Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Freaky_Frix    02/11/2015    1 recensioni
Piccolo esperimento nato in un momento di noia.
La nostra allenatrice prefertia (?), ancora studentessa, e pure ribelle (?) si perde per le vie di Tokyo. E trova un posto alquanto strano.
[Lyna SchillerX...]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hitomiko Kira/Lina Shiller, Hitomiko Kira/Lina Shiller
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se perdi la via
Se perdi la via, trovi il Paese delle Meraviglie?
Non lo ricordava bene com’era capitato. Era in città, aveva saltato la scuola, ed era sola. Aveva camminato senza fermarsi da quando era scesa dal treno, e guardandosi intorno realizzò che si era persa. Aveva messo in conto di rimanere nella zona vicina alla stazione, per evitare di perdersi, ma il flusso dei suoi pensieri l’aveva inavvertitamente condotta in un’area senza alcun punto d’orientamento. Stava percorrendo il marciapiede lungo un viale alberato, piuttosto tranquillo. C’era qualcosa, in quel tratto di strada, che la disturbava, ma non riusciva a capire cosa. Alla sua destra c’era un muro color sabbia, sormontato da una ringhiera di ferro. Doveva essere alto almeno tre metri, più la ringhiera. Cosa poteva mai esserci dall’altro lato? Il silenzio la infastidiva molto, e all’improvviso capì cosa l’aveva infastidita fino a quel momento: il silenzio. Da quando aveva cominciato quella strada non era passata nemmeno una macchina, e nonostante la via fosse circondata dagli alberi, non aveva sentito cantare nemmeno un uccello, il che in primavera era abbastanza strano.
Continuò a camminare, con uno strano senso d’inquietudine nello stomaco, finché non giunse in prossimità di un cancello. Poco più avanti riusciva a vedere l’incrocio con la strada principale, e vide la gente che faceva avanti-indietro come al solito. Questo bastò a tranquillizzarla. Una volta davanti al cancello, però, non poté fare a meno di fermarsi a guardare. Sull’alto cancello spiccava una grande stella di bronzo, con una “A” maiuscola nel mezzo. Poco più sotto lesse un cartello, sempre di bronzo: “Istituto Nazionale di Ricerca dell’Alice Academy: Ingresso principale”.  Guardando oltre il cancello vide un altro viale alberato e, in fondo, un grosso edificio.
«Interessata?»
Lyna si voltò verso la voce, sorpresa. Appoggiato al muro, aldilà del cancello, c’era un ragazzo. Aveva addosso un’uniforme scolastica piuttosto insolita, e giocherellava con uno stelo d’erba.
«Io … È una scuola?»
Il ragazzo annuì. «Diciamo di sì».
«Sembra grande» constatò la ragazza.
«Lo è» confermò lui. «Senti, credo che ti convenga andartene, se ti vedono potrebbero chiamare la polizia» aggiunse poi.
«Addirittura?È questo il trattamento che riservate ai poveracci che non possono permettersi la retta?»
Il ragazzo sorrise.
«Qua raramente si viene spontaneamente» rispose, «E molti che escono spesso non riescono ad adattarsi al vostro mondo».
«Ma dai? Magari ora ti aspetti che me ne scappi impaurita, promettendo di non dire niente a nessuno, e mi dimentichi di questo posto?» domandò ironicamente la ragazza, cercando di sporgere la testa oltre le sbarre di ferro.
«Sarebbe preferibile» ribatté il ragazzo, spostandosi dal muro e mettendosi di fronte a lei.
«A che anno sei?» chiese Lyna, rendendosi conto, ora che lo aveva davanti, che il ragazzo con cui stava parlando era poco più alto di lei.
«Penultimo … Tu?»
«Lo stesso»
«Com’è la tua scuola?»
«Una noia, a parte il club sportivo … La tua com’è?»
«Una noia, a parte il club che frequento».
Entrambi sorrisero.
Il ragazzo si voltò un attimo, poi sbuffò.
«Devo scappare, letteralmente. Quando esco» disse il ragazzo, molto rapidamente, «Dove potrei trovarti?»
Lyna indugiò un istante.
«Non lo so, potrei anche partire … Se mi lasci il tuo nome però potrei rintracciarti» rispose.
«Misaki. E non ho intenzione di dirti anche il mio nome, è imbarazzante» disse lui. «Il tuo?»
«Lyna Schiller.»
«Ok, facile da ricordare. Tieni» le disse, allungandole una pallida margheritina.
«Ma come …?»
«Ciao! Ci si vede!» esclamò Misaki, correndo via.
In lontananza Lyna vide venire verso il muro degli uomini che urlavano, e pensò bene di filarsela, percorrendo l’ultimo tratto di marciapiede e andando a mescolarsi con la folla. Teneva stretta nel pugno la margheritina.
“Vedremo” pensò, “Se si farà vivo o no”.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Credo di dover dare delle spiegazioni perlomeno sul contesto della oneshot. Ho pensato a un crossover (ormai ho visto talmente tanti anime che è stato inevitabile) tra l'allenatrice di Inazuma Eleven e il professore di Gakuen Alice, solo che non trovando nelle rispettive trame un buco dove ficcare questa relazione amorosa ho finito per relegarla in un "prequel". Sappiamo molto poco del passato di entrambi, non essendo personaggi principali, quindi mi sono potuta permettere una cosuccia di poco conto. Il finale è aperto proprio per questo: a voi la scelta, se loro si sono incontrati o no, e che cosa è successo.
Fatemi sapere cosa pensate di questo esperimento!
Alla prossima
Frix
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Freaky_Frix