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Autore: Eilish    02/11/2015    1 recensioni
Titolo ricambiato.. ho rimesso l'originale. Scusate tanto.
“Piccola mia, un giorno troverai delle persone che ti sapranno stare accanto, delle persone che non avranno paura di te e ti ameranno così tanto da non riuscire più a lasciarti. In quel giorno tu sentirai dentro di te una fiamma che si accenderà, quella è la speranza… la tua speranza”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono passati quasi quattro mesi da quel fatidico giorno, i miei amici e i miei fratelli mi sono rimasti vicino tutto il tempo e nessuno ha mai più riaperto l’argomento, sapevano che non mi piace parlarne e che soprattutto non voglio pensarci, e quindi mi hanno accontentata.
Il mio rapporto con Sota si è evoluto cosa che sinceramente mi rende molto felice, se fossi cresciuta con lui la mia infanzia sarebbe stata tutt’altro che cupa ma, ahimè non posso cambiare ciò che è stato.
Ci ritroviamo a parlare di tutto a volte con lui ci scappa la chiacchiera su nostra ’madre’, mi raccontò i giorni dopo la discussione che aveva parlato con lei facendole, sempre attento alle parole, capire che io non sono come mio padre, a maggior ragione visto che non l’ho mai conosciuto e non so che fine abbia fatto… e da un lato neanche mi interessa saperlo ma c’è una parte di me, quella curiosa che continua a farmi pensare a come lui sia.
Per carità, chi vorrebbe avere un padre del genere, io no, anzi a volte mi reputo fortunata a non averci avuto niente a che fare ma è anche normale voler sapere qualcosa in più delle mie origini.
 
“ehi stupida ti vuoi muovere, siamo di nuovo in ritardo, non ce la faccio più a correre la mattina presto” mi dice Sango
 
“Or su quante storie, muoviamoci se no chi lo vuole sentire il preside” rispondo
 
Il mio rapporto con Sango e Koaku non è cambiato anzi, da quando hanno saputo che sono la sorellastra di Sota è come se ci fossimo uniti di più, tant’è che anche Sota ormai si rende conto di essere entrato nella famiglia Hirai.
Sto notando che Sango ha un certo interesse per Miroku ma visto che il suo carattere la fa sembrare acida fin dal mattino e che quel povero ragazzo penso non arrivi alla fine dell’anno per le sue stratosferiche cinquine, non so come andrà a finire, ma ho notato un piccolo cambiamento  in lui.
Lui pensa che nessuno se ne sia accorto ma tutti sappiamo che quando non c’è Sango non guarda di striscio una ragazza mentre quando c’è va dietro ad ogni sedere sodo accompagnato da un seno portentoso che osserva ma non guarda davvero perché con la coda dell’occhio sta attento alle sue reazioni.
Non so se mi dispiace per lui o ridere per la situazione visto che guardandola da fuori tutti penserebbero che Miroku sia masochista, e infatti molti ne sono certi ma io vedo come la guarda, vedo come, in un certo senso la studia e saperlo accanto a lei mi fa più che piacere.
Ho instaurato una certa iperprotettività nei suoi confronti e vedere che anche da lontano lui si prenda cura di mia sorella non posso che intenerirmi vedendo i suoi tentativi, che spero vivamente possano riuscire a far sbloccare quell’acidona.
 
Arrivati a scuola, dopo esser andati a prendere Sota sotto casa ci avviamo ognuno nelle proprie classi e mi soffermo su un particolare che mi crea una piccola fitta al petto.
Inuyasha non è a scuola.
Lui è uno dei punti interrogativi a cui non trovo nemmeno una misera e stupida risposta. Dopo tutto quello che successe quel giorno ha iniziata ad ignorarmi e la cosa non può che non farmi pensare.
È per quello che ha scoperto? È per me? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Insomma, non mi sembra. Quel giorno gia ci eravamo chiariti e sembrava essere tornato tutto come prima ma vedevo che più cercavo di stargli vicino, nonostante non mi rispingesse, e più lo sentivo lontano miglia e miglia.
Mi dava fastidio come mi da fastidio tuttora. Si, perché la situazione non è cambiata per nulla anzi, se posso dirlo è addirittura peggiorata.
Non lo vedo quasi mai, quando usciamo sta sempre insieme o a Miroku o al fratello e il fatto che parla spesso con Ayame mi provoca un certo malumore.. ma non solo a me.
Ho notato che Koga spesso e volentieri cerca di intromettersi nei loro discorsi ma appena si avvicina Inuyasha se ne va e la cosa è sospetta.
Per quanto riguarda me invece, non lo so.
Ci troviamo allo Sky quasi tutti i pomeriggi, visto che sta finendo la scuola e che per fortuna nessuno di noi ha delle lacune in qualche materia, possiamo stare tranquilli e goderci quella per noi è già iniziata… l’estate.
Oggi come da programma ci rivediamo tutti li e, come da programma appena entro nel pub vedo Inuyasha e Ayame ridere come se non si vedessero da anni. Ho chiesto anche a Sango e anche per lei è strano il loro atteggiamento visto che non si sono mai parlati più di tanto.
So che non dovrei perché alla fine io non sono nessuno per lui ma tutta questa situazione mi ha portato a non cercare un dialogo con lui e a non parlare quanto dovuto con lei.
Mi danno fastidio.
Il solo fatto di vederli seduti vicini o che si salutano con un abbraccio mi da i nervi… e più li guardo e più vorrei piangere per il nervoso ma alla fine mi alzo
 
“Sango, Miro io esco un attimo… ho bisogno di aria”
 
Non li lascio nemmeno rispondere che sono fuori sulla panchina del piazzaletto a guardare il cielo.
Oggi le nuvole sono cosi belle danno un tocco di arte all’azzurro che li circonda ma invece di rasserenarmi, come ha sempre fatto, osservarlo mi fa sentire pesante.
 
Odio sentirmi cosi. Odio vedere che nonostante cerchi di non pensare a loro mi ritornano in mente e detesto quella parte di me che pensa
‘erano solo belle parole quelle che mi ha detto quel giorno’
 
Già, perché lui quando si era alterato mi aveva detto che c’era e he ci sarebbe stato… ma adesso?
 
Adesso dove sei?
 
Solo llora mi accorgo di aver finalmente cacciato le lacrime. Assurdo, non dovrei piangere perché lui non è mio e non mi ha promesso amore eterno però… volevo che ci fosse, ma più di tutto volevo che lui avesse bisogno di me.
 
“non ti starai per buttare di nuovo vero?”
 
 
 
 
 
Dio mio ma cosa sto facendo? Sono davvero un bambino.
Sono giorni che non le parlo come si deve fatto sta che se n’è accorta pure lei che non mi viene neanche più vicino, anzi abbiamo intrapreso un giochetto davvero ridicolo, se c’è lei io esco, se ci sono io lei dopo un po’ riesce e se ne va al palazzetto. Come lo so? La seguo. So che non è per niente virile quello che sto facendo ma la paura che ricapiti di nuovo quello che è successo mi attanaglia lo stomaco.
Anche ora, sono intento a parlare con Ayame e con la coda dell’occhio la vedo sospirare, guardare nella mia direzione e uscire.
Perché ha sospirato? Perché mi ha guardato? Che si sia stancata di me?
A quel pensiero rabbrividisco. Sono stato uno stupido, pensavo di aver fatto una cosa buona ad essermi allontanato visto il bisogno che aveva di stare con Sota e invece tutti mi stanno facendo notare quando io sia un rimbecillito… sono senza speranza.
Continuo a cercare di ascoltare Ayame ma cazzarola questa tipa parla che è una bellezza, è una macchina che caccia parole su parole tant’è che ho perso il filo del discorso ma visto che sta ridendo cerco di mostrare quello che a parer mio è uno sbuffo più che un sorriso.
Questa farsa mi sta rompendo le palle… mannaggia a me e a quando l’ho ritrovata in lacrime quel giorno chiedendomi una mano.
Ed ora eccomi qui a far cercare di ingelosire quel cretino di Koga, cosa che sembra funzionare visto che sta venendo dalla nostra parte con uno sguardo omicida.
 
“si può sapere che succede?”
 
È incazzato nero.
 
“Koga che c’è? Che hai?” chiede lei… sembra abbia paura. Beh non le do torto, neanche io ho mai visto Koga in questo stato.
 
“Che ho io? Che avete voi, il vostro stare sempre appiccicati non è passato inosservato a nessuno. Stae insieme? No ditelo cosi almeno tutti capiamo… cos’è avete scoperto di essere fatti l’uno per l’altra?”
 
“Yoro calmati” dico io
 
“Calmarmi? Io SONO calmo, e poi tu che cosa cazzo stai facendo? Non ti interessava Kagome? Ora anche Ayame? Da quando ti sei lasciato con Kikyo vuoi darti alla pazza gioia?”
 
Eh no, adesso basta mi ha rotto le palle
 
“Ma come cazzo ti permetti. Ti annuncio che questa ragazza qui sta sbavando una tua attenzione da mesi e tu non te ne sei minimamente accorto”
 
“che?” dice tornando improvvisamente calmo con una faccia che prenderei a schiaffi
 
“Koga ora ti spiego io. Inuyasha e io non ci stiamo frequentando, mi sta solo aiutando. Un po’ di tempo fa mi sono resa conto che tu mi iniziavi a piacermi davvero ma tu invece non mi guardavi neanche per un secondo, questa cosa mi ha fatto molto male cosi un giorno in piena crisi di pianto Inuyasha mi ha vista e gli ho chiesto aiuto”
 
Ha iniziato a piangere, si vergogna è normale ma per fortuna visto che il locale aveva appena aperto quando siamo arrivati ci siamo solo io, loro due, Sango e Miroku…. Quindi nessun altro può vedere la scena.
 
“In che senso?” chiede Koga arrivando all’altezza del suo volto e prendendole il viso con tutte e due le mani.
 
“Volevo che mi iniziassi a guardare, a notare e se il solo modo era di farmi vedere più vicina a qualcun altro… allora l’avrei fatto. Ho pensato che solo cosi tu ti fossi reso conto di quello che provo per te” dice continuando a piangere
 
“e cosa provi per me?”
 
 
Che cazzo… eccolo qui l’esemplare più intelligentemente stupido dell’essere umano ‘Koga Yoro’
 
“Ti voglio avere vicino, voglio parlarti, voglio baciarti, voglio tutto di te perché tu sei l’unico che mi fa sentire in questo modo. E voglio che solo tu possa vedermi in queste situazioni. Io ti a-“
 
Udite, udite finalmente per la mia felicità e per la gioia di questi due babbei si sono finalmente baciati…
 
“Stupida. Non c’era bisogno di fare tutto quello show con Inu.. Io già ti amavo e ti amo ancora di più adesso”
 
… e con questa frase possiamo dare inizio al giorno del diabete.
Guardo gli altri due dietro di me e noto che si tengono per mano ma appena sentono di essere osservati Sango la toglie diventando super imbarazzata
 
“Non ditemi che tocca a voi che se no esco subito. Un’altra scena di quelle e vado direttamente in ospedale a curarmi il colesterolo”
 
“Ma stai zitto cretino” mi dicono la nuova coppia ridendo
 
Mi lascio andare su un tavolino con la testa piena di pensieri che finalmente posso elencare.
Ora sono io quello nella merda, che faccio con Kagome? E tra l’altro dove cavolo se ne è andata quella stupida? È da un’ora che sta fuori.
Mi alzo per uscire dal pub ma mi ritrovo una scena che mi lascia spaesato e confuso.
La vedo che rientra e sorride, il solito e bellissimo sorriso imbarazzato che ogni volta mi scioglie i nervi. Vorrei tanto che fossi io la persona a cui lo dona, mai come in questo momento vorrei esserci io al suo fianco ma quello che non capisco, che mi fa stringere i pugni fino a farmi male e salire il sangue al cervello è la sua mano unita a quella di Hojo.







Fatemi sapere come vi sembra. Diciamo che dal prossimo capitolo sarò più esaustiva con gli eventi della storia. Grazie in anticipo a quelli che la leggono. 
A presto,
Eilish
  
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