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Autore: OperaIncompiuta    05/11/2015    3 recensioni
Due normalissimi ragazzi, un comune Comic-Con e una bancarella che rivolterà loro la giornata.
Come nelle più romantiche fantasie di un romanziere, due giovani ragazzi si ritroveranno per caso uniti dal filo dei loro destini: scoccherà la scintilla tra questi due nerd così diversi?
Una brevissima 2capitoli piena di nerdaggine, fluff e follemente Solangelo ^^
[otaku!Will e Nico]
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Jake Mason, Jason Grace, Nico/Will, Percy Jackson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Comic-Con (Prologo)
N.B.
È possibile che non capiate/conosciate alcuni dei termini utilizzati nel testo (che ho prontamente segnalato con un asterisco e messo in grassetto) but, Don’t Worry: saranno tutti spiegati al fondo.
Buona lettura!

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Prologo

«Allora Will-E, hai deciso cosa preferisci vedere prima?»
«Non saprei: sento il padiglione della Marvel che mi sta chiamando, ma la zona videogame è proprio qua dietro l'angolo! Sarebbe un peccato saltarla...»
«Amico, oggi decidi tu: questo è il tuo regalo, no? E, in più, io sono assolutamente ignorante in materia!» e gli mise un braccio al collo.
Erano entrati al Comic-Con da meno di cinque minuti e Will stava già fumando: Jake sapeva che sarebbe andata così (dopotutto era il suo primo raduno), eppure vederlo saltellare davanti al grande cartellone-mappa della Convention gli faceva venire voglia di fargli un video. Alcuni ragazzi dietro di loro avevano perfino rinunciato alla cartina!
Will si voltò saltellando da un piede all'altro.
«Non lo so, decidi tu! Se scelgo io, ci mettiamo una vita!» Jake scosse la testa, fintamente esasperato.
«Tanto hai l'intenzione di farmelo girare tutto, è esatto?»
«Più che esatto» e il biondo annuì con la testa continuando a saltellare: sembrava uno di quei pupazzetti con la testa a molla.
Jake osservò la piantina. «Allora, tanto vale iniziare dal primo e andare in ordine» e indicò il numero 1, il "Quartiere Otaku*". Il sorriso di Will si allargò.
«Partiamo in quarta, allora!» poi smise di saltellare e lo prese a braccetto, avviandosi verso il primo padiglione. «Preparati a essere istruito sul magico mondo di Anime e Manga!»

*

Will aveva voglia di piangere. Però, dalla felicità: finalmente, si sentiva a casa!
Il "Quartiere Otaku" era un posto super colorato e straripante di persone, molte delle quali erano Cosplayer.  Anche lui avrebbe voluto fare un Cosplay, era da una vita che sognava di fare un Gender Bender di Rapunzel! Purtroppo, il Comic-Con era stato per lui una sorpresa di compleanno e, da un giorno all'altro non si può preparare un costume come si deve, sempre che non lo si affitti! Ma Will non era fatto di soldi.
Per questo, aveva optato per All Star bianche, dei blu jeans, la sua maglietta celeste con scritto in blu "SEME*" sul petto e la sua fedele felpa arancione, lasciata aperta, con il tridente e la saetta neri sulla schiena, simboli della saga "Eroi dell'Olimpo". Andava matto per quei libri!
Aveva già scattato foto con un terzo dei suoi personaggi preferiti, provato a maneggiare una vera Katana, avevano fatto tappa in ogni bancarella e, nella zona ristorazione, si era perfino comprato dei tipici dolci giapponesi! Non poteva essere più felice di così... e non era neanche a metà del padiglione, figuriamoci del Comic-Con!
Si guardò in giro, cercando di decidere quale potesse essere la sua prossima meta; fu così che individuò subito una bancarella più nascosta delle altre: "Collina Mezzosangue" recitava il cartello. Non sapeva perché ve ne fosse stato attratto o perché agguantò Jake e ce lo trascinò, visto che ce n'erano di molto più desiderabili e apparentemente meglio fornite.
Fatto sta che ci si avvicinò con l'amico al traino, bene intento a ispezionare la merce, e lì i suoi occhi si illuminarono.
«Non. Ci posso. CREDERE!» e si fiondò sul reparto pupazzi. Jake inarcò un sopracciglio.
«Che è successo? La biondina lì ti ha preso all'amo?» chiese alludendo alla bambola bionda che Will osservava quasi fosse Dio sceso in terra. L'amico gli fece la linguaccia.
«Baka*! Questa é una riproduzione di pezza del protagonista di Fullmetal Alchemist*, Edward Elric, in versione chibi*! Non ne avevo mai viste ad un prezzo così conveniente!» Jake scosse la testa
«Quindi non è una femmina?»
«No! Ha semplicemente i capelli biondi e lunghi! In più, nel manga ha 12 anni: mica può essere tanto virile»
Fece per prendere il pupazzo dal mucchio quando si accorse con orrore che dal mantello purpureo pendeva un lungo filo color sangue. Storse le labbra, disgustato.
«Qui qualcuno non è stato molto carino con te, Edward» borbottò al pupazzo. Poi mise mano al lungo filo, probabilmente rimasto incastrato chissà dove, per cercare di non peggiorare il danno: non si sarebbe fatto scoraggiare da una minuscola scucitura! A cosa gli serviva, altrimenti, frequentare il club di cucito del suo liceo?
Seguì il capo fino al mucchio di pupazzi, vi infilò la mano in mezzo e... Qualcosa di freddo toccò la sua mano. Quando la tirò su, notò che era un’altra mano, più pallida e più piccola della sua, la quale apparteneva ad uno dei commessi.
Era un ragazzino magro e minuto, non poteva avere più di 16 anni. Aveva folti e scarmigliati capelli neri che gli cadevano sugli occhi, del colore del catrame, un piercing al sopracciglio, il tutto incastonato in un viso di puro marmo. Era pallido, ma non del tipo malaticcio, e indossava una maglia nera tinta unita e dei polsini dello stesso colore, mentre al dito sfoggiava un anello argentato con un teschio ghignante.
I due ragazzi si osservarono sorpresi, poi Will arrossì.
«Ehm, io ecco, io non...» cercò di balbettare mentre l'altro lo scrutava truce. «Io non, non è colpa mia. I-io volevo solo prendere il pupazzo, p-poi ho notato che il mantello si era sfilacciato e non volevo peggiorare la cosa e...» Aveva cominciato a straparlare.
Il commesso moro lo guardò accampare scuse e arrossire ogni qualvolta i loro occhi s'incontravano. Quando poi fu stanco, sollevò l'altra mano e lo azzittì con un gesto.
«Lo so» disse solo. E la mascella di Will cadde a terra.
«L-lo sai?» chiese il biondo sorpreso. Il moro annuì.
«Sì, ti ho visto quando l'hai preso in mano: avevi una faccia sconvolta!» Will sbatté gli occhi, confuso.
«A-llora, non sei arrabbiato?» Il moro inarcò un sopracciglio.
«Perché dovrei?» e Will boccheggiò. Mai nessuno l'aveva lasciato senza parole. Poi uno degli altri due commessi, un ragazzo alto e moro, con occhi verdi come il mare e il fisico da nuotatore, si avvicinò ai due.
«Ehi, che è successo al piccolo Elric? Sembra che qualcuno se la sia presa col suo bel mantello... Forse ha trasmutato la persona sbagliata!» poi rise della sua stessa battuta. Il primo commesso storse la bocca.
«Sarà stato quell'Ottaviano dello stand "Legione Romana", quando è venuto per "controllare la concorrenza". Giuro che se lo becco gli faccio ingoiare il suo stesso ego!» borbottò il più giovane con sguardo omicida. Il moro-occhi verdi studiò il pupazzo tra le mani di Will; poi seguì la linea del filo rosso fino alle mani dell'altro commesso. Ridacchiò quasi malefico.
«Comunque, sembra che stavolta ti abbia fatto un favore, Nico. Di solito, il filo del destino è invisibile ad occhio umano... Credo che, in fondo, dovresti ringraziarlo» e se ne andò così, con quel commento criptico, verso un altro cliente bisognoso.
I due rimasero accigliati a guardarlo. Poi si osservarono le mani: Will arrossì ancora e lasciò cadere il pupazzo dalla sorpresa, mentre il cosiddetto Nico corrugò le sopracciglia e sollevò un angolo della bocca.
Doveva essere un sorriso quello? Will non sapeva cosa dire.
«Qualcuno mi spiega che cosa intendeva il bellimbusto?» Jake li osservò alternativamente, come a una partita di tennis, e Will boccheggiò. Come spiegarlo ad un profano senza morire d'imbarazzo davanti al bel moretto?
Fortunatamente, qualcuno lassù doveva volergli bene.
«Se vuoi» disse Nico, salvandolo per il momento «nel retro dovremmo averne ancora qualche copia. Così non ti compri qualcosa di già danneggiato» Will assentì velocemente con la testa, non trovando le parole adatte.
«Allora vado subito a prendertelo» Fece per voltarsi ma si bloccò.
«Comunque, bella maglia» disse con un sorrisetto malizioso, poi si voltò e si avviò nel retro. Mentre l’osservava, gli occhi di Will spalancarono. E non solo perché quei jeans grigio fumo fasciavano uno stupendo sederino tondeggiante!
La sorpresa fu soprattutto per quelle tre lettere stampate in mezzo alle sue scapole in un brillante color arancione. Anche Jake le osservò.
«"UKE*"? Che significa "UKE"?» chiese osservando Will, rosso come un peperone.
Oh beh, pensò il biondo, con l'improvvisa voglia di fare seppuku*. Significa solo che ho fatto una gran figura di merda davanti alla mia possibile Anima Gemella!

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Note dell'Opera:
Confusi? Curiosi? Stuzzicati da termini che magari non conoscete? Allora, la mia missione è compiuta! ^^
Anche se questo è solo un prologo, mi è piaciuto un sacco poter finalmente unire la mia anima di Fangirl a quella Otaku e lasciarmi un po' andare con il lessico! Ma tranquilli, tutte le cose saranno spiegate e tutti i termini verranno al pettine! Quindi:
Otaku* = In Occidente il termine è usato per indicare sia specificatamente gli appassionati di cartoni animati e fumetti giapponesi, sia le persone appassionate, in generale, di quello che proviene dal Giappone, senza le implicazioni negative che il termine ha in patria in riferimento a persone monomaniache o socialmente isolate.
Seme* = è un termine utilizzato in anime e manga, soprattutto yuri, yaoi ma spesso anche hentai. Contrapposto a "uke", è la contrazione del verbo "semeru" (attaccare) ed indica, in una coppia, il personaggio attivo, non solo a livello fisico, ma anche dominante da un punto di vista caratteriale.
Baka* = “stupido” in giapponese
Fullmetal Alchemist* = anime/manga fantasy steampunk ambientato agli inizi del XX secolo in un paese chiamato Amestris, in un universo in cui i personaggi possono praticare l'Alchimia, scienza vicina alla magia che permette di trasmutare una materia modificandone la struttura. (se vi interessasse, ve lo consiglio caldamente!)
Chibi* = dal giapponese tipico parlato, significa "persona bassa" o "bambino piccolo" ma è principalmente conosciuto come stile di disegno, il quale consiste nel disegnare i personaggi di una storia in proporzioni più piccole (e in maniera più pucciosa, aggiungerei io) rispetto all'originale.
Uke* = contrapposto a "seme", è la contrazione del verbo "ukeru" (accettare); indica, in una coppia, il personaggio passivo, non solo a livello fisico sebbene tale fosse in principio la sua origine, ma anche più remissivo da un punto di vista caratteriale e psicologicamente più "instabile".
Seppuku* = è un termine giapponese che indica un rituale per il suicidio in uso tra i samurai. In Occidente viene usata più spesso la parola harakiri: il motivo è che, in giapponese, il termine più formale "seppuku" è usato di solito nella lingua scritta, mentre "harakiri" è utilizzato nella lingua parlata.
Cooomunque (Sì, ho finito di "nerdare"), questa Mini Long doveva essere in realtà una One Shot con Pov Nico... Però non ho saputo resistere ad aggiungere un bel capitolo con un Nerd-Will-E Pov! Per questo il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo... Non mi picchiate, uscirà tra una settimana circa perchè mi sono trasferita e la connessione qui è davvero pessima (ergo, devo aspettare di tornare a casa per pubblicare).
Detto questo, vado.
Alla prossima, la vostra Opera Incompiuta :3


P.S. Per chi stesse seguendo "Fraternity", mi dispiace dirvelo ma dovrete attendere ancora un po': purtroppo per voi, tengo molto a questo capitolo quinidi voglio che sia perfetto prima di pubblicarlo. Capitemi, please :-/

   
 
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