GOTHIKA
Hermione
era sdraiata nel suo letto, nella camera fredda e buia di Grimmauld Palace.
Accanto a sé vide Ginny dormire tranquillamente, mentre lei
non riusciva proprio a prendere sonno. Pensava, pensava,
pensava … sembrava che in questo periodo non sapesse fare altro. Ma il pericolo per lo scoppio di una guerra era vero e
purtroppo anche imminente. Sapeva che tutti avrebbero dovuto impugnare la
bacchetta e combattere, nessuno escluso. Ma lei aveva
paura …paura di morire o peggio vedere le persone a cui teneva di più morire.
Voleva trovare un modo, non per impedire la guerra ma almeno per far pendere
l’ago della bilancia dalla loro parte. La cosa peggiore era che per quanto
avrebbe voluto aiutare, non sapeva da dove cominciare. E
questo era il suo pensiero ricorrente, quello che disturbava le sue notti
insonni.
La
mattina dopo Hermione fu l’ultima a scendere a fare colazione.
“Buongiorno
signorina!” Disse in tono allegro e scherzoso la signora Weasley
“Buongiorno
a tutti! Scusate il ritardo ma questa notte non ho dormito! Avrò fatto sì e no
2/3 ore di sonno questa mattina!”
“Qualcosa
ti preoccupa Hermy?” Chiese con tono preoccupato Tonks
“Sarebbe
una bugia se rispondessi di no, ma credo anche che dirtene il motivo sarebbe
inutile … visto che è scontato!”
Dopo
questa frase la cucina cadde nel silenzio.
“Scusatemi
… ma mi è passata la fame!” Detto questo Hermione, si
alzò e uscì dalla cucina. Nessuno osò seguirla tranne Ginny.
“Ehi!
Che ti prende?” Chiese la rossa bloccandola nel
corridoio.
“Scusa!
Non volevo essere maleducata andandomene così! Ma dopo quello
che è successo alla fine dell’anno scorso all’Ufficio Misteri non vivo più e
soprattutto non dormo più!” Disse la ragazza, sfoderando un piccolo sorriso
sull’ultima frase.
“Capisco
le tue preoccupazioni! C’ero anch’io, ricordi?”
“Certo
che lo ricordo Ginny! Anzi credo che non lo dimenticherò mai!”
“Cosa ti frulla in quella testa signorina Granger?”
“Vorrei … vorrei trovare un modo … un modo per … E’ difficile
da spiegare!”
“Vorresti
fare qualcosa per evitare questa guerra?”
”No! … Però vorrei … vorrei poter partire
avvantaggiata!”
“Non
ti seguo!”
“Se
noi trovassimo un modo … non dico per sconfiggere
Voldemort … ma …”
Ginny
ebbe un sussultò.
“Ti
prego non nominare quel nome!”
“Ok
scusa! Stavo dicendo …non per sconfiggere Tu-sai-chi
ma almeno per … per indebolire le sue difese!”
”E cosa vorresti fare?”
”E’ questo il problema! Non lo so!”
Nel
pomeriggio Hermione si era rinchiusa in camera sua a sfogliare miriade di
libri, senza però trovare quello che secondo lei poteva servire.
Improvvisamente nella camera irruppe Ginny …
“Ehi
credo di aver trovato qualcosa!” Disse tutta entusiasta, e senza perdere tempo
prese Hermione di peso e la trascinò fuori dalla
stanza.
“Di
cosa stai parlando Ginny?”
”Ti ricordi quello che mi hai detto? Credo di aver trovato
quello che fa a caso nostro!”
Mentre parlavano le due ragazze erano giunte nell’immensa biblioteca
di Grimmauld Palace.
“Ginny
… L’ho già controllata miriade di volte, senza però trovarci niente!”
“Perché tu non hai guardato nella parte segreta?”
”Parte segreta?”
“Oggi
la mamma mi ha chiesto di spolverare un po’ e involontariamente ho sposato un porta oggetti su questo scaffale …” Disse indicandolo “…
e magicamente mi si è aperta davanti a me …”
Senza
perdere tempo in altre spiegazioni spostò l’oggetto e mostrò ad
Hermione il passaggio che si era aperto.
“Cosa aspetti? Entriamo!”
”Non credo che sia una buona idea!”
Ginny
guardò l’amica e con un piccolo ghigno sulla faccia entrò.
“Ehi!
Aspetta! … Ginny! … E va bene! Entro!”
Di
fronte alle due ragazze si aprì un’immensa sala umida e oscura illuminata solo
dalla luce fioca del camino. I libri era disposti
tutti in semi-cerchio e si innalzavano per 6 metri. L’aria era pesante e
stagna.
“BOOM”
Le
due ragazze sussultarono, il passaggio dietro le loro spalle si era richiuso.
“Questo
posto non mi ispira niente di buono! Credo che sia
opportuno andarsene!” Disse Hermione mentre fece
dietrofront, quando però la mano di Ginny la bloccò.
“Neanche
a me mi piace! Però qualcosa
mi dice che è questo il posto giusto!”
La mora assentì con un debole cenno della testa per poi impercettibilmente
dire: “Spero solo che non ci scopri nessuno!”
Le
ragazze cercarono per 2 ore abbondanti quando, improvvisamente, Ginny posò un
pesante libro nero sul tavolo facendo cadere tutto quello che vi si trovava
sopra.
“Trovato
qualcosa?” Chiese la rossa all’amica, che non si era nemmeno accorta del libro
che aveva appena posato sul tavolo.
”Tutta magia nera!” Disse alzando il capo e notando il grande
libro.
”Piuttosto che cos’è questo?”
”Non lo so! Però mi piaceva la copertina!” Disse Ginny
soffiandoci sopra facendo volare tutta la polvere e lasciando intravedere una
scritta in caratteri gotici color oro.
“Le Amazzoni ripudiate: la
stirpe maledetta delle Gothika” Lesse Ginny guardando poi la sua amica
negli occhi.
“Basta
Ginny, andiamocene!” Detto questo si alzò dalla sedia e si diresse verso
l’uscita.
“Perché? Perché vuoi già mollare?”
Hermione
si girò di scatto verso la rossa.
”Me lo chiedi? Qui dentro c’è solo magia nera!”
”Forse è proprio di questo che abbiamo bisogno?”
”Ma cosa stai dicendo?”
”Pensaci Hermione! Cosa non si aspetterebbe mai
Tu-sai-chi? Di essere indebolito praticamente con le
sue stesse armi!”
”Io non voglio abbassarmi ai suoi livelli!”
”Siamo in guerra e credo che se vogliamo vincere dovremo farlo!”
”Ma ti senti? Sei conscia di quello che dici?”
Ginny abbassò la testa e lentamente si avvicinò
all’amica.
“Non
mi piace nemmeno a me quello che ho detto! Però
pensaci bene, usare la magia nera contro il suo esercito sarebbe una mossa
totalmente inaspettata per lui e questo sarebbe un grandissimo punto a nostro
favore! Tu pensa quello che vuoi Hermione, ma io stasera intendo scendere di
nuovo qui e leggere quel libro, se veramente vuoi fare qualcosa sono convinta che ti troverò ad aspettarmi!” Senza
aggiungere altro Ginny uscì dalla stanza lasciando la sua amica ancora più
confusa di prima.