Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: Tnecniv Victus Mors    08/11/2015    7 recensioni
[Seguito di "WELCOME AMONG OF INSANE".
Si consiglia la lettura del capitolo precedente]
Abbiamo lasciato la Equestria Asylum Psichiatric Hospital con tanti interrogativi rimasti irrisolti.
Victus a incontrato una parte dei pazienti di questa clinica facendosi una rete di compagni di sventura ma non solo....nemici e vecchie conoscenze ritorneranno a tormentare Victus.
Forze sconosciute giocano con le vite dei nostri pazienti in un intricato e insano gioco dove non tutti riusciranno ad uscirne integri.
Alcune vite si spezzeranno, altri perderanno quel poco di sanità mentalità e c'è chi cadrà nell'oblio della disperazione.
Siete pronti a far parte di questo ad entrare e far parte di tutto questo?
Beh.....allora vi diamo il benvenuto a "Game of Insanity"..........and good game.
Genere: Azione, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Equestria Asylum Psichiatric Hospital'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sigla Serie [Lion]: www.youtube.com/watch?v=xzHF26Fa_fg
 
•Sensi di colpa•
 
Giorno 72

Il buio lo circondava,avvolgendolo con le sue lunghe braccia.Correva,correva come non mai,senza mai guardarsi alle spalle.Lo stava raggiungendo,lo sentiva,sentiva la sua risata demoniaca,che rimbombava in quell’oscurità.
Lacrime cadevano dai suoi occhi gialli,cercando di fuggire,senza sapere dove si stesse dirigendo.
A un certo punto,Randor andò a sbattere contro qualcosa.Dopo essersi ripreso dalla sorpresa,provò ad andare per quella direzione,ma non ci riusciva…un muro invisibile gli bloccava la strada.
A un certo punto,rumori di passi echeggiarono nel buio.Il sangue di Randor si raggelò.
Una voce maschile iniziò a canticchiare,sempre più vicina,canticchiando quelle note innocenti,che bramavano la sua vita.
Randor urlò,cercando di scappare,ma era bloccato anche ai lati.Iniziò a dare pugni al muro nero,lo colpiva con tutta la sua forza,finché le sue mani si tinsero di rosso.Cadde a terra,ormai senza speranza.
La voce era ormai vicinissima,si poteva sentire anche la canzoncina:

(con questa melodia:https://www.youtube.com/watch?v=QtOMB7ixhVM)

-Ehi bambino,ma dove stai andando?
Ehi bambino,perché stai piangendo?
Non temer,piccolo mio,
le tue sofferenze finiranno…ora.

Ehi bambino,da che cosa stai scappando?
Ehi bambino,che cos’è questo pianto?
Son un amico,piccolino,
e le tue sofferenze finiranno…ora.

Randor aveva il volto rigato dalle lacrime,mentre l’uomo si avvicinava a lui,sempre di più.Aveva una quarantina di anni,alto,ed indossava una giacca invernale,che puzzava di sangue secco.
I suoi occhi viola fissavano il ragazzo,sorridendoli,con un sorriso sadico e pazzo.

-Non temere bambino,ora non soffrirai più,presto li raggiungerai.
-No!Sei un mostro!Tu li hai uccisi!-urlò Randor,indicandolo con l’indice.

-Io un mostro?Ah!- rise l’uomo- tu li hai portati da me,se tu non li avessi convinti,sarebbero ancora vivi.
-No…non è vero.-disse Randor,cercando di negare i suoi dubbi.
-Sai che ho ragione,e pure loro lo sanno.

Dietro alle spalle dell’uomo,comparvero cinque figure grigie,dall’aspetto umano.Erano alte quanto un bambino di 10 anni,il loro volto era vuoto,tranne per gli occhi,cavi,dai quali fuoriuscivano delle lacrime nere,nere come la morte.

-Ci hai uccisi- disse uno.
-N..no..io non volevo.-balbettò Randor.
-Tu ci hai portati da lui.
-Ci fidavamo di te.
-E tu ci hai uccisi.
-Mostro.
-Per colpa tua siamo morti.
-Sei un mostro.
-Mostro!
-NO!

Randor urlò,gridando per la disperazione,mentre i cinque bambini continuavano a parlargli,maledicendolo.

-No!No!Io non sono un mostro!Io non volevo uccidervi!E’ tutta colpa mia!Ti prego,lasciatemi!LASCIATEMI!

L’uomo,che fino a quel momento era rimasto in silenzio,rise.Afferrò Randor,e tirò fuori dalla giacca un coltello.

-Stai tranquillo,bambino,presto sarà finito.Buona notte,Randor!
-NOO!


Randor si svegliò all’improvviso,ansimando per lo spavento.Era nella sua stanza di contenimento,completamente sudato.All’improvviso,Randor iniziò a piangere,coprendosi il volto con le mani.

-Ha ragione…è tutta colpa mia…io vi ho uccisi.Io sono un mostro.

Il ragazzo si alzò di scatto,e con furia afferrò il materasso del letto,lanciandolo contro la porta.

-Sono un mostro!Un mostro!

Iniziò a urlare, piangendo disperato,distruggendo quello che gli capitava a tiro.



La Dottoressa Fluttershy era nella cella insieme a Randor.Era seduto sul letto,di nuovo sistemato,e sembrava essersi calmato,ma piangeva ancora.

-E’ la terza volta questa settimana,Randor.
-Lo so.Mi…mi dispiace di avervi svegliati.

In tutto l’ospedale si erano sentiti gli urli di disperazione di Randor,e le guardie si erano dirette rapidamente verso la cella,temendo il peggio.

La dottoressa guardò il ragazzo,e si sedette vicino a lui.

-Randor…so di non poter capire quello che hai passato,ma tu non sei il responsabile.
-Sì invece,Fluttershy.Loro…avevano riposto la loro fiducia in me…e io li ho portati alla morte.Se avessi fatto qualcosa,forse…

Randor scosse la testa,e una lacrima cadde a terra.Fluttershy lo guardò,per poi abbracciarlo.Il ragazzo rimase sorpreso dal gesto,ma non fece resistenza.

-Grazie dottoressa…grazie per esserci sempre.
-E’ il mio lavoro- sorrise lei.

I due si staccarono,e Randor era visibilmente imbarazzato.La dottoressa ridacchiò mentalmente,e gli sorrise.

-Loro non vorrebbero che tu stia così male.Erano tuoi amici,e lo saranno sempre.
-Ne…ne è sicura.
-Certo.

La dottoressa si alzò in piedi,e fece per uscire dalla cella.

-Non pensare a quello che hai fatto,pensa a quello che farai.Me lo disse una volta mio nonno.Buonanotte,Randor.

Randor ricambiò il saluto,e la dottoressa andò via.Il ragazzo rimase a pensare a quello che gli aveva detto.Forse aveva ragione,loro sono ancora suoi amici,e lo saranno per sempre.
Ma doveva vendicarli,vendicare la sua incapacità di difenderli di allora,e c’era solo un modo per farlo,anche se era riluttante.
Da una tasca dei pantaloni,prese uno strano ciondolo,nero,su cui erano incisi simboli arcani.
Lo aprì,e dentro c’era uno scomparto rotondo.Randor tirò fuori dall’altra tasca una pietra nera,simile a ossidiana,e la infilò nello scomparto.
In quel momento,una luce violacea uscì dal ciondolo,poi,si udì una voce.

-Sapevo che mi avresti chiamato prima o poi…socio.
 
 
Angolo dei Rimpianti
 
Randor:........... Cosa ho fatto!?!?! *Si butta sopra Victus in lacrime*
Tnecniv:Ehm..... Nulla su, era quel cattivo e che ti ha ingannato.
Randor:Menti!!! *Ricomincia a piangere*
Tnecniv:Ehm..... Ok, penso che non abbiamo tempo per l'angolo, dico solo due cose:
1)Mercoledì uscirà il prossimo capitolo della storia a due mani di DarkSaurus 97 e Neverman.
2)Mentre domenica uscirà un nuovo capitolo scritto da Lelq 3010.
*Accompagna un Randor in lacrime*
Randor:È colpa mia!!😭😭
Tnecniv:Ma che dici..... Su ragazzo....
 
 
Ps:Come al solito il prossimo capitolo con 7 recensioni o nada.....
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Tnecniv Victus Mors