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Autore: karter    06/11/2015    2 recensioni
[INCOMPIUTA]
Will torna a casa dopo cinque anni di silenzio.
Come sarà la sua vita ora che ha perso ogni contatto con la sua vecchia vita?
Ecco a voi la mia prima raccolta in questo fandom, che parla di una Will nuova, che dopo tanta sofferenza è riuscita a rialzarsi e tornare a casa. Ma perché è fuggita? Per scoprirlo immergetevi con me in questa nuova avventura! :)
I - Tornare a casa
II - Era tutto il suo mondo
III - Perdersi nei ricordi
IV - Un presente bellissimo
V - Primo giorno
VI - Chiacchierata madre/figlia
VII - Dopo cinque anni
VIII - Primi chiarimenti
IX - Il passato ritorna, sempre!
X - Non colleghi, molto di più
XI - Noi
XII - La prima volta
XIII - Un grande spavento
XIV - Prime risposte
XV - Fuggire ancora... O forse no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Primi chiarimenti



 

Il sole splendeva alto nel cielo riuscendo a trapassare quella coltre di nubi che parevano promettere pioggia, mentre una leggera brezza accarezzava le fronde degli alberi portando con sé le ultime foglie che non avevano ancora abbandonato il nido materno.
Le strade erano affollate da giovani ragazzi che dopo un'intera giornata passata sui libri finalmete potevano andare a divertirsi con gli amici.
Tra questi spiccava una giovane donna che, parcheggiata la moto, camminava serena sulla sabbia bianca, lasciandosi cullare dal fragore delle onde che lentamente si abbattevano sulla riva bagnandole i piedi. Amava tutte quelle sensazioni che il mare riusciva atrasmetterle, la rilassavano.
-Devo ancora capire perchè sei in orario solo quando io faccio tardi!- disse una voce alle sue spalle facendola sobbalzare.
Era talmente assorta nella natura da non essersi accorta del suo arrivo.
-Mi pare di avertelo già detto...- iniziò la ragazza senza voltarsi a guardarlo ma permettendo a un debole sorriso di incresparle le labbra -Siamo le due metà di una stessa medaglia!-
Entrambi sapevano che non c'era frase più adatta per loro, ma la realizzazione di ciò che significava era ben lontana ancora dalle loro menti.
-E come sempre hai ragione!- lìassecondò la voce fermandosi alle sue spalle, ma senza sfiorarla.
Non riusciva ancora a capacitarsi che la ragazza che aveva davanti fosse prorpio lei, la sua Will.
E rimasero così, fermi a osservare le onde del mare lambire la sabbia bianca della spiaggia, mentre il vento scuoteva loro i capelli.
Quante volte era accaduto in passato? E quante altre volte si erano rifugiati nei giordini di Meridian per non essere disturbati e chiacchierare tranquillamente? Avevano perso il conto ormai.
-Mi sei mancato davvero in questi anni- ammise Will in un sussurro mantenendo lo sguardo sul paesaggio che le si presentava davanti.
Era più facile parlare evitando di specchiarsi in quegli occhi così intensi, capaci di farle vibrare l'anima.
-Forse sei la persona che mi è mancata di più, ma non ho mai avuto il coraggio di cercarti- aggiunse stringendosi le braccia al petto in un tenero abbraccio solitario -Avevo bisogno di capire chi sono e ritrovare me stessa e per farlo ho dovuto spezzare ogni legame che mi teneva ancorata alla bambina che ero- continuò senza distogliere lo sguardo da quel mare che da sempre la faceva stare bene -Sai, per molto tempo ho pensato di non voler tornare a casa, di continuare quella vita che avevo iniziato cinque anni fa, ma non ci sono riuscita! Avevo troppa nostalgia di casa. Sentivo la mancanza della mamma, del professor Collins, nonostante la loro relazione non mi fosse mai andata a genio più del normale, mi mancava tutto...- confessò sospirando.
Mai si era aperta a quella maniera con qualcuno, eppure con Caleb sembrava tutto così semplice. Non era lei a dover mettere in piedi due parole di fila, ma erano loro stesse che uscivano spontaneamente dalle sue labbra, senza che potesse impedirlo.
-Ma sopra ogni altra cosa mi mancavi tu!- sussurrò infine lasciando Caleb a bocca aperta.
Mai si sarebbe aspettato una confessione così diretta e spontanea da lei.
-Anche tu ci sei mancata- iniziò il giovane stringendola in un tenero abbraccio -Sei mancata a tutti, specialmente a me!- aggiunse sussurrandole l'ultima frase in un orecchio e causandole centinaia di brividi lungo la spina dorsale.
Com'era possibile che solo il suo respiro sulla pelle riuscisse a farla vibrare?
Senza rendersene conto posò il volto sul petto di quello che da sempre era il suo migliore amico, lasciandosi cullare da quel calore che le era mancato in tutti quegli anni. C'erano così tante domande sospese tra loro, eppure bastava stare in quel modo per essere felici e lasciarsi alle spalle tutte le loro incomprensioni.
-Non sono stati anni facili quelli appena trascorsi, eppure non li cambierei di una virgola- ammise sorridendo malinconicamente -Cinque anni fa ho creduto davvero di non farcela ad andare avanti, e ho continuato a pensarlo per parecchio tempo, invece guardami...- aggiunse allontanandosi a malincuore da quel contatto che la faceva sentire protetta -Mi sono rialzata e sono felice. Finalmente la mia vita non dipende più da nessuno e sono davvero libera di vivere come più mi piace-
Caleb la osservò.
Era così radiosa da riuscire a trasmettere gioia mentre parlava. Da ciò che aveva capito in quegli anni aveva sofferto parecchio, ma aveva sempre trovato la forza di rialzarsi e in quel momento era lì, al suo fianco, e pareva più serena che mai.
Forse era stata davvero la scelta giusta la  sua.
-Sono felice per te!- le confessò affiancandola senza smettere di osservarla.
Non riusciva prorpio ad allontanare i suoi occhi da quel corpi minuto eppure immensamente forte o da quei capelli vermigli. Era bellissima e più la guardava più se ne convinceva.
-Dimmi qialcosa di te! Come te la sei passata in questi anni?- chiese poi la rossa cambiando rapidamente argomento e sorridendogli radiosa prendendolo per mano si incamminavano per la spiaggia.
Era impossibile quella ragazza! Sperava davvero di liquidarlo con due parole dopo cinque anni?
-Sai che non mi hai ancora raccontato i tuoi cinque anni, vero?- le fece notare guardandola indagatore ricevendo solo una linguaccia in risposta.
Era diversa Will, eppure era ancora la stessa, era difficile da spiegare.
-Ho dato le dimissioni dalla guardia reale, ora sono semplicemente uno dei capi dell'esercito ed essendo in tempi di pace non ho molto lavoro da sbrigare- iniziò il ragazzo osservando il cielo.
Alla fine vinceva sempre lei!
 -Scoprire la verità su ciò che accadde quel lontano giorno mi lasciò senza parole e mi spinse a prendere le distanze dagli altri per un po' per cercare di capire e non credo di esserci mai riuscito a pieno nonostante ora, come hai potuto vedere, le cose vanno decisamente meglio, però non credo di averli perdonati pienamente- aggiunse voltandosi a guardare la sua interlocutrice -Del resto è stata colpa loro se tu sei andata via!- aggiunse facendole un occhiolino e imbarazzandola leggermente.
Riusciva sempre a lasicarla senza parole.
-E non ho perdonato nemmeno te per avermi abbandonato senza una parola- le ricordò tentando di nascondere la sua malinconia dietro quell'ironia che aveva imparato a sfruttare pienamente proprio sulla terra.
Pensare a quei giorni faceva ancora male. Non avrebbe mai immaginato di soffrire tanto per la partenza di una persona, eppure quando Will era andata via si era sentito come se anche una parte di lui fosse partita con lei.
Will chinò il capo a quelle parole, mentre i sensi di colpa tornavano nuovamente a galla.
Era vero che non avrebbe mai cambiato quei cinque anni nonostante tutto, eppure pensare alla sofferenza che aveva causato la sua partenza faceva sempre un male cane.
-Non voglio accusarti di nulla!- la rassicurò il ragazzo prima che potesse replicare cogliendola di sorpresa -Probabilmente se mi fossi trovato al tuo posto avrei fatto lo stesso anch'io, del resto non augurerei nemmeno al mio peggior nemico quello che è capitato a te, però. ..- disse senza sapere come continuare.
Quello era un argomento difficile da affrontare, per entrambi.
-Sai il mio unico rimpianto è prorpio di aver fatto soffrire le persone che amo. Andando via ho causato un'ennesima cicatrice nel cuore di mia madre che solo Collins e William sono riusciti pian piano a curare.  Ho lasciato crescere mio fratello all'ombra di un fantasma, ho abbandona te e tutte le altre persone a cui volevo bene senza una spiegazione e questa cosa mi distrugge, eppure sto imparando a convivere anche con questo. Ho capito di aver sbagliato e sto provando a rimediare al mio errore. Sono diventata una persona migliore, nuova, disposta a tutto per le persone che amo e questa cosa mi aiuta a stare meglio,  a riuscire a dormire la notte e sai, credevo di no riuscirci più!- ammise regalandogli un tenero sorriso.
Caleb la osservò ancora. Era così fragile e forte allo stesso tempo.
Senza riuscire a trattenersi la strinse ancora ed entrambi godettero di quel contatto che li faceva stare bene.
-Va tutto bene!- la rassicurò stringendola più forte e accarezzandole i capelli come faceva quando erano solo dei ragazzini e Will si sentì protetta in quell'abbraccio, tanto da riuscire a lasciarsi andare e sfogare tutte le sue lacrime troppo a lungo represse.

Intorno a loro stava calando la notte, ma a nessuno dei due pareva importare.
 L'unica cosa importante era stata ritrovarsi!

  
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