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Autore: Soleil Jones    01/11/2015    1 recensioni
∝ ATTENZIONE! - presenza di slash/yaoi (cioé di una relazione tra due individui dello stesso sesso, nel qual caso due maschi) & di incesto. Don't like, don't read. ]
Raccolta di Drabble, Flashfic, One-Shot incentrate su Fred e George Weasley.Pairing: Forge/Gred - [ evviva l'intercambiabilità, LOL. :'D ]
Se la prospettiva dell'incesto tra fratelli vi disturba, ve lo chiedo per piacere: evitate di leggere.
Si tratta di un esperimento. Io stessa mi sto sfidando da sola, sono terrorizzata dall'idea di combinare disastri!
A chiunque leggerà: spero vi piaccia(no)!
Soleil
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Fred Weasley, George e Fred Weasley, George Weasley, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Dedico questa prima One-Shot a merrow_star (che tempo addietro con la sua fanfiction ‘Profumo’ mi ha messo la pulce nell’orecchio, diciamo) e MoonlightHelsing (che in questi giorni, coi suoi scritti, mi ha dato la spintarella finale).
Il tutto senza saperlo nemmeno.
 
Titolo: Trick or treat?
Autore: Soleil Jones
Personaggi: Fred Weasley, George Weasley.
Pairing: Forge.
Premessa: I personaggi e i luoghi descritti non mi appartengono, sono di proprietà di J.K. Rowling. Questa storia non è scritta a scopo di lucro, né è basata su fatti reali o volta a creare riferimenti in particolare con coloro che – nella trasposizione cinematografica – interpretano i personaggi coinvolti.
Note: In occasione di Halloween, ecco con cosa me ne esco!
È la prima volta che tratto i gemelli in chiave romantica e, sebbene leggere di loro così non mi abbia mai dato fastidio (anzi), ammetto che sono terrorizzata. Perché non vorrei stravolgerli e finire nell’OOC. ;w;
D’altra parte mi andava di mettermi alla prova.
Sì, sono masochista (e sadica, nel caso in cui esca fuori una schifezza x3).
Non è previsto un termine entro il quale questa raccolta verrà aggiornata (darò la precedenza alla mia longfiction in corso), ma salvo pienoni a scuola (e sì, sono nel bel mezzo di un pienone. Della serie: "Mai 'na gioia, oh!") dovrei scrivere nuovi capitoli abbastanza frequentemente.
Detto ciò, con la tremarella addosso, vi lascio al mio primo esperimento.
Ciao ciao!

 
 


#1  — Trick or treat?
 
George fa capolino dalla porta del loro Dormitorio con passo baldanzoso e un cesto in mano. È pieno di cibarie sgraffigniate dalle cucine – più che meritate, grazie a loro e al loro operato Hogwarts sta trascorrendo un Halloween all’insegna degli scherzi forniti dai ‘Tiri Vispi Weasley & Weasley’.
Niente contenente zucchero, il suo stomaco e quello di Fred non reggerebbero e, inoltre, hanno saltato la cena; tanto vale rimettersi in pari con qualcosa di sano.
Sono le undici e mezza di sera ed entrambi hanno la faccia sporca di trucco. Giustamente, non potevano mancare di attenersi alla tradizione; gli squarci sulla gola e sul volto del maggiore dei due sono così convincenti che, quando l’hanno visto sgattaiolare nella Sala Comune, alcuni primini sono impalliditi, altri hanno lanciato un urlo di sorpresa mista a spavento. Alicia Spinnet gli è addirittura corsa incontro chiedendogli come gli salti in testa di pensare ai dolcetti anziché correre da Madama Chips.
E George ha riso.
Ora, Fred sta sistemando il proprio travestimento – non può non essere all’altezza del fratello, Halloween pare farlo diventare diabolico e più insofferente alle regole del solito. E questo a Fred piace; gli piace da impazzire.
Sta giusto infilandosi una vecchia maglia sbrindellata quando delle mani calde gli cingono i fianchi – prima che essi vengano coperti dalla stoffa – e un corpo estraneo si incastra perfettamente contro il suo. Sente il fiato del proprio assalitore sul collo e poi una voce giocosa e roca — Merlino, solo lui può essere capace di combinare due caratteristiche così opposte e risultare dannatamente eccitante — gli sussurra all’orecchio: «Dolcetto o scherzetto?»
Fred inclina il capo per lasciare spazio al gemello e non trattiene un sorriso divertito, guardando finalmente la specchiera che è dinnanzi a loro.
«Wow, sei spaventoso!» afferma, alzando le sopracciglia.
«Solo spaventoso?» domanda con finta innocenza George, poggiando il mento sulla sua spalla e prendendo confidenza; le sue mani ora non sono più sui fianchi del gemello, gli circonda la vita stringendolo di conseguenza a sé.
Ed è magnifico — pensa Fred, rilassando i muscoli delle spalle e portando le proprie mani su quelle del fratello — perché nonostante faccia freddo il tocco di George è caldo, così come le sue mani, la sua pelle… tutto lui.
«Spaventosamente sexy.» annuisce con solennità.
George ride. Ride contro l’incavo della sua spalla ed è tutto un brivido, ciò che questo semplice gesto scatena.
«È la verità!» Ride a sua volta Fred. «Ma per quanto riguarda il dolcetto…»
Tira fuori dalla tasca dei pantaloni uno Zuccotto di Zucca incartato malamente; ne ha mangiato un pezzetto qualche ora fa e ha lasciato il resto per dopo, evidentemente. Lo scarta e, malandrino, quand’è a un passo dalla bocca di George se lo ficca in bocca.
«Spiacente, non ne ho più.»
Alza le sopracciglia e guarda il gemello dritto negli occhi, come a sfidarlo a replicare. Ha ancora lo Zuccotto in bocca quando George annulla le distanze, si appropria con dispettosa enfasi delle sue labbra facendole dischiudere e gli ruba il dolcetto.
In un istante Fred lo sente passare dalla sua bocca a quella del fratello; quell’idiota sa proprio bene come usare la lingua.
«Mmh, dicevi?» Ammicca George, ingoiando lo Zuccotto davanti alla finta espressione contrita del gemello il quale, non riuscendo comunque a nascondere il fatto che non ce l’ha affatto con lui, sguscia via dalla presa del fratello e si volta completamente verso di lui.
Raggiungono esattamente la stessa altezza, non un centimetro in più, non uno in meno; come se la natura stessa voglia rendere possibile ai loro sguardi fronteggiarsi da pari a pari e ai loro corpi incastrarsi alla perfezione l’uno contro l’altro.
Fred pizzica dispettoso un fianco a George perché sa che soffre tremendamente il solletico e adora vederlo sussultare e aprirsi in un sorriso, una risata che arriva ad illuminare anche i suoi occhi.
Lo spintona ridacchiando un: «Questa me la paghi, perfida canaglia!», finché George, a furia di indietreggiare, non incorre nel bordo del suo letto a baldacchino finendoci sopra.
Fred sorride malizioso e sale in ginocchio sul morbido piumone, costringendo le gambe di George a divaricarsi per fargli posto; il sorriso del fratello è pressoché uguale, fatta eccezione per l’ombra di un qualcosa di rossore che agli occhi di chiunque parrebbe dolcezza.
La dolcezza di un sorriso innamorato che Fred sa – e ci tiene a ribadirlo a sé stesso con orgoglio e un pizzico di possessività – di essere stato l’unico a poter scorgere in George e ad esserne la causa e il destinatario.
Lo costringe a distendersi tanto si avvicina, e nel mentre senza accorgersene cerca le sua mani con le proprie; le trova, le porta ai lati del suo capo e le loro dita si intrecciano.
Ed ecco l’ennesimo brivido – non è per il freddo, George non lo soffre, né per il caldo, Fred lo sente in continuazione quando sta vicino a suo fratello, è una specie di elettricità che scaturisce dal contatto delle loro epidermidi.
«E tu che mi dici, Georgie?» soffia Fred a un palmo del volto del gemello, con una luce cupa negli occhi color nocciola. «Dolcetto o scherzetto?»
Spinge volutamente un ginocchio troppo in avanti e sente una chiara conferma – racchiusa in un fremito e nel cavallo dei pantaloni di George – delle parole che la sua metà gli mormora con un sorrisetto accattivante: «Decisamente dolcetto, Freddie.»
 
  
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