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Autore: EggWoman    28/10/2015    1 recensioni
Guardiamo la storia dal punto di vista dei cattivi, Eric in questo caso. E se fosse stato innamorato? E se la ragazza che amava fosse stata un'iniziata con Tris, Christina, Will e gli altri? Se siete come me che amate Eric, oppure lo disprezzate e lo volete vedere in un altro modo, questa storia fa per voi!
E' la mia prima Fanfiction su Divergent. Ho letto i libri (anche Four), ma devo ammettere che guardando i film, alcune cose le confondo, quindi posso dire che la mia storia si basa sui libri con piccoli dettagli dei film.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio, Peter, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

Passano cinque giorni, tutti alla stessa maniera. Will e gli altri che mi lanciano sguardi strani, Peter che comincia a starmi accanto anche con Drew e Molly, durante l'allenamento e anche nel tempo libero e Eric … non saprei spiegare il comportamento di Eric. A volte quando sono sola in palestra, lui mi raggiunge, a volte prende a dare qualche pugno al sacco mentre io lancio i coltelli, facendo di tanto in tanto qualche critica.Oppure fa finta di controllare qualche foglio o l'attrezzatura. Ma durante l’addestramento diventa di ghiaccio. Giustamente, non può far vedere che ha dei favoritismi, non pretendo niente, anche perché non so se sono nella sua top list. Solo che la sua presenza … mi fa star bene. 
Penso a Will, al fatto che ormai non abbiamo più un rapporto, a Eric, ai dubbi che mi fa nascere, e a Peter, che dorme nel letto accanto al mio in questo momento. Io non riesco a prendere sonno, forse per quel caffè che ho bevuto un'ra fa... pessima mossa. Preferisco guardare il buio e pensare, aspettando il sonno. Quando sto per arrivare Morfeo, un grido di dolore rimbomba in tutto il dormitorio. 
“Accendete le luci!” grida qualcuno. Io scatto in piedi, cercando l’interruttore. Riesco a trovarlo, ma vorrei non averlo mai fatto per non assistere alla scena: Edward è seduto in terra, su una pozza di sangue e si tiene le mani sulla faccia. Ci metto un po' per realizzare, ma poi vedo qualcosa di metallico uscire. Qualcuno ha infilato un coltello da burro nel suo occhio. Tris, con il suo istinto da Rigida, va a soccorrerlo. Gli dice di non levare il coltello e di resistere. Questo gesto me la fa apprezzare di più, nonostante tutti i commenti razzisti di Peter che a volte mi influenzano. Io corro a chiamare Eric, non so perché ma è il primo a cui penso. Non riesco neanche a immaginare chi possa essere stato a farlo, perché tutto quello che penso è chiamare Eric. Ma appena giro l’angolo una mano mi afferra e un’altra mi tappa la bocca. Tento di gridare. E’ Peter, ansimante e sudato. 
“Non gridare” mi dice e mi leva la mano di bocca. Mi afferra stretta per le spalle, per tentare di non farmi distrarre. “Non ne vado fiero, ma sono stato io. Non dirlo a nessuno, ti prego.” E’ stato Peter a farlo. Non mi ero neanche accorta che non era nel suo letto quando ho acceso le luci. La paura cresce dentro di me. Non paura che possa farmi del male, ma paura di perderlo. Se lo scoprono, non so cosa gli faranno. Ho paura che lo escludano, così che perderò il mio amico, ma forse non lo faranno. Gli Intrepidi sono meschini. Questo mi fa paura ancora di più, perché mi rendo conto che è capace di fare cose del genere. Spero di non essere la sua prossima vittima.
“Oh, Peter …” dico e dai miei occhi sento le lacrime scendere giù. Non gli chiedo nulla, neanche il perché l’ha fatto. E’ chiaro che l’abbia fatto perché è spaventato da Edward, che è il migliore del nostro corso. Peter è il secondo, quindi vuole essere lui il primo. Peter mi asciuga le lacrime dalle guance con il pollice e vedo che si avvicina con la testa alla mia. Questo mi blocca e poi... mi bacia. Con le sue braccia, mi stringe sempre di più a lui e tutto quello che posso fare io è stringerlo a mia volta. Non voglio rifiutare quel bacio. E’ il mio primo bacio in assoluto e me lo da una persona a cui voglio bene, Peter. Smetto di avere paura di lui, non ho più paura che mi possa infilzare con un coltello da burro. Tutto quello che riesco a vedere è un bambino spaventato, che ha bisogno di qualcuno. Il contatto mi rabbrividire, ma leggermente. Tutto quello che riesco a pensare è a questo momento, a ora. 
Quando ci stacchiamo gli dico “Grazie.” Lui sorride e mi da un altro bacio lieve sulle labbra, poi mi afferra per il braccio e ci mettiamo a correre per raggiungere Eric, ma notiamo che è proprio dietro l’angolo. 
“Che sta succedendo? Mi hanno chiamato dalla Sala Controllo” dice, abbastanza alterato. In questo momento mi dimentico tutto. Sento un tuffo al cuore: Eric era senza maglietta e solo con dei boxer e dei calzini neri
“Hanno infilato un coltello nell’occhio di Edward!” grido. Da arrabbiato diventa furioso e corre nel dormitorio. Noi lo seguiamo. Peter non mi lascia la mano e corriamo così dietro di lui.
“Peter, aiutami a portarlo in Infermeria” dice Eric e partono con Myra al loro seguito. Io e Tris decidiamo di pulire il sangue in terra, così ci armiamo di asciugamani e di acqua. Non scambiamo una parola. Siamo tutti abbastanza sconvolti dall’accaduto. Io avevo un motivo in più per esserlo: Peter mi aveva appena baciata. Ora voglio sprofondare nell'abisso. Oppure sono contenta? Rimpiango di averlo fatto oppure mi fa piacere? Accidenti a questi drammi adolescenziali. Quando ero negli Eruditi avevo studiato la spicologia dell'amore in età adolescenziale. Era tutto scritto in un manuale di tremila pagine, ma il tutto era meccanico, con paroloni. Ora quelle cose mi sembrano così lontane da quello che sta davvero succedendo dentro di me e sento un miscuglio nello stomaco e non nel cervello. E questo mi fa rabbrividire sempre di più: e mai possibile che io sia stata influenzata così tanto da un minuscolo contatto con le labbra? Cos'è poi un bacio? Non è altro che toccarsi, ma con parti del corpo che di solito si usano per parlare. Quello che so e che avrei preferito Eric invece di Peter. Eric. Spero che non abbia visto niente. Ma io voglio bene a Peter, è il mio migliore amico. E' rovinato tutto? Cosa devo fare? 


SPAZIO AUTRICE: Salve a tutti! Scusate se aggiorno così tardi, ma ho avuto diversi problemi. E poi ho pensato ad una cosa: siccome non so se vi stia piacendo la storia, non ho la minima idea se continuare o meno. Vi piace? Volete che continui? Avete suggerimenti, idee o segnalazioni da dirmi? Io sono sempre aperta ai vostri consigli, non avete che da dirmi. 
Come già chiesto, dal 12esimo capitolo in poi la narrazione sarà più dettagliata e il capitolo più lungo, non mi sono dimenticata. ;) E grazie ancora per avermelo suggerito.
In ogni caso, vi sareste mai aspettati un comportamento così da Peter? Cosa dovrebbe fare Mary secondo voi? 
Un bacio e mi raccomando, fatemi sapere! :*
  
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