossa che le univa. “Risposta giusta. Solo dopo il nostro duello potrai liberartene.” Summer prese il suo Duel Disk bianco e lo fece azionare, aggiungendo poi il suo deck. Non ebbe il tempo di afferrare il D-Gazer che un velo blu avvolse la palpebra dell’occhio sinistro, assumendo poi la forma di un fulmine. L’iride divenne di un bel verde smeraldo, senza nascondere lo stemma di Tron, che era inscritto al suo interno.

 

“Duel anchor e D-tatoo…Come può una sfigata come te possederli?” Fuya fece per ribattere, ma Summer fu più svelta di lui nel risponderle. Avvolto come in una fiamma, Summer avvertiva lontanamente il suo corpo affaticato. Cosa poteva significare ciò? “Per ottenerli sto pagando un prezzo alto, ma se ciò mi permetterà di essere superiore a te, allora ne è valsa la pena.” Lo stemma parlò al suo posto, mentre lei si sistemò, levando gli occhi e posandoli sulla sua avversaria.

 

L’attore rimase stupefatto dall’atteggiamento diverso dell’amica: che fosse dovuto a quelle macchie color petrolio che ormai la coprivano interamente? “Ma se ti dichiarassi inferiore a me e mi permettessi di schiacciare la tua dignità, ne sarebbe valsa la pena lo stesso. Non voglio obbligarti a farlo. Voglio sentirtelo dire dalle tue labbra, con un tono di supplica. Sarebbe l’ideale.” Fuya constatò che quelle parole non appartenevano affatto alla sua amica. “Summer-chan…non credi di star esagerando? Se vuoi essere superiore a lei, lo dimostri battendola. L’umiliazione non è un modo per far crollare una persona sulle proprie ginocchia.” L’Arclight si voltò verso di lui, rivolgendogli, per la prima volta, un’occhiata innervosita. “Stai zitto! Tu non puoi capire come mi sono sentita io…la vergogna che ho provato…voglio farle provare la paura e il dolore che io ho vissuto. Ha sminuito il mio essere, credendosi superiore a me…voglio schiacciarla come uno scarafaggio.” Tornò a fissare Viper, la quale, con un enorme ghigno, accettò la sua sfida, dichiarando che le avrebbe nuovamente mostrato la strada del vergogna.

 

DUEL!

 

“Se permetti inizio io.” L’albina sorrise malignamente, aggiungendo una carta tra le cinque presenti nella sua mano. “Essendo il mio terreno vuoto ed essendo il primo turno di gioco, evoco Dendroaspis Polylepis in posizione di attacco.” “Dendro-che?” si chiese la ragazza dai capelli acquamarina, osservando il mostro schierarsi sul campo di Viper e spalancare la bocca, mostrando l’interno nero. “Immagino che non ne sai proprio niente di serpenti. Sarò così gentile da spiegartelo: Dendroaspis Polylepis è conosciuto come mamba nero, ma di certo preferisco il suo soprannome, che è ombra di morte. Essendo presente Dendroaspis Polylepis sul mio terreno, posso evocare specialmente Notechis scutatus, ignorando le condizioni di evocazione. Notechis scutatus è anche noto come serpente tigre ed è di una bellezza rara che una sciocca come te non può certo comprendere e apprezzare. Attivo l’effetto speciale di Notechis scutatus: abbassando i suoi punti attacco da 1200 a 0, mi dà la possibilità di infliggere al mio avversario i suoi punti originali.” Il mostro di Viper balzò verso Summer, colpendole l’addome con la coda. I Life Points dell’Arclight crollarono a 2800 mentre la ragazza riuscì a rimanere in piedi, indietreggiando però di qualche metro. “Bel colpo, non credi? Purtroppo per te il mio turno non è ancora finito. Sovrappongo Notechis scutatus e Dendroaspis Polylepis di livello 6 e con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione. Xyz shōkan! Serpente fiero, mostrati a noi nella tua forma umana e inietta il veleno del terrore, Ma’am Oxyuranus Microlepidotus.” Il mostro xyz di quella vipera aveva le sembianze di una donna molto pallida: metà del viso era ricoperto da scaglie marrone scuro, evidenziando le iridi nere, che avevano ben poco di umano. Le braccia nude era avvolte da due serpenti che si intrecciavano fra loro, che erano due esemplari di Taipan dell’interno, mostrando la cavità orale alla loro preda, cioè Summer. “Utilizzando una Overlay Unit, attivo l’effetto di Oxyuranus. Una volta per turno, alla fine della Battle Phase, il mio mostro può aggiungere ai suoi punti di attacco quelli di un mostro utilizzato come materiale per l’evocazione. Ai suoi 1800 punti aggiungerò…” Viper osservò con un ghigno il mostro che aveva levato dal suo asso della manica. “…i punti originali di Notechis scutatus, raggiungendo così i 3000 punti di attacco. Poison Charge Up! Posiziono due carte coperte e termino il mio turno.”

 

Summer guardò le sei carte nella sua mano. “Ho due mostri, due magia e due trappola. Reverse Destiny, la prima carta trappola, posso posizionarla alla fine del mio turno. Last Rescue, l’altra, mi permette di difendere il mio mostro e di dimezzare il danno che potrei ricevere da Viper. Scommetto che quest’ultima vuole utilizzare la sua ultima Overlay Unit e dovrò quindi aspettare che lo faccia. Ma se sarà abbastanza furba, sarà capace di mettermi con le spalle al muro prima che utilizzi per la seconda volta il potere di Ma’am Oxyuranus. D’accordo…Reflection Shield, la carta magia, mi sarà utile per il contrattacco. Per evocare il mio mostro xyz ho bisogno di due mostri di livello 8…ce li ho! Però…Bloody Ocean, l’ultima carta magia, non può essere utilizzata al mio primo turno di gioco.” Persa nel suo ragionamento Summer non si era accorta dell’espressione preoccupata comparsa sul volto dell’Okudaira, il quale credeva che la ragazza fosse entrata nel panico, ma dovette staccare gli occhi a causa delle parole canzonatorie della sua avversaria. “Che c’è, Summer-chan? Prima ti dimostri tutta altezzosa, non vedevi l’ora di prendere la tua vendetta su di me e poi hai paura? Poverina…” L’effetto che Viper desiderava si verificò: la bluette digrignò nuovamente, permettendo ad altre rune di comparire e di rigare il suo viso nero. L’occhio smeraldo, così come il fulmine che divideva la palpebra in due parti, brillò; Viper rilasciò un gemito quando avvertì la presa del Duel Anchor sul suo polso stringersi ancora di più. “Quando il mio terreno è vuoto e in quello del mio avversario è presente un mostro xyz, posso evocare Infernal Armour Warrioress.” Una guerriera, il cui corpo era avvolto da lingue nere di fuoco, mostrò le sue iridi bianche, sfoderando una katana. “Posiziono due carte coperte. Il mio turno finisce qui.”

 

“Con quel fenomeno da baraccone non potrai certamente difenderti da Ma’am Oxyuranus. In che modo i suoi 1500 punti potranno abbattere i 3000 del mio mostro? Voglio proprio vedere come farai…” Sicura di poter gestire il duello a modo suo, Viper rise malignamente. “Draw! Ma’am Oxyuranus, attacca Infernal Armour Warrioress.” Il mostro posizionato sul terreno di Summer venne facilmente eliminato dal mostro xyz dell’albina, infliggendole la differenza dei loro punti d’attacco. Summer sbatté la schiena contro il muro del vicolo, mentre i suoi LF calarono a 1300. “Il tuo mostro si trova ora nel cimitero e non saranno le due carte coperte a proteggerti. Ma’am Oxyuranus, direct attack! Sayonara, Summer-chan.” “Attivo il potere speciale di Infernal Armour Warrioress. Quando questo mostro viene distrutto e sto per ricevere un attacco diretto, ritorna sul mio terreno e forza il mostro avversario a battersi con lei.” Viper rise. “La matematica non è il tuo forte, Summer-chan. Poco importa: la tua mossa non ti ha certamente salvato.” Sul volto nero dell’Arclight comparve un ghigno. “Trap card, open! Last rescue! Questa carta mi permette di proteggere il mio mostro dalla distruzione e dimezza il danno che dovrei ricevere. I calcoli li ho fatti bene.” L’albina si mostrò irritata, ma sorrise vittoriosa alla vista dei LF dell’avversaria scendere a 550. “Non potrai fare niente per sconfiggere me. Quando verrà il mio prossimo turno, sarai definitivamente sconfitta. Attivo l’effetto di Oxyuranus: una volta, al termine della Battle Phase, il mio mostro può aggiungere ai suoi punti di attacco quelli di un mostro utilizzato come materiale per l’evocazione. Utilizzo l’ultima Overlay Unit in modo da alzare i 3000 punti d’attacco del mio mostro a 5000. Termino qui il mio turno.”

 

Fuya aveva osservato il duello con aria preoccupata: il potere speciale di Ma’am Oxyuranus Microlepidotus era molto interessante e Viper era consapevole di vincere con quel mostro senza dover usare una particolare combo. “Summer-chan…posso sentire che i 5000 punti di attacco ti spaventano e che forse non hai niente che ti possa difendere dal suo attacco diretto. È il tuo primo duello e si è presentato ostile fin dal primo momento, non solo psicologicamente. Un vortice di sentimenti si muove dentro di te: sei stata spinta ad affrontarla a causa del tuo orgoglio e della tua rabbia. L’umiliazione di essere stata trattata in quel modo ti ha dato la forza di farti avanti e di provare a ottenere la rivincita contro di lei. Anche se perderai, sappi che sono orgoglioso di te e che ti stimo per il tuo coraggio.”

 

Fuya abbassò la testa per poi rialzarla quando avvertì il rumore di una moto fermarsi nel vicolo posto dall’altra parte della piazzetta dinanzi al <>, giusto accanto al suo mezzo. “Dev’essere lui. Si è presentato per l’appuntamento con Viper in anticipo. Avrà modo di vedere la sconfitta di Summer. Come può il ragazzo che lei ha definito il suo migliore amico incontrare una ragazza così cattiva come Viper? Non si rende conto che farà soffrire maggiormente Summer?” Pensò l’Okudaira senza staccare lo sguardo dal nuovo arrivato, che lentamente sfilò il casco, mostrando nella penombra i suoi occhi blu. Non disse una sola parola, ma avanzò verso la piazzetta, riconoscendo più tardi la figura dell’Arclight, nera e marchiata con strane rune arancioni –proprio come quella notte- e quella di Viper, il cui sorriso sprezzante caratterizzava il volto crudele.

 

“Summer?! Che diavolo ci fai qui?” Sbottò sorpreso, aspettandosi che la ragazza si voltasse verso di lui. Con voce spenta la bluette gli si rivolse, senza guardarlo negli occhi: “Ryouga…sei arrivato al <> con largo anticipo. Ritorna fra una decina di minuti, magari troverai Viper meno impegnata.” L’albina scoppiò a ridere. “Shark, davvero questa sfigata è la tua migliore amica? Perché invece non rimani qui ad assistere alla sua umiliante sconfitta? Sarà molto interessante ed eccitante umiliarla più di prima…peccato che succederà senza un pubblico che la guardi e la deridi.” Il Kamishiro avvertì un moto di rabbia farsi strada in lui, ma preferì mostrarsi ancora tranquillo. Avrebbe fatto i conti con lei, ma più tardi e senza che Fuya o Summer stessero a guardare.

 

L’Arclight, udite le parole di Viper, si arrabbiò ancora di più: iniziò a tremare convulsamente come le rune avvolsero il suo corpo completamente. La scena di quel pomeriggio si ripropose nella sua mente: le sue urla divennero più forti, così come le risate della ragazza che ancora le stava dinzanzi. Digrignò nuovamente i denti, mentre i suoi occhi ardevano a causa dell’ira. “Non ti lascerò in nessun modo umiliarmi di nuovo! È il mio turno!!” Le rune brillarono, dando a Summer un aspetto quasi demoniaco. Fuya indietreggiò, spaventato dalla sua modalità Berserk.

 

“Attivo la carta magia Bloody Ocean. Mi permette di evocare un mostro di livello 7 o superiore ignorando le condizioni di evocazione. Vieni a me, Celestial Armour Warrioress. È giunto il momento del contrattacco! Sovrappongo…” Il suo corpo iniziò a brillare, facendola zittire per manciata di secondi. Lo stemma di Tron ruggì, facendo tremare il terreno. “…Infernal Armour Warrioress e Celestial Armour Warrioress di livello 8. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Xyz shōkan!” I suoi vestiti sparirono per essere sostituiti da fascia bianca, che proteggeva il suo petto, collegato a due nastri che si fermavano dietro il collo della ragazza, e da una minigonna dello stesso colore, dotata di spacchi laterali, che oscillò a causa dell’esplosione avvenuta vicino ai suoi piedi. Lungo le sue braccia nude comparvero dei guanti di un metallo, simile all’acciaio, che avvolsero le sue dita e si fermarono ai gomiti. Le sue scarpe vennero rimpiazzate da un paio di alti calzari che si annodarono all’altezza di metà coscia. Una guerriera balzò dal buco nero, facendo roteare agilmente la sua ascia dorata e ondeggiando la sua lunga chioma bionda. Fatta eccezione per l’arma, il mostro xyz assomigliava molto a Summer.

 

“Giudice dal potere paranormale, muovi la tua ascia e fa precipitare le anime nella dannazione! Combatti al mio fianco, Warrioress of Presage, Destined Choise.” Fuya sgranò gli occhi: Summer non si era arresa, non aveva accettato la possibilità di essere sconfitta. Summer si era rialzata e avrebbe lottato fino alla fine, fino alla vera fine. “Sto arrivando Viper! Attivo il potere speciale di Destined Choise. Utilizzando una Overlay Unit, il mio mostro xyz dimezza l’attacco del mostro avversario e lo distrugge. Ike, Destined Choise! Predestined Dance…”

 

“Come se potessi distruggere Oxyuranus! Trap card, open! Poisoned Overlay Unit. Quando un mostro xyz avversario utilizza una Overlay Unit e dichiara un attacco, questa trappola blocca il suo attacco e impedisce l’attivazione del suo effetto per tutta la durata del duello.” L’albina scoppiò a ridere sguaiatamente. “Che cosa farai, Summer? Arrenditi, non c’è alcuna speranza per te di vincere.” L’Arclight sollevò fieramente lo sguardo, facendo tacere l’avversaria. “Dalla mia mano attivo la carta equipaggiamento Reflection Shield: grazie al suo effetto un mostro xyz di tipo guerriera può aggiungere ai suoi punti di attacco quelli del suo avversario. Ai suoi punti di attacco, 2000, si sommeranno quelli di Oxyuranus, cioè 5000. La matematica non è un’opinione, Viper! Destined Choise, Brave Charge Up!” Il mostro xyz di Summer venne avvolto da un’aura luminosa, mentre i suoi punti di attacco salirono a 7000.

 

“Eh? Nani? 7000?” Si lasciò scappare l’albina, notando come la guerriera della preveggenza nel terreno avversario fosse diventata più grande. Alzò la sua ascia d’oro e distrusse Ma’am Oxyuranus Microlepidotus, facendo crollare a terra la ragazza. “Pagando 400 LF e distruggendo questa carta equipaggiamento, posso effettuare un secondo attacco. Destined Choise, distruggi la superbia di Viper. Direct Attack!” Come la guerriera l’attaccò nuovamente, Viper venne scaraventata violentemente contro la parete del <>, mentre i suoi LF crollarono a 0.

 

Summer tirò un sospiro di sollievo, incontrando lo sguardo di Destined Choise e sorridendole poco prima che quest’ultima sparisse. Con fatica si incamminò verso la ragazza che poco più di una settimana prima l’aveva umiliata davanti a quasi tutta la scuola. Il suo cuore era gonfio di odio, la rabbia non era ancora svanita del tutto, ma era contenta di aver dimostrato a lei e a se stessa cosa fosse in grado di fare. “Hai intenzione di mettermi le mani addosso?” mormorò flebilmente l’albina. Summer, ancora avvolta nella sua armatura, non diede troppo peso alle sue parole. “Non penso sarò mai capace di perdonarti.” L’Arclight la prese per il collo, senza stringerglielo, e la sollevò, schiacciandola al muro. “Non mi hai mai chiesto scusa, né tu, né le altre idiote tue amiche. La mia vendetta si è compiuta oggi, battendoti nel mio primo duello. Se mai avessi intenzione di farti viva per malmenarmi, vedrò di sapermi difendere anche con le cattive maniere. Sono stata abbastanza chiara?” Le sue parole era uscite dalla sua bocca impregnate di odio, il suo sguardo determinato e imperioso riuscì a metterla in soggezione, facendola tremare. Il suo viso era ancora nero e marchiato da varie rune arancioni, gli occhi brillavano di una strana luce.

 

“Chi sono io?” domandò l’Arclight, costringendo l’altra a guardarla negli occhi. Viper sgranò gli occhi, terrorizzata. “S-Summer…” “Mancano un bel po’ di cose, non credi, Viper?” Summer avrebbe presto ringraziato la modalità Berserk dovuto allo stemma. Non si accorse che le sue iridi si tinsero di un brillante rosso sangue. “A-Arclight…Summer-sama…” “Vedo che un minimo di educazione ce l’hai. Ma sai che non basta. Devi anche dire che io, Arclight Summer-sama, sono nettamente superiore a un verme viscido come te, che si fa chiamare Viper. Hai troppa paura per farlo, neh?” I due ragazzi, che si erano fermati alle sue spalle, rimasero paralizzati dal suo modo di fare: non era affatto la dolce e tenera Summer che entrambi conoscevano; era una ragazza aggressiva con le sembianze dell’Arclight.

 

“Hai intenzione di dirlo o dovrò arrabbiarmi ancora di più?” La sua voce era minacciosa e come non sentì niente provenire dalle labbra di Viper, la schiacciò maggiormente al muro. “Ripeti, cara la mia indifesa Viper, ripeti…” L’albina dovette chiudere gli occhi, ormai completamente spaventata dalla presenza di quella che prima era diventata la sua preda. “A-A-Arclight Sum-Summer-sama è…è netta-nettamente su-su-superiore a…a un verme viscido come…come…come…” “Dillo, Viper…dov’è ora tutta la tua superbia e temerarietà? Hai per caso paura? Non volevi così tanto umiliarmi?” Chiese con voce derisoria, sorridendo malignamente. “Come…me…” Summer rise maliziosamente, mollando la presa sull’albina e lasciandola cadere al suolo. “Vedo che forse hai imparato la lezione…Spero di non vederti mai più in tutta la mia vita.” Detto ciò la ragazza fece retrofront e incontrò gli sguardi dei due ragazzi. I tratti del viso tornarono docili, gli occhi erano di nuovo color miele, i capelli color acquamarina sciolti in modo naturale. Fuya aveva sudato freddo tutto il tempo, ma decise di sorridere alla ragazza, proponendole di accompagnarla a casa e sperando che non diventasse mai perfida nei suoi confronti.

 

Summer, ricordandosi di quello che le aveva detto Viper a proposito di Ryouga, guardò l’amico con aria ferita. “Mi hai tradito…” pensò, distogliendo gli occhi e incamminandosi verso la moto dell’Okudaira.

 

“Summer…quella eri veramente tu o eri controllata da quella forza che hai sprigionato la notte in cui venne a trovarti quel bambino inquietante?”

 

 

   
 
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