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Autore: TubeArt    30/10/2015    0 recensioni
E se...
Ariana Dumbledore non fosse stata uccisa nel famoso scontro tra i suoi fratelli e Grindelwald?
Quale sarebbe stato il risultato?
Beh, è presto detto.
circa settant'anni dopo una ragazza dai grandi occhi azzurri, capelli biondi e con una testardaggine che fa invidia ad un troll di montagna abiterebbe Hogwarts insieme ai Malandrini, alla Evans, al Principe Mezzosangue e a molti altri.
Con una guerra fuori dalle mura e un'atmosfera sempre più tesa all'interno, i nostri eroi conosceranno l'amore e l'odio, la felicità e la sofferenza, l'amicizia e il tradimento.
Ma, alla fine, saranno loro a decidere chi vogliono essere.
Perchè non si può stare nell'illusione di poter vivere nel mezzo per sempre.
Perchè, per quanto si possa rimandare quel momento, bisognerà scegliere da che parte della barricata stare.
(Storia pubblicata pure su wattpad con il nome "Harry Potter//Conflict: FWW")
Genere: Commedia, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Aberforth Silente, Albus Silente, I Malandrini, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle | Coppie: Albus/Gellert, Bellatrix/Voldemort, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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φάρμακον: in Greco, questa parola può significare sia medicina che veleno. Qualcosa che può uccidere, è vero, ma allo stesso tempo può guarire. Fortunatamente, ad Ariana Dumbledore è stata presentata la seconda opzione.

-Tu non capisci niente, stupido sempliciotto! CRUCIO! -

Aberforth non poté fare niente quando la maledizione Cruciatus di Gellert Grindelwald lo colpì in pieno.

Suo fratello Albus guardava la scena completamente bloccato dall'incredulità.

Non riusciva a concepire che il ragazzo che aveva ammirato come nessun'altro prima avesse potuto scagliare una Maledizione Senza Perdono contro suo fratello.

-Gellert, BASTA!- Provò ad urlare, ma le parole gli morirono in gola.

Il Mago Oscuro si girò verso di lui, mentre Aberforth continuava a soffrire degli spasmi provocatigli dalla maledizione.

-Albus, ci sono cose più importanti della famiglia. Cose più importanti di qualsiasi cosa. Per il bene superiore, ricordi?-

La sua voce era come spiritata, esaltata, irriconoscibile.

Oppure era sempre stata così, ma Albus non aveva mai voluto ammetterlo a sé stesso.

Gli ideali che lui avrebbe seguito in capo al mondo adesso gli sembravano solo deliri di un folle, e si chiedeva come avesse fatto a ritenerli corretti fino a poche ore prima.

-Sì, Gellert, ricordo bene tutto, ma solo adesso mi rendo conto che sono cose più grandi di noi.

I doni, tutta questa storia di governare sui Babbani.

Che diritto abbiamo di stravolgere il mondo in cui viviamo? Puoi ancora fermare tutto questo. Possiamo fermarlo insieme.-

Grindelwald rimase in silenzio per quelle che sembrarono ore, guardando Albus con un'espressione indecifrabile.

Rimorso, forse?

Dopo, chinò la testa.

-Forse hai ragione.- Sussurrò lentamente. Albus sorrise, e lentamente si avvicinò a Gellert con le lacrime agli occhi.

Suo fratello e sua sorella, il primo accasciato a terra, e la seconda nascosta dietro un cespuglio e tremante per il terrore, erano come scomparsi ai suoi occhi.

Contava solo che Gellert si fosse pentito, che avesse capito che stavano facendo una follia.

Solo allora Gellert alzò il capo per guardarlo negli occhi.

-Oppure sei solo un debole...- sussurrò di nuovo con quel tono, quella voce da folle -devo privarti di ciò che ti rende debole!-

Subito Aberforth si alzò da terra e gli puntò la bacchetta contro, e così fece Albus.

Per quelli che potevano essere secondi, minuti o giorni, il bosco vicino a Godric's Hollow fu tempestato da Anatemi, Maledizioni più o meno letali e luci di ogni colore.

Chiunque lo percepì, tanta era la potenza e la furia che mettevano i maghi.

-Non volevo arrivare a tanto, Albus! Non ho mai avuto intenzione di sradicare la vita dal corpo che ospita una delle più grandi menti che io abbia mai conosciuto, ma non mi lasci scelta. BOMBARDO MAXIMA!- Lentamente, una luce si avventò contro i fratelli Dumbledore, che accettarono la loro morte imminente.

La luce però non arrivò.

Loro sollevarono lo sguardo, stupefatti.

Persino Gellert non riuscì a trattenere la sorpresa.

Ariana Dumbledore era davanti a loro, svenuta e con il respiro sempre più flebile.

In qualche modo, era riuscita ad assorbire l'energia della maledizione di Grindelwald.

Il giovane mago allora si smaterializzò, sparendo dal bosco, da Godric's Hollow e dalla vita di Albus per quasi 50 anni.

Albus ed Aberforth si precipitarono verso l'instabile sorellina, bianchi in volto e pieni di preoccupazione.

-ARIANA! Ariana, mi senti? Sono io, Ab... TI PREGO, REAGISCI!- Urlò tra le lacrime Aberforth, mentre Albus stava un po' più in disparte.

Era lui il fratello maggiore, avrebbe dovuto proteggerla.

Era tutta colpa sua.

Lacrime calde e amare iniziarono a scivolare sul suo viso.

-Ab, io...mi-mi dispiace...- Iniziò a sussurrare, la voce che gli tremava.

-NON M'IMPORTA DELLE TUE SCUSE, IDIOTA! INIERVA! INIERVA! Perché diavolo non funziona?-

Allora Albus riprese la calma, e si avvicinò alla sorella svenuta.

-Ab, non è Inierva, guarda: Innerva. -

Un raggio bianco uscì dalla sua bacchetta, e Ariana iniziò a muovere le palpebre, per poi aprirle del tutto.

Aberforth iniziò a piangere.

Se fu per rabbia, frustrazione o semplicemente per la gioia di vedere la sorella viva, nessuno lo seppe mai.

Sta di fatto che anche vedere Ariana viva non poté competere con quello che stava per accadere.

Ariana aprì la bocca.

-A...Ab? Al? Cosa è successo? Gli altri bambini mi stavano facendo male...poi non ricordo più niente. Perché siamo in questa foresta? E dove sono mamma e papà?-

Il silenzio calò sui tre fratelli.

Ariana stava parlando.

Ariana non parlava da otto anni.

Entrambi i fratelli la abbracciarono in lacrime.

-Oh, Ariana...- sussurrarono all'unisono -Ora sei al sicuro.-

Ariana non capiva cosa stava succedendo, ma sorrise.

Sorrise, perché sapeva che nulla le sarebbe potuto succedere con Ab e Al come fratelli.

Sorrise, perché era davvero al sicuro.

In seguito, nessuno dei presenti seppe spiegare come avesse fatto Ariana Dumbledore a sopravvivere assorbendo una magia così potente dentro di sé, né in quale modo questo avesse comportato la sua guarigione.

L'unica cosa che importava, alla fine, era che i Dumbledore stessero di nuovo insieme.

E, questa volta, sarebbe stato per sempre.

* * *

La vita di Albus e di Aberforth, a dirla tutta, non cambiò molto da quella che avrebbe dovuto essere.

Albus divenne famoso per le sue doti magiche infinitamente superiori alla media, ed ottenne il ruolo di docente nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Nel 1945 sconfisse definitivamente Grindelwald in Germania, diventando così famoso a livello mondiale.

Nove anni dopo, quando il Vecchio preside Dippet morì, venne scelto come suo successore.

Aberforth andò ad abitare ad Hogsmeade, dove prese in gestione un piccolo pub, a cui diede il nome di "La testa di Porco".

La relazione tra lui ed Albus non fu mai stretta, ma non essendoci il fantasma di Ariana a gravare sulle sue spalle rimasero perlomeno in rapporti civili.

Ariana fu quella che ebbe la vita più difficile.

Quando aveva ventotto anni conobbe John Grey, un giovane Babbano di nobili origini*, e iniziarono una relazione.

I genitori di lui lo diseredarono quando lei rimase incinta due anni dopo, non volendo avere niente a che fare né con Ariana né con il bambino.

Ovviamente non sapevano fosse dotata di poteri magici, ma gli bastava anche soltanto la sua bassa estrazione sociale nel mondo Babbano. Correva l'anno 1914, e John fu chiamato a combattere per la sua patria.

Non ritornò mai più, e Ariana fu costretta a dare i natali a un bambino che non avrebbe mai conosciuto suo padre.

Non poté neanche dare al piccolo il suo cognome, non essendoci prove che la creatura che teneva in grembo fosse effettivamente il figlio di John Grey, e naturalmente la famiglia del padre non la aiutò a riconoscere il bambino come sangue del loro sangue.

Quando nacque, Ariana decise di prendersi una piccola rivincita sulla famiglia del fidanzato, chiamando il bambino John Percival Aberforth Albus Dumbledore.

I fratelli trovarono alla sorella ed al nipote una piccola sistemazione in un'accogliente casetta ad Hogsmeade, a due passi sia dalla scuola in cui Albus allora era insegnante, sia dal bar di Aberforth.

Albus donava una determinata quota al mese per mantenere la sorella ed il bambino.

Lì il piccolo John visse un'infanzia abbastanza tranquilla.

Aberforth in particolare fu come un padre per lui.

Era lui quello sempre presente, quello che lo gratificava quando faceva qualcosa di buono e lo puniva quando doveva essere punito.

Con Albus invece si era instaurato un rapporto di grande soggezione e adorazione.

Lo considerava il suo eroe, quasi una sorta di divinità intoccabile.

Ad undici anni, come quasi tutta la sua famiglia, ricevette la sua lettera per Hogwarts, iniziò il suo primo anno e venne smistato in Grifondoro.

Lì finì in stanza con Septimus Weasley, Harfang Longbottom, Caspar Crouch e Charlus Potter**.

Sviluppò invece una grande rivalità con Abraxas Malfoy, un Serpeverde che sosteneva invece le idee di Grindelwald.

Una volta presi i M.A.G.O iniziò l'Accademia Auror, dalla quale uscì a pieni voti insieme ad Harfang, Charlus e Caspar.

Septimus si accontentò di un piccolo impiego al ministero.

Tutti e quattro i suoi amici entro il 1939 sposarono delle Black ed ebbero figli da loro:

Septimus aveva sposato Cedrella Black, e avevano avuto i primi due figli:

Bilius, nato nel 1937.

Charles, nato nel 1938.

Harfang aveva sposato Callidora Black, e avevano avuto due figli:

Hale, nato nel 1935.

Enid, nata nel 1939.

Charlus aveva sposato Dorea Black, e avevano avuto un figlio:

Henry, nato nel 1938.

Caspar aveva sposato Charis Black, e avevano avuto le prime due figlie:

Lysandra e Araminta, nate nel 1937.

Era inoltre incinta di un maschietto, Bartemius.

John e i suoi ex compagni di stanza furono scelti per combattere in Germania da Albus Dumbledore in persona, che John voleva rendere fiero di lui.

Lì il giovane Dumbledore assistette agli orrori della guerra e alla morte sia di Harfang che di Caspar.

Un confronto che ebbe con Grindelwald nel 1945 gli fece completamente cambiare idea su suo zio.

Quando Albus combatté il memorabile duello contro Grindelwald e lo imprigionò, poche settimane dopo, John gli disse "Non sei migliore di lui." e interruppe del tutto i rapporti con lo zio.

Dodici anni dopo, un ormai ultra quarantenne John conobbe Diana Fawley, orfana di guerra di vent'anni più giovane di lui.

La sposò, e tre anni dopo lei rimase incinta di una bambina.

Purtroppo Diana morì durante il parto, e John, distrutto dal dolore, si trasferì a lavorare in Alaska.

Poco prima di andarsene chiamò la bambina Emily Ariana, e la affidò alle cure della nonna Ariana.

La bambina era appena nata, non conosceva ancora il mondo.

Non poteva sapere quanto sarebbe stata importante nella guerra ormai imminente.

*John Grey è una mia invenzione, ma la famiglia Grey esiste davvero. Nella mia testa è il quarto figlio di Albert Henry George Grey, 4° Conte Grey (28 Novembre 1851 – 29 Agosto 1917), un nobile storicamente esistito.

**Charlus Potter non è il padre di James e il nonno di Harry, che stando alle dichiarazioni della Rowling dovrebbe essere Fleamont Potter. Nonostante ciò, Charlus è un personaggio davvero esistente, e nella mia storia è il fratello minore di Fleamont, il che fa di lui lo zio di James.

Copertina di Hueco_Mundo di DevianArt. 

   
 
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