Introduzione.
I raggi del sole – che filtrano dalla finestra- illuminano lo specchio nel quale si riflette la mia magra, e a mio parere sgraziata figura, abbigliata con la divisa di quella stupida (!!!) scuola.
La gonna, blu, mi arriva un paio di centimetri al di sopra del ginocchio, la camicia, bianca, sbottonata, lasciava vedere poco e niente (Purtroppo sono piatta come una tavola ç_ç Nm Me) e la giacca blu faceva tanto anni sessanta.
Ormai il fatidico giorno era arrivato. Come indetto dalla regina madre (alias la mia cara mammina) oggi sarei andata nella nuova scuola, rigorosamente frequentata da esponenti di sesso femminile, perché la cara mammina non è che non si fidi di me, è solo che non si fida di tutti i ragazzi in preda ai loro ormoni, che si lasciano guidare dal testosterone [dal testosterone| spero si scriva così, altrimenti taglio la testa alla mia compagna di banco…NmA].
La verità è che è rimasta sconvolta quando Akasuna no Sasori mi ha baciata sotto al suo naso. La cosa più imbarazzante della mia vita, e per di più mi è pure toccato subirmi -dopo- una lunga, lunghissima predica sulla responsabilità e altre stronzate simili.
Secondo lei rinchiudermi in quella
stupida scuola è la
soluzione al problema… la odio! La odio!!
Ma tanto io non ho nessuna voce in capitolo ed è ora di andare.
Lancio un’ultima occhiata alla mia stanzetta. Chi sa quando l’avrei rivista…
Non sono neanche fuori casa che già mi sento pervadere dalla nostalgia e lacrime di rabbia cominciano a rigarmi le guance.
Prendo un profondo respiro e salgo in auto.
Una volta nell’abitacolo prendo il mio mp3 ballo zainetto, mi infilo le cuffiette nelle orecchie e faccio partire la musica, ad un volume tale che probabilmente diverrò sorda, ma chi se ne frega.
Mia madre non mi degna di uno sguardo, infila le chiavi nel cruscotto e fa partire il motore.
Appoggio la testa sul vetro del finestrino, mentre osservo il paesaggio sfrecciarci di lato.
Angolo Autore:
orribile,
lo so , ma è solo una piccola
introduzione.
È
la prima volta che utilizzo la
prima persona per una ff a più capitoli,, quindi sono sicura
che è orribile, ma
sono rimasta affascinata dalla tecnica della strepitosa Stephenie
Meyer, e così
ho deciso di provare a scrivere come lei, inutile dire che non mi ci
avvicino
neanche un po’…
È più
che evidente chi sia il personaggio che
parla in questo capitolo sia Sakura, però poi vorrei dare
vari punti di vista
alla storia, sempre se ne sono capace…
Spero
di riuscire a postare con
un po’ di regolarità, scuola, e computer suicida
permettendo…
Se
avete il buon cuore di
recensire vi sarei grata, ciao J (non è carinissimo sto
coso??)