Sniff. Sniff sniff. Il tartufone incontra un sentore clandestino alla base d'un idrante mezzo
sverniciato.
Gladston memorizza il marchio dell'onta – è suo, quel quartiere! – e alza la zampetta. Ha il tempo di
liberare
uno spruzzino prima di rizzare le orecchie verso Padrone, fermatosi un paio di metri più avanti, che lo chiama
con un fischio e dei colpetti sulla coscia.
Gladston, il carlino vittorioso, gli corre incontro. Poi accade qualcosa per cui il suo vocabolario canino non
ha definizione.
Come ha fatto un passo, Padrone è evaporato nell'aere.
Gladston abbaia furioso, sconvolto oltre misura.
Woff, woff! Padrone, Padrone!
~fin~
Angolino d’autrice:
Milioni di abitanti londinesi e solo uno stormo d'uccelli come vittime della convergenza. Eh no, eh no. Urge
rimediare.
Leggenda vuole che Gladston sia ancora là, sul marciapiede di un anonimo vicolo di Londra, ad aspettare che Padrone
ritorni - risbuchi - dal suo viaggio interspaziale.