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Autore: Mad Moon 214    02/11/2015    3 recensioni
Kirino Ranmaru ha da molto capito i suoi sentimenti per Shindou Takuto ed è ben intento a dirgli tutto (e viceversa), a mettersi tra i due saranno l'ironia del destino ed un certo Kariya Masaki.
One Shot ispirata dalla canzone "You're gonna go far kid", dedicata alla coppia "Kariya Masaki x Kirino Ranmaru" con accenni molto forti alla coppia "Kirino Ranmaru x Shindou Takuto",
Spero sia di vostro gradimento.
Saluti,
Aurora_1999
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente gli allenamenti erano giunti al termine, sta volta furono più estenuanti a causa di una partita che si sarebbe svolta due giorni dopo.
Kirino fu il primo a fare il suo ingresso negli spogliatoi, stanco quant’era non vedeva l’ora di buttarsi sul letto e farsi una dormita di almeno due giorni; quella settimana per lui fu la più dura della sua vita, neanche durante le avventure in giro per il tempo era così stanco!
Tra verifiche in classe, allenamenti di almeno tre ore per imparare ad usare a pieno le sue super tecniche, le continue trasformazioni nella sua versione Mixi Max e via discorrendo, non ce la faceva più neanche ad alzare un dito; ma non poteva e doveva lamentarsi, aveva finalmente raggiunto il livello del suo migliore amico e se voleva continuare a stare a quel livello doveva dare il meglio di se.
Ma era inevitabile che a volte aveva voglia solo di poltrire sul letto, insomma, anche lui era un umano!
Il rosa fece un lungo sospiro ed andò a lavarsi il viso, l’acqua fredda fu un vero tocca sana per il ragazzo che ormai stava per esplodere di caldo; camminò verso il suo armadietto e lo aprì, voleva prendere i suoi vestiti di ricambio: ci teneva all’igiene.
Fece per prendere una maglietta nera semplice a mezza manica, ma qualcosa gli cadde in testa.
“Ahi!” fece Kirino massaggiandosi la testa “ma cosa..” si guardò intorno confuso, cercando di capire cosa gli fosse caduto sulla testa, quando trovò l’oggetto si diede dello stupido: un libro con la copertina blue e la decorazione di una chiave di violino di colore argento.
“Come ho potuto dimenticarlo qui?” si chiese sbattendo la mano contro la fronte.
Il libro, apparentemente importante agli occhi di uno dei giocatori della squadra, era di un certo ragazzo con i capelli lunghi fino alle spalle di colore grigio indirizzati al castano ed ondulati e dagli occhi di un intenso marrone, Shindou infatti aveva perso quel libro non pochi giorni fa e Kirino l’aveva trovato per caso sul terreno da calcio; per curiosità aveva dato una sbirciatina alle sue pagine e scovò delle composizioni dell’amico, non ci capiva nulla di note musicali ma questo non fermò l’ammirazione nei confronti del musicista che continuava a salire.
Nel mentre, il rosa, si era perso nei suoi pensieri guardando l’oggetto; la sua mente aveva cominciato a divagare e divagare ed ogni piccolo pensiero e sensazione che il giovane provava e sentiva, erano dedicati al proprietario del libro.
Il numero tre lo aveva riconosciuto a se stesso da molto: era innamorato del suo migliore amico, ma era troppo spaventato per dirgli tutto.
Sospirò tristemente e mise il libro con cura dentro la borsa, l’avrebbe dato a Shindou quando sarebbero usciti.
“Quanto sei patetico” disse qualcuno alle spalle di Kirino.
Il rosa sobbalzò e si voltò di scatto verso la voce.
Kariya se ne stava tranquillamente appoggiato al cardine della porta con le braccia conserte.
In un attimo, l’aria pacifica e tranquilla del difensore si trasformò in un’espressione di rabbia e con i denti stretti disse:
“Cosa vuoi Kariya?” suonava più come un esclamazione che una domanda.
“Io? Nulla” disse l’altro sogghignando “semplicemente trovo sciocco provare qualcosa per una persona ed ostinarsi a nasconderla.”
“Di che diavolo stai parlando?!” quasi gridò Kirino.
“Del tuo amore appassionato per Shindou Takuto”
Lo sguardo di Kariya pareva tagliente, quelle pupille riuscivano a penetrare l’anima di Kirino come un’affilata spada che mira a scovare tutto ciò che ti riguarda.
Kariya e Kirino, non erano mai andati d’accordo anche se in certe situazioni si comportavano da amici, ma in questa situazione il rosa avrebbe fatto di tutto pur di ritrovarsi il ragazzo tra le mani e causargli dei danni fisici.
“Non sono affari tuoi!”
“Allora lo ammetti.”
“I-io” balbetto il rosa che si trovava in una situazione decisamente scomoda “ho solo detto che non sono affari che ti riguardano non che provo qualcosa per lui.”
“Allora..” sussurrò il celeste avvicinandosi all'altro “non ti dispiacerà se..” continuava ad avvicinarsi e quando fu abbastanza vicino all’altro lo spinse contro un armadietto stringendolo dalle spalle.
Il difensore strinse i denti ed i pugni temendo che l’altro stesse per fare quello che lui pensava stesse per fare.
“Se faccio questo” Kariya ruppe le distanze che c’erano tra i due in un solo istante, in una sola mossa spinse le sue labbra su quelle dell’altro in un bacio che di casto non aveva nulla.
Il rossa strinse le palpebre e mosse la testa per fare in modo che l’altro si staccasse, ma nulla: la presa di Kariya era micidiale.
Non poté fare a meno di fare un gemito straziato sentendo che il celeste stava stringendo i suoi polsi così forte da fargli congelare le punte delle dita che necessitavano sangue.
Dopo un paio di minuti il celeste si staccò dall’altro che scivolò lungo l’armadietto lentamente.
Kirino aveva ricevuto il primo bacio nel modo sbagliato e dalla persona che meno si sarebbe aspettato, inclinando la testa da un lato e chiuse le palpebre sconvolto non riuscendo a fermare una lacrima.
“Tsz” fece l’altro che se ne stava alzato davanti al rosa “che esagerato, è stato solo un bacio” cominciò ad allontanarsi “sei proprio una donnicciola, non solo per l’aspetto.”
Kirino spalancò gli occhi e strinse i denti più forte di quanto non stesse già facendo.
“Solo un bacio…” disse “solo un bacio?!”
Il rosa si alzò di scatto e si fiondò sull’altro facendoli cadere l’uno sopra l’altro.
“Tu non sai nulla dell’amore! Quel bacio era-“
“Il tuo primo bacio, vero?” sogghignò Kariya “Quel bacio lo volevi dare a Shindou, vero?”
“Sta zitto” disse il numero tre a denti stretti.
Dopo aver ridacchiato, Kariya colpì violentemente l’altro al fianco spingendolo via, dal canto suo Kirino spalancò gli occhi e cadde dall’altro lato stringendosi il fianco.
Il celeste si alzò e guardo con la coda dell’occhio il ragazzo.
“Sei proprio un debole” si avvicinò all’armadietto del femmineo e lo aprì.
Il difensore spalancò gli occhi, sapendo perfettamente cosa voleva fare Kariya “fermo!”
Il numero quindici prese il libro blue dell’ex-capitano della squadra e cominciò a sfogliarlo.
“Scommetto che è di quel patetico musicista da quattro soldi.”
Kirino si sentì una fitta al cuore al sentire l’insulto diretto all’amato, ma anche un’ondata di rabbia.
“Mi chiedo che faresti se…” preso una pagina per l’angolo e cominciò a tirarla piano per strapparla.
“No! Fermo! Fermo!!” gridò il rosa buttandosi sull’altro e spingendolo con violenza contro gli armadietti, ovviamente il libricino finì a terra.
Kariya sogghignò, sapendo che sarebbe successo.
“Avanti.. dimostrami ciò che sai fare.”
“Devi stare alla larga da lui, è chiaro?!” urlò il numero tre aumentando la presa sull’altro “o ti assicuro che ti farò pentire ogni giorno della tua vita!”
“Kirino..” sussurrò Shindou alle spalle del primo, con lui c’era tutta la squadra che fissava i due.
Il rosa spalancò gli occhi e sentì un brivido lungo la schiena; sciolse la presa e rimase fermo al suo posto senza neanche guardando il suo migliore amico.
“Che succede, ragazzi?” chiese Matsukaze con la sua solita aria innocente.
“Nulla, solo un’incomprensione.” Disse Kariya assumendo un’aria innocente ed andando verso gli altri.
Kirino rimase fermo al suo posto stringendo i pugni.
Tsurugi guardando il difensore fermo al suo posto con i pugni stretti capì perfettamente cosa stava accadendo e che non si trattava di una semplice incomprensione, fermo quindi il capitano della squadra dal fare ulteriori domande sull’accaduto.
“Tutto bene, Kirino?” chiese Ryoma che non riusciva a trattenere la curiosità.
“Magnificamente Ryoma” sussurrò l’interessato raccogliendo il libro da terra e mettendolo dentro la borsa.
“Sei sicuro?” chiese Yamana, dolce come sempre.
“Ho detto sì” quasi esclamò il tre.
“Non preoccupatevi ragazzi” cominciò Kariya “sappiamo tutti che Kirino è una testa calda che perde il controllo per ogni minima cosa.”
Il rosa spalancò gli occhi e velocemente si mise la borsa a tracolla ed uscì via spingendo con una certa violenza Shindou e Ryoma ed andando via visibilmente furente.
Kariya lo guardò e sogghignò mentre Shindou lo guardò con un’aria vagamente triste, ci teneva tantissimo a lui ed odiava vederlo in quello stato.
E pensare che in quel giorno, Shindou avrebbe voluto invitare l’amico a casa sua per qualcosa di importante e speciale, insomma, quella che si dice: ironia della sorte.
   
 
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