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Autore: Kano_chan    06/11/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo:
Occhi scuri, capelli biondi, un bel viso… per dirla tutta, un viso famigliare.
Il ragazzo si chinò verso di me mettendomi una mano calda sulla spalla.
- Ehi, tutto bene? -
La sua voce me lo rese ancora più conosciuto…
Alzai un braccio tremante e appoggiai il palmo della mano sulla sua guancia.
Un’immagine si era formata nella mia mente, troppo sfocata perché riuscissi a decifrarla, troppo sfuggente perché la potessi afferrare. Ma d'altronde, si possono afferrare i sogni?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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9.
9. Soffitto


Quella mattina, quando mi svegliai, ebbi già il presentimento che qualcosa non quadrasse, anche solo per il fatto che nel dormitorio non ci fosse più nessuno.
Due furono le novità ad accogliermi quella mattina: l’assenza dei consueti rifornimenti portati dalla scatola e l’assenza del cielo.
Ebbene sì, al posto della volta celeste rischiarata dalla luce dorata dell’alba, c’era un soffitto completamente grigio. Abbracciava tutta la Radura e diffondeva una luce bianca e asettica. Ammetto che, delle due cose, quest’ultima fu quella che mi sconvolse maggiormente...
L’idea, che perfino il cielo fosse stato tutta un'illusione dei creatori mi metteva una profonda angoscia. Quel grigiume uniforme era innaturale, grottesco, e mi faceva sentire ulteriormente in trappola.
La radura e i suoi abitanti erano in uno stato di agitazione febbrile e nessuno più si dedicava alle proprie mansioni. La prospettiva di restare per davvero senza viveri e senza sostegno, aveva completamente rotto la routine quotidiana di ciascuno.

Io ero subito andata alla ricerca di Newt, riuscendo a scorgerlo solo il tempo necessario per fargli un breve cenno mentre cercava, assieme ad Alby, di tranquillizzare la massa di radurai terrorizzati. Vederlo mi aveva parzialmente rassicurata, ma per parlare con lui sapevo che avrei dovuto pazientare che le acque si calmassero.
Al che non mi rimase altro che dirigermi al Casolare. Lì, ci trovai solo Jeff e come al solito Teresa. L’intendente mi accolse seccato dal fatto che oltre a me non si fosse presentato nessuno. “Solo perché il cielo è scomparso” affermò. Mi offrii quindi di occuparmi io per quel giorno della ragazza, alimentandola con un po’ di zuppa e per il resto restando in silenzio a rimuginare.
Ogni tanto mi affacciavo fuori per vedere come si stesse evolvendo la situazione, ma nonostante il passare delle ore tutto appariva immutato.
A metà pomeriggio Jeff mi mandò via, dicendomi che, visto che nessuno sembrava necessitare di cure, se la sarebbe cavato anche da solo; così lo lasciai e mi diressi alla solita torretta di guardia. Ormai era diventato il mio posto preferito quando avevo bisogno di un attimo per me... e quello era proprio il momento.
Mi sdraiai quindi sulle assi di legno che componevano la piattaforma e rimasi a fissare il soffitto grigio, nella segreta speranza che il cielo azzurro ricomparisse al suo posto. Ovviamente il mio desiderio non fu esaudito...
Le cose stavano cambiando e non esattamente per il meglio a quanto pareva.... Fortunatamente l’unica cosa che il quel momento poteva darmi un po’ di sollievo non tardò ad arrivare.


-    Ero sicuro di trovarti qui – esordì Newt affiancandomi.
-    E io ero sicura che mi avresti trovata – replicai con un sorriso, tirandomi a sedere vicino a lui - Tutto questo caos mi rende nervosa… come se questo non bastasse – risposi indicando con un gesto della mano il soffitto.
-    È un bel mucchio di sploff… niente viveri e niente sole per coltivare. Sembra quasi che ci stiano dicendo che il nostro tempo qui è finito – ribattè lui passandosi una mano sul viso tirato.
-    So di sembrare catastrofica come al solito, ma temo che sia esattamente quello lo scopo. Non riesco a vedere un altro motivo – dissi, grattando con la suola delle scarpe la piattaforma in legno.
-    Se è come dici, allora è una fortuna che Minho e Thomas abbiano trovato qualcosa mentre erano fuori  – replicò Newt.
-    Cosa?! – esclamai io sorpresa.

Il ragazzo annuì – Sono tornati con parecchio ritardo perché hanno seguito un Dolente senza farsi vedere. Hanno raggiunto il punto più esterno, quello che noi chiamiamo Scarpata, ma del Dolente non c’era improvvisamente più traccia.. così hanno scoperto che c’è un buco invisibile dal quale quelle sploff di creature passano per andare e venire dal Labirinto. Una specie di "tana dei Dolenti" – spiegò in soldoni.

-    Una tana dei Dolenti… sembra una cosa molto poco allettante... - commentai io sarcastica.
-    Puoi dirlo forte... – replicò tetro Newt – per la prima volta non so davvero cosa fare… sta accadendo tutto troppo in fretta. Non siamo pronti... eppure ci siamo preparati a questo per anni! – aggiunse frustrato prendendosi la testa tra le mani -  senza contare che Alby non è più lo stesso, sembra ancora più agitato degli altri. Invece di darmi una mano sembra che cerchi solo di remarmi contro, quasi che io non sia altro che un rincaspiato del cavolo! – spiegò.
-    Non credo che lui pensi questo di te... - replicai io, prendendogli la mano che aveva lasciato cadere sul fianco.
-    Gli leggi nel pensiero adesso? – commentò sarcastico mentre intrecciava le sue dita con le mie.
-    No, ma quando si è svegliato dalla Mutazione ha detto una cosa che mi ha lasciato intendere che tenga molto a te – dissi.
-    E cosa ti ha detto? – domandò Newt curioso tirandomi la mano per incitarmi.
-    Mi ha fatto promettere che ti avrei tenuto d’occhio, che ti avrei impedito di buttarti di nuovo giù – spiegai osservando il soffitto – penso che ti conosca molto bene, a quanto pare sapeva già che ti saresti demoralizzato – aggiunsi tornando a guardarlo.

Sul viso di Newt stava scivolando via un’espressione terrorizzata che non capii da cosa essere nata. Alla fine rise scuotendo la testa.

-    Vaffancaspio Alby – mormorò con un ghigno – quindi mi faresti da guardiana adesso? – chiese poi, fissandomi divertito.
-    Una specie… ti da fastidio? – controbattei io con un’alzata di spalle.
-    Direi di no – disse Newt con un mezzo sorriso.

Tra di noi cadde il silenzio e io osservai i Radurai aggirarsi senza sapere bene cosa fare tra un capanno e l’altro.
Alla fine presi coraggio e feci quella domanda che da giorni mi ronzava in testa senza pace.


-    Newt? –
-    Mh? –

Il ragazzo voltò la testa verso di me per guardarmi.

-    Senti.. volevo sapere una cosa.. – esordii impacciata – ti ho già detto che fin dalla prima volta che ti ho visto ho avvertito un senso di famigliarità nei tuoi confronti… ma non ho mai capito se per te è stato lo stesso – dissi trattenendo il fiato senza nemmeno accorgermene.

Newt rimase a fissarmi per un lunghissimo momento, prima di sporgersi verso di me a lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.

-    Direi di sì  – rispose.

Sorridendo, un po’ per quello che aveva detto e un po’ perché era arrossito nel farlo, gli appoggiai la testa sul petto mentre lasciavo che le sue braccia mi avvolgessero.
Un porto sicuro in mezzo a tutto quello scompiglio e a quel lugubre cielo plumbeo. Quello era Newt per me.
Mentre il mio sguardo ricadeva sulla porta orientale poco distante da noi, venni colta da un pensiero che mi fece tirare su la testa di scatto.

-    Che succede? – chiese allarmato Newt.
-    Newt… mi hai detto che Minho e Thomas sono tornati vero? In ritardo per giunta.. – dissi.
-    Sì, perché? –
-    Perché le porte non si sono ancora chiuse… - risposi con un brivido di paura.

Non so di quel giorno cosa mi turbò maggiormente, se il blocco delle scorte, il cielo grigio, le porte aperte, o il risveglio di Teresa.



Stanza delle mappe:

Ed ecco a voi il nuovo capitolo!
Non so se si è capito, ma quest'idea di potermi svegliare, un giorno, e trovare al posto del cielo un soffitto grigio cemento, mi manda leggermente in ansia... spero che tramite Carys di avervene fatta provare un pò ;)
Forse qualcuno se lo è chiesto (o magari anche no) ma non sono andata a vedere Scorch Trials; perchè? Perchè non avevo voglia di spendere i soldi per vedere un film di un libro che non è stato ancora scritto, in quanto della trama originale ci sono giusto due cose. Magari più avanti lo visionerò con calma, preparandomi mentalmente a non criticare ogni cosa omessa o ogni dettaglio mandato a pu... ^^"
Per ultimo ho giocato un pò con la frase "
ti avrei impedito di buttarti di nuovo giù", Carys l'ha intesa moralmente, ma Alby ovviamente si riferiva al tentato suicidio di Newt. Thumbs up per il mio arguto piano xD
Per il resto ringrazio tutti i magnifici lettori, le recensiste e in particolare la new entry Catnip Carstairs, tutti coloro che mi hanno inserita tra le preferite, ricordate o seguite.
All the best!

Marta
  
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