Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Queila    30/10/2015    5 recensioni
Piccola flash sulla tortura di Alice. La storia partecipa al contest "Quando il Missing Moment diventa importante".
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nebbia

 
 
“Non avevi mai utilizzato una Maledizione Senza Perdono, vero, ragazzo?” Sbraitò. Aveva abbandonato la sua vocetta infantile. “Devi volerlo, Potter! Devi voler provocare dolore… goderne…” (Harry Potter e l’Ordine della Fenice)
 
Le avevano sempre insegnato che le Maledizioni senza Perdono funzionassero solo con il desiderio, il violento proposito di procurare sofferenza e morte alla persona al di là della bacchetta; adesso Alice Paciock, dopo anni passati nelle fila degli Auror, lo aveva imparato a sue spese.
Gli occhi iniettati d’odio di Bellatrix Lestrange la osservano con bramosia e divertimento, mentre una dopo l’altra l’ex Grifondoro incassava le ondate di puro dolore che la Maledizione le procurava.
La Mangiamorte le poneva domande a cui non sapeva dare una risposta, tentava di parlare, Alice, ma il risultato era un acuto grido di disperazione, seguito da quello di Frank, accovacciato sul freddo pavimento accanto a lei.
Altro quesito senza risposta, altra scarica. Alice sentiva di essere attraversata da mille spine che le si piantavano in tutto il corpo, fino a farla urlare in preda a spasmi incontrollabili. Percepiva il suo corpo come spezzato dalla testa: tutto era confuso e solo il cieco dolore faceva capire ad Alice di non essere ancora morta.
Non riusciva a riconoscere neanche la sagoma affianco a lei: il marito era diventato un’ombra indistinta nella sua mente, ormai; provò a gridare il suo nome, ma la sua bocca emise un suono gutturale senza significato, che si perse tra le urla strazianti di Frank. Si concentrò, allora, sul volto del piccolo Neville, ma a poco a poco anche lui divenne un’immagine soffusa avvolta dall’offuscamento dei suoi pensieri.
Un altro colpo di bacchetta la raggiunse, facendola muovere spasmodicamente senza controllo. Sapeva ormai di non dominare i propri movimenti, il suo corpo non le apparteneva più, si era trasformato in un involucro di cui percepiva poco e nulla e a poco a poco anche la sua mente si oscurò, formulando pensieri sempre più confusi, che si perdevano tra il fumo del suo dolore.
Alice si portò le ginocchia al petto e in posizione fetale pregò che la fine arrivasse presto.
I minuti si trasformarono in ore, le ore in settimane e le settimane in eternità, la donna non seppe mai per quanto tempo resistette alla tortura, ma in un preciso momento il dolore scomparve.
E fu allora che arrivò la nebbia.
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Queila