"Più dolce sarebbe
la morte
se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto,
e se così fosse mille volte vorrei nascere per mille volte
ancora morire"
Amleto.
Camminavo come tutte le notti per i vicoli vicino casa mia, nonostante
sapessi
benissimo che non era saggio per una bella ragazza sedicenne come me,
girovagare a quell’ora poco raccomandabile.
Ma ormai era diventata un’abitudine
irrinunciabile, una sorta di routine: aspettavo sempre che i miei
genitori si
addormentassero e poi, di nascosto ovviamente, uscivo fuori.
Quella era una notte da brividi: la luna piena, che mi
guardava beffarda dal cielo, era leggermente coperta da nuvole, che la
rendevano vagamente inquietante.
Percorrevo sempre le stesse vie, e quando arrivai vicino al solito
lampione,
unica fonte di luce in quel vicolo, oltre quella emanata dalla luna, lo
guardai
con apprensione.
Ogni volta che ci passavo accanto si spegneva.
Feci un sospiro tremante, un po’ anche per il freddo, e lo
oltrepassai.
Come immaginavo.. si spense!
Di sicuro non era una cosa normale, e non riuscivo a trovare una
spiegazione
plausibile.
La luna proiettava ombre inquietanti.
All’improvviso, dall’ombra, sbucò un
ragazzo, che sembrava poco più grande di
me.
Più che sbucato sembrava essersi materializzato li dal
nulla.
Sbattei le palpebre più volte per accettarmi che non fosse
frutto della mia
immaginazione.
Era dannatamente bello da togliere il fiato. Colorito pallido ed
etereo, viso
virile incorniciato da boccoli corvini, ma la cosa più
stupefacente.. erano gli
occhi!
Definirli azzurri non renderebbe nemmeno vagamente l’idea:
erano puro
ghiaccio e sembravano risplendere di luce propria.
L’abbigliamento sembrava di
un’altra epoca, ottocentesco, azzardai mentalmente,
intuendolo per la tipica
camicia adornata da pizzi con i primi bottoni aperti. Immaginai di
accarezzare
il suo petto..
Scossi la testa cercando di tenere la mente lucida… quanto
era ammaliante quel
misterioso ragazzo!
Più che trovarlo ridicolo per come era vestito, per me era
tenebroso e oltremodo affascinante.
Mi sgranchii la voce per dire qualcosa, visto che lui non accennava a
parlare,
ma non ne ebbi il tempo.
Sembrò quasi che venisse inghiottito dall’ombra,
e.. non riuscivo a crederci,
era di fronte a me, e con un dito gelido mi accarezzava le labbra.
Ero stordita dal fatto di non aver notato nessuno spostamento, tutto
era
accaduto in un battito di ciglia, un battito di cuore.
“Ciao piccola..”
Che voce melodiosa, incantevole. La mia domanda sorse spontanea.
“Cosa sei?”
Sollevai le delicate sopracciglia guardandolo stupita e inebriata dalla
sua
essenza allo stesso tempo.
Intanto aveva smesso di sfiorarmi le labbra per dedicarsi al mio collo
da
cigno.
Venni percorsa da un tremito: il suo leggero tocco, il tocco di un
estraneo, mi
stava mandando in fibrillazione.
“Sei sicura di volerlo sapere?” mi chiese con una
nota di divertimento.
Io mi limitai ad annuire non riuscendo a proferire parola, incantata
dal suo
sguardo.
“Sono..” fece una pausa, facendomi fremere per
l’attesa “..un vampiro!”
Sbattei le palpebre basita.
“Dimostramelo!” fu l’unica cosa che
riuscii a dire in un mormorio sommesso.
Lui per tutta risposta sorrise in maniera inquietante, mostrandomi i
canini
affilatissimi.
Deglutii spaventata.
Se ne accorse: “Hai paura?” mi chiese in tono
beffardo, chiaramente si stava
prendendo gioco di me.
Scossi la testa incapace di parlare.
“Dimostramelo!” mi rimbeccò a tono.
Agii d’istinto e feci l’unica cosa che mi venne in
mente, la cosa più sconsiderata,
la cosa di cui avevo più voglia, un’insana voglia
in quel momento, nonostante
la paura.
Mi sollevai sulle punte dei piedi e cinsi il suo collo con le mie esili
braccia,
non distogliendo il mio sguardo dal suo nemmeno per un
istante.
Lui era senza
dubbio divertito dalla mia audacia.
Gli sfiorai le labbra, prima con dolcezza: prontamente lui mi cinse la
vita. Dal
canto mio accarezzai le sue labbra con la lingua, assaporandone il suo
sapore.
Dischiuse le labbra, inebriandomi col suo respiro. Lasciammo giocare le
nostre
lingue e inaspettatamente mi ferii con i suoi denti, e mi sentii
pervadere da
un nuovo sapore, il metallico sapore del sangue, che si unì
immediatamente al
nostro, in un nuovo gioco che evidentemente lui gradì
parecchio. Lo intuii dal
fatto che mi aveva stretta ancora di più con un gemito di
sorpresa e piacere,
facendomi appoggiare al muro.
I nostri corpi aderivano perfettamente l’uno
all’altro: le sue mani fredde e
bramose scorrevano sul mio corpo, sfioravano i miei boccoli corvini.
E io selvaggia sul suo petto, i suoi capelli, il suo viso
perfetto.
Fu senza dubbio il bacio più passionale della mia vita.
Mi prese in braccio: istintivamente attorcigliai le mie gambe ai suoi
fianchi,
gemendo di piacere.
Probabilmente non ero ben coscia di quello che stava accadendo. Mi
sentivo così
stordita e ammaliata da ritenere, per il momento, il fatto che lui
fosse un
vampiro una cosa di poco conto…
La mia anima sarebbe stata dannata, ne ero certa.
Allontanò di pochi centimetri il suo viso dal mio: ci rimasi
quasi male, e lo
guardai confusa.
Ghignò impercettibilmente. “Guarda
giù..”
Abbassai gli occhi lentamente e con un impeto istintivo lo strinsi
ancora più
forte!
Stavamo volando.. e Londra scorreva sotto di noi in un gioco di luci
eccezionale!
“Come è possibile?” chiesi sconvolta,
stupita di riuscire ancora a parlare.
“E’ possibile per lo stesso motivo per cui esisto..
nessuno lo sa..”
All’improvviso, senza che io potessi fare qualcosa per
impedirlo, mi lasciò andare,
e iniziai a precipitare.
Ebbi appena il tempo di emettere un rantolo terrorizzato, quando venni
afferrata.
Sebbene il mio cuore battesse fortissimo, cercavo di
respirare di nuovo regolarmente.
Atterrammo in un parco deserto.
“Non-farlo-mai-più!” Scandii per bene le
parole col respiro soffocato.
Lui per tutta risposta scoppiò a ridere mentre mi faceva
scendere.
Il mio equilibrio era traballante, e per non rischiare di cadere, mi
aggrappai
di nuovo a lui.
“Non riesci a starmi lontana?” mi chiese con voce
suadente.
Tutto di lui trasudava sensualità.
Io per tutta risposta iniziai a camminare per la direzione opposta
incrociando
le braccia sotto al seno indispettita, ma sicura che lui mi avrebbe
seguita.
E infatti me lo ritrovai davanti.
“Suvvia.. scherzavo, ma cherie..”
Le sue labbra sigillate in un soffice ghigno, stranamente sembravano lo
spettro
di una risata. Senza riflettere, accarezzai con le dita quella bocca
sensuale.
Prendendoci per mano iniziammo a passeggiare senza dire una
parola, ma guardandoci semplicemente negli occhi: un fiume, no, un
torrente di
emozioni ci travolgevano impetuose… brama, lussuria, e
qualcosa a cui non
sapevo trovare un nome.
Ci sedemmo su una panchina, senza allontanare le nostre mani.
Lo guardai, seria questa volta. “Sto per morire,
vero?”
Inarcò un sopracciglio, anche lui serio. “O vivere
per sempre con me, chissà..”
I miei occhi si illuminarono di speranza.
Lui avvicinò il suo viso al mio con una lentezza
esasperante, mi baciò la
fronte, una palpebra, la guancia, le labbra, tutto senza distogliere lo
sguardo.
Sentivo di annegare nei suoi occhi: profondi come due abissi,
insondabili.
Infiniti.
Che dire, semplicemente afrodisiaco, ipnotico!
Infine sentii le sue labbra gelide poggiarsi sul mio collo, un lieve
bacio e
poi..
Un dolore lancinante mi pervase, scatenando un’impetuosa
tempesta di brividi
che mi percosse la schiena. Mi aggrappai con più forza a
lui, sentivo la mia
vita scorrere via: ormai gli appartenevo.
Il mio cuore, la mia anima, anche la più piccola, misera,
insignificante fibra
del mio essere, era sua in quel momento.
“Non lasciarmi..” mormorai con fatica. Poi il buio.
Bacio di tenebra
Bacio di neve
Bacio che ti cattura con passo lieve.
E’ il gelido tocco della morte
E si perde nella tenebrosa notte.
Ma non temere.. toglie solo l’anima con pazienza,
e risorgerai per una nuova esistenza!
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Spazio autrice:
Permettetemi solo poche parole.. Questa è la prima
fanfiction (meglio dire one-shot) che posto in assoluto. Scusate se vi
sono degli errori di cui non mi sono accorta, l'ho letta e riletta e
non ne ho trovati. Spero che vi sia piaciuta, vi rivelo che
è un sogno che ho fatto e che ho messo subito per iscritto.
Io ne vado
fiera.. rileggendola rivivo quel magico e assurdo sogno.
Commentate se
vi va ovviamente, sia in modo positivo o negativo.
Insomma siate
pure spietati!!
Baci!