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Autore: marple92    01/11/2015    2 recensioni
Camilla & Gaetano sono finalmente una coppia, ma basterà?!
Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te lo aspetti...
[cit.]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quotidianità '
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CAPITOLO 2.  AD OCCHI APERTI

A casa Berardi- Baudino la sveglia suona già da un po’, anzi per essere precisi suona già per la quinta volta, ma l’uomo e la donna placidamente sdraiati e accoccolati sotto le coperte non hanno alcuna intenzione di alzarsi e infatti la mano del vicequestore abbandona la pelle della sua professoressa preferita e si dirige sul comodino staccando definitivamente quella dannata invenzione infernale che distrugge i loro attimi di quiete.
Avevano preso l’abitudine di svegliarsi sempre un’oretta prima della sveglia per avere del tempo per loro, per coccolarsi e potersi godere il piacevole tepore delle coperte che di prima mattina rappresentano quasi una droga.

“Dovremmo alzarci” sibila la donna sapendo che anche quella mattina arriverà in ritardo a scuola e non ha proprio voglia di sentire le lamentele del preside, non che non fosse abituata, anche Mazzeo , quando era a Roma, la aspettava al cancello ticchettando con l’indice sull’orologio, ma Pellegrini è tutta un’altra storia purtroppo, decisamente poco piacevole.

“ e dai... altri cinque minuti” le sussurra il suo uomo come fosse un bambino e sa esattamente come tentarla , infatti inizia la sua opera di convincimento con  una scia di baci poco casti che dal collo scendono lungo la sua schiena, lasciata nuda dalle coperte che il vicequestore ha provveduto ad abbassare per consentire libero accesso alle sue labbra. Diavolo tentatore!!  E questo è più che sufficiente per provocare un brivido in Camilla che soffoca una risata nel cuscino e si lascia tentare da lui, esattamente come ogni mattina. E in fondo il bello è proprio questo, quell’uomo riesce a scombinare ogni sua abitudine, riesce a rendere piacevole ogni infrazione alle regole a tal punto da renderla criminale, dovrebbero arrestarli entrambi e magari chiuderli in una cella. Insieme. Da soli. Possibilmente senza sveglie e senza telefoni che suonano.            
Dopo un primo attimo di passività la donna riesce ad afferrare un suo braccio e lo tira contro di se catturando le sue labbra, afferra il suo volto tra le mani e dopo avergli stampato un altro casto bacio apre gli occhi alla ricerca dei suoi.                

“Buongiorno amore “ sussurra con la voce ancora camuffata dal sonno e provoca un sorriso involontario del vicequestore che non è esattamente abituato a sentirsi chiamare così . Anche lei in quanto a colpi bassi non è decisamente da meno.

“Se continui a chiamarmi amore non ti lascio scappare via”  sibila infatti con uno sguardo che tradisce tutta la sua eccitazione e la poca voglia che ha di lasciar andare via la sua compagna “perché non prendi un giorno di ferie?” le chiede usando ancora una volta i suoi modi per corromperla .

“Non sai quanto mi piacerebbe ... ma..” risponde la donna che non disdegna affatto una mattinata di coccole sotto quelle coperte calde con il suo uomo ma non fa in tempo a dare un seguito al suo “ma” che l’uomo le ha già passato il telefono, con uno sguardo che la dice lunga su quello che succederà dopo quella telefonata.    

Camilla ripensa al buon Oscar Wilde e alla sua massima “l’unico modo per resistere alle tentazioni è cedervi”  e tutto diventa più chiaro, non vede altra soluzione possibile, compone il numero della segreteria e chiama.

Chiama mentre le labbra del vicequestore si impossessano della sua spalla, del suo collo, della sua guancia e le mani scivolano sotto le coperte alla ricerca del suo corpo.
In breve tempo il telefono viene lanciato via e Camilla si sente una ragazzina che invece di andare a scuola, approfitta dell’assenza dei genitori per passare l’intera mattinata nel lettone con il suo fidanzatino. Peccato che lei da ragazza non abbia mai saltato la scuola, chissà quante cose si è persa, questa è la seconda volta che le capita, ma è del tutto diverso dal periodo Marco. Non vorrebbe essere in nessun altro posto se non in quello, non vorrebbe essere tra delle braccia e dei muscoli diversi da quelli che adesso la stanno stringendo. Il corpo di Gaetano sul suo interrompe i suoi pensieri reclamando le sue attenzioni e finalmente lei abbandona tutto quel divagare di pensieri e si dedica al suo uomo.     

E da  li è pura poesia, è la più bella prosa d’amore mai scritta :

Unghia che si conficcano nella schiena.             

Mani che si intrecciano immobilizzate ai lati della testa.          

Cuscini lanciati via.      

Muscoli che si tendono.              .

Occhi negli occhi e sorrisi che si fondano.        

Corpo che diventano una sola anima. 

E Gaetano sa che quello è il momento giusto “ voglio un bambino Camilla” sussurra l’uomo al suo orecchio percorrendo l’incavo del collo della donna con la punta del naso, soffia sulla sua pelle e le lascia teneri baci. “Ti prego” sussurra e la donna lo abbraccia in modo materno, non è ancora convinta che quella sia la scelta giusta, non è più una ragazzina e nonostante la vitalità non le manchi sa che il suo corpo segue la rigida scansione dell’orologio biologico.
Non risponde a quel lieto richiamo del suo uomo ma gli posa un tenero bacio sul naso e lui sa che per quella volta il discorso si è concluso.                
“Ti convincerò. Ci volessero altri dieci anni, ti convincerò” le sussurra mentre la risata cristallina della donna riempie la loro camera prima di essere sostituita da una nuova sessione di baci frenetici perché sa che quella oltre che la più rigida delle minacce è la più dolce delle promesse.

Quando parecchie ore dopo si chiudono la porta di casa di spalla hanno entrambi un sorriso rilassato e complice. Gaetano scende le scale per primo seguito dalla donna che protetta dai suoi occhiali da sole non disdegna un’occhiata al fondoschiena del suo vicequestore, ringrazia il giubbotto di pelle dell’uomo che copre fino alla cintura e si perde ad osservare quella forma che fino a poco prima è stata sotto il controllo delle sue mani.           
Persa nei suoi pensieri non si rende conto di essersi fatta beccare in pieno dall’uomo che le rivolge un sorrisetto compiaciuto “ti piace quel che vedi eh” sibila divertito rendendo le guance di Camilla di un colorito decisamente rossastro. “Cammina..” replica allora spingendolo verso la macchina. E continuano a lasciarsi beare da quella atmosfera anche se il traffico regna sovrano, e durante il tragitto lei ne approfitta per posare la mano sulla gamba del suo uomo, sulla mano posata sul cambio o sulla sua nuca dove lascia un piacevole massaggio, per la gioia di Gaetano che non sa bene se frenare di botto, fermare la macchina e ammanettarla o rimanere relativamente tranquillo provando a condurli senza incidenti a destinazione. Quella donna mette a dura prova il suo controllo, non è facile per lui resistere a quei tocchi, li ha desiderati per dieci lunghissimi anni e non riesce ancora a credere che quella donna sia diventata finalmente la sua donna, ha sempre paura che qualcuno gliela porti via, che lei si penta e torni indietro e a volte si chiede se rispetto al passato di Camilla lui non sia inadeguato.
Arrivano al grande supermercato miracolosamente vivi e quando parcheggia  e tira finalmente il freno a mano  afferra quasi con brutalità il volto della sua donna e la bacia per niente sazio delle ultime ore che hanno condiviso, non ne ha mai abbastanza di lei . Riceve in cambio una timida carezza sulla barba appena spuntata e si perde nei suoi occhi. Mano nella mano si avviano per comprare tutto l’occorrente per la festa di compleanno di Tommy, il bambino vuole una festa in stile far west e hanno davvero poco tempo per organizzare il tutto, soprattutto perché il bambino vuole che anche loro due si travestano. Ed è proprio al reparto costumi che sono diretti.

“Tu cosa metterai?” le chiede Gaetano curioso guardando tra le taglie dei costumi alla ricerca di quella giusta per Tommy             
               
“Non lo so ancora , troverò qualcosa nell’armadio” risponde la donna prendendo un cappello da cowboy per la nipotina.                               

“avrei un’idea” sussurra l’uomo avvicinandosi a lei “potresti vestirti da criminale, così ti arresto” sibila al suo orecchio posandole un bacio sul lobo dell’orecchio  “per esempio Eva Kant?”

“Troppo sexy! Potrei essere più una Julia Kendall, insegnante alla Hollyhock University che collabora come consulente con il tenente Alan Webb e soprattutto  dotata di straordinaria umanità e sensibilità”

“Potresti, ma mi eccita di più pensarti come criminale” confessa l’uomo cingendo il suo corpo con le braccia.

“Non mi sembra una saggia idea, potresti fare tu il criminale e io la spietata sceriffa” propone allora liberandosi dalla sua stretta, ma l’uomo scuote la testa con fare sornione.

“Non mi perderei mai e poi l’occasione di ammanettarti” replica guadagnandosi un’occhiataccia da Camilla che si allontana sapendo dove portano quei battibecchi tra di loro.

Cammina lungo il corridoio del reparto e si perde ad osservare l’immensa varietà dei costumi fino a quando il suo sguardo non viene catturato da un costume da coniglio, per bambini da 6 ai 12 mesi. Era un costume di peluche grigio, con una macchia sulla pancia e un codino bianchi. Le orecchie sono lunghe e il coniglio raffigurato sulla confezione tiene in mano una carota, lo osserva attentamente e si perde per un attimo a fantasticare.

“Andrea dove scappi? Fermo! Devo cambiarti il pannolino” un bambino dai capelli ricci castani e gli occhi verdi gattona per il grande salone cercando di fuggire al borotalco mentre il suo papà lo insegue disperato.
“Dai che tra poco torna la mamma e mi fai fare brutta figura” aggiunge l’uomo mentre il piccolo cucciolo si nasconde sotto il tavolo, si porta il piedino alla bocca e sorride divertito prima di essere afferrato dal suo papà che, mettendolo a  cavalluccio sulle sue spalle,  lo riporta in camera per cambiarlo. E quando lei arriva, ferma allo stipite della porta, trova il bambino vestito da coniglietto che agita il culetto per mostrare al papà il suo codino bianco.       

“Sei bellissimo amore di papà” dice l’uomo prima di sentire un colpo di tosse che serve per richiamare la loro attenzione.        “Guarda chi c’è?! ” aggiunge e subito il piccoletto gattona verso la mamma che lo accoglie tra le sue braccia.             

“Bello il coniglietto di mamma” sussurra la donna al suo piccolo primo di riempirlo di coccole.

“Camilla... Camilla”        ripete l’uomo per l’ennesima volta vedendola bloccata davanti ad un costume con un sorriso ebete in volto e con la mente lontana anni luce da li. Quando si ridesta dai suoi pensieri e guarda il suo uomo sorride e posa il costume al suo posto .  

“Tutto bene?”   chiede l’uomo 

“Meravigliosamente, guardavo i costumi. Tu hai trovato qualcosa?” chiede provando a cambiare argomento prima che l’uomo la interroghi.    

“No ho solo preso dei festoni e dei palloncini a tema per la festa, per il resto non dovrebbe mancare nulla, possiamo andare a pagare”           

Lui continua a parlare ma la donna non lo ascolta, cammina verso la cassa e non può fare a meno di pensare a quel sogno ad occhi aperti, alza gli occhi al cielo e pensa che se continua così l’avrà davvero vinta lui, riuscirà nel suo intento e forse senza dover aspettare altri dieci anni.

“facciamo progressi” sussurra tra se  e se.        


Marple’s corner:
Ed eccoci qui con un secondo capitolo! L’inconscio di Camilla inizia a cedere, ma sarà cosi semplice come sembra?!
Lo vedremo nel prossimo capitolo!
Volevo ringraziarvi per le vostre recensioni, volevo emozionarvi e invece ogni volta che leggo quello che scrivete mi emoziono io!


  
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