CAPITOLO 1




Cammino tra le strade di questo villaggio, ma poco importa ormai. Il mio cuore è colmo di gioia. Sapere di avere una vita in grembo, è la cosa più bella che potrebbe mai esserci. Mi tocco la pancia e penso come sarà averlo tra le braccia. Non vedo l'ora di arrivare a casa e dirlo al mio caro Minato. Chissà che faccia farà appena lo saprà. Arrivo fuori la porta di casa e con le lacrime agli occhi dalla gioia entro. 

Kushina:Sono a casa.
Minato:Bentornata.

Mi dice uscendo con la ciotola dove stava cucinando.

Minato:Cos'ha detto il medico?
Kushina:Mamma....

Rispondo toccando la pancia.

Minato:Che?
Kushina:Sono incinta. Diventerò mamma.

Sorpreso si avvicina a me.

Minato:Cosa? Diventerò padre...

E così incominciamo a ripetere le stesse cose per circa un quarto d'ora dalla felicità e dall'emozione per poi abbracciarci. Fin da subito decidiamo il suo nome sapendo che fosse un bel maschietto. Naruto. Si chiamerà così e non vedo l'ora che nasca. E' vero. Dovrò aspettare un bel pò, ma ne vale la pena. Affrontare passo dopo passo la crescita del mio piccolo fino alla sua nascita è qualcosa di stupendo. Ecco che dopo qualche mese lo sento muoversi nella mia pancia.

Kushina:Si è mosso. 
Minato:Davvero?
Kushina:Si, vuoi sentire?

Non perde tempo ad annuire e sorridendo mi accarezza dolcemente la pancia per poi mettere la testa e sentirlo muovere.

Minato:Ciao, Naruto.

Dice amorevolmente baciandomi la pancia e guardandomi sorridendo. Finalmente è arrivato il giorno del travaglio. Ho una paura pazzesca, ma allo stesso tempo ho il cuore colmo di una gioia immensa.  E' un sentimento unico che non si può spiegare. Va al di là di ogni sentimento possibile sulla faccia della Terra e poi sono super curiosa di sapere come sarà il mio Naruto. E' stata un'attesa straziante, ma penso che ne valga la pena. Dopotutto è il frutto dell'amore mio e di Minato e non c'è amore più puro del mio Naruto. Entro in sala parto e Minato mi assiste durante il parto come concordato. Dobbiamo fare di tutto per non far uscire la volpe da me. Non posso permettere che partorendo possa uscire o far del male a Naruto. Le contrazioni sono talmente forti che non riesco a trattenere il dolore dentro di me. Sento un dolore atroce, come se mi stessero bruciando viva e come se non bastasse, sento contorcersi in me anche la volpe, ma questo dolore non vale quanto la gioia enorme che sto per ricevere. Improvvisamente sento un pianto di un bambino e le lacrime mi scendono spontanee. 

Minato:Ce l'hai fatta.

Mi informa con le lacrime agli occhi anche lui dalla felicità di essere diventato padre. 

Minato:Sei stata bravissima, Naruto è qui.

Ecco le donne che mi hanno aiutato a partorire che me lo portano accanto a me. E' uguale al padre. Ha i suoi stessi colori e non smette di piangere, proprio come me e Minato.

Kushina:Piccolo mio...

Balbetto mentre me lo portano via per lavarlo. E' andato tutto per il meglio. Il mio cuore colmo di gioia solo al pensiero di ciò che potrei fare con mio figlio. Finalmente siamo una famiglia, anche se mi rammarico di averlo partorito senza aver sposato Minato. Adesso gli toccherà avere il mio cognome invece del suo, ma poco importa. L'importante è stare insieme, perchè il mio pensiero di diventare la prima donna Hokage si è stroncato. Probabilmente il mio vero desiderio, pur non sapendolo, era questo. Stare insieme senza avere alcun ostacolo. Anche con poche forze, Minato sigilla la mia volpe. Neanche lei può dividere ciò che siamo. Arrivi tra le mie braccia e questa è l'unica cosa che conta. Stare insieme. Ti prometto, mio caro Naruto, che non ti farò mai mancare nulla. Ti amerò con tutto il mio cuore e non mi stancherò mai di mostrarti quanto ti amo, perchè tu...sei mio figlio. Ti voglio bene, Naruto.