Passavano i giorni e noi continuavamo a scriverci ogni giorno.
Eravamo lontani, si, ma vicini, sempre. Avevamo imparato a conoscerci, ad aiutarci, a capirci. Tu eri persino riuscito a farmi sorridere nonostante una brutta giornata a scuola o in famiglia.
Un pomeriggio, verso le 17.00,mi chiesi se potevi chiedermi una cosa. Sapevo già cosa avresti voluto chiedermi. Dopo due minuti, ricevetti un messaggio lunghissimo, dove avevi scritto che ero carina, simpatica e che dato che era da un mese che ci scrivevamo tutti i giorni, pensavi se ci potesse essere qualcosa tra di noi. Iniziai a sentire caldo, molto caldo... Eppure era inverno. Mi girava la testa, ero confusa e non sapevo come risponderti. Così ti chiesi se potevo risponderti il giorno successivo e tu, tranquillo, mi rassicurasti, dicendo che dovevo stare calma e che potevo tranquillamente pensarci su.
Quella notte non riuscii ad addormentarmi subito... Ma dopo un po di tempo mi dissi: "dai, la notte porta consiglio... Vedrò domani". Eppure perla mia testa passavano tanti pensieri... E proprio tra questi pensieri mi addormentai, ripensando al messaggio.