Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: JhonSokew    31/10/2015    0 recensioni
Signore e Signori questo è un Prologo. Ovvero l'inizio di qualcosa. Ecco questo qualcosa non lo troverete qui. Ma più avanti. E sarà qualcosa di grande. Concepito da due menti con idee radicalmente opposte su come scrivere di Hetalia. Ma che incredibilmente hanno saputo cooperare. Perchè? Come? Lo scoprirete.
Come dissi, questo è un Prologo, una raccolta di idee, visioni che gli autori qui presenti hanno di Hetalia e che nel migliore dei casi daranno vita a storie, nel peggiore, beh, resteranno qui, ad attendere la buona occasione.
Cari lettori e care lettrici, porgetemi orecchio... avete mai sentito parlare di Universi Paralleli?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: 2p!Hetalia, Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Osserva molteplici realtà'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Terra 8

Terra 8

Vargas IV e la prima fuga da Arthur Kirkland

 

Feliciano Vargas era considerato il ladro migliore del mondo, la sua fantasia nei colpi era leggendaria.

In quel momento, si muoveva come un gatto nelle gallerie del Tate Modern di Londra seguito fedelmente dal suo collega da Ludwig Beilschmidt, che non solamente il nome rendeva intuibile da dove provenisse, ma anche il suo aspetto, era un uomo alto, biondo e con occhi azzurri, sembravano gridare a  gran voce “ è tedesco!”.

C’era un terzo membro del gruppo dei ladri, Kiku Honda, che da sempre aveva lo stimatissimo ruolo del palo ed era sempre pronto ad aiutare i suoi compagni a scappare, infatti, i due uomini si sentivano al sicuro sapendo che il collega li stava aspettando sul tetto del museo, pronto a intervenire in caso di necessità.

Il tedesco era più inquieto del solito, normalmente per la sua natura paranoica trovava sempre i piani dell’altro ladro non abbastanza precisi, eppure quella volta sentiva chiaramente una sensazione angosciante di pericolo.

-Sei sicuro delle vie di fuga?-domandò all’altro muovendo abilmente le mani nel linguaggio dei muti.

Feliciano sorrise, rendendo il suo viso ancora più dolce, il ladro italiano aveva proprio la faccia da bravo ragazzo di quello che presenteresti volentieri alla tua famiglia, peccato che la sua professione non fosse considerata esattamente onesta.

I due ladri raggiunsero la sala dell’obiettivo che desideravano, era un dipinto che fece storcere la bocca sottile di Ludwig.

-Preferisco un fumetto a questo punto- dichiarò sottovoce, beccandosi un cipiglio sarcastico da parte di Feliciano, era un’espressione che poco gli si addiceva, appena avrebbe avuto tempo Ludwig si sarebbe beccata una lunga spiegazione sull’arte contemporanea.

Adesso era il momento di agire, Feliciano e Ludwig aprirono gli zaini che avevano sulle spalle, da questi uscirono immediatamente degli speciali palloncini che si gonfiarono con l’aria fredda del museo, in precedenza i due ladri avevano messo fuori  uso le guardie e abbassato la temperatura dell’intero edificio.

 Come previsto i palloncini andarono a colpire e coprire le telecamere, veloce come un lampo Vargas afferrò il dipinto, lo avvolse con delicatezza in un tessuto High Tech(resistente all’acqua e chissà a quale altra diavoleria) e sorridendo allegramente Ludwig suggerì di scappare, come se ci fosse stato bisogno di dirlo.

I due ladri iniziarono la loro fuga attraverso il tetto ma di trovare la quiete della notte… scoprirono di essere circondati da poliziotti britannici, fortunatamente Kiku era probabilmente riuscito a scappare.

A quella vista Feliciano Vargas impallidì e Ludwig Beilschmidt capì che erano nei guai.

-Feliciano Vargas- sentirono gridare con l’ausilio di un megafono da uno dei poliziotti-Sei in arresto!-

L’uomo del megafono doveva essere un coetaneo di Feliciano, era un uomo inglese attorno ai trenta anni, dai capelli biondi e corti, occhi verdi grintosi e determinati, offuscati purtroppo da delle sopracciglia che necessitavano chiaramente di una spuntatina.

Feliciano osservò che indossava un impermeabile all’ispettore Gadget con lo stesso identico colore, per cui un sorriso sbarazzino dichiarò, -Mi dispiace Ispettore Gadget, ma abbiamo un appuntamento!-.

-Arrivederci-, salutò in italiano e corse dall’altra parte del tetto trascinando anche Ludwig costringendolo a saltare nell’acqua del Tamigi.

-Ma sei impazzito!- gli urlò contro Ludwig appena riuscirono a emergere dall’acqua. Feliciano non controbatté e indicò due moto d’acqua leggermente nascoste.

- Ti va una corsa sul Tamigi?-, Feliciano sorrise mentre nel bel mezzo del nulla, comparve Kiku Honda vestito tutto in punto con un kimono bianco e la sua fedele e indistruttibile katana di fianco.

I tre compagni velocemente saltarono in groppa alle moto, tranne Kiku che si posizionò dietro Feliciano sedendosi a gambe incrociate, e iniziarono la loro fuga.

L’acqua li bagnava lateralmente e Feliciano cercava di proteggere il bottino come avrebbe fatto una madre per difendere il figlio dalla pioggia, continuando a guidare i compagni fino a una piccola insenatura nascosta.

Si sentivano ancora le sirene a distanza ma i tre ladri non se ne curavano, se c’era una cosa in cui eccelleva Feliciano era nelle fughe: da quelle programmate a quelle improvvise.

Nell’insenatura c’era la loro fedelissima auto, una taroccata seicento FIAT d’epoca di colore beige, ma quando ormai erano convinti d’averla scampata, Feliciano vide un qualcosa passargli vicino e una manetta iniziò a stringergli improvvisamente un suo polso.

Era la più strana manetta che avesse visto, aveva un lungo cavo elastico che portava direttamente alle mani di …

Feliciano si voltò e vide l’ispettore Gadget completamente bagnato e con un sorriso malefico in volto.

-Ci ha inseguito a nuoto? – domandò sbigottito Feliciano.

-Questo è impossibile. Un uomo non può nuotare così velocemente- protestò il tedesco immediatamente, era sempre stato una persona realista.

-La determinazione di un uomo può fare qualunque cosa- dichiarò, invece, pacato l’asiatico.

Il poliziotto inglese approfittò della distrazione generale e anche Kiku e Ludwig si trovarono ammanettati a uno dei polsi.

Il sorriso maligno del poliziotto si allargò ancora di più e urlò- Siete in trappola, io, l’ispettore Kirkland, ho catturato la famosissima Asse!- rise sarcastico mentre i tre ladri, allibiti, chiesero la spiegazione per il nome.

-Siete un italiano, un tedesco e un giapponese! Proprio come la famosa Asse della seconda guerra Mondiale-.

Fino a quel momento, Ludwig stava cercando di strattonare con tutta la sua forza l’inglese, a quella “battuta” rimase sconvolto e guardò l’illogico ed eccentrico Feliciano come per cercare una risposta razionale alla boiata del poliziotto.

 -Deve essere humor inglese - spiegò l’italiano con un filo di voce e incerto-Ridiamo per educazione-

I tre ladri iniziarono a ridere nervosamente facendo saltare i nervi al poliziotto che, preso dalla rabbia, li tirò versò di sé dimostrando una chiara forza sovraumana poiché il peso di tutti e tre non era di certo leggero.

Kiku con la mano libera tagliò la parte allungabile delle manette e per effetto della fisica, Kirkland fu costretto a cadere per terra.

Il giapponese liberò anche i compagni, Feliciano rapidamente passò il dipinto al collega tedesco e si buttò al posto di guida della sua automobile come un uragano.

-Più veloce Feliciano! Più veloce!- gli gridava il tedesco che da sempre gli diceva il contrario, perché Feliciano guidava pericolosamente anche nei momenti di calma piatta.

Il ladro italiano seguì il consiglio e guidò velocissimo.

-Chi diamine era quello!?- sbottò Feliciano.

-Credo che sia la sua nemesi, signor Vargas- spiegò l’asiatico

-Nemesi?-

-Sì il suo nemico giurato. Non ho mai visto tanta determinazione nell’arrestarlo negli occhi di un poliziotto-.

-Ammirevole in effetti- concordò Ludwig con l’asiatico.

-Scusate ma siete dalla sua parte o dalla mia!- protestò Feliciano giustamente, non gli piaceva per nulla quella situazione.

-Un nemico alla propria altezza è sempre  con grande onore, signor Vargas- continuò l’asiatico convinto

-Spero proprio di no, l’ho trovato spaventoso!- specificò Feliciano rabbrividendo notevolmente facendo cadere definitivamente la conversazione e focalizzandosi nella fuga.

I tre continuarono a fuggire mentre un Arthur Kirkland arrabbiato e ferito nell’orgoglio, giurava alla luna che avrebbe catturato a tutti i costi il minore dei Vargas.

La guerra tra i due era appena iniziata.

 

NOTA DELL’AUTRICE: IO amo Lupin, lo considero uno dei manga migliori del Giappone. Adoro i personaggi dal primo all’ultimo. Mia madre quando era piccola non me lo faceva vedere (come il resto dell’animazione giapponese) perciò quando per la prima volta ebbi il permesso di guardare uno dei film di Lupin fu praticamente amore a prima vista, un amore che ancora adesso ho.

Perciò ho dedicato quest’universo al mondo di Lupin.

Per me l’Asse calzava perfettamente nei ruoli dei tre famosissimi ladri e se eventualmente farò una long fiction su di loro, non vedrò l’ora di fare anche le storie personali (molto diverse dagli originali, almeno per Germania).

Vi dico già che nel ruolo di Fujiko c’è Monaco.

E Romano c’è anche lui ma è Vargas III, ha fatto il colpo grosso ed è in prepensionamento.

Inghilterra è Zenigata, perché in un certo senso anche nell’anime è il nemico di Feliciano, ma la mia scelta è stata data anche dal fatto che a volte si veste da Sherlock Holmes e che ho delle sue immagini vestito da ispettore di polizia.

Spero che questo capitolo vi abbia fatto sorridere.

Sokew86

P.s: Ho una ff dedicata effettivamente a Lupin III che è una piccola crossover con i racconti di Maurice Lebrac. Fate un salto, se vi va ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2492405&i=1

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: JhonSokew