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Autore: AlexisRose    31/10/2015    1 recensioni
Questa é una storia sui Nightwish e sulla nuova cantante Floor Jansen. Premetto che la storia non conterrá fatti veritieri, il tutto per romazare la storia.
" Da quando tre anni prima Floor aveva rotto la sua amicizia con Tuomas la sua vita non era stata più la stessa. Serate brave e notti alcoliche avevano contornato gli ultimi anni. D'altronde il primo amore non si scorda mai. Lui però aveva la sua musica, mentre lei... non si bastava. Ora però stava ricostruendo pezzo per pezzo la sua vita, cercando di recuperare l'amicizia con il tastierista e facendosi strada nel mondo della musica. Certo, mai si sarebbe aspettata di trovare il lupacchiotto fuori dalla sua porta quella mattina..."
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jukka Nevalainen, Marko Hietala, Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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02/02/2014 ~ Helsinki, Finland. Ore 14:45
 
Io e Will eravamo arrivati nella capitale la mattina presto ed ora stavamo sistemando le nostre cose in casa.
Dopo l'imaginaerum world tour, avevo deciso di comprare un piccolo appartamento in uno dei quartieri residenziali di Helsinki, piú precisamente a Munkkiniemi.
Non avevo pianificato di usufruirne, era stato più che altro un investimento, ma ora come ora ero felicissima di essermi lasciata prendere la mano nell'acquisto della casa. Il quartiere era magnifico, elegante, raffinato e soprattutto silenzioso. Mi sarei sicuramente trovata benissimo.
 
- se mi avessi detto prima che avevi una casa nel quartiere di Ville Valo, mi sarei rifiutato di venire a Kitee! Perché non me l'hai detto? Ville Valo, hai presente?! Quell'uomo é un figo pazzesco! - disse Will
- sei ancora bisessuale? Non hai ancora scelto da che parte stare? - chiesi io alzando un sopracciglio sarcastica
- non é così facile scegliere! Non posso fare a meno né della zucchina né della... -
- ehm ehm... Contieniti Will - dissi fingendo una faccia schifata
- su Flora! Non fare la santarellina! Karen mi ha raccontato della tedesca, quindi non fare quella faccia innocente - disse Will puntandomi addosso lo spazzolino da denti
- Karen é una stronza! Comunque, per la cronaca, ero sbronza e me la sono trovata appiccicata alle labbra prima che potessi realizzare! E sappi, che bacia meglio di te! - dissi io prendendolo in giro.
Purtroppo quella frase sancì la mia morte. Will mi saltò addosso e ci trovammo per terra a lottare come due bambini.
- io bacio benissimo! - disse lui tirandomi un pizzicotto sulla coscia
- no! Non ci metti la lingua! Baci come mia nonna! - risposi io trattenendogli le mani invano
- io la metto la lingua! Solo che non ti ho mai baciata in quella maniera! - disse lui prendendomi i polsi e portandomeli sopra la testa bloccandomi definitivamente.
Rimasi in silenzione, incapace di muovere un solo muscolo, attendendo il mio destino. Avevo già capito dove stava andando a parare Will. Feci appena in tempo a vedere il suo sorriso diabolico poco prima che la sua bocca si posasse sulla mia, approfondendo il bacio.
 Immediatamente mi resi conto di quanto mi sbagliavo prima. Will non baciava come mia nonna.
Will baciava da Dio.
Chiusi la bocca cercando di fargli capire di staccarsi, cosa che lui fece senza nascondere un sorriso soddisfatto.
- Che ne dici Piccola? – chiese sicuro di sè
- Dico che baci proprio come un gay.- dissi scoppiando a ridere e dando inizio ad una vera e propria guerra di cuscini.
 
 
Will aveva insistito per uscire, facendo leva sul fatto che per mesi ero stata rinchiusa in quattro mura a lavorare, produrre e purtroppo, anche a soffrire.
Ovviamente anche lui aveva le sue buone ragioni per voler uscire, anche se se non me ne aveva parlato apertamente.
Fu cosí che non rimasi sorpresa quando il tassista ci scaricò davanti al Tavastia, il locale più rock di tutta Helsinki, nonché punto di ritrovo per personaggi famosi come Ville Valo.
Quello che non avevamo messo in conto era che, volente o nolente, anch'io ora ero una sottospecie di celebritá.
 
Ci mettemmo in fila e quando raggiungemmo l'entrata, il buttafuori ci fermò facendo passare altri dietro di noi.
- ma questa coglione che cazzo fa? Noi dobbiamo entrare, mica stare qua a guardare quella tua bruttissima faccia da culo che ti ritrovi! - disse Will incazzato nero.
Per fortuna aveva parlato in olandese, sennó a questo punto si sarebbe ritrovato carne da macello. Il bodyguard però, aveva intuito dal tono astioso del mio amico che aveva avuto qualcosa da ridire e quindi lo prese per il bavero della giacca, portandoselo vicino alla bocca.
- ripeti quello che hai appena detto nella mia cazzo di lingua o ti riduco polvere, stronzetto-
Disse l'omone strattonando William. Decisi di uscire allo scoperto e presi un braccio al buttafuori, inventandomi una palla.
- ehi ehi! Calma! Il mio ragazzo ce l'aveva con me. Mi ha detto che forse é una fortuna che non ci hai fatto entrare, dato che secondo lui il mio vestito é troppo corto! - dissi cercando di risultare convincente
Il bodyguard mi studiò per due minuti, lasciando cadere lo sguardo sulle mie cosce scoperte.
Ringraziai mentalmente Will che mi aveva costretta ad indossare quella mise.
- ma tu... Tu... Sei FLOOR JANSEN! LA CANTANTE DEI NIGHTWISH!! Ti prego mi fai un autografo? Siete la mia band preferita e seguo i ReVamp sin dai vostri esordi! - disse lui abbracciandomi e porgendomi poi un pennarello.
Si fece autografare la divisa e scoprii che il mio nuovo amico si chiamava Timo, era il responsabile della sicurezza del Tavastia e che aveva seguito i ReVamp a tutti i concerti. Restammo una mezz'oretta a parlare con Timo e ce lo ingraziammo per bene.
Una cosa era certa: le prossime volte che ci saremmo presentati al Tavastia non avremmo dovuto fare la fila.
 
Entrammo nel locale e ordinammo da bere, dando inizio ad una delle nostre serate alcoliche. Sul palco stava suonando un gruppo metal abbastanza bravo e ci ritrovammo in mezzo al pogo in un baleno. Dopo un po' mi sentii assetata e dissi a Will che andavo a prendere da bere. Ordinai un altro vodka-redbull per caricarmi e cercai il mio amico. Di Will nemmeno l'ombra.
Vagai per il locale in lungo ed in largo, quando ad un certo punto mi sentii afferrare il braccio.
 
 
Mi girai giá pronta a sganciare un pugno al molestatore, quando mi accorsi che era Will. Il mio pugno si era fermato ad un centimetro da suo naso.
Lui sbatté un attimo le palpebre e si girò, giá dimentico di tutto.
Probabilmente il suo corpo era giá pieno di alcool.
- ragazzi eccola! Floor, ti presento Ville, Alexi, Tony e Henkka. Ragazzi,lei è Floor. - disse il mio amico posandomi una mano sulla spalla.
I ragazzi mi squadrarono da capo a piedi e io feci lo stesso con loro. A parte Ville, che conoscevo, gli altri volti mi risultarono familiari, ma non conosciuti.
Strinsi la mano a tutti sorridendo e presentandomi.
- quindi abbiamo la nuova cantante dei Nightwish ad Helsinki. Fantastico! - disse Ville abbracciandomi.
Purtroppo per noi, quella frase detta a voce troppo alta, scatenò il putiferio.
Due ragazze si voltarono e si misero ad urlare, cercando di raggiungerci.
- ma quella è Floor! E ci sono anche VILLE E ALEXI!!! Oddio, ci sono anche Tony e Henkka! Ragazzi ci fate un autografo?-
In meno di due secondi ci trovammo circondati da decine di fans, e fu così che scoprii che i volti conosciuti erano niente popò di meno che:
 
il cantante/chitarrista dei Children of Bodom (Alexi)
Il bassista dei Children of Bodom (Henkka)
Il cantante/tastierista dei Sonata Arctica (Tony)
E ovviamente Ville Valo, sulla quale sapevo vita, morte, miracoli e colore delle mutande, il tutto grazie a Will ed alla sua ossessione nei confronti del cantante degli H.I.M.
 
Per non sembrare una stronza, feci mille autografi, ma più ne facevo, più la gente si riversava verso di noi ed iniziai a sentirmi claustrofobica, indietreggiando pian piano.
Come se mi avesse letto nel pensiero, o più probabilmente captando i miei movimenti, Alexi mi prese per un braccio e mi trascinò via con gli altri.
- la situazione sta risultando ingestibile. Erano anni che al Tavastia non succedeva una cosa del genere. È la politica del locale, tutti possono entrare ma non infastidire le celebritá.- mi spiegò il ragazzo
- io non sono ancora una celebritá- dissi
- oh, ragazza mia, non hai idea di quanto tu lo sia da queste parti! - disse Ville mentre ci faceva entrare in un corridoio, chiudendo poi a chiave.
- questa é una delle uscite di emergenza per noi. Ce ne sono 4, una ad ogni lato della sala. Timo avrebbe dovuto avvisarti e darti una chiave, tutti noi ne abbiamo una.- spiegò il cantante degli H.I.M. imboccando il corridoio.
- dove porta questo corridoio?- chiesi curiosa mentre prendevo la mano a Will
- tutti e 4 i corridoi portano al privé, al piano superiore. Venite...- disse Tony facendo strada
 
Dopo aver percorso un corridoio infinito, trovammo delle scale e proseguimmo, ritrovandoci finalmente nel privè.
Più che una stanza privata, sembrava un altro locale.
C'era un palco munito di strumenti musicali, tavoli, divani, poltrone, un biliardo, un calcio balilla e la cosa più importante... un bar!
- Will, mi spieghi come hai fatto a conoscerli? - chiesi sussurandogli all'orecchio incuriosita
- ehm... Non me lo ricordo Piccola... Scusate ragazzi, com'è che vi ho conosciuto? - chiese Will ancora troppo sbronzo
- ti sei messo a ballare la samba sul nostro tavolo e soprattutto su una nostra canzone! - disse Alexi scoppiando a ridere al ricordo seguito dalle risate di tutti gli altri.
- e poi ha provato a ballare con Ville...- disse Tony
Rimasi allibita e fulminai con lo sguardo Will. I ragazzi se ne accorsero e smisero subito di ridere.
Ville spezzó il silenzio.
- Will é il tuo ragazzo? - chiese timidamente.
Avevo come l'impressione che Ville fosse triste al pensiero che io e Will stessimo insieme, quindi decisi di non rispondere subito e farlo stare sulle spine.
Guardai le facce dei ragazzi fingendo confusione e per ultimo mi soffermai su Will, che aveva capito la mia recita e stava facendo la sua parte con la sua faccia da cane bastonato.
Appena io e Will incrociammo gli occhi, scoppiammo a ridere.
- io e lui insieme? Naaaah! Will è il mio migliore amico. - dissi mettendogli una mano su una spalla.
Le facce dei musicisti si rilassarono e proposero di iniziare a bere qualcosa.
I ragazzi mi chiesero della band e dell'ultimo album e gli raccontai i mesi passati ad Alppimaja Rösko.
- che idea fantastica quella dell'uscita a sorpresa dell'album! - disse Tony sorridendomi
Annuii imbarazzata e spostai lo sguardo.
Quegli occhi.
Quei dannati occhi.
Facevano paura.
Erano meravigliosi.
Mi erano sembrati marroni dapprima, ma poi avevo catturato del verde screziato che mi aveva lasciata senza parole, intimidita.
Quegli occhi erano pericolosi.
Decisi di non guardarlo, soffermandomi sugli altri e conversando con Alexi.
 
I ragazzi ad un certo punto proposero di giocare a biliardino. Ero un fenomeno a quel gioco! Will mi guardó per un istante e gli intimai di non dire nulla.
Formarono le coppie, combinandomi insieme a Tony.
Essendo una ragazza avevano dedotto che il calcio balilla non fosse il mio forte, quindi mi avevano affiancato al più bravo.
Iniziammo io, Tony, Will e Ville.
- preferisci stare in porta o in attacco? - mi chiese gentilmente Tony
- é uguale. Il risultato non cambia, stanne certo - dissi io sorridendogli timidamente
- prova a stare in attacco, io mi occupo della porta e della difesa. Se non va, ci scambiamo. -
Detto questo iniziammo a giocare. Giocai malissimo. Ovviamente facendo apposta.
Al quarto goal consecutivo di Ville, decisi che il tempo degli scherzi era finito e segnai tutti i restanti 16 punti senza lasciar sfiorare la palla a Tony.
Will non sapeva se ridere o piangere. Tony invece non guardava nemmeno più la partita e si limitava a tenere una mano sul portiere mentre coll'altra reggeva una bottiglia di birra.
Finita la partita il cantante dei Sonata mi abbracciò e mi offrì la sua birra, che trangugiai.
- potevi dircelo che eri brava a giocare! - disse Ville deluso dalla sua performance
- naaaa... Le vostre facce sono impagabili! - dissi strizzandogli l'occhio
 
I ragazzi andarono a prendere da bere, cosí Tony mi rivolse la parola
- e quindi sei un'attaccante! - disse convinto
- in realtá di solito gioco in porta. Ma come ti ho detto, il risultato non cambia. Comunque dalla prossima partita, facciamo cambio, almeno non ti annoi! - dissi evitando il suo sguardo.
I ragazzi tornarono e fu il turno di Henkka e Alexi. Ovviamente vincemmo, ma questa volta per merito di Tony, che per ripicca non mi fece toccare mai la palla.
- ok. Voi due non giocate più. Will! Ville! Giochiamo noi! - urló Henkka ai due ragazzi che nel contempo di erano appartati su uno dei divani, precisamente quello più lontano.
Non mi sfuggí la carezza che Ville diede a Will prima di alzarsi, come non mi sfuggí la faccia da ebete rincoglionito che aveva Will.
Presi una birra e mi sedetti su un divano, guardando la partita.
Il mio cellulare squillò.
Numero privato.
Decisi di rispondere.
 
- pronto? -
- ciao, sono Tuomas - disse freddo
- ciao Tuomas , dimmi - risposi altrettanto freddamente
- volevo avvisarti che all'intervista di settimana prossima vogliono anche te. Non dovrebbe essere un problema, visto che é ad Helsinki. Giusto? - disse velocemente
 - ok. Ci saró- dissi facendo per chiudere la chiamata, ma poi sentii la sua voce
- Floor...- disse sospirando
- dimmi - lo incitai
- fatti trovare ai Metal Hammer studios alle 16:00 - disse duro
- ok - dissi prima di chiudere la chiamata.
 
Proprio in quel momento Tony si sedette accanto a me.
- guai nel paradiso di Holopainen? - chiese curioso
- paradiso? Che paradiso? - chiesi scattando sull'attenti
- beh, si. Stando a quello che si dice in giro per lo meno - disse lui criptico
- e cos'è che si direbbe in giro, di grazia? - chiesi drizzando le orecchie
- dipende. C'è la storia che Holopainen ti ha preso perchè state insieme, c'é la versione in cui tu lo ricatti di pubblicare delle foto hot se non ti prendesse come cantante e poi c'é la mia preferita... Quella in cui si dice che tu e Holopainen siate innamorati.
Tzé! come se quel ragazzo potesse provare sentimenti! - disse sprezzante
Rimasi allibita. Non pensavo che la gente fosse cosí cattiva, ma soprattutto non mi spiegavo che avessero potuto capire che tra me e Tuomas stava succedendo qualcosa
- tra noi non c'è niente. Solo musica. Siamo amici da una vita. Due amici che hanno deciso di fare musica insieme. - dissi cercando di convincerlo
- certo, io lo so. Non ti preoccupare - mi disse sorridendo e strizzandomi l'occhio
- e come fai a saperlo scusa? - chiesi ridendo
- io e Tuomas siamo amici. Abbiamo collaborato anche insieme per la creazione del CD ispirato alla vita ed alla storia di Scrooge, ti ricordi? - disse portandosi la birra alla bocca
Giusto! Pensai tra me e me. Cosa mi stava prendendo?
- vero... Mi ero dimenticata- dissi a Tony
- no, non é vero. Non te lo ricordi perchè in quel periodo eravate ai ferri corti! Ancora mi ricordo le registrazioni. Sai che era di un pesante pazzesco quel ragazzo? - disse lui
- era? Vuoi dire che è, di un pesante pazzesco! - dissi io facendolo scoppiare a ridere
- e tu, come ti trovi con loro? - mi chiese
- benissimo. Sono una famiglia ormai! - risposi sforzandomi di sorridere
- ah si? E come mai allora sei venuta ad Helsinki da sola? - chiese lui alzando un sopracciglio
Rimasi zitta, non volendo rispondere a quella domanda. La ferita era ancora troppo fresca e non sapevo nemmeno come giustificarmi. Ad un certo punto sentii che Tony spostava il braccio e mi circondava una spalla, avvicinandosi a me. Non osai guardarlo.
- ti svelo un piccolo segreto Floor... Io certe volte non sopporto proprio i miei ragazzi! Quindi me ne torno ad Helsinki, oppure me ne vado in vacanza. Arriva un certo punto in cui o li strozzi, o li mandi a fanculo, o sciogli la band, oppure... Prendi tutto, te ne vai, ti rilassi e poi torni ricaricato e pronto a sorbirti altri tre anni insieme a quella banda di ubriaconi! -
Disse lui sussurandomi all'orecchio.
- tutto si risolve, basta volerlo. Stacchi, ti rilassi e poi riprendi in mano la tua vita da dove l'hai lasciata. Il nostro mondo è così, basta solo riuscire a non farsi schiacciare - concluse il cantante sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il tocco delle sue dita fredde sulla guancia mi provocó delle scariche elettriche per tutto il corpo e istintivamente spostai lo sguardo nei suoi occhi.
 
Pessima mossa Floor! Pessima mossa!
 
Potevo sentire il verde dei suoi occhi scavarmi l'anima, mentre una sensazione di calore, vuoto e debolezza si smuoveva nel mio stomaco. Quel ragazzo sembrava capire tutto ciò che mi passava per la testa e avevo la sensazione che conoscesse già tutta la storia mia e di Tuom.
Mi scostai, ma Tony non accennò a spostare il braccio che mi cingeva una spalla.
In qualsiasi caso, non feci resistenza e rimasi ferma.
Quel piccolo contatto mi dava sicurezza, mi dava conforto, un calore ed una sensazione di pace interiore che non sperimentavo da ormai troppo tempo.
Fu così che iniziammo a parlare delle nostre rispettive vite, iniziando a conoscerci meglio.
Lui mi raccontò della sua vita prima dei Sonata, dei tour, dei dischi e dei periodi di scarsa ispirazione.
Io gli raccontai il mio incontro con Tuomas, la nostra amicizia, la mia amicizia con Will, del tour di Imaginaerum e del nuovo disco. Non gli accennai delle serate alcoliche e della rottura tra me e Tuom, ma il ragazzo era curioso, e alla prima occasione non mancò di pormi la fatidica domanda.
- so che tu e Tuomas avete passato un periodo distanti. Cos'è successo? - chiese il tastierista capendo benissimo che si stava addentrando in un terreno minato.
Per la prima volta optai per la veritá.
- ci siamo baciati una sera e lui è scappato subito dopo. Diciamo che quello é stato il punto di rottura della nostra amicizia. Dopo mesi ci siamo riappacificati, ma le cose non sono state più le stesse. Io ero cambiata e lui era cambiato. Il distacco è stato inevitabile - gli raccontai tranquillamente
 
Per la prima volta nella mia vita mi ritrovavo a parlare di quell'episodio e del rapporto tra me e Tuom senza sentire dolore,facendo un punto della situazione conciso, senza troppi giri di parole. Le frasi erano uscite fuori dalla mia bocca con facilitá, come se tutta quella storia non avesse più peso.
Mi sentivo distaccata, non provavo nulla, come se il mio mondo fosse circondato di ovatta.
Non potevo dare la colpa all'alcool, dato che ormai stavo bevendo solo una coca cola.
Realizzai che era la compagnia di Tony a rendere tutto più facile, più semplice...più sopportabile.
 
- sai, conosco Tuomas da molti anni ormai e avrei scommesso che nutrisse qualcosa di più dell'amicizia nei tuoi confronti. Inoltre devo ammettere che ti avevo giá vista in foto e ad alcuni tuoi concerti. Un giorno gli chiesi di poterti conoscere e lui diede di matto. Pensai si fosse preso una sbandata per te, ma ovviamente mi sbagliavo, sennò non sarebbe stato così coglione da scappare dopo quel bacio - disse Tony ridacchiando.
L'unica cosa che catturai del suo discorso era che lui, Tony Kakko, aveva chiesto a Tuomas di potermi conoscere. Arrossii fino alla punta dei capelli.
- tu volevi conoscermi? - chiesi flebilmente
- certo che volevo conoscerti! Tuomas mi parlava spesso di te e posso dire di sapere un sacco di cose sul tuo conto, anche se ci siamo presentati circa due ore fa. Mi raccontava spesso di te e quando ti ho vista ad un paio di concerti sai... Ero.. Diciamo interessato... - disse questa volta arrossendo
Decisi di smorzare la tensione
- bene, ora mi conosci! Piacere, io solo Floor Jansen e ti posso assicurare che tra due ore, appena mi conoscerai meglio, scapperai a gambe levate! - dissi porgendogli la mano sorridente
- ok! Piacere, io sono Tony Kakko e ti posso assicurare che tra due ore, al posto di scappare, ti chiederò il numero di telefono e un appuntamento al bar per una colazione insieme! Che ne dici? - disse lui porgendomi la mano e strizzandomi l'occhio.
 
Ci pensai un attimo su. Tony Kakko mi aveva appena chiesto in una botta sola il numero di telefono ed un appuntamento? Dopo due ore che ci conosciamo?
 
Ascolta il tuo cuore per una volta e lascia perdere la ragione. Cosa vuoi fare davvero?
Non non nutrivo quel tipo di interesse nei confronti di Tony, ma qualcosa che non riuscivo esattamente a spiegare mi spingeva a volerlo conoscere.
Sorrisi e strinsi la mano di Tony.
- affare fatto! -

 
Ed eccomi di nvuovo qui dopo una lunga attesa.
Mi scuso con tutti voi per il ritardo, ma purtroppo tra il trasloco, palestra e due lavori non sapevo più come raccapezzarmi.
Ringrazio tutti per le recensioni dello scorso capitolo e per i grandi incoraggiamenti ricevuti:


Followthemadness
lionelscot

Postrema autem non minimus..last but not least...
 

...AClaudia...


GRAZIE DI CUORE

 
  
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