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Autore: Maggie_Lullaby    23/02/2009    4 recensioni
- Estoy de verdad contente de conocerte! - squittì la ragazza.
- Si .. ehm ... cosa?
- Te adoro!
- Cosa?
- Te amo!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, okay, okay, lo so che dovrebbe essere una One-shot e io il capitolo precedente l'ho già scritto e pubblicato, ma beautiful_disaster mi ha fatto venire in mente un ideuccia che ho voluto subito mettere in pratica: avverto che questo è l'ULTIMO e definitivo capitolo di “I'm stupid”.

Ora passo ai ringraziamenti:


beautiful_disaster: sei stata l'unica a recensire, grazie! Come mi hai consigliato ho aggiunto un altro chappy che spero ti piaccia. Un bacio!


Capitolo 2 (e ultimo) I'm very stupid


Joe correva per le strade come non aveva mai fatto in vita sua, quasi non correva: volava. I suoi piedi quasi non toccavano il suolo talmente era veloce.

Aveva il fiato grosso, i polmoni gli bruciavano e gli faceva male la milza ma la sua unica, magra consolazione era che ormai aveva seminato quella … ragazza.

Più che ragazza Joe la definiva un essere demoniaco, ecco come l'avrebbe ricordata negli anni che seguirono, l'Essere Demoniaco.

Joe l'aveva seminata più o meno dopo dieci minuti essere fuggito dal ristorante, caspita se sapeva correre l'Essere! Quasi più veloce di Joe che era reduce di anni e anni fra gare di velocità, giochi e corse con i suoi fratelli. Il suo primato era quindici secondi su duecento metri, il che era tutto dire.

Il giovane cantante si fermò per riprendere fiato poi, dopo solo qualche secondo, ripartì il più velocemente possibile per arrivare a casa sua.

Ovviamente nella fretta aveva dimenticato la macchina nel parcheggio del ristorante, sarebbe andato a riprenderla il giorno dopo, ma in quel momento era l'ultimo dei pensieri di Joe soprattutto perchè temeva l'arrivo improvviso dell'Essere Demoniaco, essendo un essere demoniaco, poteva comparire all'improvviso, no?

Pochi attimi dopo si trovava davanti al cancello di casa sua, e schiacciava in modo quasi ossessivo il bottone del citofono nella speranza che qualcuno, chiunque, gli aprisse.

- Si? - domandò la voce annoiata di Kevin Jonas, il fratello maggiore di Joe.

- Apri! - sbottò il mezzano – muoviti Kev, apri!

Il cancello si aprì con uno schiocco sonoro, Joe entrò e lo chiuse sbattendo, poi corse lungo il viale di ghiaia della villa in cui abitava con la sua famiglia. Dall'interno Elvis, il cucciolo ormai non più tanto piccolo di Nick, il fratello minore di Joe, abbaiò.

Joe aprì la porta di casa che Kevin aveva avuto il buon senso di aprire dopo che il fratello aveva citofonato.

Non appena si chiuse la porta dietro di sé Joe tirò un sospiro di sollievo e si accasciò lungo la porta.

All'improvviso vide una massa di capelli neri e ricci davanti a sé e lanciò un grido terrorizzato a quella vista raccapricciante.

Denise Jonas si voltò verso il figlio con un cipiglio curioso e chiese con voce materna ma anche protettiva e ansiosa.

- Joe che ti è successo? - domandò avvicinandosi al figlio.

Il mezzano scosse la testa: - Maglio non sapere mamma.

La donna lo aiutò a tirarsi su ma il mezzano continuava a battere i denti talmente era terrorizzato.

- Mi vuoi dire che ti è successo? Chi è stato? - domandò la signora Jonas.

- Mamma, per il tuo bene è maglio se non sai. Anche se … puoi dirmi dove sono Nick e Kevin? - chiese Joe sprezzante.

Denise indicò incerta il piano superiore chiedendosi se avesse fatto la cosa giusta, Joe sembrava piuttosto sconvolto.

Il giovane cantante partì a passo di carica lungo le scale e quando fu sulla cima gridò con tutto il fiato che gli era rimasto in corpo: - Nick! Kevin!

I due spuntarono ognuno dalla propria camera, il primo con Elvis tra le braccia.

- Ehi Joey come ti è andata la cena? - chiese Kevin allegro.

Joe li guardò con espressione malvagia da far accapponare la pelle: - Come è andata la cena? E' andata, carissimo Kevin, che mi sono dovuto sorbire una fan pazza che parlavo solo una lingua a me sconosciuta, che ripeteva parole sconosciute, e che mi ha inseguito per circa venti minuti in giro per tutta LOS ANGELES!!! - le ultime due parole le aveva gridate.

- Ah allora è andata bene – commentò Kevin sarcastico.

- Oh si una meraviglia – disse Joe.

Nick guardava Joe un po' incerto: - ehm … Joe, lo sai che lei, la ragazza della cena, deve venire qui a casa per passare la serata con tutti noi tre, vero?

- Noooo! - gridò Joe terrorizzato, - vi prego, io non ci sono, ditele che sono malato, terminale, non posso vederla, vi prego!! Non posso sorbirmela, quell'Essere Demoniaco ha tentato di … di baciarmi!

- Per me va bene Joe, Kevin? - accordò Nick.

Joe lo benedisse, Nick era sempre così buono con lui.

- D'accordo – sospirò il maggiore – fa come vuoi, le diremo che ti è venuta un improvvisa febbre.

Joe annuì felice, pochi attimi dopo il campanello suonò.


- Mi amor, mi amor! (Amore mio, amore mio!) - l'Essere Demoniaco non faceva che ripetere quelle parole da quando Joe l'aveva sentita arrivare. Si era chiuso in camera sua accusando febbre e nausea e dicendo che era molto contagioso impedendo all'Essere Demoniaco di venirlo a trovare.

Il mezzano era rannicchiato nel suo letto, sotto le coperte e leggeva una rivista vecchia come sua nonna.

All'improvviso la porta della sua camera si aprì e vi comparvero gli altri due fratelli Jonas: Nick aveva tutti i ricci scompigliati e Kevin era ricoperto di strane macchie scure su entrambe le guance.

Non appena la porta si aprì i due entrarono con uno scatto fulmineo mentre Nick rimase sulla porta per far entrare Elvis che aveva anch'esso il pelo scompigliato.

- Joe! Quella … ragazza è malvagia! - esclamò Kevin sedendosi sul letto del fratello.

- Io te l'avevo detto! - commentò il mezzano nascondendosi ancora di più sotto le coperte.

Nick sembrava troppo scosso anche solo per parlare.

Improvvisamente una voce fin troppo familiare fece rabbrividire tutti e tre i fratelli: - Mi amor!

I tre sobbalzarono.

La porta si aprì e l'Essere Demoniaco gridò con la voce acuta: - Mi amor: Joe! Mi amor: Nick! Mi amor: Kevin! (Amore mio: Joe! Amore mio: Nick! Amore mio: Kevin!)

- Noooooooo! - gridarono all'unisono i tre fratelli Jonas mentre l'Essere Demoniaco gli si avvicinava con fare minaccioso.

E ancora una volta Joe si ritrovò a pensare: - Sono uno stupido, sono un vero stupido!

  
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