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Autore: Em_    04/11/2015    3 recensioni
Emma Swan e Killian Jones si conoscono dai tempi delle medie, sono sempre stati ottimi amici ed il loro rapporto si basa da sempre su un’unica convinzione: mai e poi mai sarebbero stati qualcosa in più che amici.
Naturalmente da bravi adolescenti quali sono commettono l’unico sbaglio a cui non vi è rimedio, ovvero l’aver trascorso una notte insieme. E non c’è momento peggiore per mettere a rischio il loro rapporto perché qualcuno minaccia la vita dei ragazzi, qualcuno proveniente dal passato di entrambi, qualcuno legato alle loro famiglie e ai loro più oscuri segreti.
Riusciranno Emma e Killian a ricucire il loro rapporto prima che qualcosa di brutto accada? Saranno in grado di difendersi dai pericoli provenienti da ogni dove? Capiranno mai chi c’è dietro a tutto?
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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A little bit from the past

Quella mattina Emma si era svegliata di ottimo umore, era euforica e non faceva altro che saltellare qua e là per la casa. Si era vestita con una maglietta e un paio di pantaloni nuovi ed era scesa a fare colazione con quasi quindici minuti d’anticipo, persino sua madre non era così puntuale quella mattina.
«Mamma! Io vado, Elsa e August mi aspettano, non voglio fare tardi.» dichiarò la ragazzina.
«Emma, tesoro, ma non è un po’ presto?» chiese suo padre sbirciando l’orologio.
«Scusa papà, ma non vogliamo fare tardi al nostro primo giorno di scuola media.» rispose Emma.
«D’accordo allora. Fai attenzione per strada.» si raccomandò David.
«Certo, certo! Ci vediamo stasera, vi voglio bene.» disse scappando letteralmente fuori di casa.
Emma ancora non aveva idea che quello non sarebbe stato il solito banale primo giorno, non sapeva che probabilmente quella giornata le avrebbe cambiato la vita, non era a conoscenza del fatto che lei stessa avrebbe aiutato una persona a ritornare a galla.
All’ora di pranzo si sedette ad uno dei tavoli della mensa, era sola purtroppo perché August ed Elsa avevano il turno successivo ma questo di certo non la scoraggiava, sapeva badare a se stessa nonostante i suoi quasi dodici anni e non aveva di certo timore dei bulletti che si aggiravano per i corridoi. Prese il suo pranzo e iniziò a mangiarlo con calma mentre la mensa si riempiva, solo allora notò uno strano ragazzino seduto al tavolo di fronte al suo, anche lui era solo e sembrava non si fosse portato da mangiare. Emma sentì la voce di sua madre nella sua testa in quel momento “se puoi aiutare qualcuno fallo, non importa se con una semplice parola o con un gesto”, glielo ripeteva sempre e forse quella era l’occasione per far mettere in pratica quelle parole. Si alzò e con nonchalance si sedette in parte al ragazzino, lui la osservò per qualche secondo ma non aprì bocca.
«Ciao, io sono Emma. Ti va se dividiamo il panino? Sai, mia mamma li fa sempre enormi.» disse sorridendo.
«I-Io…» balbettò lui ancora incredulo dal gesto gentile di quella ragazzina bionda.
«Non fare complimenti, non serve.» ridacchiò lei.
«Grazie.» rispose accettando un pezzetto del suo pranzo «Io mi chiamo Killian, mi sono appena trasferito.»
«Mi sembrava di non averti mai visto.» 
«Abitavo a New York prima.» confessò.
«A New York?! Oh mio dio che fortuna!» affermò Emma forse a voce un po’ troppo alta.
Killian rise vedendo l’entusiasmo della bionda, era il primo vero sorriso dopo anni, dalla morte di suo padre molte cose erano cambiate e per due lunghi anni Killian sembrava essersi spento.
«Quando finiscono le lezioni ti va di fare i compiti insieme?» propose il ragazzino.
Emma aggrottò le sopracciglia un po’ stupita, poi però le sue labbra si curvarono in un grosso sorriso «Sì, volentieri! Sai, i miei due amici, Elsa ed August, stanno sempre appiccicati, io credo che lui la voglia baciare.» disse scuotendo la testa «Ogni tanto mi sento il terzo incomodo.»
Killian scoppiò a ridere e trascinò con sé anche la sua nuova amica «Beh, allora lasciamoli soli, magari si fidanzano.» concluse lui.
«Che schifo! Non ci si fidanza con gli amici.» rispose lei facendo una faccia disgustata.
«Perché no?» domandò Killian un misto tra il confuso e il divertito.
«Perché… Perché no. È come se io e te ci fidanzassimo… Non si può.» tentò di spiegare lei.
«Quindi vuoi dire che… Siamo amici?» 
«Ma sì certo!» gli sorrise Emma finendo il suo pranzo.



 
***

 

La mattina seguente sia Emma che Killian si svegliarono di ottimo umore, era strano in un certo senso, dopo le vicissitudini della sera precedente nessuno dei due si aspettava di iniziare la giornata con un sorriso stampato in faccia. Forse dipendeva dal fatto che finalmente si erano riavvicinati, o forse dal fatto che si erano baciati per ben due volte (consapevolmente e da sobri). Neanche la lunga giornata a scuola pareva avergli fatto cambiare umore, persino Emma dopo due ore di letteratura inglese era ancora sveglia e pimpante. Sia Ruby che Elsa avevano notato questo strano cambiamento in lei, ma non le chiesero niente di specifico perché tanto sapevano bene che lei non avrebbe detto una parola, soprattutto se centrava Killian. Avrebbero indagato per conto loro buttando qua e là qualche frecciatina, poco ma sicuro.
«Allora, Emma, qualcuno ha fatto breccia nel tuo cuore dopo Neal?» le chiese Ruby all’uscita da scuola. Elsa le lanciò un’occhiataccia, meno male che dovevano essere discrete!
Emma a quella domanda si agitò leggermente ma tentò di non darlo a vedere «Di che cosa stai parlando?» disse facendo finta di niente.
«Non lo so, non c’è proprio nessuno che ti piace o che ti fa la corte?» continuò la mora.
«”che ti fa la corte”? Chi usa ancora un linguaggio del genere?» ribatté provando nuovamente a deviare il discorso.
«Ruby intendeva che ci piacerebbe sapere se frequenti qualcuno, tutto qua. Siamo le tue  migliori amiche.» intervenne Elsa.
«Dio, ragazze, vi pare che mi metta con qualcuno dopo si e no due mesi da quando ho chiuso con Neal?» domandò.
«Beh, nessuno ha mai detto “starci insieme” ma frequentarsi.» la corresse Ruby.
«Quanto siete pettegole!» ridacchiò Emma.
«Oh mio dio, allora avevamo ragione! Brutta bugiarda!» affermò Ruby fermandosi di fronte a lei.
«Macché, non è vero.» si difese la ragazza.
«Emma Swan ha uno spasimante!» continuò tranquillamente l’altra sotto lo sguardo divertito di Elsa.
«Elsa, aiutami.» la pregò Emma.
«No, cara. Ti sei messa tu in questo pasticcio, ora pretendiamo di sapere.» le disse scambiandosi un’occhiata eccitata con Ruby.
«Non siate così ostinate, vi prego!» provò un’ulteriore volta, ma non servì comunque a smuoverle.
«Emma! Non ti lascerò andare a casa finché non ci avrai detto tutto.» continuò la mora.
«Non ho nulla da dire. Non mi va di parlare di questo argomento.» si difese.
«Oh dio, Emma, dimmi che non è come penso.» intervenne Elsa sgranando gli occhi.
Emma la guardò alzando un sopracciglio «Cioè?»
«Tu… E Killian.» disse solo.
In quel momento non poté far altro che sbiancare e balbettare qualche scusa inutile, ma no servì perché ormai avevano capito ogni cosa. E meno male che Emma voleva mantenere il segreto! “Troppo prevedibile” si disse tra sé. Alla fine annuì abbassando lo sguardo, pensava che entrambe la prendessero piuttosto male essendo amici da anni ma si stupì quando sia Ruby che Elsa l’abbracciarono entusiaste.
«Ci avrei scommesso che prima o poi sareste finiti insieme, Killian è innamorato di te da… Sempre.» affermò Ruby.
«Non è vero, nessuno è innamorato di nessuno.» ribatté.
«Allora devi essere cieca, dai Emma, lo sanno tutti che stravede per te! Sei l’unica che non farebbe mai soffrire e sei l’unica di cui gli importi.» aggiunse Elsa.
«I-Io… Non lo so, è tutto così confuso ancora… E devo andare a casa, ho una faccenda da sbrigare, ne riparleremo, promesso. Faremo un pigiama party o… Qualcosa del genere… Scusate!» balbettò avviandosi verso il suo maggiolino.
«Emma! Ma?» le chiesero in coro le altre due.
Le aveva piantate in asso così su due piedi e si sentiva in colpa, ma realmente aveva cose più importanti da sbrigare in quel momento. Doveva chiarire un paio di cose con i suoi genitori e non se la sentiva di parlare dei suoi sentimenti per Killian, non era per niente pronta. Era successo tutto così in fretta che non capiva nemmeno lei come potesse già provare delle sensazioni così profonde quand’era con lui. Si scrollò le spalle e scacciò quei pensieri prima di entrare in casa, la sua attenzione era diretta a suo padre, voleva sentire tutta la storia e non poteva permettersi di distrarsi.
«Papà.» lo chiamò palesando la sua presenza.
«Ciao, tesoro. Speravo proprio di vederti…» le disse sedendosi a tavola.
«Non giriamoci intorno, voglio la verità.»
«Lo immaginavo. Beh, è tutto cominciato prima che tu nascessi, ero poco più che un ragazzo, avevo appena terminato l’accademia di polizia ed è proprio lì che ho conosciuto Samuel, il padre di Killian e Liam. Siamo sempre stati avanti rispetto al resto dei nostri colleghi e ci è stato offerto un lavoro all’interno della CIA, è la verità non mi guardare male. Comunque, abbiamo accettato naturalmente, eravamo giovani e senza nessuno a cui badare, ci sembrava il tipico sogno americano. Per i primi anni le cose andarono alla grande, ci affidavano molte missioni complicate di cui, però, non posso parlarti… Neanche tua madre ne sa nulla, ma non è questo il punto in ogni caso. Quando ho conosciuto Mary Margaret ho cambiato prospettiva, volevo una vita diversa, una famiglia, una casa a cui tornare, così quando abbiamo scoperto di aspettare te ho mollato. Sia io che Sam eravamo sposati, lui aveva già Liam ma decise comunque di proseguire il lavoro, ci sentivamo di rado poiché lui era sempre fuori ed ho scoperto della sua morte solamente dopo una settimana. Tu eri ancora una bambina e volevo proteggerti da quel mondo così ho interrotto i rapporti con la famiglia di Sam. Solo ora mi rendo conto di aver sbagliato, avrei dovuto esserci per loro come Samuel c’era sempre stato per me.»
«È a causa di una delle vostre missioni che il papà di Killian è morto vero? Non è stato un incidente…»
«No, non è stato un incidente. Pensavo fosse finita, pensavo che quell’uomo avesse preso abbastanza dalle nostre vite ma mi sbagliavo perché è tornato a tormentarci. So per certo che è stato lui anche se non ne ho le prove concrete.»
«Che uomo? Ha ucciso lui Samuel? Killian lo sa?» chiese Emma.
«Era un nostro compagno… È complicato, lui… È come impazzito dopo una delle nostre missioni. Sta tentando di ottenere una cosa, ma non posso dirti altro Emma.»
«Devi dirlo a Killian, merita di sapere cos’è successo!»
«Credo che sia meglio che lo sappia da sua madre.»
«Perchè non ci avete detto la verità? Si tratta della nostra vita, abbiamo il diritto di conoscere cose come questa.»
«Lo so, ma capisci che io come padre sento il bisogno ti tenerti al sicuro nonostante tutto? Emma non m’importa se mi odi perché se questo serve a proteggerti mi sta bene! Non c’è da scherzare con questa persona, è addestrato e non si farà scrupoli a far del male a te o a Killian.»
«Io non ti odio… Mi dispiace aver reagito male.» gli disse Emma capendo la reale preoccupazione di David.
«Mi prometti che terrai gli occhi aperti?»
«Sì, te lo prometto.» rispose abbracciando suo padre. Le era mancato parecchio il rapporto che c’era tra loro ed era felice di sapere finalmente il segreto che c’era dietro a tutto.





Angolo autrice
No, non state sognando sono tornata! Scuate per l'assenza ma davvero non ho un momento di respiro, è già tanto che oggi sia riuscita a pubblicare (per fortuna).
Comunque, il capitolo essenzialmente si divide in 3 parti: il primo incontro di Emma e Killian a scuola (che pasticcini, immaginateli da piccoli *-*), la chiacchierata/interrogatorio da parte di Elsa e Ruby e la verità da parte di David. Spero di esser stata chiara soprattutto nell'ultima parte, ovviamente mancano ancora delle cose (mica potevo svelar tutto subito no? xD)
Come sempre spero vi sia piciuto e mi dispiace davvero che ci voglia così tanto tra una pubblicazione e l'altra. La voglia c'è, ma il tempo purtroppo scarseggia u.u

Spero di leggere qualche commento da parte vostra, è sempre ben accetto visto che ultimamente non mi è facile star dietro a questa storia :)

Ps: state vedendo ouat no? Io sto adorando la stagione, questa Emma 'cattiva' mi piace da impazzire anche se ero un po' titubante all'inizio, devo dire che mi son ricreduta! E poi Merlino e Artù? Quanto belli non sono? xD possibile che siano tutti fighi?

Detto ciò, alla prossima!
Anna
   
 
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